> Lecce Autunnali - Pesca in Apnea - AM FORUMS Vai al contenuto

Lecce Autunnali


Messaggi raccomandati

Volevo portare la vostra attenzione su alcune catture effettuate in Liguria nell'ultimo mese:

Nicola Smeraldi selettiva a Bogliasco leccia 21kg

Toni Piscitelli leccia 28kg nelle acque genovesi con avvistamenti di altri grossi esemplari

pescatore genovese(scusate non ricordo il nome) leccia 24kg nelle acque genovesi

Roberto Colombo torinese leccia oltre 20kg nelle acque imperiesi

altri tre pescatori genovesi mancano il colpaccio avvistando una mega leccia a testa in giorni diversi e posti diversi nelle acque genovesi...........

 

 

Domenica sono andato a pescare tipo pensionato:

sveglia alle 9,00

colazione al bar leggendo il giornale

appuntamento con Francesca(pescatrice) alle 11,30

focaccia pre pescata

ingresso in acqua a Deiva alle 13,00 in punto.

Ci dirigiamo verso Framura lasciandoci scorrere sotto le pinne un fiume di grossi cefali testapiatta che nuotavamo tranquillamente nella lieve risacca vicino allo spiaggione.

Cominciamo a battere la fascia di mare compresa tra i 5 e i 15 metri nuotando trasportati dalla lieve corrente che ci spingeva verso Framura.

Gli avvistamenti di pinnuti scarseggiavano e tranne una grossa triglia mancata malamente per oltre due ore non ho sparato un colpo.

Mi avvicino a Francesca e decidiamo di spostarci più avanti sulla lunga frana dopo le gallerie, lei scorre armata di schienalino il bassofondo sperando in qualche orata o spigola e io punto alla base della frana dove solitamente qualche bel saragone accetta l'invito a cena.

Effettuo diversi tuffi ma di pesce manco l'ombra.

Giungo su alcuni grossi massi traforati attorno al quale ,come da programma, nuotano indifferenti alcuni grossi saraghi.

Mi apposto girato verso il largo in compagnia di un branchetto di castagnole che staziona davanti allo spacca. Gli sparidi cominciano un balletto d'indifferenza al limite con il fondale sabbioso.....il più grosso mi punta giunge quasi a tiro e poi vira sparendo insieme ai suoi compagni.

Perchè? Non sono stato io? Ero fermo immobile parevo "nu mazzone" in agguato (mazzone:termine dialettale marateota che indica il ghiozzo) non posso essere stato io!

Dubbio!? lo sguardo mi cade sulle castagnole, sembravano un gruppo di cozze sullo scoglio, incollate alle pareti della spacca, inasportabili manco con la dinamite.

Un brivido mi percorre la schiena e pian piano, aiutato dalla posizione molto arretrata lungo il corpo del lungo arbalete da 110, mi guardo alle spalle............

Un vero film con fermo immagine e stop dello scorrere del tempo ,ogni sensazione e annullata dall'ammirazione più totale verso quella visione.

Lo sguardo mette a fuoco prima l'intera forma, sospesa nel nulla come se fosse appesa ad un filo qualche metro sopra di me ,e poi il grande occhio dalla pupilla scura che ruota fissandomi intensamente.

E' lì come, immobilizzata per un attimo dalla mia mente, di lato in tutta la sua grandezza e, dolcemente, comincia ad allargarsi mettendosi di lieve tre quarti.

E' un ricordo lunghissimo ma realmente durato qualche secondo.

Girarsi e mirare è un tutt'uno, la linea laterale è ingannevole in questo pesce, ho visto le foto di Toni l'ha colpita perfettamente sulla linea e la reazione è stata violentissima, devo salire di almemeno tre dita.......allungo il braccio e premo il grilletto senza mirare, i tiri al volo istintivi sono sempre i migliori, è ad oltre 3 metri dalla punta dell'asta ma sono ben attrezzato........colpita!

L'asta doppia aletta da 6,5 la trafigge nel punto voluto un'attimo di frastornamento e poi parte come un treno,devo staccarmi immediatamente dal fondo e raggiungerere la superfice 16 metri su sù per poterla gestire con calma.

Mentre risalgo, il mulinello semiaperto rilascia il dinema inbobbinato ed io con un movimento veloce, mi sfilo il grosso moschettone che uso come pedagno della plancetta e lo aggancio all'ogiva degli elastici.

Riemergo, prendo aria al volo e lasciandomi il fucile alle spalle mi porto in avanti facendo scorrere il filo tra pollice ed indice come se stessi tirando un filo sottilissimo e delicatissimo.

............Allora?Parte?Adesso comincio lo sci nautico!......forse no....no.

Recupero qualche metro di sagola e sento finalmente un grosso strattone che mi trascina la testa sott'acqua....alcuni colpi secchi.....la vedo sotto di me devo avergli rotto la spina e non riesce a nuotare. La salpo con calma controllando l'apertura della doppia aletta, l'asta si flette assecondando i brevi tentativi di fuga.

Capovolta, mi avvicino e con estrema attenzione faccio quell'ultimo movimento fatale, l'attimo in cui si risveglia la reazione della preda che a volte riesce a liberarsi, afferro l'asta!

Con l'asta in pugno porto l'altra mano alle branchie e in un'abbraccio sensuale salgo in superfice.

E' fantastica, sfavillante, un vero capolavoro della natura.

Pongo fine alle sue sofferenze immediatamente e nuotando mi trascino fino al sottocosta per mostrare la cattura a Francesca.

Avvistatomi si avvicina e, spalancando gli occhi, abbandona sul fondo l'arbalete da 100 per buttarsi ad abbracciare ed ammirare la spendida cattura.

La gioia di condividere una simile esperienza con un'altra persona è veramente fantastica, i ricordi delle catture in solitario nella mia mente sono sempre più lievi come emozioni.

Incominciamo a parlare della cattura in ogni suo attimo e poi provvediamo a "salparla " sulla plancetta per trasportarla al traino.

Voi pensate che sia finita la pescata ma non è così.

Oramai appagato mi offro come assistente e seguo Francesca nella sua ancora battuta di pesca.

Le prede purtroppo scarseggiano, sicuramente la presenza di un tale predatore avrà influito ma anche la corrente non è delle migliori.

A causa del nuovo fucile da provare padella alcuni tiri tra cui un bel barracuda di oltre due kg, giornataccia ma la ragazza insiste.

Niente da fare e lentamente cominciamo a rientrare oramai giunti quasi allo spiaggione di Framura.

Terminiamo la nostra pescata nuotando ininterrottamente per oltre un 'ora e "spiaggiando" sfiniti a notte fonda da più di 20 minuti.

Dimenticavo, la leccia pesava oltre 20kg.

 

Ciao Luca Limongi

 

 

Ps:un augurio a tutti di poter vivere un uguale esperienza

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
  • Risposte 45
  • Creato
  • Ultima Risposta

Miglior contributo in questa discussione

Bravo Luca,

volevo dirti che anche in Calabria quest'anno ricciole e lecce oltre ogni immaginazione.

Mai visto un anno così ricco.

La scorsa settimana un mio amico ha strappato una leccia stimata oltre 30 kg.

Sparata purtroppo male(nel tronco di coda)appena colpita manco se n'è accorta.

Pensa che addirittura con l'asta addosso si è avvicinata per vedere meglio quello strano essere in nero.

Poi è partita a tutta birra e dopo aver sbobinato circa 70 metri di dacron si è liberata rovesciando le alette al contrario.

Sembra veramente un anno speciale per i pelagici.

Ciao

Antonino

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Partecipa alla conversazione

Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Sono consentiti solo 75 emoticon max.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Pulisci editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...

×
×
  • Crea Nuovo...