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Miglior contributo in questa discussione

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Infatti, i sensori andrebbero messi ai lati della boa ma non immersi.

Sempre per parlare tra amici e nn volendo essere disfattista:

il mare calmo si comporta come uno specchio per quasi tutte le onde radio, questo comporta che un'antenna a meno di un metro lavori uno schifo per tutti i falsi segnali. Quando poi l'antenna è legata a una boa che rolla e ci aggiungiamo ondine di 20 cm il sistema temo vada a farsi benedire per i falsi eco.

Inoltre la potenza richiesta per un sistema attivo omnidirezionale è elevata se si vuole una portata decente.

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Gaetano tu sei ingegnere vero? dai dacci una mano a pensare a qualcosa di utile. 

la boa con la bandierina su asta lunga andrebbe bene...ma chi non ti vede con quella normale non ti vedrebbe nemmeno con questa...  :nono:

Siamo nella fantascienza, comunque un ricevitore sonar passivo è pure pensabile. Io credo che le eliche siano individuabili, ma se così non fosse tutti i motori a combustione interna emettono suoni a una frequenza molto definita dovuta allo "scoppio"; ma mica possiamo fare "caccia a ottobre rosso"!!!!

Modificato da gaetanodeluca
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Non mi ero accorto d'essere stato chiamato in causa da Vare riguardo l'ARVA. Premettendo che non ho una grande esperienza su questi apparecchi (sono Istruttore di Alpinsimo non di Sci-Alpinismo), comunque posso dire che già hanno problemi nell'uso per cui sono stati progettati (difficoltà nel mantenimento del segnale, limitatezza della distanza efficace, durata delle batterie, necessità di averli accesi, eccetera), immaginiamoci se si volesse estendere l'utilizzo in altro ambito.

 

Certo si possono potenziare e migliorare ma... ma ritengo che la soluzione della problematica debba procedere in altro modo: non dobbiamo essere noi a sentire l'arrivo dell'imbarcazione prima (già la si sente bene), ma, innanzitutto, devono essere i conducenti delle imbarcazioni a vederci prima, meglio e senza dubbi.

 

Certo questo non risolverebbe il problema della volontaria ignoranza del segnale, per questo, però, l'unica soluzione totalizzante che mi viene in mente entra nel campo della fantascenza: un dispositivo che spenga ogni motore nel raggio di 100m dalla verticale della boa.

 

Quindi... in ordine di tempo necessario alla realizzazione:

 

1) studiare un galleggiante che non venga confuso con i galleggianti di altro tipo (boe di ancoraggio, boe di delimitazione corridoi, boe di delimitazione zona balneare, boe di segnalazione delle reti, eccetera), che permetta l'installazione d'una bandiera alta e grande, che sia facilmente trasportabile, che non sia difficile da trainarsi dietro e che non costi un'esagerazione (anche se quest'ultimo punto, confrontato con la vita, potrebbe non essere così fondamentale);

 

2) informare le persone (tutte, non solo coloro che conducono o potrebbero condurre un'imbarcazione) sull'esistenza dei subacquei in apnea, sui criteri di svolgimento della loro attività (che possono essere in superficie, che devono tornare in superficie in tempi limitati, eccetera), sui vari tipi di galleggiante che un subacueo può avere al seguito, sul significato della bandiera rossa con diagonale bianca;

 

3) ottenere un maggior controllo da parte delle forze preposte sul rispetto della distanza di sicurezza dalla boe segna sub, con l'elevazione di contravvenzioni non irrisorie, e la fattiva possibilità di identificazione dei natanti in modo da semplificare eventuali denuncie;

 

4) educare le persone al rispetto degli altri, a valutare correttamente le proprie capacità e le situazioni, al non sentirsi padroni del mare.

Modificato da emanuelcin
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1) studiare un galleggiante che non venga confuso con i galleggianti di altro tipo (boe di ancoraggio, boe di delimitazione corridoi, boe di delimitazione zona balneare, boe di segnalazione delle reti, eccetera), che permetta l'installazione d'una bandiera alta e grande, che sia facilmente trasportabile, che non sia difficile da trainarsi dietro e che non costi un'esagerazione (anche se quest'ultimo punto, confrontato con la vita, potrebbe non essere così fondamentale);

 

2) informare le persone (tutte, non solo coloro che conducono o potrebbero condurre un'imbarcazione) sull'esistenza dei subacquei in apnea, sui criteri di svolgimento della loro attività (che possono essere in superficie, che devono tornare in superficie in tempi limitati, eccetera), sui vari tipi di galleggiante che un subacueo può avere al seguito, sul significato della bandiera rossa con diagonale bianca;

 

3) educare le persone al rispetto degli altri, a valutare correttamente le proprie capacità e le situazioni, al non sentirsi padroni del mare.

Quoto decisamente!

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Domanda: ma i segnalatori tipo quelli che si trovano ad esempio su alcune tute da sci, utili per ritrovare il "fortunato" in caso di valanga non costano molto, potrebbero metterli di serie sulle boe... solo mi chiedevo quanto costerebbero i ricevitori... se sono ingombranti... non è necessario che siano obbligatori sulle barche, non credo che questi signori se ne vadano in giro cercando di uccidere i pescasub: un aggeggio di questo tipo potrebbe essere utile anche dal loro punto di vista, per far si che non succeda niente di brutto...

ciao :bye:

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1) studiare un galleggiante che non venga confuso con i galleggianti di altro tipo (boe di ancoraggio, boe di delimitazione corridoi, boe di delimitazione zona balneare, boe di segnalazione delle reti, eccetera), che permetta l'installazione d'una bandiera alta e grande, che sia facilmente trasportabile, che non sia difficile da trainarsi dietro e che non costi un'esagerazione (anche se quest'ultimo punto, confrontato con la vita, potrebbe non essere così fondamentale);

 

2) informare le persone (tutte, non solo coloro che conducono o potrebbero condurre un'imbarcazione) sull'esistenza dei subacquei in apnea, sui criteri di svolgimento della loro attività (che possono essere in superficie, che devono tornare in superficie in tempi limitati, eccetera), sui vari tipi di galleggiante che un subacueo può avere al seguito, sul significato della bandiera rossa con diagonale bianca;

 

3) educare le persone al rispetto degli altri, a valutare correttamente le proprie capacità e le situazioni, al non sentirsi padroni del mare.

Quoto decisamente!

 

Gaetano ed emanuele

avete ragione, ma purtroppo questo blocca la discussione nel senso che rientra in quel mondo di cose che sarebbe bello venissero fatte, ma per le quali sappiamo di avere ben poche leve.

Per contro, nel discutere su queste idea stralunate, stiamo facendo qualcosa di molto più realistico, credo.

Ciao

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Domanda: ma i segnalatori tipo quelli che si trovano ad esempio su alcune tute da sci, utili per ritrovare il "fortunato" in caso di valanga non costano molto, potrebbero metterli di serie sulle boe... solo mi chiedevo quanto costerebbero i ricevitori... se sono ingombranti... non è necessario che siano obbligatori sulle barche, non credo che questi signori se ne vadano in giro cercando di uccidere i pescasub: un aggeggio di questo tipo potrebbe essere utile anche dal loro punto di vista, per far si che non succeda niente di brutto...

ciao  :bye:

 

Questi segnalatori sono sostanzialmente simili agli ARVA di cui se parlato prima e quindi valgono le stesse considerazioni.

 

I ricevitori per questo tipo di segnalatori (in tal senso molto diversi dagli ARVA)sono piuttosto ingombranti e costosi.

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ll punto del topic è aumentare le capacità di segnalazione del sub, possibilmente in maniera economica.

Assurdo per assurdo, collegherei alla boa un filo con un bel palloncino che vola alto 5-6 metri con una seconda bandierina leggerissima di nylon.

Peccato che sono assolutamente sicuro che ogni buffa soluzione come questa nn farebbe altro che attirare barche invece di allontanarle... :laughing:

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Per contro, nel discutere su queste idea stralunate, stiamo facendo qualcosa di molto più realistico, credo.

Ciao

 

Forse ti è scappato il punto 1, sul quale ce ampio campo di dialogo. Poi non credo assolutamente che sugli altri punti abbiamo poca voce in capitolo, anzi!

 

Se discutere di cose irrealizzabili o, comunque, inutili e poco fruibili è più realistico?!? Scusate l'intromissione, vi lascio ai mulini a vento.

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Non mi ero accorto d'essere stato chiamato in causa da Vare riguardo l'ARVA. Premettendo che non ho una grande esperienza su questi apparecchi (sono Istruttore di Alpinsimo non di Sci-Alpinismo),

 

non dobbiamo essere noi a sentire l'arrivo dell'imbarcazione prima (già la si sente bene), ma, innanzitutto, devono essere i conducenti delle imbarcazioni a vederci prima, meglio e senza dubbi.

 

 

1) studiare un galleggiante che non venga confuso con i galleggianti di altro tipo (boe di ancoraggio, boe di delimitazione corridoi, boe di delimitazione zona balneare, boe di segnalazione delle reti, eccetera), che permetta l'installazione d'una bandiera alta e grande, che sia facilmente trasportabile, che non sia difficile da trainarsi dietro e che non costi un'esagerazione (anche se quest'ultimo punto, confrontato con la vita, potrebbe non essere così fondamentale);

 

 

dai non fare il modesto! :whistling:

:subh:

 

Proprio per la seconda frase che ho quotato ho pensato ad un segnalatore radio come l'arva (con tutti i suoi limiti). Tornando alla tua prima proposta: che dimensioni proporresti? E che tipologia di boa? A palla? A siluro? A plancetta? Dovrebbe rimanere comunque la possibilità di avere una boa gonfiabile (non tutti hanno la possibilità di andare in giro con la plancetta) e una bella asta, direi un metro fuori dal pelo dell'acqua con una bandierina rigida che ruoti intorno all'asta

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Per contro, nel discutere su queste idea stralunate, stiamo facendo qualcosa di molto più realistico, credo.

Ciao

 

Forse ti è scappato il punto 1, sul quale ce ampio campo di dialogo. Poi non credo assolutamente che sugli altri punti abbiamo poca voce in capitolo, anzi!

 

Se discutere di cose irrealizzabili o, comunque, inutili e poco fruibili è più realistico?!? Scusate l'intromissione, vi lascio ai mulini a vento.

 

Emanuele (e forse anche Gaetano)

mi spiace che tu possa esserti piccato per la frase, ma, come avrai constatato proprio perchè ci siamo già incontrati in altre discussioni che riguardavano la sicurezza, è molto difficile coinvolgere le persone in attività di sensibilizzazione, che peraltro mi troverebbero assolutamente partecipe.

Soltanto a questo facevo riferimento con la battuta..... e mi spiace se proprio tu, che mi sembri una persona animata da sentimenti positivi, te la sei presa.

Ciao

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Tornando alla tua prima proposta: che dimensioni proporresti? E che tipologia di boa? A palla? A siluro? A plancetta? Dovrebbe rimanere comunque la possibilità di avere una boa gonfiabile (non tutti hanno la possibilità di andare in giro con la plancetta) e una bella asta, direi un metro fuori dal pelo dell'acqua con una bandierina rigida che ruoti intorno all'asta

 

La tipologia secondo me ideale è quella a plancetta, ovviamente gonfiabile. Questa forma si differenzia adeguatamente da qualsiasi altro tipo di galleggiante (anche se potrebbe confondersi con dei rottami, e qui ci si deve pensare qualcosa), permette un agevole trasporto di fucili ed altri accessori, può tornare utile come ausilio al nuoto durante lunghi trasferimenti o in caso di malessere o altra difficoltà.

 

Certo il supporto per una bandiera adeguata renderebbe precaria la stabilità di questo tipo di galleggiante, ma penso si possa arrivare alla soluzione anche di questo problema mediante un adeguato dimensionamento della plancetta.

 

Per migliorare ulteriormente la stabilità e per acquisire una buona trascinabilità si potrebbe pensare ad un guscio rigido (chiglia) in cui inserire il galleggiante.

 

Il punto critico, da cui dovrebbe partire tutto il resto, sono le caratteristiche della bandierina. Questa dovrebbe venirsi a trovare ad almeno 1,5m dall'acqua (considerata ferma), dovrebbe avere una dimensione notevole (direi 50x30cm), essere irrigidita mediante sistemi che ne permettano un semplice stivaggio (camere pneumatiche o archetti estraibili) e ruotare liberamente intorno all'asta per non offrire resistenza al vento (si metterebbe sempre di taglio).

 

Rimane il problema dei momenti di visibilità critica (navigazione contro luce, crepuscolo), risolvibili, credo, con opportuni materiali e colori.

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Certo il supporto per una bandiera adeguata renderebbe precaria la stabilità di questo tipo di galleggiante, ma penso si possa arrivare alla soluzione anche di questo problema mediante un adeguato dimensionamento della plancetta.

 

Non sarebbe possibile avere l'asta passante che vada anche sott'acqua e che quindi permetta di aver anche un contrappeso?

 

Per migliorare ulteriormente la stabilità e per

Il punto critico, da cui dovrebbe partire tutto il resto, sono le caratteristiche della bandierina. Questa dovrebbe venirsi a trovare ad almeno 1,5m dall'acqua (considerata ferma), dovrebbe avere una dimensione notevole (direi 50x30cm), essere irrigidita mediante sistemi che ne permettano un semplice stivaggio (camere pneumatiche o archetti estraibili) e ruotare liberamente intorno all'asta per non offrire resistenza al vento (si metterebbe sempre di taglio).

Non potrebbe essere di aiuto la tecnologia applicata alle vele? Ci capisco molto poco ma sono mantenute rigide da stecche interne e sono comunque resistenti. Si può studiare qualcosa di simile?

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Non sarebbe possibile avere l'asta passante che vada anche sott'acqua e che quindi permetta di aver anche un contrappeso?

 

Si, questo potrebbe aiutare molto (ed è la soluzione adottata sulla boa studiata per la sperimentazione sul lago di garda, peccato si trati di una boa tonda, enorme, praticamente senza altro utilizzo che quello di segnalazione). C'è da tenere in considerazione, però, che l'asta in acqua e, soprattutto, il contrappeso rendono più pesante il trascinamento.

 

Non potrebbe essere di aiuto la tecnologia applicata alle vele? Ci capisco molto poco ma sono mantenute rigide da stecche interne e sono comunque resistenti. Si può studiare qualcosa di simile?

 

Io qui non so assolutamente nulla, lascio il passo a chi se ne intende.

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