Ospite Alex Chiappe Inviato Febbraio 17, 2005 Segnala Condividi Inviato Febbraio 17, 2005 Il mal di schiena è una patologia diffusissima ... in pausa caffè, oggi su cinque miei colleghi (impiegati) quattro avevano il così detto mal di schiena Personalmente ogni tanto anch' io soffro di lombosciatalgia ... ne conosco la causa e cerco di prevenirla. Evito cinture di zavorra troppo pesanti in vita, evito posture errate e sforzi inopportuni ... curo la schiena con vari esercizi a secco e dal momento che mi alleno con monopinna e pinne quattro volte la settimana senza complicazioni probabilmente sono sulla strada giusta. Ultimamente ho notato che molti negozi sportivi espongono vari modelli di elettrostimolatori a prazzi ragionevoli ... alcuni anni fa ne provai uno dopo una granfondo in mountain bike come defaticamento e ne ebbi un riscontro decisamente positivo. Venendo al nocciolo .... mi domando .... usarne uno per alleviare quei doloretti post allenamento alla schiena potrebbe avere un senso? Voi mi direte che se il mio organismo mi avverte con il dolore significa che c'è qualcosa che non va ... forse non è il caso insistere nel rispettare la tabella quel giorno ... ma allora dovremmo fermarci quando avvertiamo il lattato nelle gambe e gli altri mille controsensi di qualsiasi sport Mha! .... lo compro o no l'elettrostimolatore? cisivede alex Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite Eta_beta Inviato Febbraio 20, 2005 Segnala Condividi Inviato Febbraio 20, 2005 Partiamo dalla teoria Da circa 40 anni conosciamo la cosiddetta “teoria del cancello” (Gate control) sulla regolazione della trasmissione degli impulsi dolorosi dalla periferia al cervello. Prima che uno stimolo possa essere percepito come doloroso deve, appunto, transitare lungo il midollo spinale attraverso fibre nervose che hanno un diverso diametro (non nocicettive o nocicettive); il cancello risulterà aperto se vi sarà prevalenza della trasmissione lungo le fibre sottili e, quindi, si percepirà il dolore. Tutti abbiamo sperimentato come un dolore più intenso può fare regredire la percezione di un dolore meno intenso in un altro punto del corpo. E' pur vero che cerchiamo di modulare l'intensità di un dolore premendo sulla parte dolente oppure ustionata. Senza saperlo noi andiamo a modificare la frequanza di impulsi, ed in definitiva del segnale, che viaggia attraverso innumerevoli vie che, al pari della rete stradale, possono essere a rapido o lento scorrimento. E' necessaria un distinzione di base, ma essenziale: Un elettrostimolatore muscolare (EMS) è un apparecchio che, attraverso impulsi elettrici a bassa frequenza, stimola le fibre muscolari di una zona più o meno ristretta. Trova sicuramente impiego nella fase di riabilitazione muscolare dopo un infortunio e/o immobilizzazione forzata. Si ricorre all'elettrostimolazione anche per integrare una seduta di allenamento ma, in questo caso, dietro l'apparecchio vedrei opportunamente l'allenatore e/o fisioterapista. Si riccorre all'utilizzo di un apparechio TENS (Transcutaneous Electrical Nerve Stimulator) quando si vuole diminuire la percezione del dolore. Attraverso l'elettrostimolazione nervosa transcutanea si pratica esclusivamente l'analgesia modulando, appunto, gli impulsi nersosi che entrano in gioco nella trasmissione degli impulsi nocicettivi (teoria del cancello). In commercio si trovano apparecchi che permettono entrambe le funzioni attraverso l'applizazione di onde EMS o TENS. La mia opinione: Come ben sai il dolore è un segno di allarme ma diventa esso stesso malattia quando cronicizza. Quindi la prima ed ovvia distinzione è tra dolore acuto e dolore cronico. Tralascio, per ovvie ragioni ed in questa sede, il commento sul dolore cronico. Il dolore ha la fondamentale ed ancestrale funzione di allarme ed, in definitiva, concorre a preservare l'integrità. Se mi ustiono un dito --> ritiro la mano di scatto --> ruoto la testa verso lo stimolo --> prendo il controllo cosciente dell'accaduto (questa è una risposta finalistica, automatica e stereotipata). Praticando un gesto atletico sollecito delle terminazioni nervose, sottopongo l'apparato muscolo-scheletrico a delle sollecitazioni più o meno fisiologiche e vado incontro alla produzione di acido lattico; tutte queste variabili possono indure la percezione di dolore. Il primo passo è capire non solo da dove arriva il dolore (muscoli lombari piuttosto che nervo sciatico ecc) ma possibilmente anche il meccanismo (distensione di una capsula articolare, crampo prolungato, fatica, ecc). Il secondo passo è capire se si tratta di un segnale fisiologico (fatica) o meno. Personalmente ho accusato, lungo la faccia anteriore della gamba destra, un dolore intenso e prolungato dopo i primi allenamenti in piscina con le pinne (omer millenium competition nere). E' facile capire come dei muscoli assolutamente non abituati al lavoro hanno dovuto far fronte alla nuova situazione, il dolore derivava dalla insersione tendinea sull'osso e mi condizionava la flesso-estensione del piede. In questo caso, a mio giudizio, non erano assolutamente indicati EMS o TENS, ed ho risolto con degli esercizi di allungamento (evitando così una possibile periostite/osteite). Ti racconto questo per invitarti/vi ad andare oltre la percezione del dolore e cercare di spiegarlo. Se ti sembra fisiologico OK per l'elettroanalgesia, caso contrario non coprire uno stimolo che in quel momento è una informazione per l'allenatore e/o fisioterapista e/o medico. Bye Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
ADRIANO CREA Inviato Febbraio 21, 2005 Segnala Condividi Inviato Febbraio 21, 2005 Datemi un consiglio ,anch'io ho una sciatalgia provocata pero' da un ernia al disco espulsa(L5-S1).ho fatto 10 sedute di ozonoterapia e sto facendo delle sedute di ginnastica posturale.Con l'ozonoterapia il disturbo alla gamba è diminuito ma non del tutto,invece con la ginnastica si e' risvegliato il dolore.Ora domando l'ozono non è servito o devo ancora aspettare e fare la ginnastica per vedere se passa.Mi rendo conto pure che se si ripresenta il dolore come la prima volta dovro' ricorrere all'operazione (che voglio assolutamente evitare).Mi preme di tornare in mare a pescare in estate, ci riusciro'? Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite Eta_beta Inviato Febbraio 21, 2005 Segnala Condividi Inviato Febbraio 21, 2005 Difficile senza visita e senza vedere Rx e RMN. Ernia espulsa vuol dire tutto e niente, bisogna verificare i rapporti anatomici con le strutture circostanti e, non ultimo, osservare la conformazione della colonna in regione lombo-sacrale. Mediamente è un disturbo che rientra in 2-4 settimane in relazione all'acuzie, all'eventuale compromissione neurologica, dopo riposo e terapia medica e/o fisiokinesiterapica. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
ADRIANO CREA Inviato Febbraio 22, 2005 Segnala Condividi Inviato Febbraio 22, 2005 Difficile senza visita e senza vedere Rx e RMN. Ernia espulsa vuol dire tutto e niente, bisogna verificare i rapporti anatomici con le strutture circostanti e, non ultimo, osservare la conformazione della colonna in regione lombo-sacrale. Mediamente è un disturbo che rientra in 2-4 settimane in relazione all'acuzie, all'eventuale compromissione neurologica, dopo riposo e terapia medica e/o fisiokinesiterapica. <{POST_SNAPBACK}> provo ad allegare delle foto della risonanza magnetica. Il referto dice:ERNIA DISCALE L5-S1 ESPULSA E MIGRATA IN BASSO IN SEDE PARAMEDIANA DESTRA, CHE COMPRIME LA RADICE S1. CANALE SPINALE DI AMPIEZZA REGOLARE,FORAMI DI CONIUGAZIONE LIBERI. CONO MIDOLLARE E RADICI DELLA CAUDA DI ASPETTO NORMALE. NON ALTERAZIONI VERTEBRALI DI TIPO SOSTITUTIVO. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite Eta_beta Inviato Febbraio 22, 2005 Segnala Condividi Inviato Febbraio 22, 2005 Oltre all'ernia espulsa e migrata vi è un'ernia di Schmorl (migrazione del disco verso l'alto o il basso nel corpo vertebrale). Quest'ultima, abbastanza frequente nei giovani, può essere sintomatica o meno ed il suo ruolo nel dolore di schiena è controverso. Il vero problema non è tanto l'ernia espulsa, ma la compressione della radice nervosa (e questo spiega la sciatalgia). A mio avviso dovresti ricorrere anche alla terapia farmacologica (antinfiammatoria e miorilassante, praticabile con voltaren+muscoril nella stessa siringa ed eventualmente antiedemigena, con il cortisone per 2-3 giorni). Non mi occupo di ozonoterapia ma ti segnalo questi link: L’ozonoterapia nel dolore di schiena Ernia discale lombare (lombalgia e lombosciatalgia) Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
ADRIANO CREA Inviato Febbraio 23, 2005 Segnala Condividi Inviato Febbraio 23, 2005 Grazie Eta Beta per il tuo interessamento,avevo dimenticato di elencare anche la terapia farmacologica che mi ha prescritto il medico che mi ha anche fatto l'ozonoterapia: NICETILE 500 FIALE una puntura al giorno per 30 giorni BEXTRA 20 mg compr. per 10 giorni ALANERV COMPR. 2 al giorno per 10 giorni,e 1 al giorno per altri 20. Quando mi era iniziata la sciatalgia ,prima della risonanza avevo fatto delle iniezioni come da te descritte e dopo,visto la persistenza del dolore anche 6 iniezioni di cortisone,il dolore si era calmato ma non del tutto forse anche perche ho continuato a lavorare senza riposarmi. Ora con l'ozono terapia mi è quasi finito ,mi è rimasto qualche disturbo nella parte esterna del piede (la scarpa mi da fastidio) quando sto molto tempo in piedi. faccio anche un po' di nuoto usando poco le gambe perche ho notato che forse il movimento della pinneggiata risveglia il dolorino alla gamba. Questo mi preoccupa per le future (speriamo) uscite in mare,la pinneggiata e la disposizione dei piombi mi daranno fastidio??????? grazie ancora Adriano Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Massimo Malpieri Inviato Marzo 5, 2005 Segnala Condividi Inviato Marzo 5, 2005 cosa dire......Questi sono Colleghi con la C maiuscola e...........la mia latitanza non si sente. grazie ragazzi così si cresce. IL CONTE .. (che anche se non si fa vedere..comunque c'è...http://apnea.modronebo.net/apnea/2_p12.jpg Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
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