Alessio Parisi Inviato Febbraio 12, 2005 Segnala Condividi Inviato Febbraio 12, 2005 Era da un po di tempo che qui a Sanremo si parlava di istituire un' area di ripopolamento e si era sempre parlato di chiudere alla pesca la secca di Santo Stefano. La secca in questione si trova di fronte al porto degli Aregai ed ha una notevole estensione verso il largo, è come una grossa schiena che parte da terra e crea poi vari gradoni a diverse batimetriche, forse la zona più interessante dal punto di vista venatorio. Ci siamo presentati in molti e diverse volte sia in capitaneria che in comune. Noi come associazione pescatori dilettanti, i professionisti, i diving( ) e semplici appassionati. Alla fine hanno desistito ed hanno optato per creare delle isole sottomarine con enormi scatolati di cemento armato poste su un fondale sabbioso tra i 25 e i 35 metri di profondità. La cosa non può che giovare a tutti: Per prima cosa è stata risparmiata una zona interessantissima prevalentemente rocciosa : E' stata rivalutata un'area sabbiosa che diventerà in futuro luogo di riproduzione per svariate specie che potranno poi colonizzare il sottocosta Nessuna porzione di sottocosta è stata "parchizzata" Si è creata, in un'area di scarso interesse, un'iportante punto di immersione per i diving che comunque aiutano l'economia della città Il beneficio verrà sentito anche dai piccoli professionisti che dovranno rinunciare ad un area di pesca ma godranno di una probabile maggior presenza di fauna ittica. Sicuramente la spesa per tale opera è stata notevolmente maggiore del chiudere indiscriminatamente un tratto di costa, ma forse finalmente ai ponti di comando si sono chiesti realmente quale dovrebbe essere l'obbiettivo primario di un'area protetta: "la conservazione della fauna sottomarina" e quindi la chiusura ad OGNI tipo di pesca del tratto interessato senza discriminazioni. Alessio Parisi P.S. Il tratto in questione, per la precisione, è compreso in un'area romboidale di circa 700 metri di lato. Ciao Ciao Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Sciacchetrà Inviato Febbraio 12, 2005 Segnala Condividi Inviato Febbraio 12, 2005 Ottima notizia!!! stefano gentile Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
frog Inviato Febbraio 12, 2005 Segnala Condividi Inviato Febbraio 12, 2005 Questa si che e' una gran notizia Complimenti Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite reggiano Inviato Febbraio 12, 2005 Segnala Condividi Inviato Febbraio 12, 2005 Allora di buon senso ne esiste ancora .Anche alle 5 terre si potrebbe attuare ,come al Conero ......Dipende dal bisogno di soldi per fini POLITICI degli amministratori .Io spero che la C.E.E. finisca di stanziare $$$$ per i AMP .A quel punto vedrete che nessuno ne istituirà più . Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
F104 Inviato Febbraio 12, 2005 Segnala Condividi Inviato Febbraio 12, 2005 Questo tipo di soluzione viene portata avanti ormai da decenni negli Stati Uniti, dove di solito si prendono aerei o navi militari in disarmo e si fanno affondare in zone sabbiose che poi vengono delimitate come aree di ripopolamento. In tal modo si rivalutano zone assolutamente insignificanti (dal nostro punto di vista) e si lascia il resto a disposizione di tutti. Bye Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite blu3 Inviato Febbraio 12, 2005 Segnala Condividi Inviato Febbraio 12, 2005 Buona notizia. Per il pelagico esisterebbero gli acquiloni, sorta di strutture a mezz'acqua che riescono a costituire degli habitat incredibili, in Italia non mi pare che siano mai stati utilizzati. Mauro Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Messaggi raccomandati
Partecipa alla conversazione
Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.