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Piccola riflessione sulle gare e gli spostamenti


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Miglior contributo in questa discussione

Una cosa sulla quale voglio soffermarmi (indipendentemente dai vari punti di vista che è sempre posito che ci siano) e che riguarda sia le gare che le semplici pescate, è la seguente:

 

- pur conoscendo al meglio la zona dove andare a pescare, visitatata magari la sera prima, ed avendo di conseguenza scelto la strategia di pesca da adottare, soltanto dopo aver messo la testa sott'acqua possiamo renderci conto effettivamente della situazione e quindi impostare la pescata. Ma se abbiamo, ad esempio, scelto di partire a largo , in profondità (o viceversa a terra, in basso fondale) e ci accorgiamo che la situazione non è favorevole, perchè dobbiamo essere obbligati a rimanere vittime di questa scelta sbagliata?

A maggior ragione per chi conosce poco la zona, non gli rimane che mettersi dietro a qualcuno del posto (qualitativamente da questo punto di vista le ultime gare sono molto scadute).

 

Riporto una mia recente esperienza, accaduta nella prima giornata di gara a Campomarino.

Conoscevo un panettone di roccia a largo sui 28 mt. con molte corvine (circa una trentina da 1-2 kg.) ed altro pesce.

Sapevo che anche qualcun altro lo conosceva ed inoltre era abbastanza lontano dalle altre zone di pesca da me individuate in preparazione (relativamente alla formula a nuoto).

Se andava bene potevano bastare quei pesci per vincere, ma potevo anche non trovare niente sul posto...., se non andavo io comunque altri sarebbero andati senza dividere con nessuno le prede...????????

 

Voi cosa avreste fatto?

 

Sandro.

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Caro Alessandro, chiarissimo che si esprimono pareri in perfetta serenità e pacatezza e che ognuno ha le sue idee ed è liberissmo di rimanere su di esse, premesso ciò , aggiungo che mi fa molto piacere confrontare le mie con te, che sei una persona squisita e tra l'altro hai molta più esperienza di me, quindi ho anche molto da imparare.

Detto questo, mi piacerebbe che rispondessi alle domande che ti ho posto nel mio post, sono molto curioso di conoscere il tuo pensiero a proposito. :bye:

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Daniele posso risponderti io?

Spero di si.

Ho letto le tante cose scritte da tutti ma credo che alla fine il problema è sempre lo stesso...

Senza alcun dubbio le gare con i mezzi sono le più SICURE, belle e complete, in Italia le gare andrebbero adeguate alle gare Internazionali.

Poi, se si riesce a cambiare le regole Internazionali si farà in altra maniera.

Le corse in avanti non sevono.

 

Il vero problema, caro Daniele, è la scarsa correttezza degli atleti.

Le preparazioni dovrebbero essere vietate ma tutti sanno che non è così.

Il mare si popola di sub e di ipocriti...

Mancano le capacità di evitare le frodi e le punizioni....

Mai viste....

 

Vedi Daniele, se pure si fanno gare in casa tua, se per un mese non vai in acqua durante il campionato il vantaggio sarebbe diminuito.

Manca caro Daniele la voglia di salvare le competizioni da parte degli atleti e l'incapacità da parte della Federazione di garantire il rispetto delle regole.

Non parliamo, poi, degli organizzatori locali dei campionati.

Sempre gli stessi e non sempre al di sopra di ogni sospetto.

Ciao

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Ciao Gianfranco, io non sono d'accordo sul fatto che noi dobbiamo adeguarci a tutti i costi alle regole internazionali ed aspettare che esse per prime cambino.

Meglio dare l'esempio ed avere da noi gare altamente sportive e meritocratiche nella giusta direzione, che diano la possibilità a tutti di dimostrare ciò che valgono, tanto poi le gare internazionali le vinciamo lo stesso, perchè a parità di mezzi, siamo i più forti, come ultimamente abbiamo ampliamente dimostrato.

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Daniele non capisco cosa ti faccia pensare che le gare con le regole Internazionali siano meno sportive....

Non esiste sport al mondo dove avviene quello che dici tu.

Ti prego informati e vedrai che le regola si scrivono prima nelle Federazioni Internazionali e poi le Federazioni Nazionali le applicano.

Ora ti immagini una gara a nuoto nell'Oceano Indiano?

La sicurezza sarebbe garantita?

Ma per favore, figlio mio.

Le regole non devono essere mediterraneocentriche.

Partità di mezzi? :eek::eek::eek:

Non so quale sia il tuo metro Daniele ma di parità di mezzi non ne vedo affatto.

Vedo, piuttosto due o tre Nazioni in grado di competere e spendere cifre inaudite di denaro ed altre che vengono chiamate a reggere il moccolo.

Questa è la parità?

Pensiamo a sport diversi allora.

Ciao.

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Scusami, ma non ho capito?

Qual'è il problema in più delle gare a nuoto in oceano indiano, rispetto a quelle con gli spostamenti in gommone, nello stesso mare?

Per sportività di una gara, anche se probabilmente il termine sportività non è adeguato, intendo far partire gli atleti tutti con pari opportunità, più indipendentemente possibile dalle cifre stanziate per le trasferte, questo ora non c'è, ed è stato un grosso andicap anche per noi negli ultimi anni ed è solo questo che ci ha fatto soccombere molte volte a favore della Spagna.

Da come hai concluso il tuo post mi pare che stiamo dicendo la stessa cosa, o forse non ho capito?

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Gianfranco ci penso e non capisco, mi sa che sono di legno!

Tu vorresti parità di mezzi e poi sei contro le gare a nuoto, o meglio senza spostamenti con l'ausilio del mezzo nautico?

Con che soluzione vedresti la parità dei mezzi allora?

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Daniele facciamo ordine altrimenti non ci intendiamo neanche.

Fare una gara senza supporto di imbarcazioni nell'oceano non è sinonimo di sicurezza.

Pensa che pure con le barche ci sono state gare dove dopo oltre un'ora si erano perse le tracce di concorrenti....

Questi sono fatti Daniele e non considerazioni personali.

Dovrei e potrei fare altri esempi ma non li faccio per carità di patria.

Voglio dirti che le gare a nuoto non le trovo affatto cattive, anzi a me piacciono.

Pagano, però, lo scotto della difficoltà di trovare campi di gara adeguati.

Almeno questo si è visto fino ad ora.

Non credo, però, che si possa fare sicurezza senza imbarcazione al fianco dell'atleta.

Certo questa cosa fa si che non si possano fare gare con TRE concorrenti per nazione e con oltre 10/12 Nazioni.

E' una mia idea, posso sbagliarmi ma la penso così.

Le preparazioni così lunghe DEVONO essere vietate.

Non ne siamo capaci?

Beh allora chiudiamo tutto ed andiamo a casa.

Daniele caro devi sapere che l'Italia e la Spagna, per il CILE, hanno speso oltre il doppio di quanto hanno speso tutte le altre nazioni negli ultimi tre campionati....

Ti ripeto Daniele, le regole vanno cambiate dall'alto.

E' questa la regola nello sport e non il contrario.

Si può fare nelle Nazioni gare sperimentali con regolamenti diversi ma non si può selezionare una nazionale su regole che non sono oggetto delle gare Internazionali.

La penso così pur apprezzando gli sforzi di Cottu.

Sono stato educato in questo modo, che ci vuoi fare?

 

Ciao

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E chi mai si è sognato solo lontanamente di pensare a gare internazionali, in oceano e non, senza l'imbarcazione d'appoggio??? :eek::eek::eek:

Io intendo senza gli spostamenti con l'imbarcazione, ma certamente che ogni atleta deve poter usufruire durante la gara sia della barca che del barcaiolo che lo segue e che lo assiste, si parte sul punto che si preferisce e da lì in poi ci si sposta a nuoto seguiti da barca e barcaiolo, esattamente come si fa ora da noi nei campionati di prima e seconda. Allora non ci eravamo capiti!!!

Con questa formula si va proprio ad agire sulla preparazione che perde molta della sua rilevanza e può tranquillamente essere ridotta senza variare di molto le proprie chance di fare risultato. Quale miglior modo di questo? non vieti nulla ma di fatto gli fai perdere di significato, ottenendo lo stesso risultato, anzi ancora migliore.

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Daniele ma lo sai o no che se sei in una zona con la corrente non ci sono gambe che tengano?

Si possono limitare gli spostamenti ma eliminarli del tutto mi sembra impossibile.

Se ci fosse un modo si potrebbe limitarli a due per ogni atleta ma almeno si consentirebbe di non restare inutilmente in acqua.

Pensa ad un atleta che arriva ad una gara di selezione senza conoscere il campo di gara che si butta in acqua a favore di corrente che fnisce in un posto senza speranze..

Povero figlio, farà, democraticamente, una gara di :cacca: .... :lol:

Ciao e buonanotte.

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