Acqua di mare e acqua dolce

[Massimo Malpieri]

Ricevo questa mail con una domanda che può interessare molti di voi e che giro (come detto da Enzo) sul Forum:

 

"Ciao Massimo,

scusa se ti disturbo, volevo farti una domanda, da emerito ignorante:

 

Scrivevi, a proposito di Stefano:

"Il recupero è stato immediato, infatti si era già ripreso a bordo vasca, però aveva inalato acqua clorata con tutte le conseguenze del caso".

 

Sarebbe stato meno grave, se fosse stata acqua di mare?

 

Ti ringrazio anticipatamente.

Se credi che la mia stupida domanda possa interessare più persone,

puoi tranquillamente rispondere sul Forum.

 

Con stima. Ciao, Enzo

 

Allora la domanda non è assolutamente stupida anzi tutt'altro in quanto esistono notevoli differenza tra il semiannegamento (Near-Drowning - ND) in acqua dolce, in acqua di mare e in acqua clorata proprio in funzione della diversa concentrazione dell'acqua.

 

ND IN ACQUA DI MARE: poichè l'acqua di mare è a maggiore concentrazione (ipertonica) rispetto al plasma vi è un passaggio di liquidi e proteine dai vasi agli alveoli con comparsa di edema polmonare;

 

ND IN ACQUA DOLCE: in questo caso, per la minor concentrazione dell'acqua dolce, inizialmente si ha passaggio di liquido dagli alveoli al compartimento vascolare e successivamente ( a volte anche a distanza di ore) ritorno di liquido negli alveoli con edema polmonare cosidetto "a bassa gittata",

 

ND IN ACQUA CLORATA: in questo caso l'azione irritante del cloro è causa già di per se di edema polmonare e di distruzione del surfactante polmonare (sorta di liquido oleoso che evita l'adesione delle pareti alveolari - termine medico esatto è FILM LIPIDICO) a cui si aggiungono le lesioni già descritte.

 

C'è un mio articolo sull'annegamento sul sito di Bluword:

 

http://www.bluworld.com/sicurezza/annegamento.php

[Ospite minnow]

Grazie !!!

 

Tutto molto chiaro.

 

 

 

Certo che rimane un argomento comunque inquietante ...

Non so che altro dire, sono senza parole.

 

 

 

Ciao, Enzo