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chico973

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Risposte pubblicato da chico973

  1. secondo te la muta deve essere provata o può essere acuistata tranquillamente su internet?

     

    In linea di principio è opportuno provare l'attrezzatura prima di acquistarla soprattutto per quel che riguarda muta maschera e pinne che se non calzano perfettamente impediscono lo svolgimento dell'azine di pesca.

    Per quel che riguarda la muta ti consiglio per cominciare una muta bifiderata che ti garantisce una robustezza maggiore. Vai in un negozio di pesca e chiedi al negoziante di fartene provare alcune Il loro prezzo non dovrebbe essere eccessivo. Non conoscendo il negoziante cui ti rivolgerai (ci sono ancora molti che si sentono furbi, ma ci sono anche tante brave persone) ti raccomando di non farti convincere ad acquistare un capo molto tecnico come una muta in neoprene liscio/spaccato.

    Questo perchè un capo del genere è si il meglio che ti offre il mercato ma al tempo stesso è molto delicato e non avendo tu al momento l'esperienza necessaria per indossarla senza problemi potresti danneggiarla già al momento della vestizione. Un capo bifoderato invece può essere maneggiato senza eccessivi timori e se ben tenuto (leggi risciacquo in acqua dolce dopo ogni uscita in mare e lasciata in ammollo con un pò di ammorbidente prima di riporla per tanto tempo) ti durera per parecchi anni. Acquistala senza cerniera nella giacca all'inizio sarà un pò più difficoltosa da indossare (si infila come un maglione) ma rende meglio in acqua.

    Diverso è il discorso per quel che riguarda il fucile. non farti convincere ad acquistare un fucile scadente. Opta per un fucile di qualità media alta di una qualsiasi marca nota (Mares cressi omer ecc) perchè un fucile costruito con materiali scadenti è pericoloso.

    Per quel che riguarda la scelta tra arbalete e pneumatico ti abbiamo consigliato il secondo perchè è quello che puoi utilizzare più facilmente da principiante. L'arbalete è un ucile bellissimo ma nonostante la sua apparente semplicità richiede un minimo di esperienza in più per gestirlo. inoltre se usato male può diventare pericoloso. pensa ad esempio ad un elastico agganciato male che ti colpisce le dita.

    Infine ti invito a rileggere meglio i precedenti post, dove troverai le risposte a molte delle domande che hai fatto.

    In particolar modo leggi quelli di Uccio che ti ha consigliato nel modo migliore .

    ps non esitare a chiedere su qualsiasi dubbio ti venga.

    :bye::bye:

  2. Ieri mi è capitato un incontro particolare ed inaspettato.

    ero di posta ai dentici su una zona conosciuta, mangianza in grande quantità.

    Scendo mi apposto e dopo circa  20 secondi la mangianza si schiaccia sul fondo, ci siamo!!

    Giro di poco il fucile ed invece del dentice arriva tranquillo tranquillo a mezz'acqua niente popòdimenoche UN NASELLO :blink:  :blink:

    Avete letto bene, un nasello di circa  500 g.

     

    Lo guardo, mi sfila sopra la testa e fine dei giochi.

     

    Per il resto un bel cappottone di astrakan :D

     

    Che incontro particolare <_<

     

    Insomma ti sei fatto prendere per il naso da un nasello :P:P:oops:

    Un salutone e continua a castigare anche per noi che non possiamo

    Salvo :bye::bye:

  3. I fucili vengono venduti con un'asta,a volte con due (con una di ricambio).Gli arbalete hanno aste lunghe e sottili per cui è possibile che l'asta si storca. Un'oleopneumatico corto ha invece un'asta grossa e corta e in pratica è difficile che si pieghi. Se scegli il pneumatico te lo daranno con un'asta filettata su cui puoi montare sia la fiocina che l'arpione. In questo caso devi prendere il fucile e un paio di fiocine e di arpioncini.Se ne rovini uno lo puoi sostituire mantenendo l'asta

    Se invece prendi l'arbalete te lo daranno con un'asta tahitiana,cioè un'asta che ha l'arpione incorporato. In questo caso,se la rovini,devi cambiare l'intera asta. Si sono le aste filettate anche per gli arbalete ma secondo me non vale la pena,all'inizio,prendere un arbalete per montargli la fiocina perchè,tranne fiocine particolari,questi fucili tirano male con la fiocina.

     

    In ogni caso non tirare proprio sugli scogli,comincia da subito a valutare se il pesce è attaccato allo scoglio o no prima del tiro :thumbup:

    grazie mille... sei veramente gentilissimo....vorrei chiederti anche un'altra cosa..

    il fucile dev'essere dotato di mulinello?

    a quale distanza deve trovarsi il pesce affinche possa essere preso bene?

    Ciao e benvenuto.

    Per quel che riguarda la tua ultima domanda la risposta è no, il fucile può anche non essere dotato di mulinello anzi visto che sei proprio all'inizio è meglio che non lo sia .

    Mi spiego, il mulinello sul fucile subacqueo si usa in maniera diversa che nella pesca di superficie, e non avendo tu ancora esperienza rischi utilizzandolo di fare più confusione che di averne un beneficio. Il mulinello infatti si usa per contrastare la reazione di un pesce di grosse dimensioni permettendoti di recuperarlo dalla superficie oppure per portare in superfice l'arma nel caso in cui hai sparato ad un pesce in tana e non vuoi abbandonare il fucile sul fondo.

    sono due situazioni in cui se non sai bene come usarlo puoi trovarti in situazioni pericolose. Pensa ad esempio cossa succederebbe se mentre risali dl fondo con il fucile ti si bloccasse il mulinello perchè il filo al suo interno è statao avvolto male. sapresti cosa fare?

    Lascia passare un pò di tempo fai esperianza e poi potrai modificherai la tua attrezzatura in maniera da renderla più adatta al tipo di pesca che fai.

    Per il momento utilizza un'attrezzatura molto spartana e segui i consigli che ti ha dato Uccio che sono molto validi.

    Se posso poi darti un consiglio affidati ad un corso seguito da insegnanti preparati e non a amici pseudo pescatori dei quali non sei al momento in grado di valutare l'effettiva preparazione e quindi la validità di eventuiali insegnamenti elargiti. Questo per evitare spicevoli e pericolosi incidenti.

    Per quel che riguarda il fucile giustamente Nuccio ti ha consigliato un arma media oleopneumatica. tieni presente che il fucile è sempre un arma e pertanto non deve mai essere caricata fuori dall'acqua e soprattutto puntata verso altre persone. fai attenzione nella fase del caricamento che per un'arma come quella consigliata da Nuccio si fa appoggiando il calcio sull'interno della coscia e rivolgendo la volata(parte del fucile dove entra l'asta) verso l'esterno cioè, per intenderci non puntarla mai verso il viso. questo perchè se ti dovesse scivolare l'asta dalle mani (è successo) essa non ti colpirebbe. Dimenticavo se hai armato l'asta con una fiocina essa avrà delle aperture nel corpo dove dovrai infilare le dita per spingerla dento la canna del fucile. Se invece avrai montato l'arpione per fare la stessa operazione avrai bisogno di un attrezzo chiamato carichino che solitamente ti viene fornito insieme al fucile all'atto dell'acquisto. si tratta di una piccola barra di plastica con al centro un foro che deve esser infilato sopra la punta dell'arpione.

    l'asta sarà collegata al fucile mediante una sagola, questa non dovrà essere molto lunga e non dovrà ,ai essere lasciata libera di fluttuarti intorno. Mi spiego quando avrai comprato il fucile noterai che vicino all'elsa del grilletto c'è un gancio collegato al grilletto stesso (a seconda dei midelli è posizionato sotto l'elsa e a fianco) mentre alla volata c'è una sporgenza la sagola che avrai legato al fucile e all'asta (se guardi nel sito troverai le indicazioni sui nodi per legarla ma il più semplice è la gassa d'amante), dovrà passare tra questo gancio e la sporgenza restando parallela al corpo del fucile stesso per la lunghezza la regola più seguita è quella di far fare alla sagola il giro dalla punta del fucile al gancio vicino l'elsa per due volte (due passate di sagola). Per mantenerlo teso in maniera che non scappi fuori dal gancetto puoi aiutarti posizionando sulla sagola un piccolo elastico che tenga in tensione la stessa.

    Spero di esserti stato di aiuto.

    Ps non dimenticare un borsone per riporre l'attrezzatura.

    Salvo : :bye:

  4. Che il pescatore lo faccia l'esperienza e non le attrezzature è certo ma occorre anche ammettere che i neofiti trovano più semplice ed abbordabile copiare le attrezzature di Mariano o di Bardi, di Alessio o di Daniele per cercare di raggiungere nel più breve tempo possibile la sensazione di essere adeguato alle esigenze della pesca in apnea.

    Ulteriore dimostrazione di ciò è la volontà di seguire allenamenti degli apneisti per giungere in fretta alle performance che si immaginano necessarie per beccare i pesci.

     

    Sono tutte scorciatoie oppure le sole possibilità di sentirsi pescatori per chi sta 11 mesi all'anno lontano dalla pesca e la segue solo sulle riviste o nel web.

     

    I più esperti sanno che non è copiando le attrezzature di tizio o di caio e neanche facendo le "tabelle" di sembronio che si acciuffano i pesci.

    Pescare dove i pesci ci sono certamente è un gran vantaggio, si tende a fare esperienza prima di chi un pesce lo vede ogni tre volte che scende in acqua.

    Continuo da tempo a suggerire ai neofiti di risparmiare in attrezzatura ed investire in viaggi di pesca.

    Le elucubrazioni mentali ed i manicheismi sono estranei alla pesca vera, servono 9 volte su dieci a VENDERE un prodotto o a tentare una pubblicità occulta.

     

    Notate una cosa, vi prego, più i pescatori sono forti e non devono vendere del proprio e meno parlano di attrezzature.

     

    Performance degli attrezzi? Certo ognuno di noi tiene ad avere un attrezzo da pesca buono di cui possa fidarsi ma è altrettanto vero che di buona attrezzatura è pieno il mercato.

    Mi impressionano quelli che scrivono racconti in cui esaltano le attrezzature, è evidente che siano pescatori che senza i fucili megagalattici non prenderebbero un pesce....

    O NO????? :laughing:

     

    Scherzi a parte e bando alle ciance andate a pesca che il mare è pieno di pesci e buon divertimento.

    Ciao da :jrgian:

    Sono totalmente d'accordo su quanto affermato da Gianfranco e Mariano.

    Un buon pescatore è quello che sa interpretare l'ambiente in cui opera facendo in modo che sia questo a giocare a suo favore. Sa avvicinarsi silenziosamente sfruttare le ombre e le caratteristiche del fondale e anche gli organismi marini che lo circondano insomma sa fondersi con l'ambiente che lo circonda come farebbe qualsiasi predatore terrestre o acquatico.

    Così facendo riesce ad avvicinarsi al pesce oppure a far in modo che il pesce si avvicini tanto da poterlo colpire.

    Considerando quest'ottica non servono fucili ultra potenti, doppi elestici e tanti altri accorgimenti che sono apparsi sul mercato in questi anni e che altrattanto velocemente sono spariti o sono stati messi da parte per essere rispolverati a distanza di anni. D'altra parte nel passato tantissimi hanno effettuato pescate da sogno utilizzando fucili che adesso non sono più prodotti e le cui caratteristiche farebbero sorridere gli amanti delle armi ultra tecnologiche ed ultra evolute.

    Io personalmente sono proprietario di due Professional T20 un 71 ed un 96 oltre che di un arbalete in legno prodotto da un bravissimo artigiano laziale e posso affermare che i primi due non hanno niente da invidiare all'altro anzi.

    Con questi fucili che sono usati anche da molti miei amici, abbiamo catturato di tutto, dal pesce bianco alle cernie alle ricciole senza problemi di penetrazione, fine corsa, imbananamenti scarsa potenza, testate aperte doppi elastici e quant'altro dei problemi di cui capita di leggere tra le pagine di questo forum.

    Personalmente sono propenso a credere che la maggior parte dei problemi ed elle mancate catture dipendano da un atteggiamento mentale sbagliato del pescatore.

    Se non sono allenato e non riesco a pescare tranquillamente, se il pesce mi arriva a termine dell'aspetto quando non ho più fiato, se esiste un qualsiasi problema che non mi permette di pescare con tranquillità non riuscirò a portare a termine un'efficace azione di pesca e quindi al 90% se insisterò a sparare padellerò clamorosamente il pesce. Quanti a questo punto avrebbero l'onestà interiore di ammettere i propri errori e quanti invece darebbero la colpa al fucile?

     

    Un saluto

    Salvo :bye::bye:

  5. grazie dei consigli. una cosa però: mi state dicendo che sono troppo rigide ?? :blink: non erano ad azione morbida?  :unsure:

    Prova a prendere un modello con scarpetta e pala separabile (mi sembra che le nuove rondine non siano così) cosi se con la scarpetta ti trovi bene potrai usarla a lungo e potrai cambiare la pala in funzione della durezza.

    questa cosa la sapevo e ti ringrazio del consiglio, ma essendo non molto esperto non vorrei spendere troppi soldi al momento e se non sbaglio le pinne con pala intercambiabile sono abbastanza costose quindi mi ero orientato su quelle della cressi di cui ho sentito parlare molto bene.

    da quel che mi risulta molte ditte hanno in catalogo pinne con scarpetta e pala separabili che non dovrebbero essere molto costose. naturalmente parlo delle pinne in tecnopolimero perchè le pale in carbonio raggiungono come giustamente dici prezzi elevati.

    Inoltre prendendo le pinne con pala e scarpetta separata l'eventuale prezzo maggiore lo ammortizzerai nel tempo avendo per lungo tempo a disposizione una scarpetta con cui ti troverai bene e sostituendo, nel caso, solo la pala in tecnopolimero.

    prova ad informarti presso i negozi poi mi fai sapere.

    un saluto

  6. Sono un olepneumaticista incallito, ma ultimamente ho provato un arbalete di un mio amico e devo dire che sono rimasto veramente soddisfatto delle sue prestazioni.

    Siccome non ne so molto sugli arbalete desidererei dei consigli su come orintarmi per la scelta dato che vorrei acquistarne uno, cioè di che misura e che tipo.

    A un altra cosa, la misura degli elastici cosa sta ad indicare, cioè 18 - 20 ecc. e come si sceglie un tipo di elastici.

    Grazie a tutti anticipatamente.

    :bye:  :bye:  :bye:

    Per cominciare ti coniglio di prendere un arba medio da 75 è molto versatile lo puoi usare in tana ed al libero e ti permetterà di prendere la mano con un fucile molto diverso dagli oleo cui sei abituato. successivamente quando ti sarai impratichito potrai utilizzare armi più lunghe (tipo 90/100) che si usano prevalentemente per l'agguato e l'aspetto.

    Ho tralasciato volontariamente le misure lunghe 115/130 (utilizzate prevalentemente per l'aspetto e la pesca in caduta a prede di mole) perchè difficili da gestire per chi non ha molta esperienza.

    le misure degli elastici 16/17/18/20 sono riferite al loro diametro. Comincia tranquillamente a pescare con le gomme da 16 potrai orintarti più tardi, qualora ne sentirai il bisogno, verso misure più grosse.

    Per finire ti consiglio di utilizzare sempre un buon paio di guanti che ti proteggeranno le mani da accidentali sganciamenti degli elastici dall'asta.

    Un saluto

  7. Come regola generale conviene sempre prendere le pinne leggermente più grandi in maniera che non ti creino problemi con il calzare.

    La cosa migliore è portarsi i calzari in negozio e provare ad indossare le pinne con essi.

    questo a meno che tu non usi pescare con un tubolare in cotone (molti lo fanno in estate) in questo caso il tuo numero va bene.

    un saluto

    :D

  8. Salve a tutti. Mi chiamo Salvatore ho trentatre anni è da dieci vivo a Milano per motivi di lavoro. Mi sono registrato in questo forum all'inizio del mese ma non avendo una grande esperienza di internet non mi sono presentato subito direttamente ma l'ho fatto rispondendo in una discussione. :(

    Mi sono reso conto di questo dopo aver dato una occhiata alle vecchie disussioni pertanto sto cerco di rimediare allo svarione fatto. :fish::fish::frustry:

    Un grazie a tutti e scusate ancora.

    PS essendo on line solo nelle pause dal lavoro non sempre posso rispondere immediatamente.

  9. Le parole esatte riportate dal narratore nell'intervento sulle motovedette della Guardia Costiera sono le seguenti:

    ""io essendo fuori allenamento da pesca ( ho ricominciato da poco) per via del lavoro e dello studio sono andato un po piu' a largo ( era una scogliera non frequentata da bagnanti e mi trovavo comunque fuori dai 500mt) a allenare l'apnea sui 15 mt ( le mie quote abituali son o20-25 quindi non storcete il naso )"""

    Ripeto Ma ci rendiamo conto :frustry::frustry:

    Salvo

  10. Un proverbio siciliano spesso citato da grandissimi campioni quali Nicola Riolo e Riccardo Molteni recita "A mari non ci su taverni" che tradotto significa "nel mare non ci sono taverne". Chiunque vuole praticare il nostro bellissimo sport dovrebbe per prima cosa tenere a mente queste parole. La sicurezza è prima di tutto una questione mentale.

    Se so che, non dico 30, 25, 15, metri sono fuori dalla mia portata ma anche 10 m non ci vado a pescare. Se il pesce "della mia vita" non vuole saperne di venire all'aspetto non faccio in modo che diventi "il pesce che si è preso la mia vita".

     

    Troppe volte su queste pagine ho sentito frasi del tipo se non vado oltre 15 metri non vedo pesci, addirittura (ed invito tutti ad andarlo a rileggere) nell'intervento che parla delle modovedette della Capitaneria che stavano per investire i sub, il narratore dice che "NON ESSENDO ALLENATO SONO ANDATO A PESCARE A 15 METRI" per poi aggiungere "NON VI SCANDALIZZATE SOLITAMENTE PESCO A 25 30". :eek::eek::eek::frustry::frustry:

    ma ci rendiamo conto!!!!

     

    Qui discutiamo se un ammennicolo del cavolo serva o meno a salvare una vita e non ci rendiamo conto che il discorso è fallato già all'inizio.

     

    Se ho bisogno di un dispositivo di sicurezza è perchè presumo già di mettermi in una situazione di pericolo ed è questo il ragionamento da evitare.

     

    Per non parlare poi di quanti hanno parlato di dotarlo di segnalatori luminosi segnalatori acustici e quant'altro per avvertire eventuali compagni di dove si trova il sub colpito da malore

    Ma provate a pensare per un attimo come sarebbe composto questo salvagente

    Una bombola di c02 per gonfiarlo (dove sarebbe posizionata sulla schiena? sul collo?) una lampada di segnalazione, una piccola sirena. oltre all'aspetto ridicolo ma pensate a quante possibili fonti di incaglio anche per la sagola del pallone pensate poi ad entrare in una tana o a finire contro uno spezzone di rete. E pensare che ancora oggi che si discute sul corretto posizionamento del coltello da sub per evitare prolemi.

     

    Questo senza voler parlare delle situazioni di rischio dovute ad un suo cattivo funzionamento se si gonfia o se non si gonfia. e se si gonfia e resto impigliato con la sagola del fucile sai che ridere.....

     

    No inutile andare a cercare in strani dispositivi una scappatoia per risolvere una situazione disperata in cui ci siamo cacciati solo ed esclusivamente per causa nostra.

    Prima di propagandare fantomatici dispositivi per la sicurezza preoccupiamoci di propagandare una cultura della sicurezza probabilmente così facendo ridurremmo drasticamente le situazioni in cui potrebbe essere utile avere il giubbotto.

     

    Ps un GRAZIE ENORME a Mariano, Gianfranco, Alessio, Giorgio e a tutti gli altri che senza paura di esporsi a critiche anche cattive continuano a portare avanti la "battaglia" per la sicurezza. :thumbup::D

     

    pps scusate se non vi rispondo sempre ma non collegandomi durante le pause dal lavoro non sempre mi è possibile rispondere.

  11. Dopo l'inizio con l'oleo da molti anni uso prevalentemente l'arbalete. Posseggo due mitici Professional T20, il 71 ed il 96 :D:D ed un totem :D e trovo che siano dei fucili fantastici

    Tuttavia porto sempre agganciato alla boa uno sten 50 che utilizzo in tutte le occasioni in cui serve un fucile piccolo e manegevole.

    Devo però dire che il suo utilizzo è molto limitato in quanto riesco a sfruttare gli arbalete in quasi tutte le situazioni.

    :D

  12. Ho usato ed uso tutt'ora il borsone della cressi. E' molto capiente ed ha un sacco di tasche per riporci tutto. Lo puoi usare per moltissimo tempo basta che usi qualche precauzione

    Dopo un utilizzo prolungato e soprattutto al termine della stagione quando riponi l'attrezzatura per un lungo periodo, dagli una buona sciacquata i acqua dolce e dopo averlo fatto asciugare passa un po di olio siliconico sulle cerniere (qualcuno mi ha detto che va bene anche una candela ma io non ho mai provato)

    Metti all'interno le pinne la maschera il boccaglio e la muta e eventuali ricambi d'abito suddivisi in apposite sacche stagne,

    Nelle tasche laterali interne trovano posto le fiocine e altra minuteria. La torcia puoi infilarla li oppure come fanno alcuni nella calzata delle pinne (per la maschera puoi procurarti se non te l'hanno data in dotazione una custodia in plastica è comodissima)

    Procurati una borsa stagna per riporre la muta bagnata alla fine della pescata

    Nelle tasche laterali esterne puoi posizionarci i fucili corti. Io vi ripongo un mini ed un medi sten fa solo attenzione se i fucili sono con il variatore, che questo sia posizionato verso l'interno in modo da non rompersi per urti con oggetti all'esterno

    Per i fucili lunghi è meglio avere una borsa portafucili

    Ultima accortezza la cintura non posizionarla all'interno del borsone io preferisco allacciarla direttamente in vita

    Spero di esserti stato utile

  13. Estate scorsa Sicilia, spiaggia piena di bagnanti, su di un piccolo pontile ci sono due ragazzi che si sporgono cercando di prendere qualcosa che si trova sui sassi che formano la base del pontile, subito dopo tornano presso la loro numerosa e variopinta famiglia (avete presente i film di fantozzi!!!!) si equipaggiano con pinne da ara con cinghiolo, maschere trasparenti con areatori ipertecnologici (quelli per intenderci con una miriade di valvoline che spuntano da tutte le parti), guanti da pesca invernale e mini mini sten e si buttano in acqua tra la folla di bagnanti dirigendosi verso i massi del pontile. Restano sotto il pontile per circa 1 ora tra spruzzi e urla poi riemergono tenendo sull'asta un polipo di circa 1 kg.

     

    Immediatamente sono circondati dai membri della famiglia festanti, la madre (per la cronaca 1.40m per 140 kg con una barbetta che non vi dico, praticamente la sorella della moglie di vito catozzo) allontana a scapaccioni i bambini più piccoli e si appropria del polpo, poi inizia a vestirsi tenendo il polpo in una mano e saltellando sui piedi.

     

    Vi lascio immaginare lo spettacolo la gente sulla spiaggia era piegata in due dal ridere

    :laughing::laughing::laughing::laughing:

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