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chico973

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Risposte pubblicato da chico973

  1. Su pescasub ed apnea di questo mese c'è il reportage proprio di salina. io ci sono stato il mese scorso ed è stupenda (ho scritto un post a riguardo) qualcuno mi aveva detto che pollara è zona vietata ma sia l'articolo sulla rivista sia le informazioni in loco sono state negative in tal senso.

  2. Per fissare il porta pesci puoi fare anche in un altro modo:

    lo agganci ad uno dei ganci della plancetta poi infili lo spillone tra tra le due fasce di velcro porta fucili resta perfettamemte bloccato.

    Per quel che riguarda l'avvolgi sagola puoi avvolgere la sagola nomalmente . qunado hai raggiunto la lunghezza voluta formi un'asola, la infili in uno dei due buchi laterali e la fai passare attorno all'estremità opposta come se fosse una bitta. Resta perfettamente immobile ed è più veloce da sciogliere e riavvolgere.

    Un saluto Salvo

  3. Amici cari,

     

    questi sono convinti di avere la scienza infusa, di essere "evoluti" e "civili" mentre noi saremmo dei barbari ignoranti distruttori. Paolicchi dirige un sito da 60.000 visite (all'anno?) e dà spazio a questa gente?

     

    Bene, noi su AM facciamo poco meno di 200.000 visite mensili.... e rispettiamo la DEMOCRAZIA e la passione di tutti i pescasportivi, senza metterci su alcun piedistallo.

     

    La legge è dalla nostra, i frustrati sono loro, invisi anche ai cannisti che si riconoscono parte di una grande famiglia in cui le motivazioni sono le stesse.

     

    Ridiamoci su, pensando all'invidia che rode i loro fegati quando vedono le prede che i nostri bravi lacustri rimediano con costanza, alla facciaccia di Zucchetti, che non ha niente di meglio da fare che aggirarsi con la bava alla bocca nei pressi delle gare in lago per vedere quei pesci che non sa prendere.... anzi di cui ignora persino l'esistenza :)

     

    Proprio vero Giorgio :siiiii:

    Am si differenzia anche e soprattutto perchè sulle sue pagine permette a tutti di esprimere le proprie opinioni (nei limiti imposti dal buon senso e dalle linee guida). Molti di noi praticano anche altri tipi di pesca o la caccia e lo fanno sempre col medesimo spirito di rispetto della natura.

    Barbari ignoranti distruttori esistono in tutte le categorie. Giusto per fare un esempio chiederei al sig. paolicchi e tutti gli altri signori come lui come mai si continua ad utilizzare come esca il bigattino che in molte località è vietato?

    Salvo

  4. Finalmente sono riuscito a trasferire le foto della pescata di Salina ve le propongo unitamente al racconto che ho già inserito questa mattina sperando che vi piaccia

     

    Finalmente casa...... era ormai dal mese di agosto dello sorso anno che non assaporavo il gusto dell'acqua salata, ma il sole che sorge illuminando le isole Eolie, il promontorio di Tindari e capo Milazzo e riflettendosi su di un mare che sembra essersi tramutato in specchio fa immediatamente dimenticare nebbiose pianure gelide e tristi scorci cittadini..... :(

     

    Sono le sei e mi sto accingendo a prendere l'aliscafo che porterà me e mia moglie a salina, dove mia madre sta trascorrendo l'anno scolastico come insegnante di scuola materna.

     

    La traversata scorre veloce e vedo gli occhi di mia moglie brillare dalla gioia alla vista di un mare cosi bello e di paesaggi che hanno saputo ispirare sin dall'antichità narratori e poeti.

    Finalmente ecco il porto di Santa Marina e, prima sorpresa al suo interno l'acqua è così trasparente da scorgere ogni più piccolo dettaglio del fondo.

    Purtroppo oggi non potrò immergermi perché siamo stati invitati ad un ricevimento ma mi resta il tempo, prima di avviarmi ad una colossale abbuffata :oops: , per una sbirciata dal lungomare per decidere dove immergersi il giorno dopo.

     

    Ed ecco giungere le prime luci dell'alba, come consuetudine l'orologio posto all'interno della mia testa mi sveglia cinque minuti prima che suoni la sveglia ma il tempo di dare un bacio a mia moglie che resta a dormire e mi rendo conto che nella notte il tempo è cambiato e che un fastidioso vento sta soffiando rendendo la lastra di cristallo del giorno prima un mare di spuma che si infrange sulla barriera frangiflutti posta a ridosso del molo.

     

    Con l'eccezione della temperatura molto più mite sembrerebbe proprio una di quelle giornate invernali quando si può sperare nell'incontro alla regina dell'inverno che però in questa splendida località sembra essere completamente assente. Basta la voglia è troppa, vestizione in casa e via sotto gli sguardi curiosi e sbalorditi di alcuni muratori che mi vedono passare infagottatato nella mia muta mimetica.

     

    Giunto in spiaggia, calzo veloce le pinne e la maschera ed eccomi in acqua. Un paio di immersioni per togliere l’aria dalla muta e mi dirigo verso i primi massi della barriera frangiflutti dove inizio a scivolare silenziosamente tra di essi cercando il posto migliore per immergermi.

     

    Un rapido sguardo un lungo respiro e giù verso il fondale ed il riparo di un masso. Pochi istanti ed ecco sopraggiungere alcuni cefali. Li guardo sfilare, sono a tiro ma li giudico fuori taglia. Risalgo e mentre mi ventilo avvisto un altro possibile nascondiglio. Pochi respiri profondi e poi, via il boccaglio e giù verso il riparo. Mi posizione sul fondo e spostando lentamente la testa vedo dei saraghi sfilarmi sulla destra. Improvvisamente un movimento dall’alto a destra attira la mia attenzione, giro lo sguardo e contemporaneamente inizio a ruotare lentamente il fucile in quella direzione e mi trovo davanti una riccioletta sui sette otto etti . Il primo pensiero e di non tirare ma poi penso quanto piaccia a mia moglie e l’istinto ha il sopravvento, quindi allineo l’arbalete e ZZZaaaack insagolata. Risalgo la recupero e dopo aver messo fine alle sue sofferenze la appendo alla plancetta pedagnata nelle vicinanze.

     

    Ricarico e mi sposto di qualche metro, giusto il tempo di vedere un altro ottimo appostamento alla base dei massi. Lento e lungo respiro, via il boccaglio e capriola silenziosa, scivolo verso il fondo e mi adagio nel cono d’ombra creato dai massi. Improvvisamente in lontananza appaiono lenti maestosi beffardi dei grossi saraghi che iniziano il loro balletto di avvicinamento. Io sono immobile anzi nel momento in cui li vedo avvicinarsi inizio un lento indietreggiamento. Tale manovra ha l’effetto sperato e due o tre corpulenti esemplari si avvicinano a circa 3 metri dalla punta del mio legnetto. E’ un attimo l’indice si contrae il tiro scocca lasciando indelebilmente impressa nella mia memoria l’immagine dell’asta che attraversa il pesce e lo insagola . Un attimo prima il sarago stava per girarsi l’attimo dopo il nylon scompare facendo una curva dietro il masso. Mi stacco dal fondo ed inizio a risalire accompagnando la sagola dietro il masso con gli occhi seguo il filo ed improvvisamente eccolo, che si dibatte nel tentativo di liberarsi. Lo sollevo dal fondo e noto con piacere che la legatura eseguita nel foro dietro la prima tacca impedisce al pesce di tornare sull’asta e di lacerarsi la carne facendo leva (qualche anno fa pesi in questo modo una bella ricciola). Giunto in superficie lo afferro gli passo una mano sotto le branchie e pongo fine alle sue sofferenze, mentre mi avvio verso la boa, vedo mia moglie che mi osserva dal molo. Le sorrido, sono felice ed appagato, ho catturato due belle prede, e sono riuscito a mantenere una discreta apnea con l’allenamento a secco, posso ritenermi soddisfatto e decido di avviarmi verso la riva dove lei mi aspetta.

    Per dovere di cronaca il sarago pesava circa un kg (0.970 Kg e la ricciola 0.760 KG)

    Nelle due ulteriori uscite purtroppo le cose non sono andate come sperato. :angry: Nella prima in località Pollara una delle più belle e pescose di tutta l’isola, sono dovuto uscire dall’acqua per un malore proprio nel mezzo ad un carosello di mangianza che schizzava da tutte le parti impazzita per l’attacco di predatori (ricciole ? lecce) :fish: che si intravedevano dalla superficie (sarà per un’altra volta nessun pesce vale la mia vita). Nella seconda qualche giorno dopo a Patti ho padellato clamorosamente quattro pesci nella mia zona di allenamento (la località dove mi reco quando riprendo a pescare dopo lungo tempo e che questa volta ho trovato clamorosamente vuota di pesci) le uniche occasioni che mi si sono presentate (due saraghi e due cefali di taglia media) benché suicidi sono stati clamorosamente sbagliati. :eek:

     

    Ps Per la cronaca le catture sono state effettuate entro gli 8\10 metri, come dire acque basse tanto pesce poco fiato. un saluto a Simone ed agli altri amici

  5. Ciao Mariano e saluti a tutti gli altri. Una domanda

    Proprio in occasione di unavacanza in sardegna di qualche anno fa mi capito di vedere in una stessa tana due cernie ed una corvina. Che ne pensi di questa situazione? é abbastanza frequente?

    :bye:

    Salvo

     

    SALVO:

    dove c'è la Corvina può esserci la Cernia...stessa cosa : dove c'è la Cernia può esserci la Corvina.

     

    Vivono e popolano spesso anche le stesse tane o anfratti. Dopo l'ultimo raduno del Team Omer a C. Paradiso individuai dei grossi spacchi popolati da grosse Corvine. Feci prelievo selettivo per mantenere viva la tana promettendomi di rivisitarla la settimana successiva al raduno.

     

    Dopo una sola settimana quella grande fendidura mi offrì la cattura di una grossa Cernia di 12 chili che si affacciò facendo capolino in mezzo ai grossi Corvi...

     

    Oggi la tana è viva e quando pesco in quella zona catturo sempre qualche grosso esemplare fuori dalla fenditura sperando che un'altra grossa Cernia vada ad abitare in quel punto (magico).

    Grazie mariano come al solito puntuale preciso ed esauriente. :clapping:

  6. Si è vero salina è un piccolo paradiso dove pui fare incontri che ti segnano, pensa che dal pontile si vedevano occhiate che sfioravano il kg aggirarsi tra nuguli di mangianza e lecce e ricciole entrare fin dentro il porto inseguendo boghe cefale e castagnole che vi stazionavano nei pressi incredibile.

    Per qual che riguarda le foto purtroppo ne ho solo due sl telefonino fatte da mia moglie ma non so come fare a trasportarle sul pc inoltre ho qualche piccolo problema con gli allegati se qualcuno mi indica come fare ne ho anche altre da far vedere.

    :bye::bye:

    ps. le catture sono state effettuate su di un fondale di 8/10 metri quindi acqua bassa poco fiato tanto pesce ;)

    Un saluto a Simone e all'allegra combriccola

  7. Finalmente casa...... era ormai dal mese di agosto dello sorso anno che non assaporavo il gusto dell'acqua salata, ma il sole che sorge illuminando le isole Eolie, il promontorio di Tindari e capo Milazzo e riflettendosi su di un mare che sembra essersi tramutato in specchio fa immediatamente dimenticare nebbiose pianure gelide e tristi scorci cittadini..... :(

     

    Sono le sei e mi sto accingendo a prendere l'aliscafo che porterà me e mia moglie a salina, dove mia madre sta trascorrendo l'anno scolastico come insegnante di scuola materna.

     

    La traversata scorre veloce e vedo gli occhi di mia moglie brillare dalla gioia alla vista di un mare cosi bello e di paesaggi che hanno saputo ispirare sin dall'antichità narratori e poeti.

    Finalmente ecco il porto di Santa Marina e, prima sorpresa al suo interno l'acqua è così trasparente da scorgere ogni più piccolo dettaglio del fondo.

    Purtroppo oggi non potrò immergermi perché siamo stati invitati ad un ricevimento ma mi resta il tempo, prima di avviarmi ad una colossale abbuffata :oops: , per una sbirciata dal lungomare per decidere dove immergersi il giorno dopo.

     

    Ed ecco giungere le prime luci dell'alba, come consuetudine l'orologio posto all'interno della mia testa mi sveglia cinque minuti prima che suoni la sveglia ma il tempo di dare un bacio a mia moglie che resta a dormire e mi rendo conto che nella notte il tempo è cambiato e che un fastidioso vento sta soffiando rendendo la lastra di cristallo del giorno prima un mare di spuma che si infrange sulla barriera frangiflutti posta a ridosso del molo.

     

    Con l'eccezione della temperatura molto più mite sembrerebbe proprio una di quelle giornate invernali quando si può sperare nell'incontro alla regina dell'inverno che però in questa splendida località sembra essere completamente assente. Basta la voglia è troppa, vestizione in casa e via sotto gli sguardi curiosi e sbalorditi di alcuni muratori che mi vedono passare infagottatato nella mia muta mimetica.

     

    Giunto in spiaggia, calzo veloce le pinne e la maschera ed eccomi in acqua. Un paio di immersioni per togliere l’aria dalla muta e mi dirigo verso i primi massi della barriera frangiflutti dove inizio a scivolare silenziosamente tra di essi cercando il posto migliore per immergermi.

     

    Un rapido sguardo un lungo respiro e giù verso il fondale ed il riparo di un masso. Pochi istanti ed ecco sopraggiungere alcuni cefali. Li guardo sfilare, sono a tiro ma li giudico fuori taglia. Risalgo e mentre mi ventilo avvisto un altro possibile nascondiglio. Pochi respiri profondi e poi, via il boccaglio e giù verso il riparo. Mi posizione sul fondo e spostando lentamente la testa vedo dei saraghi sfilarmi sulla destra. Improvvisamente un movimento dall’alto a destra attira la mia attenzione, giro lo sguardo e contemporaneamente inizio a ruotare lentamente il fucile in quella direzione e mi trovo davanti una riccioletta sui sette otto etti . Il primo pensiero e di non tirare ma poi penso quanto piaccia a mia moglie e l’istinto ha il sopravvento, quindi allineo l’arbalete e ZZZaaaack insagolata. Risalgo la recupero e dopo aver messo fine alle sue sofferenze la appendo alla plancetta pedagnata nelle vicinanze.

     

    Ricarico e mi sposto di qualche metro, giusto il tempo di vedere un altro ottimo appostamento alla base dei massi. Lento e lungo respiro, via il boccaglio e capriola silenziosa, scivolo verso il fondo e mi adagio nel cono d’ombra creato dai massi. Improvvisamente in lontananza appaiono lenti maestosi beffardi dei grossi saraghi che iniziano il loro balletto di avvicinamento. Io sono immobile anzi nel momento in cui li vedo avvicinarsi inizio un lento indietreggiamento. Tale manovra ha l’effetto sperato e due o tre corpulenti esemplari si avvicinano a circa 3 metri dalla punta del mio legnetto. E’ un attimo l’indice si contrae il tiro scocca lasciando indelebilmente impressa nella mia memoria l’immagine dell’asta che attraversa il pesce e lo insagola . Un attimo prima il sarago stava per girarsi l’attimo dopo il nylon scompare facendo una curva dietro il masso. Mi stacco dal fondo ed inizio a risalire accompagnando la sagola dietro il masso con gli occhi seguo il filo ed improvvisamente eccolo, che si dibatte nel tentativo di liberarsi. Lo sollevo dal fondo e noto con piacere che la legatura eseguita nel foro dietro la prima tacca impedisce al pesce di tornare sull’asta e di lacerarsi la carne facendo leva (qualche anno fa pesi in questo modo una bella ricciola). Giunto in superficie lo afferro gli passo una mano sotto le branchie e pongo fine alle sue sofferenze, mentre mi avvio verso la boa, vedo mia moglie che mi osserva dal molo. Le sorrido, sono felice ed appagato, ho catturato due belle prede, e sono riuscito a mantenere una discreta apnea con l’allenamento a secco, posso ritenermi soddisfatto e decido di avviarmi verso la riva dove lei mi aspetta.

    Per dovere di cronaca il sarago pesava circa un kg (0.970 Kg e la ricciola 0.760 KG)

    Nelle due ulteriori uscite purtroppo le cose non sono andate come sperato. :angry: Nella prima in località Pollara una delle più belle e pescose di tutta l’isola, sono dovuto uscire dall’acqua per un malore proprio nel mezzo ad un carosello di mangianza che schizzava da tutte le parti impazzita per l’attacco di predatori (ricciole ? lecce) :fish: che si intravedevano dalla superficie (sarà per un’altra volta nessun pesce vale la mia vita). Nella seconda qualche giorno dopo a Patti ho padellato clamorosamente quattro pesci nella mia zona di allenamento (la località dove mi reco quando riprendo a pescare dopo lungo tempo e che questa volta ho trovato clamorosamente vuota di pesci) le uniche occasioni che mi si sono presentate (due saraghi e due cefali di taglia media) benché suicidi sono stati clamorosamente sbagliati. :eek:

  8. Pur amando i cani non avevo mai apprezzato le razze di taglia piccola fino a quando non mi sono accaduti due episodi con cani della razza di Giotto

    ve li racconti.

    Il primo: in Sicilia un caro amico con la passione della caccia (ed eccellente pescatore anche se a causa di un intervento subito ha dovuto smettere di andare in acqua) mi chiede di accompagnarlo nella sua tenuta dove ha i cani da caccia. Giunti sul posto mentre lui prepara il cibo per gli animali io mi avvicino al recinto. dalla cuccia esce un magnifico cucciolo che dopo avermi osservato per qualche istante si accoccola ai miei piedi per essere accarezzato. Il mio amico sopraggiunto resta stupito perchè a suo dire quel cane ha un comportamento diffidente nei confronti degli estranei.

    il secondo: Cologno M.se naviglio, mi sto allenando con la bici quando in un prato prospicente il naviglio vedo una signora con i due bassotti. rallento per osservarli quando uno dei due improvvisamente si avvicina mi guarda con i suoi occhietti e si mette a pancia in aria per farsi accarezzare.

    Dopo questi due piccoli episodi ho cominciato ad apprezzare questa razza di cani che come ha già detto qualcuno nei post precedenti è molto affettuosa e simpaticissima.

    Un saluto

    Salvo

    ps la prossima settimana vado in sicilia :rifle: tutti avvertiti

  9. Mariano se non ho capito male il T20 cui ti riferisci è il vecchio prefessional di qualche anno fa o mi sbaglio? Mi riferisco per intenderci a quello la cui impugnatura fu montata anche sul master?

    Grazie

    Salvo

     

    SALVO:

    BIELLA DEMOLTIPLICATRICE dai primi anni 80 ad oggi:

     

    Il sistema di sgancio a biella demoltiplicatrice fece il suo debutto sui primi T20 all'inizio degli anni 80. Poi, negli anni di sua evoluzione, venne ospitato nei castelli MB, Tell, Black Maaster, Master Competition firmato A.March, 2000 etc per poi essere rivisitato ai giorni d'oggi e montato sugli attuali T20, T20 Med e Ocean, sul Master America e sui nuovissimi castelli T10 nella serie XXV, XXV Gold e sul fucile monoscocca/monopezzo Cobra.

     

    http://www.omersub.it/data/spearguns/img/t203.jpg

     

    http://www.omersub.it/data/spearguns/img/t202.jpg

     

    http://www.omersub.it/data/spearguns/img/t201.jpg

     

    Mariano Satta

    Perfetto grazie Mariano.

    Ero già convinto che i mie fucili fossero delle ottime armi (come ti scrissi sono il fortunato possessore di un 71 e di un 96 t20 professional) ma ricevere la conferma sulle loro qualità da un esperto del tuo calibro fa sempre piacere. :bye:

    Un saluto Salvo

  10. VI PORTO UN ESEMPIO:

    Il sistema di sgancio del T20 Omer a biella demoltiplicatrice mantiene analoghe caratteristiche al raddoppiare del carico, mentre un Excalibur risente dell'aumento del carico malgrado il Friction Release.

     

    UN ALTRO ESEMPIO: Il sistema di sgancio del TORNADO della Seatec, garantisce grazie al demoltiplicatore, morbidezza all'aumentare del carico sullo stesso. Il Tornado viene venduto con ben 3 circolari.

     

    Sia la biella demoltiplicatrice che il sistema di sgancio Seatec appartengono allo stesso ideatore cioè il padre degli arbalete mediterranei ossia il Grande Valerio Grassi.

     

    La biella demoltiplicatrice del sistema T20 e T10  è stata rivisitata con alcuni miglioramenti ma il progetto di base è lo stesso.

     

    Mariano Satta

    Mariano se non ho capito male il T20 cui ti riferisci è il vecchio prefessional di qualche anno fa o mi sbaglio? Mi riferisco per intenderci a quello la cui impugnatura fu montata anche sul master?

    Grazie

    Salvo

  11. Beh, ognuno la pensa a modo suo, e penso che sia naturale avere delle discordanze :D

    Tutti trovano in un fucile l'impostazione che più gli piace :thumbup:

    Comunque, detto da campioni o meno, secondo me, comprare un fucile del genere e poi tenerlo scarico per pescare in tana non ha senso ( per la tana opterei per un 50 o al massimo un 70). Questo è un signor fucile che (a parer mio) deve essere usato per agguato e aspetto.

    Di certo, se trova una cernia in tana, non credo che si faccia scrupoli a spararla, a meno che non sia piccola e quindi a prescindere  non l'avrebbe sparata ugualmente

     

    Penso che anche il nostro amico zlatan troverà un'impostazione molto personale per il suo fucile, e capirà di cosa è capace un'arma del genere :thumbup:

     

    :bye:  :bye:

     

    Salvatore

     

    P.s. tutto quello che scrivo è solo un parere personale :D

    Naturalmente la mia non era una critica nei tuoi confronti.

    Volevo solo dire che forse è meglio evitare di consigliare ad una persona inesperta modifiche che possono causare danni.

     

    Ripeto a mio modo di vedere i fucili vengono venduti con una precarica che è già più che sufficente per chi comincia a pescare permettendogli di fare conoscenza con l'arma.

    Far pompare un fucile a 30 atm a chi non sa come usarlo e come dare in mano una ferrari ad un neo patentato (sempre ammeso che riesca a caricarlo).

    Solo questo

    Un saluto a tutti

    Salvo

  12. Come ti ha già detto uccio in acqua è più facile appoggialo bene sugli addominali per armarlo alla prima tacca e sul petto per armarlo alla seconda Le prime volte sarà un pò difficoltoso e, soprattutto se la tua muta non è provvista di rinforzo sternale, ti provocherà qualche dolorino sul petto.

    Quello che ti voglio raccomandare è invece di usare sempre i guanti e di fare attenzione quando agganci l'ogiva sull'asta perche nel togliere le dita si potrebbe sganciare con conseguenze che puoi ben immaginare. I guanti ti proteggono le dita da eventuali colpi.

    Un saluto

    Salvo

  13. Scusate se mi intrometto ma dopo aver letto gli interventi mi sembra che oltre ad avergli confuso le idee rischiate di fargli far male cercando di caricare il fucile a palla.

    Allora il fucile quando esce dal negozio è già carico e perfettamente utilizzabile per pescare (ricordo a tutti che un campione del calibro di Luciano Cottu consigliava di utilizzare un fucile quasi scarico per pescare il pesce bianco in tana) quato è valodo anche per prede di mole (sparala bene e fermi anche una cernia di 10 KG).

     

    Caricare un fucile a 28/30 atmosfere è pericoloso se non si sa gestirlo ed essendo il suo primo fucile ad aria non penso che lui sia in grado di farlo.

     

    Se proprio sente la necessità di caricare di più il fucile la soluzione più semplice è quella di partire dalla carica già presente nel serbatoio ed aumentarla gradualmente con una cinquantina di pompate alla volta fatto questo può controllare se riesce a caricarlo quando arriva al limite si ferma ed ha un arma perfettamente utilizzabile.

     

    Naturalmente questo deve essere fatto con il variatore posizionato alla massima potenza.

     

    Un saluto

    salvo

  14. Il problema : non avendo testata ma essendo con l' elastico circolare non ha nessun modo di bloccaggio dell' asta ( ponticelli vari etc ...) nella scheda tecnica c'e' scritto che la sagola va montata a ponte per il bloccaggio dell' asta .

     

    Ciao i fucili privi di testata utilizzano la sagola per il bloccaggio dell'asta. Nel modello da te utilizzato puoi notare che sopra il for di passaggio dell'elastico c'è una sporgenza. Tu devi far uscire la sagola proveniente dal codolo dell'asta sotto tale sporgenza farla passare a cavallo dell'asta ed infilarla sotto la sporgenza dall'altro lato in maniera tale che sia la stessa sagola a tenere ferma l'asta.

    Un saluto

    Salvo

  15. Azzali mi ha risposto nel forum FIPSAS dicendo che si rivolgerà all'ufficio stampa per chiedere rettifica alla trasmissione a nome della federazione (tutta non solo la sezione sub).

    E mi sembra il minimo!

    A prescindere dal risultato che che produrra' sulla dirigenza Mediaset sono davvero contento che Azzali abbia deciso di agire.

    :thumbup:

    Ragazzi una cosa che mi fa molto piacere.

    Sembra che dopo anni di immobilismo e passiva accettazione finalmente ci stiamo muovendo nella direzione giusta e con i giusti mezzi.

    Facciamo sentire la nostra voce con garbo ma fermezza, denunciamo i comportamenti sbagliati e mettiamo in luce quelli corretti. :boxing::boxing:

    Un saluto

    Salvo

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