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chico973

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Risposte pubblicato da chico973

  1. Gli squali in merditerraneo ci sono sempre stati come dimostrano le cronache del inizio del secolo scorso e come dici tu l'apertura del canale di Suez ha favorito uno scambio tra gli animali del mar rosso e del mediterraneo.

    Niente di strano a mio parere queste cose ci sono sempre state ma nel passato la minore frequentazione del mare da parte dell'uomo ed anche lo sviluppo limitato delle scienze non permettevano all'uomo di recepire i cambiamenti. Tranquilli che nessuno può sconfiggere la natura essa provvede da sola a regolamentarsi :bye:

  2. Innanzitutto ben arrivato.

    Non preoccuparti le difficoltà che stai incontrando sono quelle che tutti abbiamo incontrato iniziando a pescare.

    Per quel che riguarda la scelta del fucile hai fatto benissimo a comprare il 75. hai così un'arma che ti accompagnerà per tantissimi anni e che si rilvelerà fondamentale in tantissime occasioni.

    per prima cosa è un fucile polivalente, ciò significa che potrai usarlo sia per la pesca in tana che per la pesca al libero in condizioni di visibilità medie.

    La sua brandegiabilità (la capacità di spostarlo in acqua) che adesso ti sembra difficoltosa con un pò di pratica diventerà estremamente semplice devi solamente usarlo.

    per caricare un arbalete non c'è bisogno di un aforza notevole ma solo della giusta tecnica. quando l'acquisirai riuscirai a caricare anche le armi più lunghe senza difficoltà.

    devi procedere in questo modo: In acqua (e soltanto in acqua) poggia il fucile sugli addominali (in corrispondenza magari della cintura ), fai in modo che il calciolo del fucile sia ben appoggiato, prendi con le mani protette dai guanti gli elastici e agganciali alla prima tacca dell'asta. successivamente solleva il calcio all'altezza dello sterno aggancia gli elastici alla seconda tacca vedrai che è una cosa più facile a farsi che a dirsi. L'unica cosa fa sempre attenzione che l'ogiva (l'archetto che collega gli elastici) sia bene agganciata prima di lasciarli andare

    in caso contrario riceverai un brutto colpo sulle dita (per questo si usano sempre i guanti)

    Per quel che riguarda la sagola (il cordino che collega l'asta al fucile) essa deve stare ben tesa vicino al corpo del fucile puoi facilmente immaginare l'impiccio che rappresenta nel caso in cui la lasci troppo lenta ed essa si sgancia ad ogni immersione lasciandoti circondato da spire di filo che ti volteggiano intorno.

    cerca quindi di legarla in maniera tale che essa stia aderente . In commercio vendono un elemento di gomma che si interpone sul filo mantenendo in tensione lo stesso (puoi utilizzare anche un elastico)

    Per qualsiasi altro dubbio non esitare a chiedere.

    Ps ho dato per scontato che tu stia pescando indossando una muta perchè in caso contrario una delle difficoltà nel caricare l'arbalete viene propiro dal dolore che provoca il contatto del fusto direttamnet con il nostro corpo non protetto dalla muta..

    Un saluto Salvo

  3. Stavo leggendo il post sulla campagna Boe DAN e sono andato a curiosare sul sito della DAN. Sono entrato nella sezione campagne di sicirezza per visualiozzare il filmato citto nel post poi ho copminciato a leggere le testimonianze e guardate cosa ho trovato

    """Domenica 2 maggio alcuni subacquei si sono immersi a Punta Pizzago, nell’incantata isola di Procida; la barca d’appoggio, con regolare bandiera di segnalazione, ha ancorato a circa 20 metri dalla parete ed il gruppo di quattro amici è sceso per raggiungere i 50 metri di profondità che era l’obiettivo dell’uscita.

    Tutto sembra perfetto: le condizioni atmosferiche sono discrete e, giunti alla meta, gli anfratti e la parete fiorita solleticano l’interesse dei sub che si avvicinano ancora più alle rocce.

    E’ una bella giornata ma l’incuria umana poteva trasformarla in tragedia; ecco infatti che tutto il gruppo sente un boato, della sabbia mista a detriti staccarsi dalla parete ed infine ecco arrivare un’ancora di medie dimensioni che, dopo aver rimbalzato sulle rocce, li sfiora. Si risale con il batticuore e l’indignazione sale al massimo quando si scopre che l’autore di questo gesto è una persona del mestiere perché lavora in un diving.

    E’ un comportamento intollerabile!

    Noi sub non possiamo accettare che fra i rischi del nostro sport ci sia l’inettitudine a la disattenzione dei piloti dei motoscafi e delle barche che ti investono perché “non vedono” una boa segnasub o ignorano la presenza di una barca-appoggio con le regolari segnalazioni oppure perché è più comodo scaricare i clienti a ridosso delle pareti con il rischio che chi è già immerso venga investito a 50 metri di profondità da un’ancora da sabbia.

    E’, inoltre, necessario sottolineare i danni irreparabili che l’ambiente marino subisce a causa di questi comportamenti dissennati che vanno a peggiorare una situazione già molto compromessa a causa dell’inquinamento.Purtroppo in Italia i punti d’immersione non sono molto numerosi ed attirano ogni anno centinaia di subacquei e quindi decine di barche appoggio che ancorano sui fondali deturpandoli; eppure tutti noi abbiamo vissuto esperienze nei paradisi esotici nei quali vengono utilizzate boe per l’ancoraggio, segno di una grande civiltà e rispetto per il mare. Perché non applicare tecniche di questo tipo anche nel nostro “sviluppatissimo e civilissimo” Paese?"""

    :eek::eek:

    Ma come i distruttori del mare non siamo noi?

    A Mariano Mariano come al solito le tue parole sono un portatrici di verità e saggezza ........

    Meditate gente......

    PS leggete attentamnete le altre testimonianze perchè saltano fuori delle cose veamente assurde.....

    Un saluto a tutti

     

     

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  4. Le spora sub a pala tonda sono ottime. Io posseggo la scarpetta che ho montato con una pala in carbonio e va benissimo e le pale (quelle nere) che ho montato su di una vecchia Rondine gara . Sono queste ultime quelle che uso in prevalenza e non mi hanno ma dato problemi di sorta anzi.... :siiiii::siiiii:

  5. Mi pare che sia chiaro che nell'azione di pesca interviene un numero di variabili estremamente ampio, la cui incidenza sul consumo di ossigeno non viene adeguatamente segnalata dalle tanto di moda "sensazioni".

     

    Più si scende, più queste variabili incidono sulla sicurezza del tuffo, per questo la profondità deve essere guadagnata sul campo con tanto tanto allenamento e non con la frequentazione di un corso.

     

    La stessa idea che un corso possa permettere di aumentare profondità e sicurezza dell'azione di pesca è fuorviante e falsa. Vero che un corso di apnea o di pesca in apnea è utile, anzi indispensabile per acquisire le conoscenze base dell'immersione in apnea, ma non dimentichiamo mai che nessun corso ci permetterà di aumentare le quote operative e la sicurezza allo stesso tempo. L'unico modo per aumentare le quote operative in sicurezza è quello di andare a mare, andare a mare e riandare a mare. L'allenamento serve non solo e non tanto a comprendere meglio i segnali del corpo, quanto a catalogare e metabolizzare le differenti situazioni che si possono presentare e le opportune contromisure. Quanti pescatori sono morti su una cernia arroccata cui un esperto psub non avrebbe neanche sparato? Tanti, troppi.

     

    Purtroppo, la verità è che troppi pescatori subacquei si rivolgono ai corsi, soprattutto di apnea, esattamente per aumentare le proprie quote operative "al volo", senza considerare che sul fondo non ci aspetta un cartellino, ma le tante diverse situazioni descritte da Gianfranco e mille altre.

     

    Come si può allora pescare in sicurezza?

     

    Vale il vecchio detto maremmano: "Meglio aver paura che buscarne".

    Consapevolezza e prudenza, non si scappa. Non esistono patenti o brevetti di infallibilità, come purtroppo dimostrano le morti degli istruttori di apnea e pesca. Nessuno è al riparo dai rischi connessi con l'immersione in apnea, che aumentano con l'aumentare della profondità.

     

    A chi dice che si muore anche in un metro d'acqua rispondo che è vero, così come è vero che si muore anche nel bagno di casa inciampando e battendo la testa sul bordo della vasca. Di sicuro, però, è più facile morire spingendo l'auto a 200 all'ora completamente ubriachi.... o tentando di recuperare una cernia sparata a quota limite.... Iniziamo ad occuparci delle tragedie "tipiche", poi potremo passare a quelle "atipiche".

     

    Diffidate delle certezze e degli assiomi immutabili.... per fortuna ci sono tanti istruttori in gamba e preparati che sanno cosa rispondere a chi si presenta ad un corso per aumentare le quote di pesca, ma purtroppo ce ne sono tanti che vedono solo la 300 euro.... e che non sapendo NIENTE di pesca non si rendono neanche conto della grave responsabilità che si assumono incoraggiando certe pericolose inclinazioni.

     

    A tal proposito, mi chiedo come si possa ancora concepire una brevettazione a metri e minuti. Misteri della fede.

     

    Giorgio

    Esattamente quello che intendevo io :thumbup:

  6. E che dire poi delle variazioni che colpiscono il nostro corpo quando lo sottoponiamo ad uno sforzo prolungato per tante ore? All'inizio della nostra pescata non siamo ancora "rodati" concedetemi il termine e quindi anche se allenati possiamo non essere in grado di sopportare un'apnea prolungata solo perchè il nostro corpo non si è ancora adattato alle condizioni in cui ci troviamo. alla fine della giornata o comunque dopo ore di immersioni siamo sempre più saturi di quei prodotti che sono prodotti normalmente dal nostro corpo durante un'attività fisica (acido lattico radicali liberi ecc. ecc) che influiscono negativamente sulle nostre prestazioni. Infine la cosa più importante che emerge dalla discussione

    L'imprevedibilità della situazione che si verifica nel corso dell'immersione che non può essere calcolata da nessuno semplicemente perchè nessuno è in grado di sapere cosa gli accadrà

    E' proprio questo a mio modo di vedere la differenza principale tra l'apnea pura e la pesca subacquea.

    Prendiamo ad esempio un profondista che fa un tentativo di record in mare anche lui dovrà (con le dovute differenze) fare i conti con l'acqua fredda, la profondità la stanchezza l'emozione ecc, ma a differenza di un pesca sub lui sa già cosa deve fare e come farlo sa che avrà una squadrà di soccorso pronto ad aiutarlo in caso di difficoltà la difficoltà nel suo caso sta al 99% nel gesto atletico.

    Un pescatore subacqueo opererà sicuramente a quote più basse ma si troverà a far fronte all'imprevisto che può assumere varie forme dalla cernia che si incastra alla ricciola che spunta all'improvviso al dentice che non vuole venire , alla sagola che gli si incastra ecc. .

    tutto questo lo obbliga ad operare nei modi che Gianfranco ha ben descritto con le conseguenze da lui enunciate dal punto di vista fisiologico.

    un saluto a tutti

  7. Quando appresi che stavate chiudendo il forum vi scrissi un post in cui pur capendo le vostre motivazioni e ringraziandovi per quanto fatto vi invitavo a ripensarci in funzione di tutti quei ragazzi cui avete evitato brutti incidenti grazie ai ai vostri consigli. Questa discussione incarna in tutto e per tutto l'anima di quel post

    Valgono di più poche parole dette da Gianfranco e Mariano che tutte le didattiche ed i video in ""commercio""

    PS quanti di questi "mercenari" son pronti a svestire i panni del pescatore rambo per vestire quelli del bombolaro o dell'ambientalista per pura convenienza? quanti lo hanno già fatto?

    Forse perchè si sono resi conto che i pesci con le C****te non si prendono ?( vero Gianfranco )

     

     

    Grazie ragazzi

  8. Ho appena finito di leggere le 15 pagine di discussione e ho votato non credo perchè penso che chi si comporta in maniera illegale continuerebbe a farlo comunque.

    Giorgio tu chiedi una alternativa ma essa esiste già i pescatori professionali hanno l'obbligo di certificare il pesce da loro pescato sia esso di allevamento o pescato in mare quindi basterebbe controllare i rivenditori o i ristoranti e trovando pesci sprovvisti delle prescritte targhette o della documentazione che ne attesta le provenienza sanzionare il ristoratore .

    Permettetemi però di fare alcune osservazioni su quanto affermato da alcuni

    Molti hanno scritto che non intendono sobbarcarsi un'incombenza che spetta allo Stato ed alle forze dell'ordine

    Lo Stato siamo noi tutti e tutti abbiamo l'obbligo di denunciare le attività illegali di cui siamo testimoni tutto il resto è OMERTA'

     

    Ciò vale anche per chi di noi in spiaggia vede il ragazzino passeggiare con le pinne ed il fucile tra i bagnanti e non lo richiama o la barca scendere a riva con il motore acceso oppure il pescatore che pesca in zona vietata e questo, tranne il caso del solito Mariano, non mi sembra che sia fatto dalla maggioranza di noi.

     

    Vendere il pescato è illegale 1) perchè lo stabilisce una legge dello Stato 2) Perchè crea un danno economico a tutti e non solo alle categorie interessate 3) perchè questo tipo di pesce non è stato sottoposto a controlli sanitari e quindi potenzialmente pericoloso per tutti

     

    Le Forze dell'Ordine tentano di svolgere il loro lavoro con i mezzi a disposizione che non sempre sono quelli favoleggiati da film di terza categoria (spesso non c'è veramente la benziana per far uscire la vedetta)

    Inoltre non capisco? quando ci fermano per un controllo ci incazziamo se non controllano ci incazziamo ma insomma devono fare i controlli basta che li facciano agli altri?

     

    Se ci accorgiamo che stanno facendo qualcosa di illegale allora denunciamoli (L'ufficiale che chiede i datteri è perseguibile come il normale cittadino anzi anche peggio)

    Un saluto

    Salvo

  9. Un saluto a tutti

    Premesso che se si organizza una manifestazione io ci sono

    anzi Nicola e Vito se vi serve una mano a Milano sono dei vostri vorrei però proporre una cosa

    Perchè non puntare su qualcosa che arrivi a tutti ad esempio uno spot pubblicitario trasmesso dalle reti nazionali magari all'ora del TG o dei programmini stupidi che però guarda caso sono guardati da tutti.

    Si lo so uno spot in tv costa ma a questo punto potrebbe entrare in gioco la federazione.

    Puntiamo poi su quei programmi come Pianeta Mare Linea Blu, Geo & Geo ecc dove personaggi come Pelizzari o lo stesso Nicola possono arrivare.

    Io la lancio come proposta cerchiamo poi un modo per renderla fattibile

    Un saluto

    Salvo

  10. Da poco tempo frequento questo forum ma mi è bastato per capire che una decisione come quella che avete preso deve essere dettata da una profonda amarezza. A fronte di ciò capisco il vostro gesto e la prima cosa che mi sento di dirvi è "Grazie per tutto ciò che ci avete dato"

    Vi prego però di riflettere su di un particolare il forum non era solo un luogo di incontro ma anche un fratello maggiore per centinaia di ragazzi che avvicinandosi per la prima volta alla nostra magnifica disciplina hanno appreso grazie ai vostri sforzi tante piccole nozioni che gli hanno evitato spiacevoli incidenti o peggio.

    pensate a quante vite avete salvato con i vostri consigli

    Per questo vi chiedo se c'è una piccola possibilità che questo vostro gesto possa essere solo temporaneo di prenderla in considerazione

    Un saluto a tutti voi ed un grazie sincero

    Salvatore

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