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chico973

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Risposte pubblicato da chico973

  1.  

    Sebbene sia a favore della "caccia" bisogna fare il distinguo che la pesca in apnea con la caccia terrestre NON ha niente a che vedere.

     

    Un pescasub armato del suo arbalete assomiglia molto di più all'uomo preistorico armato di arco e frecce che al cacciatore terrestre di oggi armato di doppiette o automatici.

     

    Un pescasub nell'atto di pescare si trova fuori dal suo elemento, un cacciatore caccia invece nel suo elemento.

     

    Un pesce insidiato ha le maggiori probabilità di farla franca, basti pensare che per insidiare i pesci abbiamo pochissime probabiità di avvicinarlo. Abbiamo una sola possibilità perchè abbiamo una sola freccia...il pesce è nel suo elemento e noi disponiamo di poco fiato.

     

    Un cacciatore dispone di armi in grado di sparare più colpi a grandi distanze mentre un pescasub se non riesce a portare la punta della sua arma a 3 metri, che è già una grande distanza, dal pesce è impossibile che catturi alcunchè.

     

    Un cacciatore in posta respira a pieni polmoni, al contrario il pescasub mentre fa la pesca statica dispone di pochi secondi e la posta dura quanto dura la nostra "piccola apnea".

     

    Noi abbiamo la nostra tahitiana scagliata da elastici in lattice che non ha niente a che vedere con la propulsione del piombo offerta dalla polvere da sparo...noi abbiamo un singolo colpo che non ha niente a che vedere con più cartucce cariche di pallini", di pallettoni o altro che permettono a grandi distanze di colpire bersagli piccoli o grandi grazie alla "rosata"...

     

    Si potrebbe continuare all'infinito ma:

    Sebbene esistano delle similitudini tra caccia e pesca al giorno d'oggi NON esistono paragoni che possano offrire un gemellaggio tra le due discilpine sportive.

     

    La caccia terrestre è una cosa...la pesca in apnea e' e vuole essere oggi ben altra cosa e la distinzione al giorno d'oggi può essere considerata "netta".

     

    ok  :siiiii: quoto

     

    La caccia ha i suoi spazi e si diffende da sola...Noi pescasub abbiamo i nostri spazi come questo forum di A.M. dove far prevalere le nostre ragioni...Noi siamo pescatori in apnea niente altro.

     

    L'intento non era quello di polemizzare con quanto da te affermato ma quello di far notare la similitudine nel trattamento delle due discipline da parte degli animalisti. A tal proposito vorrei aggiungere che mentre nella caccia sono entrati in gioco interessi economici preponderanti che ne hanno impedito la definitiva esclusione, noi siamo al momento sprovvisti di tale tutela dal punto di vista economico.

    Sempre con la massima stima e rispetto

    Salvatore

  2. Come mi è ormai usuale, ho preso questa discussione letta su di un altro forum e la posto qui come monito per quanti ritengono che nella pesca in apnea basta seguire delle regole come quella del terzo per non incorrere in pericoli..... spero si noti che questo pescasub deve la vita ad un elemento più volte rimarcato dagli autori di questo forum (Giorgio Mariano Gianfranco ecc ) la presenza di un compagno che lo ha soccorso immediatamente

     

    """""Il 7 di Agosto arrivo in Grecia per le mie vacanze estive;la giornata passa tranquilla tra un tuffo in spiaggia e qualche bibita nei vari locali del litorale. L'appuntamento per la prima ( e ultima pescata ) delle vacanze è per l'indomani. L'8 Agosto la pescata inizia lungo una parete dove raccogliamo diversi saraghi; le profondità sono impegnative e i tempi sono lunghi ma sono performance abituali. Sospendiamo la pescata per concederci un pò di relax con le nostre donne (mia moglie e la fidanzata di un mio amico) in una delle innumerevoli calette deserte. Nel tardo pomeriggio riprendiamo a pescare e dopo aver trovato uno scoglio isolato nella sabbia alla profondità di 25 metri non risulta difficile intercettare in planata un cernione, il quale, colpito bene ma non in maniera definitiva, si intana. I primi due tuffi ci servono per ispezionare l'anfratto. La cernia ha la testa incastrata in una spacca ma non è messa male. Il mio amico decide di andare a prendere il gommone ancorato 300 metri più avanti con a bordo le ragazze. Deciderò di scendere con il fucile corto per doppiare il pesce. Ormai dal tuffo precedente sono passati più di 5 minuti. Siamo a fine giornata dopo 7 ore di pesca; la cernia è messa bene e non c'è fretta. Il tempo di recupero è abbondante e la preparazione del tuffo è accurata; impugno un 60 a elastici. Inizio la capovolta, arrivo all'imboccatura della tana e planando mi infilo all'interno della stessa arrivando fino a mezzo metro dalla cernia che era stata preventivamente messa in trazione.Ormai a tiro miro al cervello e sparo. La cernia diventa per metà bianca;è fulminata. Decido di non forzarla e di recuperare il pesce al tuffo successivo. Quel tuffo non lo farò mai più. L'ultima cosa che ricordo è quello di essere arrivato a galla e di essermi disposto a pancia all'aria come sono abituato generalmente a fare dopo un tuffo fondo. All'arrivo del gommone mi troveranno a galla con il viso orribilmente deformato, viola, gli occhi iniettati di sangue, schiuma che usciva dalla bocca e dal naso, arresto cardiorespiratorio. Vi lascio immaginare la disperazione di mia moglie e dei miei amici; ma è a loro che devo la mia vita. Il mio amico riesce in qualche maniera a far battere nuovamente il mio cuore ma respiro a fatica e durante il tragitto fino a terra (durato 30') , più di una volta perdo coscienza. Al porto un'autoambulanza ci attende ed è in quel momento che riesco a sentire le voci della gente che grida intorno a me. Il mio SUUNTO segnerà quel tuffo con una durata di 1' 10". Non si è capito cosa sia successo ma so per certo che non sempre si muore in mare per una cazzata commessa. In questa circostanza ho perso tutta la mia attrezzatura, ma la cosa più grave èche ho perso il coraggio di andare in acqua. Ho ritrovato una vita; ora i miei pesci li prendo a traina; dentici, ricciole e cernie continuano a salire sul mio gommone, ma rimane l'amarezza, tanta amarezza poichè è accaduto qualcosa che non doveva accadere. Mi son deciso a scrivervi per ricordarvi che L'UNICA salvezza del cacciatore in apnea è il suo compagno di pesca. Mi rendo conto che nonostante abbia osservato tutte le norme di sicurezza (tempi di recupero, preparazione del tuffo, non strafare sul fondo cercando di strattonare la cernia, pochissima zavorra ecc.) c'è sempre qualcosa di imponderabile che ci accompagna in ogni tuffo. La tristezza nel mio cuore è tanta; ogni volta che traino la mia esca sulle mie zone comincio a vedere dentro la mia mente le tante immersioni fatte su quei posti.So già come si sposterà la mangianza, vedo già arrivare il branco dei dentici, l'attacco dei capo branco................IL MIO CUORE E' LI SOTTO.

    Ciao a tutti amici.

    MAX SYNAGRYDA"""""

    naturalmente ho porto i miei più sinceri auguri al protagonista della vicenda

    ma per tutti gli altri come sempre

    Meditate gente meditate

  3. Ciao Mariano

    Come spesso ti ho scritto molto spesso mi trovo concorde con quanto affermi.

    In quest'ultimo caso vorrei aggiungere a quanto hai detto alcune cose

    1) Giustamente ha definito la pesca subacquea come una disciplina.

    Già l'uso di tale termine implica un approccio mentale ordinato ed orientato al raggiungimento di uno scopo. Questo quindi contrasta fortemente con la visione di un barbaro distruttore che ha come unico scopo quello di distruggere tutto ciò che gli capita a tiro (mi viene in mente il pargone dei Samurai guerrieri letali con i nemici ma capaci di restare ore in contemplazione della bellezza di un fiore o di scrivere poesie)

    2) come qualcuno ha già scritto anche la caccia terrestre è una disciplina che porta l'uomo a contatto con la natura ed anche in questo caso non è la disciplina ma il modo in cui la si pratica.

    Il cacciatore ha subito per anni una compagna diffamatoria simile a quella fatta nei nostri confronti. tutto ciò ha portato ad una serie di limitazioni che ne rendono la pratica limitata e soggetta al pagamento di somme esorbitanti (meditate quando si parla di licenze permessi ecc).

    Anche in questo caso schiere di animalisti si sono schierati contro i distruttori forti di certezze acquisite guardando i cartoni animati e tralasciando volutamente i veri responsabili. Ogni anno indicano nei cacciatori la causa del depauperamento della selvaggina. Ora io mi chiedo: nei secoli passati la caccia era aperta 12 mesi l'anno e in quasi tutte le famiglie c'erano dei cacciatori eppure la selvaggina era abbondante. Oggi la caccia si può praticare soltanto per pochi mesi l'anno, in periodi diversi da regione a regione, il numero dei cacciatori è diminuito drasticamente eppure la selvaggina continua a diminuire. Secondo voi perchè? Di chi è la colpa? Quando ho posto questa domenta ad un ambientalista non mi ha saputo rispondere. (ps io non sono un cacciatore ma nella mia famiglia vi sono e vi sono stati dei cacciatori che mi hanno insegnato che la prima regola è il rispetto della natura)

    3) Non capisco assolutamente la moda vegetariana. Mi spiego meglio:

    Se una persona decide sulla base dei propri gusti personali di nutrirsi di verdure perchè ad esempio non gli piace la carne, oppure perchè non può oggettivamete per una sua patologia nutrirsene niente da obbiettare. Ma il dichiarasi vegetariani perchè così non si fa del male alle povere creaturine indifese mi sembra una allucinazione figlia di questi tempi beoti.

    Ma perchè mi viene spontaneo chiedere, le piante non sono esseri viventi? esseri viventi che a ben voler vedere sono più utili spesso degli animali stessi (noi compresi). Ci siamo scordati chi produce l'ossigeno senza il quale tutti noi moriremmo? Certamente forse è più facile mangiare una pera una pesca o un'insalata perchè non emette suoni quindi possiamo pensare che non provi dolore inoltre non ci guardano con gli occhioni dolci.

    Questa è ipocrisia pura.

    Rispetto della natura è ben altro, è vivere all'interno della natura cercando di armonizzarsi con essa e seguendo le sue regole che sono immutate da miliardi di anni. siamo noi a doverci adattare ad essa e non il contrario

    In quest'ottica la pratica di uno sport che abbia come scopo finale la predazione di un animale al fine di cibarsene è, come hai già detto, del tutto normale.

    Un saluto a tutti

    salvo

  4. Solo un per ricordarti che qualsiasi modifica che tu effettui su di un fucile rende immeditamente non più valida la garanzia inoltre un difetto come quello da te riscontrato rende l'arma pericolosa pertanto se puoi farne a meno ti consiglio di riportarlo al venditore che deve per legge aggiustarlo o sostituirlo

    un saluto

    Salvo

  5. Ciao e complimenti per il bel racconto che sintetizza in maniera molto chiara quale deve essere il giusto approccio alla nostra magnifica disciplina.

    Per quello che riguarda Manuina, Lucariello intendeva riferirsi al falso senso di benessere che si prova quando si fanno tuffi profondi. Se vai a rileggerti il post che riguarda la regola del terzo troverai una chiara spiegazione del fenomeno fatta da Gianfranco Ciavarella :jrgian:

    Per quel che riguarda i tempi di apnea che si sono allungati in realtà molto probabilmente è stto il tuo atteggiamento mentale moltopiù rilassato a fare in modo che questo potesse essere possibile. L'apnea è una disciplina fisica ma che risente moltissimo dello stato psicologico di colui che la pratica. la variazione dell'assetto ha sicuramente influito (lo schienalino ti conviene usarlo solo quando peschi in acqua molto bassa in caso contrario è anche pericoloso) ma è stato sicuramente il tuo atteggiamento rilassato ad influire beneficamente.

    Comunque cerca sempre di non esagerare perchè l profondità si conquista piano piano un pò alla volta

    Un saluto ed ancora complimenti

    Salvo

  6. Spero che queste notizie diventino consuetudine e che il fatto che chico 973 avesse collaborato con la Capitaneria e quindi fosse conosciuto da chi ci lavora, sia soltanto un caso, e lo stesso sarebbe successo se la denuncia l'avesse fatta un emerito sconosciuto come...siccia :D

    Scusami ma penso che tu abbia capito male non sono stato io a chiamare la capitaneria io ho letto il messaggio su di un altro form e mi sono limitato a citarlo qui come esempio del comportamento da seguire in questi casi.

    un saluto

  7. Spesso in altre discussioni ho sentito più volte utenti lamentarsi del fatto che i controlli in mare non vengono fatti a dovere e se chiamate le Autorità preposte non intervengono. Prendo spunto da questo post che ho letto su di un altro forum per dimostrare che non è così…… e per evidenziare quello che è il giusto comportamento da tenere in circostanze analoghe

     

    “”“”…………….sono adagiato sul fondo incuneato tra due lastre e vedo i bagliori sempre più forti ,adesso sembra che mi puntano ma è già passato un minuto e più ,ad un tratto sento un motore in lontananza gira veloce e viene nella mia direzione ,guardo i pesci ,sono ricciole presumibilmente intorno ai 2/3 kg,si girano e vanno via il rumore si fa sempre più forte e la mia apnea è gia in riserva penso ai miiei figli penso a tutto e stringo forte lo scoglio sotto di me quando la testa il cuore i polmoni stanno per scoppiare ill'elica è sopra di me ma ci sono 6 metri di sicurezza tra me e lei ; dopo che è passata mi catapulto verso l'alto per ucciderlo se possibile e due sci mi sfecciano a 30 cm

    Adesso vi dico la mia reazione quale è stata: ho nuotato velocissimo verso la mia barca sono salito ho tirato l'ancora e senza dire una parola ho dato manetta per raggiungerlo, la mia compagna ha capito subito i miei non idilliaci propositi ed ha cominciato a pregarmi di fermarmi, solo dopo che mi ha lanciato in acqua i fucili (e vorrei vedere)mi sono fermato per raccoglierli lei ha tolto le chiavi dei motori ; cosi dopo avermi dissuaso mi ha convinto ha chiamare la Capitaneria ( che conosco bene per aver collaborato con loro per 10 anni) , mi rispondono che sono impegnati in un recupero e che vengono subito , dopo aver atteso 2 ore accanto all'altra imbarcazione presente ed aver visto a distanza il tipo che continuava a sciare sono tornato a casa .Alle 21 mi telefona il com. della Capitaneria locale scusandosi e dicendomi che da terra in seguito alla mia segnalazione hanno individuato la barca , ma io non avevo le generalita' del testimone e c'era il rischio che la denuncia non sortisse gli effetti voluti. Stamattina mi ritelefona il Com. per dirmi che si erano fatta prestare un'altra barca per passare inosservati : RAGAZZI 4000 e passa EURI di multa GIUSTIZIA é FATTA l'hanno beccato che sciava a meno di 500 mt o qualcosa del genere non aveva tutte le dotazioni (la patente si) ma gli hanno applicato il massimo ………”””””

     

    Come vedete un comportamento corretto da parte nostra oltre ad evitarci guai porta anche alla giusta punizione del trasgressore….

    Meditate gente

    Un saluto

    Salvo

  8. Dieci anni fa, nel pieno della forma e dell'allenamento, pescavo agevolmente in 20 metri d'acqua con puntate a 25. Oggi conduco vita sedentaria -lavoro davanti ad un monitor- e mi tengo abbondantemente entro i 15 metri, pescando di preferenza entro i 10 e passando molto tempo nell'acquetta.

     

    Vi garantisco che ci sono momenti in cui il pesce sta in bassofondo ed è lì che va preso. Il problema è che se non si ha una buona tecnica si può anche prendere un pesce a fondo, ma difficilmente nell'acquetta.

     

    Chi sa pescare prende il pesce dove sta... quindi, fermo restando che aumentando le quote operative possono senza dubbio aprirsi nuove opportunità di cattura quando il pesce sta più fondo, resta il fatto che se uno vuole avere la certezza di aver appreso le corrette tecniche di pesca può trovare tutte le conferme nell'acquetta!

     

    Prima o poi il pesce gira anche lì... e se sappiamo pescare, lo prenderemo. Le mie prede più grosse le ho prese entro i 10 metri d'acqua. 

     

    Giorgio

    Quoto in pieno, i pesci ci sono anche in pochissima acqua ma per prenderli è necessario avere "il manico" come direbbe qualcuno

    Chi è in possesso di una ottima tecnica di pesca farà risultato in ogni situazione ed a qualunque profondità

    Anche se non ho inserito il logo anche io faccio parte del numerosissimo popolo del fan club acque basse

    :bye:

  9. Faccio inoltre notare che almeno in un caso il carniere esibito è superire ai 5 Kg

    cosa che con i tempi che corrono non depone a favore della nostra categoria

    Immaginate un ambientalista che guarda la foto che impressione si fa.

    Oppure se i pescatori professionisti utilizzano tale foto per dimostrare le loro tesi che come avrete già letto in un post precedente ci vogliono come i distruttori del mare e dei loro interessi economici da marchiare con un patentino.

     

    Per passare a cose più interessanti in sicilia mio padre alla fine degli anni 70 si trovò davanti in pochissimi metri d'acqua una cernia che mi ha descritto più volte come grande come un armadio, mentre pescava a saraghi con un corto fuciletto armato di fiocina. Naturalmente non avendo un arma adatta la lascio perdere ma conserva per sempre quel magnifico ricordo. Tra parentesi mio padre non è un fanfarone e di pesci nella sua carriera (purtroppo precocemente interrotta da un bruttissimo incidente in fabbrica) ne ha presi tanti.

     

    Un mio carissimo amico fortissimo pescatore (Santino Incognito per gli amici che sono della zona di Patti) ne ha avvistato due La prima sui fondali dello scoglio (la pietra che caratterizza il golfo di Patti) che mi ha descritto delle dimensioni di un fusto per mettere la benzina (peso stimato oltre 40 kg), la seconda su di un relitto presumibilmente di un aereo sempre nel golfo di Patti (pochi lo conoscono) che aveva scavato la sua tana nel fango sotto il relitto anche questa mostruosa.

     

    A dimenticavo, le ultime due sono state avvistate negli anni 90

     

    un saluto a tutti

  10. Personalmente spero sia la solita storia che ogni tanto viene tirata fuori e poi abbandonata. Si avvicina l'autunno e i nostri politici avranno tante cose diverse dalla pesca a cui pensare...

    Ho spiegato tante volte perchè sono convinto che una licenza non risolverebbe nessuno dei nostri problemi e ce ne procurerebbe di nuovi per cui non mi ripeto.

     

    Ciao

    Sono totalmente daccordo una licenza non risolverebbe proprio niente perchè chi pèesca in maniera illegale continuerebbe a farlo comunque, quello che servirebbe è un maggiore controllo a monte presso i ristoratori e i venditori i quali devono esporre il pesce contrassegnato dall'apposita targhetta

    Non hai la targhetta? mega multa sequestro del pesce e chiusura dell'attività per 30 gg

    vedi poi come ci si pensa due volte prima di acquistare da un privato

    naturalmente stessa sorte per chi acquista specie proibite come i datteri

    un saluto

    salvo

  11. Si la formula è valida per tutti i diametri, tieni presente che la formula esatta è testata fucile 2^ tacca x 2 / 3.5 perr avere un elastico proporzionato cambiando il fattore di divisione es. 3.2  - 3 ottieni un elastico più cattivo

    A dimentica vo alla misura aggiungi due centimetri per parte per le legature

    Un saluto

     

    2^TACCA COSA INTENDI?? QUELLA VERSO LA TWESTATA O QUELLA VERSO IL CALCIO??

    La seconda tacca è quella vicino al calcio quella per intenderci per caricare il fucile alla potenza massima.

    Se fate una ricerca sul sito vedrete che troverete tutte le informazioni che vi servono.

    Un saluto

  12. Si la formula è valida per tutti i diametri, tieni presente che la formula esatta è testata fucile 2^ tacca x 2 / 3.5 perr avere un elastico proporzionato cambiando il fattore di divisione es. 3.2 - 3 ottieni un elastico più cattivo

    A dimentica vo alla misura aggiungi due centimetri per parte per le legature

    Un saluto

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