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orso

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Risposte pubblicato da orso

  1. Confermo rombo chiodato, negli ultimi due anni ne ho portato a paiolo un paio. Li ho trovati in poca acqua perfettamente mimetizzati con la pietra su cui erano posati. Il mimetismo è il trucco che utilizzano per cacciare. Si leva la pelle dopo la cottura, al forno sono una squisitezza Ciao

  2. Ragazzi non so voi, ma io mi sono levato un peso, :huh: ora sò di essere scarso, di aver buttato soldi nell'attrezzatura e dopo 20'anni di mare di non avere ancora capito niente :wacko: visto che nel consultivo della trimestrale di cassa (parafrasando il politichese) tradotto : pescando minimo un paio di volte la settimana: negli ultimi tre mesi, ho portato a casa solo una dozzina di prede (branzini ).Nella recente pescata fra amici organizzata dalla " banda Limongi e Co." se non erro, su oltre 40 partecipanti sono state portate a paiolo meno d' una decina di prede, mi sà che anche lì nessuno ci capisce granchè di pescasub :devil: . La cosa più frustrante però sapete qual'è?.....E' che .... dopo aver visto tutta la filmografia di Rocco Siffredi :eek: ho dovuto prender atto del fatto che manco in quel campo riesco a capirci qualcosa ....eppure cerco di impegnarmi. :laughing:

  3. Sono due anni che ho adottato il pisciarino in neoprene incorporato nei pantaloni, lo trovo comodo, funzionale ed è un buon metodo per farsi....... :oops: pubblicità.

    Altro che....... uccelli strozzati da fascette :blink: . Ti rimane.... dritto per ore :laughing::laughing: e se vuoi puoi utilizzare una nuova tecnica di rilassamento, la..... :censored: strusciatina sul fondo :pile:

    A parte le battute, prima usavo il pisciarino classico, lo trovavo "scomodo" e poco pratico, sostituendolo con quello in neoprene spesa ho risolto definitivamente i problemi, ad un costo irrisorio.

  4. Per quanto mi riguarda e' (partendo dal presupposto di non avere un fisico da rottamare) solo un fattore di testa ed emozioni. E' questione di abitudine vera e propria, la testa , cioe' i pensieri che inevitabilmente ti ronzano in una situazione "anomala" mi tagliano totalmente i polmoni . La sensazione della profondita' e assefuazione ad essa la conquisto veramente centimetro dopo centimetro nel corso di chissa quanti tuffi.

     

    Devo anche ammettere una cosa strana : ho piu' "pensieri" a scendere a 15-16 mt in sardegna con acqua limpidissima e 30 mt di visibilita', che in liguria con acqua torbida e 4-5 mt di vista... sembra strano perche' teoricamente vedere il fondo ti fissa un'obiettivo che in acqua torbida invece resta un'incognita ... ripensandoci piu' volte sono venuto alla conclusione che con l'acqua limpida scendendo ho la prospettiva di un tot di metri quadrati di fondo , percependo l'altezza a cui mi trovo. Con 5 mt di visibilita' fino a quella distanza il campo visivo e' piu' ristretto dandomi una minore sensazione di immensita'.

    mahhh che roba strana

     

    Io avverto la sensazione inversa. Con acqua torbida senza punti di riferimento mi sembra che la discesa verso il fondo duri una vita ed ho difficoltà a trovare la concentrazione giusta finalizzata all'azione di pesca. Invece con acqua limpida, tipo in Corsica, questo non avviene, il "contatto" visivo col fondo mi rilassa e mi dà allo stesso tempo motivazione.

  5. ne deduco che sto andando bene così. :blink:

     

    invece ero convinto che ci fossero anche altri modi, magari migliori, per far fruttare queste 3 ore a settimana.

    ho un futuro come allenatore!  :D

     

    :bye:

     

    Ciao, per mantenere un minimo d'allenamento vado anch'io in piscina 2/3/4 volte la settimana, dipende dalle uscite in mare. Comunque faccio sedute max di 45 minuti alternando stile libero (1.500m) e rana (500 m) senza stop cercando di rimanere sotto il tempo sopra indicato. Sicuramente esistono tabelle più efficaci, sono però convinto che bisognerebbe consultare un preparatore atletico per avere indicazioni personalizzate. Ciao.

  6. Mi piacerebbe conoscere l'evoluzione del vostro approccio alla profondità, quanto conta la preparazione fisica, la "testa", il torbido, etc insomma chi più ne ha più ne metta. Parlate delle vostre esperienze, delle sensazioni che provate prima di affrontare quote impegnative .

    Vorrei che la discussione si sviluppasse senza riferimenti a quote precise visto che lo scopo non è quello di sapere chi, come e quanto si và fondi. Ciao.

  7. Liguria di levante, da Dicembre a Febbraio uscendo (mare permettendo) 3-4 volte alla settimana posso contare una dozzina di pesci (branzini) presi, ho visto qualche raro cefalo a cui non tiro e ho perso le tracce dei saraghi.

    Ho notato che la mancanza di pesce coincide con il mancato arrivo dei Rossetti e bianchetti è anche vero però che nelle ultime settimane, pur continuando a mancare il pesce, ho notato l'arrivo di fitte colonie di gamberetti. Vedi a parlar di pesca ........ ma sì prendo 3 giorni di ferie per una full-immersion settimanale. :bye:

  8. La Sardegna zona Santa Teresa di G. Lampedusa quando ancora si poteva pescare (parlo dell'anno in cui il "Rais Libico" pensò bene di provare la gittata dei suoi missili) e Lampione. Malta, e da quattro anni a questa parte la Corsica. :bye: Se poi voglio andare al "cinema" una scappata nel parco di portofino, zona "Ruffinà" (sulla sx di S. Fruttuoso dalla lapide) al mattino presto quando i Diving non sono ancora in acqua si assiste a spettacoli fantastici dove cernie ,saraghi e dentici sono gli attori principali.

  9. Stamane (prima mattina) si poteva tentare una sortita, mare stirato dal vento ma sotto onda lunga forte ed in aumento. visibilità indefinibile. A occhio c'è molta sospensione e la solita acqua bianca, le mie previsioni per il fine settimana sono votate al pessimismo. Ciao.

  10. Nelle uscite invernali, per la colazione ho provato fette biscottate con marmellata o miele, dopo un'oretta di permanenza in acqua cominciava a venirmi su l'acido (poco tecnico ma concetto chiaro) e accusavo una mancanza di energie. Poi ho provato le barrette energetiche ad alta digeribilità (quelle a base di cereali e frutta secca ) ne mangio una prima di entrare in acqua accompagnata da molta acqua e pesco per 3 ore senza nessun problema. Cosa ne pensate? Ciao.

  11. Penso che gli "scontri verbali" presenti nel post, siano avvenuti perchè si è andati fuori tema ( io sono uno di quelli e me ne scuso tantè vero che mi sono offerto di pagar da bere a Gianfranco "una spuma con due cannucce"). Si parlava d'agonismo nella pesca sub e su questo tema non c'è dubbio che si laurea campione colui che eccelle sugli altri durante le competizioni. In tutti gli sport laurearsi campione richiede sacrifici di tutti i tipi e forse i più duri non sono quelli che facciamo noi ma quelli che richiediamo alla nostra famiglia, ed è questa la differenza tra un amatore ed un agonista. Il gesto tecnico è compreso in poche ore ma il lavoro, la preparazione che c'è dietro è inimmaginabile per chi come me non la vive. Complimenti

  12. Le soc. di Karate affiliate alla federazione Fijlkam sono coperte dalla stessa assicurazione, la Sportass e ha quanto ho sentito, patiscono gli stessi problemi in caso di risarcimento (franchige molto alte, e pagano solo in casi di invalidità permanente, morte), per ovviare a questo alcune soc. si iscrivono anche a enti di promozione sportiva (in molti casi convenzionati con la federazione stessa) attivando così un ulteriore copertura assicurativa con compagnie che garantiscono pagamenti immediati in caso di infortuni. E' possibile fare lo stesso discorso nel nostro campo? (Se già non esiste). Passatemi la domanda che a molti può sembrare banale, ma per mia colpa, sono stato anni chiuso nel mio angolo di pescatore solitario poco interessato a federazioni, circoli e quant'altro.

  13. Quoto quanto detto da Emanuele, che ha espresso un maniera più chiara ciò che intendevo rimarcare nei post precedenti.

    Per Gianfranco. Ripensandoci se vieni all'Eudi, in quanto padrone di casa, tocca a me offrirti da bere. Non ti allargare però .......oltre la spuma con due cannucce non vado.

  14. Non è riferita a te, ti chiedo scusa della coincidenza ma non potevo sapere che tu fossi di Genova.

    Era riferita a chi con fare minaccioso mi vorrebbe incontrare a Genova all'Eudi.

     

    Le certificazioni?

     

    Ripeto ciò che ho già scritto e resta evidente, tu sei costretto a scrivere "per me" ed in tale maniera certifichi, valuti, misuri poni in evidenza un metro, il TUO.

     

    Il Campione è tale a prescindere dalla tua considerazione e dal mio apprezzamento.

    E' Campione sempre e comunque e non ha bisogno di alcun certificatore.

     

    Ciao e spero di aver chiarito.

    Sicuramente se mi capiterà d'incontrarti a Genova e se..... toccherà a me pagar da bere potrei IRRITARMI leggermente, il resto è solo un civile scambio di opinioni. Gianfranco, ti ho preso per stanchezza, il Campione in quanto tale è certificato (i titoli vinti e registrati) ciao ciao

  15. Tornano le certificazioni personalizzate.

    Vedi, per me quel ragazzo non è un campione ma un eroe.

    Scusa la retorica....

     

    Avrai notato, spero, che anche tu hai bisogni di scrivere "ma per me, in quel momento" dovendo con ciò essere tu certificatore di una bravura sconosciuta e dai contorni indefinibili ma di certo non riferibili alla tecnica, alla capacità FISICA, e a quella mentale.

     

    Fare della Filosofia, anche quella NOBILE, come quella indicata da te ci mette fuori dall'argomento.

     

    Ora avanti ad un'altro certificatore sicuro che tutti, Ciavarella in testa, si  senta un campione di fortuna ad essere un uomo sano, almeno fino a che non andrò a Genova..... :laughing:  :oops:

     

    Ciao da :jrgian:

     

    Spero di sbagliarmi, ma noto una velata polemica nella tua risposta, ho usato quelle frasi non per "certificare" ma per far capire bene (e forse con te non ci sono riuscito) che quello descritto è il mio modo di vedere, è la mia sensazione non voglio certificare niente e nessuno. Fuori argomento? forse ti è sfuggita la distinzione che ho fatto nel post precedente, ripeto, parliamo di agonismo? la tua affermazione è corretta ed il tuo post iniziale non si discute. Ma tu questa distinzione non l'hai fatta. " Ora avanti ad un'altro certificatore sicuro che tutti, Ciavarella in testa, si senta un campione di fortuna ad essere un uomo sano, almeno fino a che non andrò a Genova..... " Questa proprio non l'ho capita, visto che io sono di Genova, se me la rispieghi mi fai una cortesia.

  16. Mettetemi pure come Campione dei rompiconiglioni, in questo forse non ho pari ma la pesca dei Campioni è solo quella di chi vince gareggiando con regole certe e condivise.

     

    Assegnare la patente del Campione anche a chi non ha vinto, non me ne voglia alcuno, è sminuire i sacrifici e la bravura di chi Campione lo è per davvero.

    Ciao da :jrgian:

     

    Chiedo scusa, sarà per la giornata pesante o sarò io tardo di natura, ma devo essermi perso qualcosa perchè ho difficoltà a capire il post iniziale e le polemiche che lo hanno seguito. "la pesca dei Campioni è solo quella di chi vince ....." penso che, parlando di agonismo, questa affermazione sia corretta e condivisibile al 100% . "Assegnare la patente del Campione anche a chi non ha vinto, non me ne voglia alcuno, è sminuire i sacrifici e la bravura di chi Campione lo è per davvero".

    Beh quì non sono molto d'accordo, ribadisco che se affrontiamo l'argomento parlando solo ed esclusivamente di agonismo non c'è discussione, ma se parliamo genericamente di pesca sub il giudizio diventa soggettivo. Qualche giorno fà guardavo un documentario spagnolo "Pedro Carbonel un campeon in Galicia", dove il campione veniva accompagnato a pesca da un ragazzo a cui era stata amputata una gamba. Nell'intervista spiegava le difficoltà fisiche/morali passate per adattarsi ad una nuova vita. Il video conteneva azioni di pesca, dove i due portavano a paiolo diverse belle prede. Pedro Carbonel è un campione (titolato), ma per me, in quel momento era più campione quel ragazzo che con tenacia e forza di volontà aveva vinto una sfida con la vita. Perdonate se sono sembrato retorico. Ciao

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