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Matteo

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Risposte pubblicato da Matteo

  1. ...SOTTOVUOTO...?!? per quanto riguarda un fucile ad aria, mi pare una contraddizione di termini.

     

    Forse ti riferisci al Mamba, prototipo di oleopneumatico che, a quanto ho capito, ha un sistema brevettato per cui l'acqua non entra nella canna. In pratica una canna a tenuta stagna.

     

    Ciao,

    Matteo da NY

  2. Dlad,

     

    Ho capito che come "piombo a sgancio rapido" intendi in realta' "zavorra mobile". Anch'io me ne sono costruito uno simile al tuo, annegando dentro il cilindro di piombo una vite in inox con occhiello. In realta' non e' necessario agganciare la zavorra mobile alla cintura, in quanto basta far passare il cilindro di piombo tra muta e cintura elastica (io ho copiato l'idea da una vecchia foto di Mazzarri comparsa su Pescasub ormai eoni fa...). Personalmente mi trovai malissimo: il cilindro era di 3 kg, ed era davvero difficile mantenere una posizione stabile in superficie in quanto tutta la zavorra era concentrata in un solo punto anziche' essere frazionata in 3 piombi da 1 kg.

    Personalmente trovo che la pesca con la zavorra mobile sia potenzialmente molto pericolosa, in quanto, magari inconsciamente, si e' portati a pensare "Tiro di piu' l'apnea, perche' tanto poi sgancio".

    Infine, dal punto di vista tecnico, penso che lo sgancio in profondita' vada bene solo per determinate situazioni di pesca, particolarmente in tana o in caduta. Per la pesca che pratico io, cioe' l'aspetto ai dentici, la zavorra mobile e' controproducente, in quanto ogni volta che la si salpa si finisce per spaventare il pesce.

    Il piombo a sgancio rapido, invece (ossia un piombo da 1 kg che si mette e toglie dalla cintura senza dover sfilare quest'ultima), e' diventato parte integrante della mia attrezzatura: se devo fare un tuffo un po' piu' profondo, tolgo 1 kg che attacco sotto il pallone. Viceversa se pesco in poca acqua. Nice and easy.

     

    Un saluto,

    Matteo da NY

  3. Caro Benedetto,

     

    Come gia' sottolineato da chi ti ha risposto, il vantaggio di una muta spalmata in titanio internamente e' che si indossa molto molto facilmente, a secco, senza bisogno di bagnarla con acqua, shampoo, o quant'altro ancora. E' possibile che ci sia una perdita di potere termico rispetto ad una muta spaccata, pero' i vantaggi nella vestizione non sono trascurabili. Particolarmente in inverno, in quanto puoi indossare la muta in pochi secondi a secco, senza doverti bagnare prima. Io sono molto freddoloso, e t'assicuro che apprezzo molto la facilita' con cui indosso la muta spalmata.

     

    Personalmente da tanti anni uso una combinazione di corpetto spaccato e pantaloni spalmati in titanio. Tieni anche conto che con i pantaloni spalmati in titanio eviti l'"effetto depilazione" :blink: .

     

    Un saluto,

    Matteo da NY

  4. Per le scarpette, con le C4 io uso quelle della Sporasub. Che sono poi le scarpette che uso da sempre, e con cui mi trovo a meraviglia. In ogni caso mi sento di consigliarti di utilizzare le scarpette che usi di solito, quelle con cui ti trovi meglio.

     

    Ciao,

    matteo da NY

  5. L'ignoranza della legge non e' una scusa. Sinceramente chiunque prima di intraprendere una qualunque attivita' dovrebbe documentarsi sulla regolamentazione della stessa. Per la pesca subacquea non c'e' scusa che tenga, visto che la legislazione, comprese le teglie minime, e' davvero facilissima da procurarsi per chiunque. Magari suggeriamo alle case produttrici di materiale da pesca ad includere un volantino con la regolamentazione insieme alle istruzioni d'uso e manutenzione dei ficili subacquei, oppure convinciamo i negozianti ad esporre un volantino divulgativo. Sono prontissimo ad autotassarmi per la divulgazione della pesca subacquea, ma imporre un brevetto (con tanto di corso annesso!) mi pare davvero troppo. Il corso andrebbe solo ad arricchire i diving, ma noi pescatori subacquei cosa ne guadagneremmo, se non un'ulteriore restrizione della nostra attivita'?

     

    Ma non vi sembra che la legge che regolamenta la pesca subacquea sia gia' abbastanza penalizzante nei confronti di noi pescatori subacquei, senza voler introdurre pure un brevetto?

     

    Un saluto,

    Matteo da NY

  6. Secondo me e' assurdo introdurre l'obbligatorieta' di un brevetto per effettuare la pesca subacquea. Ho 33 anni, pesco da sempre, ho due brevetti per immersione ARA (open e advanced), due corsi per la patente nautica (base e navigazione avanzata). Vivo all'estero, e torno in Italia per pescare si e no 20 giorni l'anno. Secondo voi dovrei sacrificare magari meta' delle vacanze per conseguire una patente per pescare? E se nessuno me la puo' rilasciare nel posto in cui vado in vacanza, o durante il periodo in cui prendo le ferie, che faccio? E i turisti stranieri che si recano in Italia e vogliono effettuare la pesca subacquea? A meno che non si tratti di un patentino "alla francese", acquistato in capitaneria di porto, che serve anche da assicurazione. Mi sembrerebbe comunque un ulteriore, inutile, balzello: mi pare gia' sufficientemente difficile pescare districandosi tra divieti e ordinanze, senza introdurre un ulteriore elemento di complicazione. Sarei disposto a pagare per un brevetto se cio' garantisse un servizio migliore (ad esempio, accesso a determinate zone all'interno di parchi o aree protette), ma cosi'? Se introduciamo la patente obbligatoria per la pesca subacquea allora dovremmo rendere obbligatoria pure la patente per l'utilizzo di un qualunque natante a motore (e perche' non anche l'aquascooter?). Il che, ovviamente, non avrebbe senso alcuno.

     

    Un saluto,

    Matteo da NY

  7. Ragazzi,

     

    Forse mi sbaglio, ma credo che la legge vieti l'utilizzo di qualunque gas che non sia aria compressacome forma di propulsione (Giorgio, ne sai qualcosa?). Il che taglierebbe la testa al topo.... Se non erro, negli anni 60-70 c'erano cannoni con cartucce a CO2, la produzione dei quali e' stata poi abbandonata.

     

    Comunque, qui in America, ci sono sia fucili con cartuccia a CO2, che fucili con cartuccia esplosiva.....

     

    Un saluto,

    Matteo da NY

  8. Caro Saragotto,

     

    Viste le tue profondita' operative, mi sentirei di consigliarti una pinna con pala in tecnopolimero piuttosto che in carbonio....a meno che le tue risorse finanziarie non siano comunque elevate.

     

    Per quanto riguarda i modelli, la cosa cui devi badare principalmente e' che la scarpetta sia estremamente comoda, che ti fasci bene il piede senza stringere o essere lassa, permettendo cosi' alla pala di lavorare al meglio. Dipende molto, quindi, dalla forma del tuo piede. Senz'altro mi sento di consigliarti le pinne della Sporasub, che io uso da sempre: la scarpetta si adatta perfettamente al mio piede, le pale intercambiabili ti permettono una grande versatilita', e il prezzo e' senz'altro accessibile. Io sono da poco passato alle pale in carbonio, che comunque monto sulla scarpetta Sporasub.

     

    Ciao,

    Matteo da NY

  9. Ciao Cotaccia,

     

    Io ho un orologio Aqualand della Citizen, con il profondimetro. Lo uso piu' che altro quando mi faccio una bombolata, in quanto ha l'allarme di velocita' di risalita che non e' disattivabile: se risali piu' velocemente di 0.5 metri al secondo (mi pare) l'allarme suona. Come ti puoi immaginare, quando sono in apnea suona ad ogni singola immersione.

     

    Come profondimetro da apnea uso un raptor della Sporasub che, a parte le dimensioni voluminose (cui comunque ci si abitua prestissimo), trovo ottimo.

     

    Vedo in giro dei profondimetri da polso/computer/orologi della Suunto specifici per l'apnea che sono davvero molto belli. Forse se mi dovessi comprare un orologio/profondimetro oggi, opterei per un Suunto. Li puoi vedere sul sito http://www.freediver.co.uk/, e da li' selezioni "Shop", poi "Store" e infine "Suunto dive computers".

     

    Ciao,

    Matteo da NY

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