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Sciacchetrà

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  1. Vorrei dire a coloro che in questo periodo vanno a pescare in liguria che essendoci ancora il taglio freddo è molto meglio andare a pescare al calasole, l'acqua laddove possibile, si è scaldata un po' di più e i pesci ne giovano (e anche i pescasubbi di conseguenza).
  2. Rieccomi, bene riprendo dalla storia del sarago che mi sfilò sotto le pinne.... Il sarago come detto andava a velocità di crociera, cosa stranissima vista la situazione: io stavo planando a 3 metri dal fondo completamente scoperto e in movimento. Insospettito da ciò decisi di non tentare il tiro ma di seguire il pesce, continuai mantenendo la mia quota e velocità e lui fece la stessa cosa. Il fondo, una frana semplice di piccole pietre, non offriva ripari e sapevo che li non si sarebbe intanato, finita la distesa di sassetti iniziava la sabbia. Ma in quel punto dopo due o tre metri di sabbia c
  3. Ciao gente! dunque quando in tana ci sono le castagnole (nere o rosse) difficilmente ci trovate gli altri pesci, perchè le castagnole mordono ad esempio i saraghi e questi per non essere continuamente infastiditi abbandonano il buco. Le rosse di solito abitano le tane più buie e per questo può capitare di incontrarvi le mostelle che sembrano non avere problemi di convivenza, ma le altre specie di pesci non amano la loro compagnia
  4. Le zonette più belle però si trovano con una minuziosa osservazione, ecco perchè a volte il paperino non è utile. Infatti in Liguria spesso la visibilità dell'acqua non consente di percepire col colpo d'occhio piccoli movimenti o indizi che possono essere rivelatori. Mi ricordo una volta di un sarago, un bel maggiore sul 500/600 grammi che mi passò sotto le pinne in zona Bonassola/ La Francesca durante una planata sul fondo per fare un aspetto. Io non ero nascosto e ero in movimento ma il sarago, contrariamente al solito, invece di accelerare con potenti colpi di coda verso il largo se ne anda
  5. Dobbiamo sempre approssimarci con il dovuto rispetto a queste zone, mai fare stragi anche quando in certe giornate ciò sarebbe possibile, mai lasciare aste incastrate nelle tane o pesci morti dentro, il che significa sparare solo a colpo sicuro. E bene osservare che ci sono zone che scoprirete solo voi anche in punti frequentatissimi. Io ancora oggi sono certo che sia conosciuta da pochissimi una tana in 10 mt d'acqua a Zoagli dove sempre ci sono le corvine , a volte piccole a volte molto belle. E ne sono certo perchè anche in gara, dopo esserci passate parecchie persone, le corvine ce le tr
  6. Ciao gente! vorrei fare una precisazione che ritengo utile a molti: i veri posti segreti , quelle "zonette" speciali che vi possono dare molte soddisfazioni negli anni, vanno cercati con cura e dedicandoci molto tempo. Io non ho mai avuto a disposizione nè gps ne ecoscandaglio, per cui tutto quello che ho trovato negli anni è stato pescando, quasi sempre a nuoto, seguendo indizi e segnali naturali. a volte col sistema del paperino ma nel 90% dei casi a pinne e fiato. Quando si verificano certe condizioni in mare, specialmente nella mia liguria, vale la pena lasciare da parte i pesci (non è sem
  7. Gente da Santa Teresa a Bonifacio sono pochi km di mare, prendete un traghetto e cominciate ad abbandonare l' Italia. parafrasando una frase famosa sarà " un piccolo passo per l'uomo ma un grande passo per l'umanita' (italiana)". Lo dico a malincuore, il nostro paese è tutto "storto" , non vedo una cosa positiva. Al di la dei problemi delle AMP, la cui gestione è solo sintomatica di problematiche di più vasta scala, dagli 70 in poi l'unico vero life motiv dei nostri politici è stato quello di arraffare tutto quello che si poteva e ora siamo arrivati al momento del "redde rationem". Purtroppo c
  8. vabbè insomma il discorso sarebbe lungo
  9. E poi bisogna sapere riconoscere le tane provvisorie da quelle stabili e da quelle mastre
  10. Se sbagliamo l'avvicinamento o facciamo rumore il pesce può nascondersi più in profondità rendendo impossibile il tiro oppure può scappare fuori dalla tana
  11. Anche perchè spesso è deleterio scendere direttamente sulla verticale della tana, mentre invece va fatto un avvicinamento da certe angolature che ci nascondano ai pesci o che ci consentano di sorprendere eventuali pinnuti fuori dalla tana o ancora di più fare rientrare in tana pinnuti che se ne stavano andando via. E poi bisogna saper affacciarsi a testa in giu' , preparare gli occhi all'oscurità, saper usare/non usare la torcia, sapere sparare con la sinistra, usare il tipo corretto di arma ecc. ecc.
  12. Buongiorno raga realmente una intervista ben fatta e un bel filmato. La pesca in tana mantiene tutt'oggi una importanza fondamentale in primo luogo perchè è una delle tecniche primarie di pesca sub e quindi deve far parte del bagaglio tecnico di un buon epscatore subacqueo che si voglia definire "completo". Poi è un tipo di pesca molto utile nelle gare e in tutte quelle giornate in cui al libero non gira nulla di interessante. Alcuni la ritengono una tecnica rozza o poco sportiva ma in realtà per ottenere dei buoni e costanti risultati nella pesca in tana bisogna affinare moltissimo la tecnica
  13. Concordo parzialmente con Davide e con Luca, nel senso che è vero che i pescasubbi se ne infischiano fino al momento che qualcuno gli tocca il mare sotto casa. e sono d'accordo con Luca quando dice che bisogna impostare la comunicazione non sul fattore pesca/non pesca, tutela dell'ambiente marino ecc, ma sul discorso soldi ricevuti dalle amministrazioni, come sono usati, cosa succede quando finiscono, chi trae realmente vantaggio dalla AMP, ossia bisogna sbugiardare questi signori. alla fine diventa una forma di finanziamento agli enti comunali da parte dello Stato e sotto questa prospettiva v
  14. Solo che queste notizie dovrebbero uscire sui media disponibili a tutto il pubblico non solo agli addetti ai lavori che già sanno di tutto questo
  15. Bene l'articolo di Davide Serra è un ottimo esempio di quello che intendevo quando ho scritto che i media dovrebbero fare la loro parte pubblicando i riscontri oggettivi che testimoniano che le AMP vengono istituite per un numero notevole di interessi (e di interessati) ma tra di essi non troviamo la reale tutela della fauna e flora marine
  16. Bene gente vediamo se riesco a postare un'altra foto di una preda abbastanza tipica delle acque dove sto bazzicando attualmente. Si chiama apanhari (pron. apagnarì) . E' un pesce che può arrivare (almeno qui) ai 2 kg di peso (quello della foto era circa 1kg) . Vive in coppia su letti di alghe dove fa il nido. Il tiro di solito non è difficile, ciò che è difficile è individuarlo perchè è molto mimetico. E' forse uno dei pesci con le carni più bianche e sode e saporite di quelli che abitano questa parte del Rio Sao Francisco. Lo faccio al forno al sale e viene una meraviglia. Pochissime spine.
  17. Sciacchetrà

    Ciao da Croazia

    bellissime foto e bellissime pescate!!! benvenuto
  18. Complimenti... ma l'acqua così limpida... in che regione eri?
  19. Mi vien solo da replicare con due versi del "Requiem" di Verdi.... "Confutatis maledictis..... flammis acribus addictis"
  20. Ciao a tutti! come è andata la gara di ieri a Sestri?
  21. Ciao Rosario sinceramente l'unica fesseria che mi è sembrato di vedere stando al filmato è stata quella di aver compiuto l'azione dall' alto verso il basso, cosa che poi porta ad un tiro molto difficile stante che hai poche frazioni di secondo prima che il pesce scodi e entri in tana. Sempre stando al filmato sembrava più propizio aggirare il sassone dal lato sinistro dove sembrava esserci un passaggio molto più coperto. Ma poi ovviamente bisognava essere li per valutare realmente la situazione.
  22. Sciacchetrà

    situazione Toscana

    Ciao Tango Agli scogli porchetti con scirocco e l' acqua un pochino più calda (e torbida) entrano le lecce, le trovi in una spanna d'acqua a caccia di cefali.
  23. Eccomi di nuovo qui per verificare che di fatto questa storia di Capo Testa in realtà non interessa quasi a nessuno. Bene (male in realtà) non resta che recitare il "de profundis" per la pescasub italiana.
  24. Grazie Ciappuzzo, ciò mi incoraggia a continuare con i miei racconti.
  25. Ed ecco la seconda situazione, diametralmente opposta alla prima: maremoto! anche qui avremo il problema del pallone. Per poter pescare in queste condizioni e risolvere anche il problema del pallone dovremo scegliere una costa con la giusta conformazione. E la giusta conformazione è quella verticale! Quanto più le rocce cadono a picco tanto meglio. Un esempio di coste così in Liguria lo abbiamo in aree che ormai sono AMP, le isole di La Spezia dal lato del mare aperto, alcuni tratti del monte di Portofino, Punta Mesco alle 5 Terre. Questa pesca, a patto di non sbagliare la costa dove praticarl
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