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doppiolaccio

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Risposte pubblicato da doppiolaccio

  1. tornando ai pesi devi valutare anche il peso trainabile della tua auto che e' solo 1300 cc di cilindrata. e' molto facile sforare il massimo consentito ( scritto sul libretto ) quando parti da casa con un po' di roba sul gommone. la carena e' un altro elemento determinante: avevo un lomac 465 con carena poco profonda che andava bene solo con mare poco formato e che oltretutto schizzava pure, poi sono passato al solemar B51 che e' un altro pianeta per soli 40 centimetri in piu', carena piu' profonda e asciuttissimo anche con mare formato. questo per dirti che i gommoni non sono certo tutti uguali . potendo non scegliere quello piu' bello ma quello piu' marino che e' meglio per la sicurezza e per la salute. per esempio anche il mar-co di cui prima ti parlavano ha doti sicuramente marine .... meglio sarebbe provarli a fondo i gommoni ma non e' facile . ciao

    Andrea

  2. questo e' il primo tiro dopo il settaggio. poi ne ho fatti altri 2 praticamente fotocopia del primo. le prove le faccio a 4 metri perche e' il tiro utile medio di un fucile di questa categoria anche se spara poi un po' piu' lungo .... e poi a 6 metri dalla maschera vedo bene il paliino di circa tre centimetri per mirare adeguatamente.

    Andrea.

  3. .... sul mio autocostruito ho speso tempo ed euro a fare prove e secondo me in un legno 110 armato doppio da 16 l'asta da 7 e' perfetta. ho provato anche la 6.35 , 6,5 , 6,75 , 7,25 ma vanno peggio . l'unica è la 6.75 che lavorava discretamente . con la 7 puoi spingerti a fattori di allungamento alti senza perdere precisione avendo velocita' notevoli per non dare nessuna possibilita' al pesce di muoversi quel tanto che gli basterebbe per fregarti anche nei tiri lunghi ....naturalmente elastici progressivi.

     

    Andrea

  4. Vi leggo sempre con molta attenzione ma questa volta in effetti non mi e’ ben chiaro il quesito e mi associo alla richiesta di Stefano. Sullo snervamento\usura\isteresi degli elastici posso pero’dire qualcosa perche’ ho fatto qualche prova di penetrazione . fino a un paio d’anni fa usavo lacci da 17.5 sul mio doppio 110 arba tradizionale asta da 7 , allungati al 320 , ora uso dei 16 al 370 e il fucile spara meglio ,un po’ piu’ potente e un pelo ancora piu’ preciso. l’anno scorso , dopo un’ ora\ un’ora e mezzo che non sparavo, ( ormai capita spesso con il tipo di pesca che faccio ) mi venne l’idea di sparare al bersaglio che porto sempre sul gommone ed ho visto che la penetrazione a 4 metri e’ solo poco inferiore rispetto ad un tiro fatto con il fucile appena caricato dopo una nottata in garage. Quest’estate ci ho riprovato e la prova e’ venuta simile. Normalmente a meno che non sia un’annata particolare tengo gli stessi lacci tutta la stagione estiva su quel fucile e quando li tolgo hanno solo qualche screpolatura vicino alle legature quindi non mi sembra che si possa parlare di usura rilevante e neppure di isteresi pesante, neanche con questi fattori non troppo tranquilli. Monto dei C4 perche’ li trovo qui’ in zona

     

    Andrea

  5. io ho smesso di usare la pialla proprio per questo. sui coltelli mi ci venivano solchi profondi.ora metto solo in piano e a spessore le due facce opposte, quelle ovviamente libere dal carbonio, e poi stringo il quadrotto tra due guide dove faccio scorrere la fresatrice verticale che lavorando con la fresa tangente al carbonio non subisce quasi nessun danno. qualche anno fa' al primo falegname che mi aveva piallato tutte le facce, per calmarlo :banging: , gli ho fatto riaffilare urgentemente i tre coltelli....

  6. Efisio , mi hai tolto le parole di bocca, saro' fissato ma tempo permettendo mi comporto anch'io come te. a volte a meta' estate porto in gommone la manciata di fucili che ho, passando un paio d'ore a provarli sul bersaglio per vedere se sparano ancore dritto ( magari perche' avevo cambiato i lacci a inizio stagione o asta ecc, ). la distanza varia dai 4 ai 5 metri a seconda del tipo di fucile, solo che sparo a un pallino nero di tre centimetri .....e quindi sono piu' fissato di te....

    comunque capita spesso anche quello che ha detto Daniele ,per cui ognuno deve trovare e credere nel proprio metodo.

    ciao

    Andrea

  7. Dentex , mi rende ottimista quello che dici perche' avevo gia' in programma, la prossima volta che posso fare delle prove, di utilizzare questa soluzione. infatti in questo modo penso che se per caso il problema deriva dal movimento che fa' l'ogiva sulla slitta trascinandosi dietro la tacca e quindi l'asta ,dovrebbero attutirsi molto gli effetti negativi. altrimenti per esclusione mi concentrero' su altro. te questa prova l'hi fatta in base a un ragionamento simile?.

    ciao

    Andrea

  8. Efisio , quando ho progettato il fucile avevo tenuto conto dei concetti che mi hai ora spiegato, ma ero partito dal principio che il laccio da 16 porta l'ogiva solo 8 millimetri al massimo sopra la gola delle pulegge perche' esce al centro foro del laccio stesso. in piu' c'è il pretensionamento per cui misurando il laccio in posizione di riposo ma pretensionato non si arriva a 15 millimetri. la linea dove presumibilmente scorre l'ogiva quindi e' circa 7.5 millimetri sopra la gola puleggia. dovremmo qiundi avere un margine di circa 5 millimetri per la sigal e 7 millimetri per la pathos ( che spara anche piu' bassa ). pensavo che queste misure fossero sufficenti ma adesso .... boh. cosa ne pensi di questo ragionamento?. la larghezza gola delle pulegge è 16 mm. l'altezza dello stopper è appena sufficiente per far passare il pernetto della sigal sotto l'ogiva mentre la pathos ci struscia un pelino .

    ciao

    Andrea

  9. ho controllato. ho fatto le prove di tiro con due aste diverse ed a fucile carico tra l'ogiva in dyneema agganciata alla tacca e l'asta non c'e' spazio in nessuno dei due casi. la misura tra la parta superiore dell'asta e la gola della puleggia e' di 12\13 millimetri. considera pero' che sulla sigal nel punto dove e' piantato il pernetto c'è una fresatura di 2 millimetri che abbassa l'aggancio del dyneema piu' basso.

    ciao

    Andrea

  10. ieri altre prove con un asta diversa anche se teoricamente meno adatta ( 7 x 150 ) e succede una cosa strana.

    faccio una dozzina di tiri cambiando la posizione di aggancio delle ogive lasciando l’ultima tacca vuota, provo anche con fattore di allungamento diminuito , poi senza il laccio aggiuntivo ed anche correggendo la posizione dell’aletta inferiore dando leggermente piu’ piega all’estremita’ per sostenere meglio il volo dell’asta ma ottengo solo miglioramenti molto modesti , quando all’ultimo tiro succede il fatto : sparo , l’ogiva in dyneema si rompe sulla slitta in testata e penso guardando il fucile : vabbe’ prove finite tanto non so cosa altro provare per il momento , ma quando alzo gli occhi sul bersaglio vedo che l’asta lo ha colpito discretamente sopra il centro, circa 10\12 centimetri con la solita penetrazione di circa tre quarti di asta. Ma allora e’ l’ogiva che in condizioni normali mi crea il problema del tiro basso? Oppure il connubio ogiva\slitta … o cosa altro? . sto ancora riflettendo . non mi sembra che ci siano impedimenti di sorta in testata , mai una parrucca o un ingarbugliamento!

    Andrea

  11. allora .... ho fatto delle prove. ho leggermente appesantito la testa che prima era neutra; ho provato a sparare senza laccio aggiuntivo e con entrambi i lacci lasciando vuota l'ultima tacca. il risultato ? come niente fosse , continuo a colpire sempre il solito punto a 12 centimetri sotto il centro. a essere precisi senza il laccio aggiuntivo spara ancora un pelino piu' basso, forse perche' l'asta viaggia piu' lenta. ho controllato : i lacci carichi non toccano mai il fusto.

    Andrea

  12. Ciao Stefano , grazie del tuo intervento. A parte la faccenda della sella troppo bassa (ahime’credo abbiate ragione), non capisco il discorso dell’asta. Infatti credevo che un’ asta con pinnette tenesse le ogive piu’ alte e quindi anche i lacci che a sua volta , come reazione tendono a tenere l’asta piu’ premuta contro il guida asta. Quando poi l’ogiva arriva sulla slitta\stopper in testata e’ costretta ad alzarsi e credo lo faccia in maniera piu’ naturale che in un asta con le tacche nelle quali l’ogiva in dyneema si incastra di piu’ e forse allora si che tende ad alzare il codolo dell’asta in un momento critico. E’ questo solo un mio ragionamento. Infatti nelle foto non si vede perche’ sono state fatte appena finito il fucile ,ma poi ho limato la parte delle pinnette dove aggancia il dyneema togliendo tutta l’inclinazione e facendole verticali proprio nel timore che sulla slitta si verificasse il fenomeno di cui prima dicevo . Verifichero’ il discorso dei lacci che toccano il fusto.

    Un saluto

    Andrea.

  13. Le vostre ipotesi sono condivisibili …. Modificare adesso il fucile non vorrei anche se il discorso della sella troppo bassa puo’ essere una causa che concorre al rilevamento della testata durante il tiro. Con l’ermes back non puoi fresare troppo in quel punto senza andare a scoprire lo scasso dello scatto, e’ per questo che in corso d’opera mi sono fermato prima , comunque smontero’ lo scatto e verifichero’ quanto margine rimane. Anche la soluzione di Palumbo mi costringerebbe a una modifica radicale per eliminare la slitta stile alemanni. Provero’ a ridurre la potenza facendo delle prove incrociate di diverso assetto dei lacci compreso togliere il laccetto aggiuntivo , cosi’ si ridurrebbe anche il rinculo. anche una prova con un' asta piu' spessa non sarebbe poi un'eresia. Alex ho visto che sul tuo ultimo legno sei stato piu’ alto di me con la sella: hai gia’ fatto delle prove di tiro? Che scatto hai usato?

    Andrea

  14. Grazie a tutti dei complimenti e dei consigli. prossimamente cerchero’ di fare delle prove tenendo conto dei vostri suggerimenti …. anche se il tempo e’ tiranno!

    Nel frattempo posso dirvi che comunque il laccio roller e’caricato alla penultima tacca perche’ l’ultima e’ impegnata dal laccetto aggiuntivo. spostare il tutto ancora in avanti di 10 centimetri significherebbe forse snaturare la tipologia del fucile che vedrebbe la sua lunghezza nominale sensibilmente ridotta ma e’ una prova che faro’ sicuramente perche’ puo’ dare informazioni utili. Appena potro’ mi procurero’ un asta piu’ corta monoaletta anche se con la doppia aletta ho avuto percentuali di perdite di pesci discretamente inferiori specie su pesci combattivi o che hanno una capacita’ di reazione violenta come palamite o dentici. Per voi non e’ cosi’?

    grazie di nuovo

    Andrea.

  15. oggi ho fatto delle prove ed ho vsto che a 4 metri tira sempre basso ma meno che a 5, mentre a 3 metri siamo nell' ordine dei 5 centimetri sotto il punto mirato. non mi e' sembrato che il tiro fosse a parabola anzi mi pare piuttosto teso ma per essere sicuro dovrei fare un video con inquadratura laterale.

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