> Contenuto di Flavio Grisolia - AM FORUMS Vai al contenuto

Flavio Grisolia

Members
  • Numero contenuti

    181
  • Iscritto

  • Ultima visita

Risposte pubblicato da Flavio Grisolia

  1. Le gare, le selettive in particolare, devono essere qualcosa di bello in sè e non unicamente uno strumento per accedere ai campionati. Un vero sportivo non può desistere di fronte a qualche sconfitta, significativa questa famosa dichiarazione del più grande al mondo nel basket:

    “Avrò segnato undici volte canestri vincenti sulla sirena, e altre diciassette volte a meno di dieci secondi alla fine, ma nella mia carriera ho sbagliato più di 9.000 tiri. Ho perso quasi 300 partite. Per 36 volte i miei compagni si sono affidati a me per il tiro decisivo... e l’ho sbagliato. Ho fallito tante e tante e tante volte nella mia vita. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto.”

    MICHAEL JORDAN

     

    Va be' allora sono in buona compagnia! Un abbraccio Stefano, mi fa sempre tanto piacere sentirti! :jrgian::bye:

  2.  

     

    Il punto ruota proprio su questo.

    Se fai le selettive da senza prospettive e non ottieni risultati subito, ti passa la voglia. Pochi sono quelli che trovano le motivazioni per far gare su gare senza far risultato.

     

    Ma deve essere cambiato qualcosa a livello di mentalità generale, non c'è altra spiegazione. Mica prima tutti quelli che partecipavano alle selettive potevano realmente dire di avere delle prospettive. E l'impegno, almeno di tempo per le trasferte e la preparazione, c'è sempre stato, da allora è solo drasticamente diminuito. Neppure tutti quelli che partecipano alle competizioni a squadre possono seriamente dire di andarci per vincere o per piazzarsi, la prima molla è la possibilità di fare quella gara in buona compagnia, in gommone, tra gente che si conosce.

     

    Insomma è indubbio che il disamore verso le gare non sia omogeneo, anzi spesso chi si dice deluso del circuito individuale poi continua a frequentare gli appuntamenti a squadre. Sembra proprio che le gare individuali abbiano perso quell'atmosfera di contorno che avevano prima e che da sola era più che sufficiente a fare da attrattore e collante. E non che prima le scorrettezze e tutte le cose che si lamentano oggi non ci fossero.

     

    Sciacchetrà ha parlato di come andasse a fare selettive lontano da casa, quando la classifica non gli dava più prospettive, per conoscere posti nuovi. Ma oggi chi lo farebbe? È già un miracolo se uno fa tutte le selettive in programma pur non avendo nessun tornaconto in termini di risultato...

     

    Gli agonisti scappano dopo 4 insuccessi perchè non riconoscono nella propria sconfitta la predominanza del fattore individuale, e forse non hanno tutti i torti. Perdono più per episodi e fortune altrui che non per demerito personale. Chi accetterebbe che l'episodio possa sistematicamente contare più dell'impegno e del sacrificio? E in fondo parliamo anche di gente che ha vinto ma anche perso e accettato le sconfitte con onore. Mica improvvisamente un Antonini o un Bellani sono diventati allergici alle sconfitte.

     

    La pescasub, oggettivamente, non ha più campioni nè modelli che fungano da esempio o da traguardo. La gran parte degli agonisti non gareggia contro se stesso o contro qualcuno, ma per avere qualcosa di molto materiale, dalle sponsorizzazioni, alle attrezzature, passando per la semplice acquisizione dello status di "atleta di categoria x" che gli permette (non si sa in virtù di cosa) di guardare gli altri normali pescatori dall'alto in basso quando li incontra allo scivolo prima di uscire.

     

    Secondo me non saranno le classifiche intermedie e i premi di consolazione a far uscire il movimento da una fossa che si è scavato da solo con pedissequa ostinazione. Se si vuole premiare realmente il valore atletico con regolamenti opportuni, bisogna prendere atto del fatto che i 3/4 degli agonisti del circuito italiano si riducono al ruolo di comparse. Se invece si vuole spingere ancora di più verso un livellamento che ampli la base, allora tanto vale eliminare ogni forma di selezione e permettere a tutti di misurarsi. Non so come si possa gestire un campionato italiano con qualche centinaio di iscritti, ma una soluzione si potrebbe trovare.

     

    Per come la vedo io, ci si ostina a voler attribuire allo sport una "democraticità" che non ha e non può avere. Ci si lamenta che togliere i limiti alla preparazione favorirebbe troppo i locali, ma contestazioni su questa disparità di mezzi le potrebbe sollevare chiunque e per qualsiasi questione: ad esempio il semplice garista nei confronti di quello sponsorizzato, o quello che lavora tutta la settimana e non riesce ad allenarsi nei confronti del dipendente comunale che ha quasi sempre il pomeriggio libero. Ancora non è spuntato qualcuno che vuole l'attrezzatura per fare le gare ma di questo passo ci mancherà poco. Insomma, ci siamo ridotti così nel tentativo di costruire un sistema in cui tutti gareggiassero ad armi pari ed abbiamo finito solo trascinare in alto la mediocrità.

     

    :bye:

     

     

    Va be Davide, ma detta così non è che lasci molte chance al movimento agonistico.

    Allora a dirla tutta il tracollo deriva dal fatto che prima di pesca in apnea tanti la praticavano ma pochi ne sapevano per davvero, e l conoscenza pescatoria veniva diffusa attraverso i club in modo diretto da pescatore esperto a neofita, oppure tramite la carta stampata con degli articoli che potevano essere chiari solo a chi già aveva vissuto quelle esperienze e quindi fondamentalmente non ne aveva bisogno.

    E poi tutti coloro che sentivano necessità di soddisfare il proprio ego e confrontarsi con gli altri in qualche modo si avvicinavano al circuito agonistico, magari solo nella veste di curiosi o comparse nelle gare, ma pur sempre in qualche modo partecipavano.

    Ora invece chi vuol imparare si attacca a youtube e si guarda tutti i filmati che vuole e se proprio non è ritardato qualcosa ci capisce, o almeno pensa di averci capito. Chi invece vuole soddisfare il proprio ego si attacca una telecamera sul fucile e inizia a filmare, capiterà a tutti che prima o poi che stando fermi sul fondo 1 minuto un pesce ti venga in bocca......... e allora carica da qualche parte sto filmato e l'ego individuale è a posto.

    Se poi proprio si vuol dimostrare di esser forti al posto di caricare il filmato della cattura di 1 pesce si monta il filmato con 10 pesci, e non importa se in momenti diversi e posti diversi, sempre come dei grandi e bravi pescatori si riesce ad apparire.

    Chiaro poi che per un pescatore del genere dove l'apparenza da facebook è tutto, le gare diventano non solo inutili ma addirittura deleterie, visto che basta uno scorcio ad una classifica per capire che il nostro baldo eroe pescasub da canale youtube non è così bravo come tende a far credere, ma una scarsella da ultimo posto in classifica a punteggio = 0 per 8 gare consecutive....

    Ma figurati se uno del genere accetterà mai di vedere la propria ego demolita e avrà l'umiltà di reinventarsi la pesca subacquea iniziando dalla gavetta..........

     

    Se la realtà è davvero questo allora tanto vale buttare via tutto, tanto è tempo perso.

    Quello che mi chiedo però è come facciano negli altri sport, dove nella stessa gara di running ti capita quello che si fa 10 km in 30 minuti e quello che ci mette 2 ore e che si è pure fermato al ristoro a prendersi una tazza di tè.

     

    La realtà e purtroppo quella che avete descritta. Direi che uno spirito maligno e autodistruttivo si è da tempo insinuato nel nostro ambiente. Molti ormai come avete detto si son costruiti questa falsa immagine di provetti pescatori e per niente al mondo sarebbero disposti a rinunciarvi, meno che meno facendo delle gare, dove i veri valori inevitabilmente prima o poi emergono. Questi personaggi non sono un bene per il nostro sport e anzi col loro esempio nefasto, lo portano alla rovina snaturandolo. Costoro inoltre il più delle volte non ritengono neanche utile essere membri di un circolo e questo fa sì che vi sia una sproporzione esagerata tra iscritti alla federazione e praticanti, essendo questi ultimi notevolmente di più. Anche i circoli comunque hanno le loro responsabilità, con una politica spesso miope tendente a favorire l'esistente, qualunque esso sia e dimenticandosi che senza l'agonismo, la nostra disciplina è destinata a una lenta morte, come sta avvenendo in Francia. Come agonisti liguri, saremo comunque presenti all'assemblea dell'EUDI,con una nostra proposta, che in parte ricalca quanto sinora esposto,sia nell'articolo che da voi. Personalmente continuerò, sinché Dio vorrà a fare gare e a incentivare i giovani e meno giovani a farle, nonostante le imminenti 64 primavere e una interminabile sfilza di cappotti, compensati ampiamente dal piacere di vivere per qualche ora serenamente tra amici e in una dimensione in cui finalmente riesco a riconoscermi.

  3. Se le cose stanno così si tratta del miglior mondiale disputato dall'Italia da quando nel 2004 Bellani, lo vinse mentre a livello di squadra l'ultima vittoria fu nel 1998. Onore quindi ai nostri atleti e al ct che ha avuto il coraggio di fare scelte coraggiose e contro corrente. Questi sono i fatti contro cui le opinioni nulla possono. Altro dato di fatto inoppugnabile e che i limiti operativi dell'agonismo sono stati totalmente demoliti, senza nessun incidente di rilievo. Il resto sono chiacchere che nulla potranno mai togliere a quanto prima riportato.

  4. Spero di non essere troppo invasivo, ma quando non potevo andare in acqua mi "deliziavo" a vedere i video degli amici del forum, spero che qualcuno gradisca.

    Buon mare Sarino

    Gradisco, gradisco....caro coetaneo e un pò ti invidio... :thumbup:

  5. Ciao a tutti,

     

    ho appena acquistato uno Smart Apnea con tanto di cavo di collegamento al PC, per poi scoprire che non sono ancora disponibili i driver per Windovs 10. A quando l'evento? Grazie.

  6. Per Flavio: grazie delle foto e estendo ovviamente l'invito anche a te, se riesci a prenderti un 15/20 gg di ferie pensaci perchè qui ci si diverte molto sopra e sotto l' acqua

    Ti ringrazio, purtroppo ormai qui si lavora sempre di più per gudagnare meno e la pensione si allontana di continuo.Mi ha comunque fatto molto piacere risentirti; tra l'altro ho la videocasetta dell'intervista in occasione della vostra vittoria al Martini, fatta su TG regionale, vedrò di passarla su cd e di fartela avere nel caso non l'avessi. Se vedemmo!

  7. Era un' altra epoca, un approccio alla pescasub totalmente differente, qualcosa che ti entrava nelle viscere e si attaccava che nemmeno la mandibola di un pitbull.

    Erwin era anche un esempio di attaccamento al club e di sportività, oltre che di classe da vendere....

    Flavio grazie per aiutarmi a rivivere questi bei ricordi.

    Devo dire che per me lo spirito con cui entro in acqua oggi è rimasto sempre quello di quel tempo. Oggi i luoghi sono diversi, i pesci sono diversi (ma questo accadeva anche all' epoca). Mi ricordo che avevamo inventato una frase con Scerbo che rappresentava lo spirito di adattamento alle diverse condizioni che incontravamo ogni volta che andavamo a pescare fuori dalle nostre zone abituali ; " altro sarago ... altra cultura"...

    Anche per me sempre come allora Stefano e non la ritengo affatto una posizione perdente o semplicemente nostalgica. Spero un giorno di incontrarti. :thumbup::bye:

  8. Stefano, il furgone di cui parli è quello della piccola foto a colori. Tra i tanti episodi mi ricordo quando tra le gallerie, con un mare impossibile, uscì per primo quasi volando sull'onda per adagiarsi tranquillo sugli scogli e da qui trarci a riva uno per uno praticamente al volo, mentre noi ci facevamo lanciare dall'onda! Pazzie di gioventù!

     

    486688_504779456296844_152621482_n.jpg?o

  9. Ciao Stefano,

    Il video è stato girato da Alessandro Marcenaro.

    Aurelio non è iscritto sul forum ma gli porterò i tuoi saluti.

    Se hai gareggiato al Martini allora magari ti ricorderai anche di Calisto Santi che l ha vinto in coppia con Aurelio nel 1982 vincendo tutte e 3 le prove della competizione.

    Il trofeo è intitolato a lui nostro socio fondatore,mio maestro e non in ultimo mio padre.

    Noi ci siamo incrociati a una delle ultime selettive che avevi fatto a Spezia prima di partire.

    Io c'ero a quel Martini, ero in copia con Otello Tesori; non è che ti riesce di pubblicare o inviarmi la classifica, se ancora ce l'hai?

  10. Ragazzi dopo quasi 2 anni riesco finalmente a rientrare nel forum.

    Non riuscivo più a connettermi, nn so perchè . Comunque ora ce l' ho fatta!!!

    Non avete idea di cosa sia leggere tanti post interessanti e avere voglia di intervenire ma ....

    Bene sono in Brasile, sto vivendo qui... ma non sto in riva al mare bensi in riva ad un lago.... solo che questo lago (che poi è anche fiume) è il secondo più grande del Brasile ed è praticamente come un mare, col vantaggio che nn ci sono pericoli (a parte piranhas, alligatori e anaconda, che però sono rarissimi e non attaccano il sub), l' acqua è sempre calda, e ci sono parecchi pesci divertenti da pescare e buonissimi ...

    Vedrò di postare qualche foto, ma com'è la regola per postare foto, visto che è un sacco di tempo che sono fuori dal giro?

     

    Ciao Stefano è sempre un piacere risentirti!

×
×
  • Crea Nuovo...