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Stefano Soriano

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Tutti i contenuti di Stefano Soriano

  1. capisco che lo scopo non era quello di stabilire se un fucile è superiore ad un'altro ma era cercare un metodo per il confronto però........... Se non vuoi stabilire quale è meglio che li confronti a fare???????? A lungo andare .... sicuramente i confronti diretti andranno fatti. In questo momento era importante stabilire cosa confrontare con cosa. Piccola precisazione di merito: io ho chiamato 200% lo stiramento di 24 cm di un elastico da 12, e di 48 cm di un elastico da 24. In effetti la cosa potrebbe ingenerare confusione ( forse è usata in modo improprio ) perchè tale fatto
  2. Grazie Andrea. Questi sono i tempi di volo da 0 ad 80 cm. Le differenze tra doppio e roller sono dell'ordine di circa 2-3 msec. Tale valore ( nelle ipotesi del test effettuato) tenderanno a rimanere immodificati lungo tutta la gittata: questo perchè dai 40 cm in poi la velocità dell'asta è praticamete uguale per roller e doppio. Diverso il caso con il mono. La differenza è destinata ad incrementarsi poichè la velocità del mono è inferiore a quella del roller lungo tutto la gittata. A riprova "semi-empirica" posso dire che la penerazione nel bersaglio ( tavola di compensato di
  3. Il sito le riduce automaticamente, ma se clicchi sulla striscia nero in alto alla foto si ingrandisce.
  4. Questo il grafico con il riferimento delle corse di doppio/mono e roller.
  5. il vantaggio del roller di "tirare" per tutta la corsa del fucile praticamente viene smentito. il mono da 24cm praticamente smette di "tirare" l'asta quando è ancora allungato al 190% Il doppio da 12cm "tira" l'asta fino ad un fattore di allungamento del 116% per elstico Andrea ... forse stai afecndo un pò di confusione con i grafici.
  6. POKER ...... anzi "ASSO" : PS: perdonate il riferimento pokeristico-cartaceo (esula totalmente dai risultato dei grafici) ....... ma era dovuto in altro contesto ( a buon intenditore .... ) :D :D :D Ed adesso ........ via alle danze !!!!!!
  7. Apro ..... 12 cm Vedo e rilancio di 24 cm ...... Cip ...... cambio due elastici !!!!!!! Leggo e "spizzico" ........... ........... ................... .................... ........................ Passo ......... Vedo.............. COPPIA:
  8. Grande Fabio : splendido roller. Le pulegge se non sbaglio sono come quellle uso ho usato io. Aspettiamo la prova sul pescione !!!!!!!!
  9. Non voglio anticipare nulla ....... ancora un pò di "suspance" !!!!!! Ma vorrei chiarire fin d'ora che il test eseguito può essere considerato solo "indicativo" ..... anche se molto attendibile ( nelle condizioni sperimentali ottenute). Nelle specifiche condizioni è il confronto tra le tre tipologie di fucile, nelle condizioni ipotizzate da Mario che ho cercato di riprodurre in modo più possibile ottimale. Lo scopo del test NON E' ASSOLUTAMENTE stabilire se vi è una tipologia di fucile SUPERIORE ad un altra. E' solo un MODO per osservare da vicino come si comportano le tre tipologie
  10. Io oggi ho una pausa più lunga poichè ho lavorato tutta la notte :siiiii: !!!!!!!! Adesso comunque ho grande Fede ....... perchè mi sono Unto con l'olio della Sacra Fiamma !!! :D :D
  11. Si entra nel bello della questione !!!!!!!!!! Partiamo dai presupposti di Mario: HAI STATO CHIARISSIMO ed illuminante. ( al resto del tuo post però ti rispondo con calma .... ) Cito dal tuo sito: Ho fatto ESATTAMENTE quello che hai supposto. Ho preso un fucile ( sempre l'arbabujio da 40 : ha "perso" due cm solo perchè ho montato un'asta da 6 con la tacca avanzata di 2 cm rispetto alla precedente). Ho tagliato 4 elastici da 12 cm nero/ambra 18 mm ( 2 coppie per il doppio elastico ) e 2 elastici da 24 cm ( per il roller ). Stesso spezzone di quello con cui ho ottenuto
  12. Calcolare l'area sottese alle curve sarebbe stato semplice se l'area avesse avuto una forma geometrica regolare (nel caso delle molle ideali è un trinagolo ... giusto MArio?) In tal caso l'area ( quindi il Lavoro) sarebbe stata 1/2*Forza*Elongazione Nel nostro caso pratico, la curva è irregolare. Per calcolarne l'area mi sono servito di un CAD riportando la curva come immagine raster in scala secondo i metri. In altri termini: ho fatto fare tutto al CAD ricalcando le curve di scarico con una "polyline chiusa". E' stato quindi sufficiente leggere i valori riportati da CAD: i
  13. Non ero del tutto convinto di questa affermazione pensando che i nostri elastomeri potessero avere qualche comportamento "anomalo" e che si discossasse molto dai presupposti fisico-teorici. Ho quindi effettuato un semplice test. Ho elaborato le curve scarico/carico per due spezzoni di elastici di diversa lunghezza : uno il doppio dell'altro. Avevo già la curava carico/scarico per l'elastico nero/ambra 32 cm da legatura a legatura. Ho tagliato l'elastico ( quello da 32 cm ) ottenendo uno spezzone da 16 cm ed ho ricavato la curva carico/scarico: osservando il grafico si vede bene
  14. La sacra fiamma è scesa "sull'arbabujio" !!!!!! Il tempo di elaborare e pubblico !!!!!!!! Intanto avanzo dei quesiti ..... come spunto di riflessione a cui ognuno può cercare di dare una risposta.... partendo da quanto spiegato da Mario ( se non ci fosse .... bisogrebbe inventarlo :D ) 1. A parità di fattore di elongazione di due elastici di diversa lunghezza iniziale, corrisponde uguale forza applicata? 2. Se si ...... il lavoro compiuto da due elastici di cui uno risulta la metà dell'altro, a parità di fattore di elongazione, risulta anch'esso dimezzato. 3. Ammettiamo di p
  15. Adesso conosco il "VERBO" !!!!!!!!! Ho raggiunto la verità !!!!!! Curiosi vero????
  16. Mario...... ho sulle spalle una nottata di lavoro ...... ma vado nel garage a farmi Ungere con l'olio della Sacra Fiamma e torno subito per rispondere al tuo post ...... Spero solo ........ di non prendere fuoco !!! A tout a l'heure !!!!!!! :rolleyes: :rolleyes:
  17. esatto!!!! solo cosi li puoi paragonare una domanda come hai calcolatole curve di carico/scarico? Sono le curve in fase di tensione e in fase di rilascio della gomma rispettivamente??? Ho fatto così: 1. ho appeso l'elastico ad una trave con vicino un supporto per segnare con una matita. 2. Ho appeso progressivamente i piombi all'elastico con incrementi di 2 Kg a step. 3. Segnavo l'elongazione sul supporto, calcolando da legatura a legatura. 4. Dopo la fase di carico, rimuovevo i piombi a step di 2 Kg per avere l'elongazione di scarico 5. Dopo di chè ho trasferito tutto su excel
  18. In pratica dovrei accorciare gli elastici ( in versione doppio elastico) fino ad avere un'area complessiva sotto le due curva carico/scarico uguale a quella del fucile in versione roller. Così avremo UGUALE fucile, elastici della stessa mescola con lunghezza diversa MA uguali energie immagazzinate in totale, uguale asta. Giusto?
  19. se hai questo tipo di dati potresti diagrammare in ascissa il tempo cumulativo, ed in ordinata lo spazio percorso? secondo me questo tipo di layout grafico rende meglio l'idea... scusa se ti rompo i c...........i!!! Dici qualcosa del genere ? :D :D
  20. Stefano come costruisci queste curve? parti da coppie di dati spazio/tempo o direttamente da spazio/velocità? Misure dirette di spazio ( circa 5 cm a campione ) e tempo. Tecnologia sottostante della rivelazione del tempo : Tramite scheda Audio del computer con frequenza a 41.000 Hz !!!! Calcolo della velocità nel tratto in esame come spazio/tempo ed elaborazione del diagramma.
  21. Con tutti i limiti che il test può avere e senza voler creare confusione ( come dice giustamente Mario) .... Fucile: stesso fucile "Arbabujio 42 cm" in due configurazione diverse ( roller e doppio elastico come da schemi già presentati). Asta : stessa asta da 6 mm con unica tacca Kg applicati in totale agli elastici : 47 Kg Risultati: Ora potrei fare ( ma mi ci vuole un pò di tempo) una seconda prova: accorciare gli elastici in versione doppio elastico fino ad avere l'energia immagazzinata in funzione dell'elongazione ( come suggerito da catandrea84) uguale a quella della ve
  22. Quella è la forza necessaria per mantenere allungato un elastico non il lavoro per tenderlo fino a quell'allungamento ...l'energia immagazzinata dall'elastico è pari ad 1/2*k*x^2 ed è uguale (a meno di fattori moltiplicativi) all'area sottesa dalle curve sperimentali da te ricavate. Le curve invece dimostrano quello che avevo anticipato, ovvero che la k (che rappresenta la pendenza delle curve sperimentali) diminuisce come 1/allungamento, k ha l'andamento di un'iperbole e le curve trovate sperimentalmente hanno un'andamento quasi speculare a quello di un'iperbole. Se vuoi informazioni diret
  23. Un roller io non lo ho mai usato, non ho nessuna esperienza e da qui le domande banali, scusatemi ancora. Xche` Fabio parli di quel modello di Itio e lo definisci pretensioanto? A questo punto devo rivedere cio` che pensavo eroneamente di aver capito. Mi spiegate x favore facendo anche un ex pratico con i modelli di Itio e il nuovo nato in casa Beuchat, il marlin revolution, cosa si intende x pretensioanto e "roller normale", non pretensioanto? Grazie Grazie ancora a Fabio, Itio, Stefano , AM, a tutti voi, X le prove presentate, questa bella opportunita`, e x come viene trattata, gr
  24. No, Stefano, non ha alcun senso. Hai (per il momento) due variabili fondamentali: Forza e Lunghezza di carico. Quindi o le fissi tutt'e due (e in questo caso devi cambiare il proietto) o le vari entrambe... non è difficile. Il vecchio discorso di mele con mele incombe... Per favore, rileggi quello che ho scritto prima altrimenti finiamo in un ginepraio il cui risultato sarà solo di confondere le idee a tutti. Ciao (a stasera) Il problema, di fondo, Mario è che nel momento in cui fisso Forza e Lunghezza ( come dici tu) confronto sempre mele con pere perchè devo comunque cambiaro i
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