TESTAELISCA

Effettivamente sono comparse indicazioni di tempo trascorso un poco eccessive a mio giudizio, penso al ricambio dei liquidi ma anche alla fame, qui sarebbe interessante qualche parere medico, personalmente pesco in media 4 - 5 ore al massimo ho raggiunto le sei ore ma su quote basse al razzolo.

40? Pensavo di più. Auguri, AH AH, auguri Ps io ne ho 42 c'è poco da ridere.

Ora provo con una provocazione, io ho la sensazione, "ma è una sensazione", che se bevessi zuccheri con una certa continuità e mi riposassi un poco potrei pescare quasi all'infinito, oppure andrei inevitabilmente in sincope?

O che sò vivi sti capelli ? Mettili bene " con cura" dentro la muta prima dell'immersione, è anche probabile che la tuta vesta poco sulla testa e il viso, ad esempio se scende sotto il mento.

Allora, vediamo se ho capito, quindi se io continuo a pescare per ore diciamo otto dieci e più anche riposandomi adeguatamente è inevitabile che vada prima o poi in sincope?

Scusate se mi intrometto, continuo a dire che non sto capendo un piffero consapevole che è un mio limite. Prova allora a fare due domande bischere: io non gioco quasi mai a pallone e quando gioco il giorno dopo mi dolgono le gambe e non solo. Se pinneggio per tre ore dopo quattro mesi di inattività il giorno dopo non mi duole niente, come non mi duole niente se in un periodo continuo di pesca pinneggio per sei ore filate. Non sono un atleta come si spiega? L'altra domanda è: con l'adeguato recupero trascurando i fenomeni termici potrei pescare per ore e ore, fino a quando?

E' bello vedere che la passione per questo sport muove le volontà dei singoli e lo fa senza interessi economici. Penso sia motivante lasciare una traccia in un contesto credo ancora poco conosciuto in quanto di nicchia e forse poco commerciale. Questi ragazzi sono Valori, e mi sento in dovere di ringraziare questi due Signori per quello che hanno dato e che daranno ancora per la pescasub.

Muta, piombi, pinne, coltello, pallone con sagola "poca per ora", calzari e guanti, fucile 50 o max 70 oleo per iniziare con fiocina 5 punte, maschera e cannello, sacca per i pesci attacala al pallone con due fiocine di riserva dentro, pedagno sulla sagola in caso ti fermi un poco su di un posto. Comincia su tre quattro metri al massimo, concentrati su polpi triglie scorfani e tordi, a maggio ci sono anche le seppie. Poi dopo un bel po di tempo se hai continuità, passi alle cavigliere e provi un poco di aspetti sempre su bassofondo, tentando a sarpe e muggini, poi.......è lunga la storia.

Sempre di muso, tutti i pesci mai attendere il fianco. Ricordarsi di irrigidire il polso prima del tiro sopratutto con i fucili ben carichi e potenti.

Ancora poco e poi le mie frequentazioni saranno solo notturne.

Le gare hanno un loro fascino, vedere quindici imbarcazioni piene di pescasub che solcano il mare è affascinante, è bello il gesto atletico, il momento della pesatura, il pranzo insieme, le polemiche sulle possibili manfrine, sono esperienze della vita sicuramente gradevoli se vissute con leggerezza.

Cacchio, siamo messi maluccio, allora divento maligno, non è che le AMP qualcuno le vede come riserve di pesca personali e sono gli unici veramente contenti insieme ai bracconieri?

Per controlli poco efficaci intendo avere in mare polizia, capitaneria, carabinieri, ora anche forestale o guardie regionali bho, finanza, tutti di giorno a controlare i documenti delle barchette, o i palloni a 500 mt. Poi, sicuramente si fanno controlli anche di notte , ma se si coordinassero fra loro forse non sarebbe meglio? Ti dirò di più forse non è nemmeno necessario sempre uscire in mare per beccare i bracconieri ma è sufficiente una buona indagine a terra, girando e indagando per i porticcioli e approdi, ascoltando voci qua e la anche dei professionisti ad esempio. Non conosco bene

Bellissima discussione, un poco tecnica, ma illuminante. Ho capito poco a dire la verità e mi gira la testa , qualcuno potrebbe darci delle indicazioni utili per impostare correttamente una pescata, ad esempio il crampo come va interpretato? Perchè anche il crampo poi passa. Se io pesco per sei ore sui 5-8 metri con molta molta calma, sempre però pinneggiando, andata e ritorno, rischio molto? E da quando? Forse è meglio che faccia l'andata un poco largo e il ritorno sottocosta? Oppure forse è meglio che faccia l'andata contro vento sotto costa e il ritorno in corrente un poco più largo?

Il pescasub di giorno non deve far paura a nessuno, è il bombolaro- pescasub di notte che compromette la categoria, è difficile distinguere il pescasub che può diventare bombolaro e viceversa, spesso sono l'uno e l'altro insieme o per lo meno lo sono stati. La categoria si fa se si obbliga il pescasub a tesserarsi e a conseguire un corso con rilascio di brevetto obbligatorio, un corso ben strutturato, con istruttori all'altezza, con linee definite ponendo un particolare accento sul'etica e la sicurezza. Poi, il resto, spetta ai controlli sul territorio, oggi spesso fatti male e dispersivi.

Finalmente domande che tendono alla tecnica e non al tempo di immersione. Si, la marea influisce sulla pescata sopratuttto se si pesca sul bassofondo, è sempre meglio immergersi con la marea crescente, il fenomeno è meno sensibile su quote più elevate. L'orario è altrettanto importante, forse anche di più, l'alba è il miglior momento per pescare e il tramonto, il pesce è più attivo e in mangianza, alcuni pesci invece amano anche le ore calde, come l'orata. Poi, il pesce ha la coda e....... si muove .

La federazione non da indicazioni precise su prezzi e argomenti da trattare, autorizza il corso di pescasub in base ai nominativi degli istruttori. Il corso di pescasub prevede l'iscrizione alla Fipsas e di solito viene svolto da circoli o associazioni affialiate alla federazione. Il corso di apnea è relativo all'apnea, cugino del corso pescasub ma molto diverso in alcune componenti sostanziali legate alla sicurezza dell'individuo, quindi molto importanti. Per un pescasub il corso di apnea non solo non ci azzecca, ma direi che è da evitare.

Aspettando, aspettando. Il ritmo della respirazione regola il il sistema cardiocircolatorio, una buona respirazione aumenta efficienza e funzionalità dell'apparato respiratorio, non solo ma favorisce il controllo degli stati d'ansia ed emotività, favorendo la concentrazione. La CONCENTRAZIONE, lo definirei uno stato di rilassamento dinamico che tende ad acquisire la massima acquaticità, e cioè il controllo dei ragionamenti e delle azioni muovendosi in modo oppurtuno nell'elemento acqua. Ci sono spunti?

Mentre aspettiamo si parla di controllo? Definizione di sensibilità: proprietà di ricevere, trasmettere e percepire impressioni grazie a determinate strutture del sistema nervoso. Nell'uomo in immersione tutte le sensibilità subiscono modificazioni che se non ben conosciute possono creare inconvenienti. Percezione cinestetica: ci informa della posizione del corpo, in acqua è avvertita in maniera ridotta e incerta, per la continua e rapida variabilità delle condizioni ambientali. Percezione visiva: è alterata e non corrisponde alla realtà, ingrandita per 1/3. Percezione acustica: modificat

Forse può interessare, dal Tirreno:MARCIANA MARINA. «Le aree marine protette sono un intervento finalizzato a mantenere cultura, tradizione, saperi e sapori intrecciati con l’ambiente». Definizione di Stefano Donati, geologo, tecnico del ministero dell’Ambiente, intervenuto mercoledì a Marciana Marina all’iniziativa di Legambiente, ha cui hanno partecipato anche il presidente del Parco, Mario Tozzi, Umberto Mazzantini e Sebastiano Venneri, dirigenti nazionali dell’associazione ambientalista. Stefano Donati non è un geologo qualsiasi del ministero dell’Ambiente, ma uno dei tecnici che ha fat

E' indubbiamente una pescata strana, non tanto per il peso quanto per il numero sopratuttto di saraghi, e tutti all'incirca della stessa taglia. Potrbbe essere stata una buca fortunata, dove probabilmente ora non c'è più niente, oppure, bho, loro lo sanno, al libero una pescata così la vedo difficile in zone normali di pesca, però non si può giudicare comunque .

Se pensi che l'articolo possa essere postato, non ne conosco la lunghezza, ritengo che potrebbe essere sicuramente utile a tutti, in caso contrario manda pure, anzi ti ringrazio per l'interessamento. La nostra è una disciplina molto articolata, più si ampliano le conoscenze maggiore diventa la consapevolezza. Grazie, ancora.

Il buon senso e la conoscenza dei propri limiti è importante, ma è altrettanto importante ad esempio sapere quali sono i centri nervosi adibiti all'invio dei segnali di ripresa dell'apnea e come questi possano essere falsati, ad esempio dalla profondità o dall'iperventilazione. Si può essere in condizioni psicofisiche eccellenti, non percepire alcun senso di disagio ed essere in situazioni ad alto rischio ugualmente.

Salvo, non abbandonare niente, usa il forum e fai delle ricerche, ci sono argomenti molto interessanti dibattutti ampiamente proprio sulla pesca subacquea. Saranno evidenti le differenze fra la disciplina di apnea e quella di pescasub, Caio ha già dato un piccolo saggio in questo senso. Nella sezione pesca, in questo momento c'è un argomento interessante sulle tecniche di rilassamento, se sei interessato spero che qualche delucidazione tu la possa avere. Delle volte provoco un pochino, mi diverto anche in questo nel forum , via non te la prendere.

Cosa c'entra con la pesca? Siamo in un forum di pesca, l'apnea è l'apnea, la pesca è la pesca. Nel mezzo ci sono 4 ore di immersioni continue e di lavoro muscolare. Il tempo di immersione per rendere efficace la pesca influisce molto meno di quello che si pensi. Per pescare 30 secondi sono sufficienti, poi migliorarsi è sempre positivo ma cercando l'allenamento e l'eperienza. Un grande istruttore Livornese diceva " i pesci sono come le donne, non cercate mai di capirli-e, quando passano si prendano e basta", grande Massimo.