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Gabriele Delbene – Campionato Europeo 2003


In Portogallo circolano l’incontro con grosse spigole è frequente

Al XXIV° Campionato Europeo di Lagos, disputato il 20 e 21 Settembre, Pedro Carbonell ha conquistato il titolo, sottraendolo al nostro Stefano Bellani, primo degli italiani al sesto posto. Gli altri azzurri Fabio Antonini -assistito da Gabriele e Delbene- e Marco Paggini -assistito da Daniele Petrollini- si sono classificati, rispettivamente, all’ottavo e nono posto. Iniziamo la pubblicazione dei commenti dei protagonisti con questa intervista a Gabriele Delbene e con quella a Stefano Bellani, entrambe a cura di Simone Belloni.

Allora Gabriele, come è stata la preparazione?

Abbiamo incontrato mare con acqua torbida e forte vento da Ovest per 7 giorni consecutivi, per cui abbiamo impostato una pesca al libero e sottocosta, cercando il pesce tra i frangenti. In seguito le condizioni si sono fatte migliori per almeno 4/5 giorni, ed allora abbiamo cominciato a perlustare zone più profonde alla ricerca del pesce di tana come gronghi, mostelle, saraghi e cernie. Abbiamo trovato più fuori 2/3 sommi interessanti con grossi labridi, mostelle ed anche una cernia di 10kg, quest’ultima vista per un paio di giorni e poi scomparsa (a conti fatti non avrebbe cambiato cmq l’esito della gara!).

Peraltro, questi pochi giorni di preparazione simil-mediterranea, non ci hanno consentito di verificare l’effettiva validità di una pesca a segnale e, nonostante qualche zona buona trovata, non abbiamo potuto competere con altre nazionali molto più preparate di noi.

Insomma, di meglio non si poteva fare!

Pertanto con Antonini dovevamo fare una scelta, e siccome statisticamente era più probabile una condizione di mare montante, abbiamo deciso di impostare la gara al libero.

Gabriele Delbene è un atleta del Team Sporasub

A livello di specie e comportamento, c’è grande differenza tra il pesce atlantico e mediterraneo?

Innanzitutto, il pesce è generalmente di maggiori dimensioni, più frequente e, soprattutto, più tranquillo. Poi ci sono molte differenti grosse specie, tra cui dentici corazzieri, ombrine, parghi, spigole giganti (in una pescata ne ho presa una di 7 chilogrammi in 4 metri d’acqua!) e quindi l’incontro col bestione è piuttosto facile. I pesci più frequenti sono salpe, labridi, saraghi, gronghi, mostelle, cefali e spigole.

I pinnuti subiscono molto l’influenza del tempo, ad esempio le salpe (che arrivano a 2 kg facilmente) in presenza di mare mosso e torbido sono facilissime, mente con mare calmo e limpido in condizioni risultano quasi impossibili. Con la marea alta il pesce si porta sottocosta, mentre con la bassa si allarga verso il fondo o s’intana (specie i saraghi) in un metro d’acqua.

In condizioni di mare calmo ed acqua chiara anche saraghi e muggini erano piuttosto diffidenti, probabilmente perchè la consistente presenza di predatori (serra, spigoloni ecc) li mette in allarme.

Quanto doveva pesare una specie per essere ritenuta valida come cattura?

Vediamo:

– sarago, salpa, cefalo, triglia e spigola maculata 500 grammi, con un limite massimo di 12 prede;

– spigola “classica”, mostella, sarago faraone, orata, dentice e tordo 700 grammi, limite massimo di 12 prede;

– murena 1,5 chilogrammi, limite massimo 5 prede;

– grongo 5 chilogrammi, limite massimo 5 prede

– ombrina, bocca d’oro e cernia 5 chilogrammi, con limite di un solo esemplare.

Allora, alla partenza della prima giornata…?

Abbiamo fatto una gara prevalentemente all’aspetto, ma anche un po’ d’agguato e qualche tanetta interessante, con muta da 5mm, arbalete da 90 o 75cm Viper Carbon Italia o Aspic e pinne Graphiber.

Gabriele Delbene con uno splendido dentice

I carnieri delle giornate da cos’erano composti?

La prima giornata sia Carbonell che i Portoghesi avevano perlopiù saraghi, mostelle (anche di 3kg) e enormi gronghi. I pesci più interessanti: una cernia di 12,5kg di Domingues, un pargo mulatto (Plecto Rincus) di 8,3kg del croato Gospic ed un dentice di 6,2 kg catturato da uno Sloveno. La seconda frazione ha visto, nei carnieri dei più forti, cefaloni (tutti hanno raggiunto la quota massima, che era di 12pz.), spigole e grossi tordi. Bellani ha preso una Spigola di 6 chilogrammi.

Entrambi i campi gara erano validi?

Tutti e due ottimi, ma morfologicamente abbastanza differenti. Il primo si estendeva anche molto al largo ed era più adatto ad un’impostazione a segnale, il secondo invece era una linea di costa con pareti a strapiombo, dunque più adatto ad una pesca al libero.

Anche tra le specie al libero c’era della differenza nelle presenze. Il primo era ricco di salpe con pochi cefali, il secondo ricco di cefali, ma con poche salpe.

In quest’ultimo abbiamo fatto meglio, segno che il mare mosso anche il primo giorno ci avrebbe permesso, quasi certamente, un risultato migliore.

A prova di ciò ho visto Fabio pescare nella schiuma oltre un’ora con Carbonell, e devo dire che era molto preparato, tanto che i tempi di recupero tra lui e Pedro erano simili ma Fabio aveva apnee più lunghe! Ripeto, ci ha spiazzato la prima frazione.

Come vedi questo tuo ritorno in Nazionale?

Sono contentissimo di avere riconquistato la fiducia del C.T. Roberto Borra e, soprattutto, di aver trovato un ambiente goliardico ed affiatato. Con i ragazzi c’era sempre un clima sereno, pieno di scherzi e di assoluta professionalità e stima. Davvero un bell’ambiente che, in un certo senso, ha alleviato un po’ il peso e le tensioni che spesso aleggiano in una trasferta così importante! Per fare un’esempio abbiamo incontrato acqua molto fredda in preparazione (12gradi) e chi, come me, non aveva guanti o calzari da 3mm ha patito il freddo di brutto… insomma qualche risata ci ha scaldato!

Insomma, ma Carbonell è imbattibile?

Assolutamente no! Di Superman non ce ne sono! Ha una grossa esperienza, tanta malizia e gente che lo aiuta. Sia chiaro: è un ottimo pescatore, ma battibilissimo.

Grazie Gabriele!

Sono disponibili per il download in formato PDF compresso con Winzip i seguenti documenti (clicca sui link per scaricarli): Classifica IndividualeClassifica per Nazioni( la classifica per nazioni non è riconosciuta dalla CMAS)

Category: Articoli, Interviste, Pesca in Apnea

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