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Gare Pescasub: A Rovigno è grande Pathos

| 16 Marzo 2016 | 0 Comments

Testo originale e foto di Valentina Prokic
Traduzione a cura di Fabio Sfiligoi

Giacomo De Mola, Igor Bisulli e Riccardo Sciarotta, con il nome Pathos, sono i trionfatori della 15.esima edizione della Coppa Città di Rovigno, la Perla dell’Istria, città che profuma di quella patina d’antico e che ricorda lontanamente Venezia. Del resto la lingua italiana o il dialetto istroveneto sono comunissimi da queste parti.

La squadra vincitrice all'arrivo in porto (foto V. Prokic)

La squadra vincitrice all’arrivo in porto (foto V. Prokic)

Una delle gare di pesca subacquea più quotate in Croazia e in Europa ha calamitato in Istria la bellezza di 54 squadre provenienti da Francia, Italia, San Marino, Slovenia, Grecia, Montenegro e Croazia.
Dopo le cinque ore di gara quelli della Pathos hanno presentato sulla bilancia 16 pesci: un tordo nero, un’orata, uno scorfano, due tordi pavone, cinque mostelle, sei corvine e cinque gronghi per un bottino complessivo di 24.900 punti. “È soprattutto una vittoria di squadra – racconta Giacomo De Mola a fine gara – siamo tre sub dalle caratteristiche diametralmente opposte, uno diverso dall’altro. Chi ama la profondità, uno è veloce e poi c’è il tattico. Queste peculiarità messe insieme ci hanno portato al successo. La notte prima della gara abbiamo trascorso due ore per metterci d’accordo sul modo in cui saremmo andati ad affrontare la prova come team” ha rivelato De Mola.

Il secondo posto è stato appannaggio dei vincitori dell’anno scorso ossia della squadra dello Škarpina di Nerezine (Neresine) formata da Daniel Gospić, Đani Uhač, Livio Fiorentin e Vlado Ivančić. La piazza d’onore per una squadra fotissima è arrivata in virtù di 13 pesci – uno a testa per, salpa, orata, scorfano, scorfano, mostela e sarago più tre corvine e quattro tordi pavone per un totale complessivo di 26.694 punti.
La formazione fiumana del Luben (Dario Babić, Robert Dobran e Dean Linić) ha concluso la gara all’ultimo gradino del podio con 24.624 punti oltre a cinque gronghi, altrettanti tordi pavone, un tordo nero, due mostele, un sarago e tre corvine.

Solo un secondo posto per la squadra di casa guidata da Gospic (foto V. Prokic)

Solo un secondo posto per la squadra di casa guidata da Gospic (foto V. Prokic)

Più dietro in classifica il Team FNPSA France (Philippe Bunel, Jean-Laurent Gardarein e Aurelien Bouzon) con 20.277 punti, mentre quinto si è classificato il Team Meister (Davide Bruni e Lucio Servilliani) con 19.626 punti.
Fino al decimo posto, per concludere la top ten, si sono piazzate due squadre croate, una slovena, un team greco e gli italiani del Team Toscano. Alle squadre che sono andate sul podio gli organizzatori hanno consegnato coppe, medaglie e premi messi in palio dagli sponsor, i brand Spora Sub, Dive In e Omer.
Il premio, un fucile Triton, per il pesce più pregiato portato a riva, una corvina di 1.480 grammi, è andato all’italiano Davide Bruni del team Meister, mentre dall’altra parte Luka Kaminski dello Jastog di Šmrika ha centrato il grongo più pesante, un bestione di 9.300 grammi, guadagnandosi un fucile Dive In.
Premi speciali sono stati consegnati al team più giovane, il Rovinj Sub (Marin Radić e Antonio Benussi), e all’unico sub donna in gara: Danijela Erlić.
L’azienda Blacktech per l’occasione ha consegnato delle pinne speciali al selezionatore croato Branko Ikić: potranno tornargli utili al prossimo campionato Mondiale in Grecia.
Concorrenza forte e numerosa
A Rovigno il lotto dei sub che si presenta al via da sempre è spesso di alto livello. È stato così anche questa volta.
I concorrenti di casa non hanno alcun vantaggio rispetto ai sub che provengono da altri Stati. Si è dimostrato negli anni che le formazioni ospiti si presentano al via molto preparate e quindi senza handicap rispetto ai “locali” il che è garanzia di gare spettacolari e di alto spessore tecnico.

L'adrenalina della partenza (foto V. Prokic)

L’adrenalina della partenza (foto V. Prokic)

Lo Škarpina di Nerezine in virtù del successo dell’anno scorso si presentava ai nastri di partenza in virtù di favorito d’obbligo, la squadra da battere, seguito a ruota dal Medulin degli esperti Branko Ikić e Josip Urti che già figurano nell’albo d’oro dei vincitori a Rovigno, mentre il terzetto del Luben, una combinazione di sub di Fiume e Pola, veniva annoverata tra i papabili al successo ma non tra i più quotati.

In quanto ai sub italiani, vanno messi di diritto in quei team che possono vincere a prescindere dalla gara a cui partecipano, vuoi per tradizione, vuoi per la storia del movimento. Quest’anno in più il Team Pathos (che in greco è la capacità di suscitare grandi emozioni, come lo può essere la gioia per una vittoria ad esempio) si è distinto per il fatto di aver schierato il debuttante, almeno a Rovigno, Giacomo De Mola, messosi in grande evidenza con ottimi risultati in due gare a Palma de Mallorca.
Bisognava mettere in conto anche i francesi, capaci in Istria in passato di piazzare sempre qualche team in una delle prime cinque posizioni, come ospiti fissi negli anni della prova rovignese, per loro ormai il mare a queste latitudini, non presenta più un’incognita.
Dopo un paio di anni di assenza a Rovigno si è rivista una formazione ellenica, guidata dal trionfatore del Masters di Palma, il neomaster Tasis Peroulis, accompagnato dal “boss” dell’azienda XT Diving Pro, Tasos Chalaris, e da Lambros Dertilis: non potevano mancare a un’edizione celebrativa come la 15.esima della Coppa Città.
La selezione sammarinese si è rafforzata con un elemento d’esperienza che risponde al nome dello sloveno Robert Podgoršek mentre il Montengro, che sta facendo esperienza in questa disciplina sportiva, ha mandato a Rovigno due squadre. La lista d’iscrizione finale in questo modo si presentava nelle vesti di garanzia di incertezza fino all’ultimo secondo, all’ultimo pesce della pesatura, svolta presso l’albergo Park.

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