Home » Altre discipline » Tiro al Bersaglio Subacqueo » VI° Trofeo Citta’ di Brescia: il racconto

VI° Trofeo Citta’ di Brescia: il racconto

| 17 Aprile 2008 | 0 Comments

Atleti in azione al VI° Trofeo Città di Brescia (Foto E. Cinelli)

Campionato Provinciale e selettiva per il Campionato Italiano

Alla partenza del biathlon (Foto E. Cinelli)

Meno cinque ‘ meno quattro ‘ meno tre ‘ Meno due ‘ meno uno ‘ viaaaaa!

All’unisono cinque atleti si tuffano e velocemente percorrono la distanza che li separa dalla loro meta. Sono pochi metri ma vanno percorsi in apnea, rapidamente e mantenendosi mentalmente lucidi. Veloci arrivano sulla linea di tiro, agguantano con una mano la ventosa che permette loro di fermare l’abbrivio e piazzarsi al meglio, puntano il fucile e tirano, quasi senza mirare, alla fine l’importante è entrare nel bersaglio, poi velocemente si girano e tornano al punto di partenza da dove si dovrà ripartire per il successivo percorso. Il gruppo inizia a perdere sincronia: chi si sofferma un poco di più per il tiro, chi ha problemi con il caricamento del fucile, chi è più lento nella pinneggiata, chi ha bisogno di più tempo per recuperare.

Azione del biathlon (Foto E. Cinelli)

Ecco che un atleta è gia ritornato dietro la linea di partenza, raggiunge la superficie, respira un poco per prendere fiato. Ehi! Si sente forte! Due soli respiri ed è già ripartito. Pinneggia veloce, tira, si gira su se stesso facendo perno sulla maniglia della ventosa e via, di nuovo verso la linea di partenza a riprendere fiato. La cosa si ripete per cinque volte e ogni volta la fatica sale, le gambe si fanno sempre più dure, riprendere fiato sempre più difficile, tirare e fare centro sempre più delicato.
La in mezzo alla piscina, un atleta sta adottando tecniche nuove, è l’eclettico Mauro Sanvito (Nord Padania Sub Varedo) che sperimenta l’uso del tubo centrale da pinnato e nuota a delfino invece che pinneggiare nella maniera classica. Alla fine risulterà quinto, un risultato sensazionale considerando che, nel Tiro Sub, è alla sua prima competizione, sarà stato avvantaggiato dalle tecniche e dai materiali utilizzati?
Qui in prima corsia sta dando il meglio di se uno dei favoriti, Giuseppe Meduri (Team Tecnoblu, atleta del Sub Club Brescia e organizzatore della competizione per conto dello stesso Sub Club Brescia), è velocissimo ma, purtroppo, la fatica organizzativa si fa sentire e deve cedere al quarto tiro: un vero peccato, così a occhio doveva essere in testa.

Azione del biathlon (Foto E. Cinelli)

Questo è il Biathlon, specialità emozionante e faticosa, forse la più bella esteticamente tra tutte quelle del Tiro Subacqueo, un misto di resistenza, tecnica, psicologia, tattica e dote fisica, ma il suo maggiore pregio è che il pubblico può seguire e comprendere direttamente i valori in campo dato che uno dei fattori di gioco è il tempo. Poi possono arrivare le sorprese (tiri fuori bersaglio), ma intanto è grande il coinvolgimento dato dal vedere gli atleti sfilarsi, sorpassarsi, fermarsi a riprendere fiato oppure passare via veloci con un solo respiro. Peccato che sugli spalti di pubblico ce ne sia veramente poco, sarebbe bello vederlo in piedi, sentirlo incitare il proprio atleta preferito, fremere per l’eccitazione della gara.
Ma verranno sicuramente i giorni in cui quegli spalti saranno pieni, il Tiro Sub merita di avere pubblico, il Tiro Sub ha le carte in regola per entusiasmare anche il pubblico oltre che gli atleti, il Tiro Sub sta crescendo enormemente: negli ultimi tre anni il numero di atleti si è triplicato e il trend è tutt’altro che arrivato al suo culmine.

Sdlengh, sdlengh, sdlengh! I colpi delle aste contro i supporti che sorreggono i bersagli si sentono distintamente qui sott’acqua, scandiscono il ritmo incredibile che gli atleti stanno sostenendo.

Ancora biathlon (Foto E. Cinelli)

Le batterie si susseguono regolari. Alla fine risulterà vincitore Girolimetto Primo (Sub Club Brescia) con 5 tiri piazzati e un tempo di soli 112 secondi ‘ meno di due minuti per percorrere, in cinque tornate, tra andata e ritorno, 100 metri di apnea e tirare 5 tiri ad un bersaglio di 11 centimetri posto a 3 metri di distanza. Non c’è che dire, una prestazione non indifferente!
Al secondo posto si piazza il veterano Singia Roberto (Europa Sporting Club Brescia), un grande campione del Tiro Sub che per i suoi meriti sportivi è stato più volte premiato ed è ora entrato a far parte del nuovo Team Mares, azienda conosciutissima nel mondo della subacquea; un grande riconoscimento per Roberto ma anche per l’intero mondo del Tiro Sub. Roberto si piazza sul podio con 4 tiri piazzati e 115 secondi.
Chiude il podio Mirco Casarotto (Team Giman Sub – Sub Club Brescia), anche per lui 4 tiri piazzati e 123 secondi.

Sempre biathlon (Foto E. Cinelli)

Ma il Biathlon è stata solo l’ultima delle fatiche di questi meravigliosi atleti, ora sono le 13 e mezza mentre la giornata è iniziata presto, alle 7.30 per l’organizzazione, a cura del Sub Club Brescia e coordinata, come già detto, dall’infaticabile Pepu (Giuseppe Meduri), alle 8 per gli atleti.

Prove libere (Foto E. Cinelli)

Come sempre il briefing pre-gara, con gli avvisi tecnici dell’organizzazione e le precisazioni del Giudice di gara, il conosciutissimo e apprezzato Valerio Gozzoli. Viene presentato il Direttore di Gara, la simpaticissima e bravissima Emanuela Damiotti, coadiuvata dai cronometristi della Brixia Crono (F.I.CR.) coordinati da Sergio Corassori, il mitico segretario del Sub Club Brescia. Poi’ tutti in acqua per le prove libere, organizzate in due batterie di 20 minuti ciascuna e indispensabili per verificare l’assetto proprio e dei fucili. Lo scenario subacqueo è affascinante: una marea di persone che occupano pochi metri d’acqua e che si alternano a fronte dei bersagli per provare il tiro.

Fineeeeee! La voce forte e decisa del Direttore di Gara si fa sentire, le prove libere sono terminate e tutti gli atleti devono sgombrare il campo di gara. Si da inizio alla competizione vera e propria.

Ci si avvicina alla linea di tiro (Foto E. Cinelli)

I primi a scendere in acqua sono gli atleti del Tiro Libero, questi dovranno effettuare due manche e per ognuna la prova consiste nell’effettuare 5 tiri caricando i fucili in immersione.
La prima batteria si prepara dietro la linea di partenza. 5, 4 ,3, 2, 1, partiti. Nuotando in superficie si portano nei pressi della linea di tiro ove hanno già piazzato le loro ventose, capovolta e giù sul fondo della vasca; in apnea si carica il fucile, ci si piazza per il tiro, si prende la mira, si spara, si recupera l’asta, che essendo senza punta rimbalza sul bersaglio e si adagia sul fondo della piscina, infine si risale in superficie a riprendere fiato e prepararsi per il tiro successivo. Proprio davanti a me, in prima corsia, affronta la sua prova Nicola Mosca (Sub Club Brescia) che da poco gareggia con un continuo e interessante miglioramento. Poco più dietro posso osservare l’azione sicura della veterana Paola Violi (Ocean Sub Modena), ormai abituata alle vittorie. Poi, in terza corsia, Maruska Marini (Sommozzatori Almè), alle sue primissime esperienze ma già denota un’ottima predisposizione e una buona tenuta alle pressioni dell’agonismo. Poi sfumano nell’acqua gli altri 4 atleti che stanno cimentandosi nel tiro. Si 4, perché in questa gara per la prima volta, grazie all’ampiezza della piscina, si sta sperimentando la formula delle sette linee di tiro, formula che dovrebbe permettere di contenere i tempi di svolgimento della competizione (e infatti così sarà). Al lato pratico il vedere così tanti atleti in acqua rende anche molto sotto l’effetto estetico-fotografico.

Tiro libero (Foto E. Cinelli)

L’ultima batteria vede in acqua gli atleti maschi più forti ed esperti, tra questi infatti uscirà il podio del Tiro Libero. In prima corsia Giuseppe Meduri affronta la sua gara con tranquillità e sicurezza, piazzando tiri precisi e lasciando poco spazio agli avversari: 4 centri perfetti e un tiro fuori di poco nella prima manche, una seconda manche solo leggermente meno brillante, un punteggio totale che per poco non lo vede eguagliare, se non superare, il record di punteggio nella storia del Tiro Libero.
In seconda corsia gareggia un grande campione noto non solo nell’ambiente del Tiro Sub e che è stato recentemente investito dell’ambitissimo ruolo di Tecnico della Nazionale Italiana di Tiro Sub. Si tratta, per chi ancora non l’avesse capito, di Tino De Luca (Team Seatec), atleta che ha proprio quest’anno fondato la squadra dell’Europa Sporting Club, senza peraltro abbandonare del tutto i legami con il Sub Club Brescia coi cui colori ha per lungo tempo gareggiato e vinto. Purtroppo per lui oggi non è giornata, ma è anche giusto così: largo ai giovani!
In terza corsia un altro neo-mattatore del Tiro Sub, Primo Girolimetto (Sub Club Brescia), due manche regolarissime ma non irresistibili.

Più in la, nella corsia centrale, ben visibile grazie alla limpidezza delle acque del Palasystema, splendido impianto natatorio messo a disposizione dal Comune di Brescia, si muove deciso e sicuro Roberto Singia. Purtroppo la sua prestazione, pur eccellente, non sarà sufficiente a farlo salire sul podio e si dovrà accontentare della quinta piazza.
Al quarto posto Luca Marchionni, sceso in corsia tre con la quarta batteria.

Palasystema di Brescia (Foto E. Cinelli)

Valerio Gozzoli all’opera (Foto E. Cinelli)

Il tempo scorre veloce e la gara di Tiro Libero giunge al suo termine, gli atleti si accalcano attorno al tavolo del Giudice di Gara e controllano i loro bersagli, le classifiche vengono redatte e affisse quasi in tempo reale e’ sorpresa: è necessario uno spareggio tra Girolimetto e Tiziano Garuti (Ocean Sub Modena) ambedue secondi con 3500 punti.
I due atleti scendono in acqua decisi a darsi forte battaglia e, infatti, i due punteggi sono alti, 1850 e 1800′ solo per 50 punti la sconta Girolimetto, Garuti deve accontentarsi di un meritatissimo terzo posto.

Si cambiano i bersagli (Foto E. Cinelli)

Ma non c’è tempo per i festeggiamenti, il Direttore di Gara incalza e chiama gli atleti alla preparazione della staffetta.
Le prime squadre scendono in acqua e piazzano le ventose, poi al segnale del Direttore di Gara si portano dietro la linea di partenza. Gli addetti predispongono i bersagli sui supporti mentre gli atleti si preparano alla loro nuova prestazione. Ogni squadra è formata da due o tre componenti che, a turno, devono effettuare un totale di sei tiri, percorrendo, come nel biathlon, in immersione il tragitto tra la linea di partenza e quella di tiro (10 metri).

Nella prima batteria si cimentano, altra sperimentazione ideata per l’occasione, le squadre fuori classifica, ovvero gruppi di atleti che, per varie ragioni, non avevano una squadra in cui gareggiare. Nelle altre due scendono in acqua le squadre vere e proprie e la battaglia si fa serrata: il punteggio finale è dato da un connubio tra punteggi di tiro e tempo di percorrenza totale, gli atleti sono pertanto sollecitati a spingere sulle pinne e tirare nel minor tempo possibile ma, nel contempo, devono cercare di colpire il centro del bersaglio, un piccolissimo anello nero con diametro di poco superiore al centimetro.
La spunta la squadra A del Europa Sporting Club (De Luca, Singia e Vergine), seguita dal C.S. Nord Italia Vicenza (Didoni, Riato, Maculan), sull’ultimo gradino si piazza il Sub Club Brescia (Girolimetto, Casarotto, Meduri).

Cambio in staffetta (Foto E. Cinelli)

Alla staffetta segue il Biathlon di cui abbiamo già ampiamente parlato in apertura d’articolo.

Si aspettano le premiazioni (Foto E. Cinelli)

Terminata la competizione ci si sposta dall’altro lato della città, nell’accogliente e calda sede del Sub Club Brescia. Qui si terranno le premiazioni, il sorteggio dei premi e l’ormai tipico, mitico e atteso terzo tempo’ pastasciutta per tutti.

Seppur partite con un piccolo ritardo dovuto a questioni tecniche, le premiazioni si svolgono regolarmente, da evidenziare l’esemplare gesto di Ramunno Nada che segnala un errore di redazione della classifica del Tiro Libero Femminile a seguito del quale si trova al secondo posto a discapito di Marini Maruska. Un gesto nobile e di altissima sportività, un gesto che, invero, nel Tiro Sub non è nuovo, a segnare come gli atleti di questa disciplina siano atleti di lignaggio e non solo in termini di prestazioni sportive.

Dopo le premiazioni scatta il momento ormai tipico e topico: l’assegnazione del Tapiro d’Oro. Due sono i candidati, Tino De Luca e Luca Marchionni, Meduri non se la sente di dare dell’atapirato a Tino, quindi il simbolico e simpatico premio viene dato a Luca.
Non rimane, come da tradizione del Tiro Sub, che sorteggiare i premi. Grazie ai numerosi e generosi sponsor (Antolas Design, Omer Sub, Seatec, Tecnoblu, Coltri Sub, Giman Sub, Parisi Waterwear, Mepra S.p.A. e Punto Nave), c’è un premio per ogni concorrente e le muse della fortuna sono due simpaticissimi ragazzini che con allegra professionalità svolgono il loro ruolo.

Tavolo di premiazione (Foto E. Cinelli)
Tavolo dei premi (Foto E. Cinelli)

Consegna del Tapiro d’Oro (Foto E. Cinelli)
Si sorteggiano i premi (Foto E. Cinelli)

Nel frattempo in cucina fervono i lavori, nei due pentoloni l’acqua della pasta è arrivata a bollore, si versano i 5 chili di rigatoni e, in attesa della cottura, si prepara il sugo, un misto improvvisato ma saporitissimo. Pochi minuti ancora e la pasta è cotta; svelti, svelti si procede alla scolatura e al condimento, poi si passa all’attesa distribuzione: è da mattina presto che nessuno mangia e gli stomaci già da un poco reclamano la loro parte.
Poco a poco le bocche smettono di lavorare, le pance si placano e le sedie si svuota, restano gli ultimi irriducibili a cui tocca di fare pulizia, così anche questa splendida giornata giunge al termine, si chiude la sede del Sub Club Brescia e ci si saluta dandosi appuntamento alla prossima gara.

Terzo tempo (Foto E. Cinelli)

Riepilogo vincitori

Verifica ai contenuti tecnici Tiro Sub: Giuseppe Meduri
Impaginazione: Emanuele Cinelli

Tags: , , , , , , ,

Category: Altre discipline, Articoli, Tiro al Bersaglio Subacqueo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *