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Tiro al bersaglio: tante novita’ da Lignano

| 11 Giugno 2010 | 0 Comments

L’APPUNTAMENTO

L’attesa si fa febbrile, il pensiero è rivolto unicamente a quel gesto tecnico ed atletico che vale un’intera stagione di allenamenti e sacrifici, con la consapevolezza che il Campione potrà essere uno solo e non ci saranno prove d’appello.
Questo sentimento alberga nella mente di molti atleti che più o meno velatamente coltivano il sogno di indossare la maglia Azzurra con la scritta ‘Campione Italiano’ e ricevere quella medaglia d’oro’ di colore oro, in verità, ma dal valore intrinseco che supera di gran lunga quello che avrebbe se anche fosse in oro massiccio a 24 carati!

Un’originale foto di gruppo prima dell’inizio della gara di tiro libero (Foto L. Sampogna)

Le gare di selezione sono ormai archiviate e le gioie godute o gli errori commessi servono soltanto a fare crescere la tensione emotiva in tutti gli atleti, ben consapevoli che per potere salire sul gradino più alto del podio dovranno sfoderare una prestazione perfetta, senza possibilità di rimedio, se non dopo altri lunghi dodici mesi di attesa.
Questo è il Campionato Italiano, siamo alla seconda puntata di Subacquatica e per coloro che hanno già vissuto la prima edizione, questo nuovo appuntamento ha ancora di più il sapore della solennità.
La scelta del Settore Attività Subacquee della FIPSAS di accentrare in un’unica sede tutte le attività agonistiche indoor, con l’unica eccezione delle finali del Rugby Sub che si disputano nella vicina Latisana, ha brillantemente creato un circolo virtuoso grazie alla presenza contemporanea di qualche centinaio di atleti, con accompagnatori e familiari, che per due giorni e mezzo hanno animato festosamente la bella ed accogliente struttura del villaggio GE.TUR. di Lignano Sabbiadoro.

Gli scambi di esperienze tra gli atleti delle varie discipline hanno creato un interesse diffuso e già dopo la prima edizione dello scorso anno, seguendo la scia positiva di questo evento, si sono viste iniziative molto interessanti, come il Gran Prix Invernale, gara combinata di Apnea e Tiro al Bersaglio Subacqueo di Desenzano Del Garda ed il Trofeo Telethon di Cremona, dove hanno gareggiato addirittura 4 diverse discipline sportive appartenenti a tre Settori della Federazione, il Nuoto Pinnato, le Acque Interne e le Attività Subacquee con l’Apnea ed il Tiro Sub.
L’ulteriore elemento positivo di Subacquatica è stato quello di creare un interesse nei media e nelle riviste di settore che hanno avuto modo di commentare ben quattro sport diversi, dando visibilità a tutti, cosa che non avrebbe avuto lo stesso effetto se i Campionati fossero stati disputati singolarmente, in tempi e sedi diverse.

Tornando al Tiro Sub, la partecipazione numerica al Campionato Italiano esprime il trend degli ultimi anni, certamente anche in virtù del limite di atleti imposto dal regolamento che prevede una griglia di qualificati in base ai risultati delle gare di selezione, in compenso, continua l’instancabile opera di promozione sul territorio mirata a capillarizzare l’attività.
Benché non abbiano partecipato a Subacquatica, società come Bolzano Sub, l’Olokun di Ostia, il Blu Deep di Roma e diverse società della Regione Piemonte, si sono affacciate al Tiro Sub in modo appassionato e convinto.
Altre società esordienti, come l’Eridania Torino, l’Astrea Latina ed il Gruppo Subacqueo Ferrarese, hanno concretizzato il loro impegno profuso nelle gare di selezione, partecipando con i loro rappresentanti alla gara più importante della stagione.
Una menzione a parte la merita il Poseidon Team di Castellammare di Stabia, che grazie all’impegno ed all’entusiasmo dei numerosi atleti e dirigenti, si propone come nuovo polo di riferimento per lo sviluppo del Tiro Sub al Sud Italia, affiancando le Società siciliane da anni impegnate in questo incessante lavoro di crescita.

Uno dei protagonisti della gara: il nuovo regolo per la valutazione del punteggio (Foto L. Sampogna)

LA NOVITA’

L’introduzione nel 2009 del Campionato Italiano di Seconda Categoria di Tiro Libero Maschile per gli atleti che non avevano raggiunto la soglia dei 3.150 punti nelle gare di selezione, ha rinnovato l’entusiasmo di quanti si sono visti rilanciare per una vittoria che non è assolutamente di ‘serie B’, come testimoniano gli atleti che vi hanno dovuto prendere parte ed i punteggi di assoluto rispetto che i più bravi hanno realizzato.
Ma la vera novità di questo Campionato è l’introduzione del ‘regolo’ per la valutazione dei bersagli che viene effettuata in modo ‘oggettivo’, in quanto lo strumento viene posizionato da un addetto sopra il bersaglio da valutare, inserendo una spina del diametro di 6,5 mm nel foro dove l’atleta ha colpito, indicando così il punteggio secondo una scala graduata che tiene conto del centro effettivo del punto d’impatto dell’asta sul bersaglio.

Questo sistema, a differenza di quello precedente legato ai ‘settori a punteggio omogeneo’ con la valutazione ‘soggettiva’ del Giudice di Gara, elimina sul nascere ogni possibile disaccordo sul punteggio attribuito e premia l’atleta la cui rosa si dimostra più regolare, senza ombra di dubbio.
Lo strumento risulta indispensabile non solo nel Tiro Libero e nella Staffetta per Società, ma anche nel Biathlon dove il tiro sarà valido solo se il centro del foro sarà compreso nella riga più esterna del bersaglio, comunque nel limite di massima estensione della linea graduata e non più com’era prima, interrompendo la linearità della riga esterna, lasciando talvolta dei dubbi sull’effettiva validità o meno di un tiro.
In ogni caso, per gli atleti più bravi, le differenze nei punteggi totalizzati saranno spesso irrisorie, riducendo comunque al minimo la possibilità di dovere disputare spareggi e garantendo al tempo stesso un’omogeneità nell’attribuzione dei punteggi.
L’ulteriore novità di questa edizione è la SUPERCOMBINATA, in cui si assegna la Coppa Italia FIPSAS per Società, che andrà a premiare la Società sulla base della somma dei punteggi relativi ai piazzamenti dei migliori 3 atleti di ciascuna società, posizionati in ogni specialità individuale, più il punteggio relativo al piazzamento nella Staffetta per Società.
Vincerà la Società che avrà totalizzato il punteggio più basso, perché così avrà rappresentato meglio il Tiro al Bersaglio Subacqueo nella gara più importante della stagione.

Pierangelo Robba, Giudice di Gara (Foto L. Sampogna)

L’INCONTRO

Venerdì pomeriggio, all’arrivo al villaggio GE.TUR. si cominciano a vedere volti amici, quelli che hai visto spesso nel corso dell’anno e quelli che rivedi solo in queste circostanze e per questo, con maggiore gioia.
Gli atleti siciliani, come sempre numerosi e festosi, danno quasi l’idea di appartenere ad un unico grande circolo, tanto sono affiatati.
Gli abbracci si sprecano, ma dietro la felicità di ritrovarsi, cominciano a farsi largo le ansie accumulate nell’attesa dell’evento, che si traducono in battutine e domande simpaticamente ‘tendenziose’ sullo stato di forma dell’atleta e sulla tenuta delle attrezzature, quasi a volere esorcizzare i temuti inconvenienti dell’ultimissima ora, quelli che ti rovinano la gara!
Appena esperite le formalità di rito, è già tempo della Cerimonia di Apertura, come sempre emozionante, anche per i cosiddetti ‘veterani’ della disciplina, perché se è vero che le emozioni provate in un successo sportivo prescindono dal livello in cui queste maturano, in quel momento ci sentiamo tutti atleti che devono disputare la loro piccola Olimpiade.
Terminata la cerimonia, dopo qualche chiacchiera si va tutti a riposare, per essere pronti alla lunga giornata dell’indomani.

IL TIRO LIBERO

E’ sabato e dopo il previsto briefing effettuato in una delle tante sale messe a disposizione dall’organizzazione, ci si ritrova a bordo piscina, dove la tensione agonistica comincia a percepirsi seriamente.

Gli atleti di MareMania hanno indossato queste simpatiche cuffie anche sul podio (Foto L. Sampogna)

C’è chi si isola e limita i contatti al minimo, nella ricerca della massima concentrazione e c’è invece chi si produce in tentativi di stemperare l’agitazione, chiacchierando con l’uno e con l’altro.
La grande vasca da 50 metri sarà condivisa con gli atleti dell’Hockey Sub, che dovranno disputare le loro partite in contemporanea alla gara di Tiro Libero e Staffetta per Società.
Anche se la vasca è molto grande e profonda 210 cm., le preoccupazioni sulla precisione dei tiri, in qualche modo falsata dal movimento dell’acqua che rende difficoltoso immobilizzare il fucile, trovano conferma durante le prove libere.
Il movimento non è esagerato ma c’è, obbligando tutti a dare più del massimo per sfoderare la migliore prestazione.
La consolazione comune è che il disagio è costante per tutti gli atleti, senza fornire possibili alibi, perché le partite di Hockey Sub si svolgono per tutta la durata della gara.
Fatte le valutazioni del caso sull’esito delle proprie prove, è già il momento di dare inizio alla gara vera, che sancirà quella che io definisco la ‘verità del bersaglio’, quella che non mente mai!

Il Direttore di Gara è Salvo Rubera ed è giunto apposta da Palermo per tenere le redini della competizione, sotto l’occhio vigile del Giudice di Gara Pierangelo Robba da Brescia.
Il compito per Salvo non sarà semplice per via della contemporaneità delle due gare di Hockey Sub e Tiro Sub che hanno creato non pochi problemi agli atleti, impegnati a distinguere la voce del Direttore di Gara da quella dello speaker che faceva la cronaca della partita di Hockey Sub.
Anche il poco pubblico presente, composto perlopiù da familiari ed amici degli atleti, ha fatto presente a fine gara di non avere goduto appieno dello svolgimento della competizione a causa di questa non voluta confusione, soprattutto per non essere riusciti a comprendere quali atleti fossero in gara ad ogni singola prova.
Nonostante ciò, grazie anche alla serietà dimostrata da tutti quanti gli atleti e dall’ottima organizzazione logistica del personale messo a disposizione dal Monsub di Jesi, la gara è stata disputata senza grossi inconvenienti.

Da sinistra: Manzini, Vergine e Cinquegrana (Foto S. Rubera)

La gara ha inizio e si susseguono le varie batterie.
Il criterio di abbinamento degli atleti è quello ormai consolidato, secondo un crescendo di punteggi realizzati nel corso delle gare di selezione, partendo dalla seconda categoria, il Tiro Libero Femminile, fino ad arrivare alle ultime batterie con gli atleti di prima categoria maggiormente accreditati per la vittoria finale.
Alla fine della prima manche si delineano le prime conferme.
Tra le donne, continua il testa a testa tra Marusca Marini (Amici Apnea BG) e Debora Turelli (Europa Sporting Club BS), mentre nella Seconda Categoria si mettono in evidenza Nicola Mosca (Sub Club Brescia), il giovanissimo Giuseppe Gargiulo (Poseidon Team Castellammare di Stabia), l’esordiente Mario Buongiovanni (Amici Apnea BG) e Luca Marchionni (Apnea Blu Mare Roma).
In prima categoria, sorprendendo solo chi non conosce la sua esperienza ed i risultati ottenuti negli scorsi anni, il bravo Marco Vergine (Europa Sporting Club BS) realizza il miglior punteggio, seguito dal Campione Italiano uscente Norberto Cinquegrana (C.S.A. Ortigia) ed il sottoscritto Giuseppe Meduri (Sub Club Brescia).
A pochissima distanza seguono diversi atleti tra cui Adriano Argentino (C.S.A. Ortigia), Tino De Luca (Europa Sporting Club BS), Giovanni Scapellato (Water World RG) e Matteo Manzini (Nuoto Sub Vignola), che in questa occasione ha anche il ruolo di co-organizzatore.

Comincia la seconda manche e dai volti degli atleti che escono al termine della propria prestazione è possibile intuire quanto siano soddisfatti o delusi.
Tra le donne si impone per il secondo anno consecutivo Marusca Marini (Amici Apnea BG) con il grande punteggio di 3.560 punti, davanti a Debora Turelli (Europa Sporting Club BS) con 3.150 punti ed al terzo posto la brava esordiente Alice Benini (G.S. Ferrarese) con 2.600 punti.
Nella seconda categoria, si laurea Campione Italiano il bravissimo Nicola Mosca (Sub Club Brescia) con 3.594 punti, maturati con un’ottima seconda manche e in grado di competere per il podio di prima categoria, distante solo 4 punti.
Al secondo posto, una bella novità con Mario Buongiovanni (Amici Apnea BG), un Fisico prestato al Tiro al Bersaglio Subacqueo e noto nell’ambiente per i suoi studi sulla balistica degli arbaleti, che con 3.562 punti conferma le ottime potenzialità già espresse nel corso della stagione.
Terzo classificato con 3.485 punti, il bravissimo Campione Italiano di Seconda Categoria del 2009 Luca Marchionni (Apnea Blu Mare Roma), residente da un paio di anni a Barcellona, ma che nell’impossibilità di allenarsi in Spagna, trova la costanza di partecipare ad almeno due o tre gare selettive durante la stagione, che di fatto rappresentano i suoi unici allenamenti.
Alle sue spalle merita comunque la menzione Giuseppe Gargiulo (Poseidon Team Castellammare di Stabia) che a sedici anni da poco compiuti ed una passione da vendere, darà di sicuro del filo da torcere a tutti nei prossimi anni.

In II Categoria sono finiti sul podio, da sinistra, Buongiovanni, Mosca e Marchionni (Foto S. Rubera)

Veniamo alla Prima Categoria, dove la gara si svolge sul filo dei nervi e solo chi riesce ad essere regolare alla fine risulterà vincitore.
E’ così per Marco Vergine (Europa Sporting Club Brescia) che con due manches di altissimo livello, con il punteggio totale di 3.840 punti, porta a casa un titolo italiano individuale che mancava al suo ricco palmares, ma che giunge meritatissimo per quanto è stato in grado di dimostrare in questi anni, vincendo anche diversi titoli a squadre con la terribile staffetta composta anche da Tino De Luca e Roberto Singia, prima col Sub Club Brescia e adesso anche con l’Europa Sporting Club Brescia.
Al secondo posto, dopo una seconda manche stratosferica (2.070 punti!), il bravo Matteo Manzini (N.S. Vignola) con 3.695 punti che di sicuro avrà di che meditare per la prima manche disputata sottotono.
Terzo classificato con 3.600 punti, Norberto Cinquegrana (C.S.A. Ortigia), vincitore delle ultime due edizioni del Campionato Italiano, ma mai pago di risultati prestigiosi.

LA STAFFETTA PER SOCIETA’

Le esigenze organizzative non consentono di festeggiare a lungo la vittoria di Marco Vergine, rimandando l’appuntamento dopo qualche ora alla premiazione ufficiale, in quanto incombe la Staffetta per Società.
Da quest’anno ogni Società può schierare due squadre anche al Campionato Italiano, purché siano composte da un totale di sei atleti, permanendo la deroga dei due atleti solo per quelle Società che dispongono effettivamente di soli due atleti iscritti, ma l’Europa Sporting Club Brescia è l’unica che riesce a schierare le due squadre.
Le quattordici squadre presenti sono pronte a darsi battaglia.
Gli organizzatori decidono di mantenere le cinque linee di tiro, comunque sufficientemente larghe e distanti tra loro, per accelerare le operazioni e finire nei termini previsti, ma per un malinteso, anziché arretrare la linea che delimita l’area di riscaldamento dal campo gara, così da lasciare uno spazio sufficiente agli atleti in gara, la corsia viene completamente tolta dalla vasca.
Il problema viene sottovalutato durante le prove libere, finché non parte la prima batteria.
Per ogni corsia ci sono tre atleti e appena alle loro spalle, pronti per la batteria successiva, altri 15 atleti che aspettano il loro turno, più una moltitudine di hockeisti che si riscaldano nuotando in lungo e in largo.

In tutta questa confusione, i cronometristi non riescono a distinguere gli atleti ancora in gara da quelli che hanno segnalato il termine della prova alzando il braccio, come previsto dal regolamento e qualche tempo non viene proprio rilevato, causando una certa confusione.
Valutata la situazione, dopo una consultazione tra il Direttore di Gara, il Giudice ed i responsabili delle Società coinvolte nella bagarre, viene presa la decisione più corretta di fare disputare nuovamente l’intera batteria alla fine delle rimanenti, non prima di avere eliminato una linea di tiro portando il campo gara a quattro corsie e ripristinando la corsia di delimitazione dell’area di riscaldamento.

Per le staffette è stata un’impresa riuscire a stare sul podio (Foto S. Rubera)

Va sottolineata la grande professionalità dimostrata non solo dal Direttore e dal Giudice di Gara nel risolvere tempestivamente l’inconveniente creatosi, ma anche e soprattutto dagli atleti coinvolti e non, che hanno dato una dimostrazione di serietà nel non creare inutili tensioni con proteste, laddove potevano anche essere giustificate dall’importanza della posta in palio, attendendo ordinatamente che ciascuno facesse il suo lavoro.
Davvero una bella prova di maturità sportiva!
Dopo qualche minuto di lavoro si è pronti per ripartire dalla seconda batteria e la gara si svolge, finalmente, senza nessun altro intoppo.

Questo rimpasto che avrebbe potuto smorzare gli entusiasmi di chi aveva già disputato la propria gara, ha invece infuso nuova determinazione a chi aveva più sete di vittoria, regalando una sorprendente quanto meritata vittoria con 2.235 punti alla squadra del Poseidon Team di Castellammare di Stabia composta da Vincenzo Errichiello, Domenico Esposito e dal giovanissimo Giuseppe Gargiulo.
Questa vittoria premia l’impegno di una società che sta lavorando davvero ottimamente, in condizioni di difficoltà oggettive per la poca disponibilità di impianti dove allenarsi, soprattutto grazie al grande impegno del loro Presidente Antonio Mario e del vero trascinatore del gruppo, anche nel caso di questa vittoria, Antonio Terminiello, cuore e anima del Tiro Sub a Castellammare di Stabia.

Al secondo posto, con 2.122 punti, la squadra del Pianeta Olga Sub 2000 CT composta da Enzo Lo Piano, Maurizio Raciti e Maurizio Vizzini.
Terzi classificati ad appena 2 punti dai secondi, con 2.120 punti, i ‘tre porcellini’ dell’ASD Maremania di Milano, gli ottimi atleti Lucio De Natale, Stefano Oggioni e Lucio Tremolizzo, che hanno goliardicamente disputato la gara di Staffetta indossando una cuffia da nuoto con le sembianze del viso di un maialino, incarnando lo spirito migliore che questo sport deve trasmettere a tutti quanti gli appassionati e cioè che l’impegno deve essere sempre al massimo, ma senza prendersi mai troppo sul serio, un grande esempio!

La premiazione ufficiale del Tiro Libero Maschile di Prima, Seconda Categoria e Femminile, oltre ai vincitori della gara di Apnea Statica Senza Attrezzi disputata al mattino, si è svolta in un’accogliente sala dell’Hotel Pineta alla presenza di un folto pubblico composto a larga maggioranza dagli atleti e dai loro accompagnatori, per mano del Presidente di Settore Prof. Alberto Azzali, unitamente al Consigliere Federale Laura Giacomini, al Componente del Comitato di Settore Donato Puggioli ed a Carlo Brecciaroli, Presidente del Mon Sub di Jesi, la società incaricata dell’organizzazione di Subacquatica 2010.

Marco Albano, al centro, tra Meduri (a sinistra) e Rezzi (Foto S. Rubera)

IL BIATHLON

Dopo i festeggiamenti di rito per le entusiasmanti gare del giorno prima, l’appuntamento per tutti è alle 7.30 del mattino a bordo vasca.
Si può immaginare di trovare tutti gli atleti assonnati e spenti, ma invece, proprio in virtù della caratteristica principe del Biathlon, sono tutti svegli e carichi di adrenalina, tutto il contrario di quanto necessario nel Tiro Libero dove è la concentrazione a farla da padrone.
A bordo vasca ci si prepara, si controllano le attrezzature e si fa il punto della situazione su ciò che ci si appresta a fare.
Lucio Tremolizzo di Maremania Milano, confermando la vena goliardica che lo accompagna sempre, sfodera il fucile per il Biathlon al quale ha attaccato alcuni adesivi’
La motivazione è che intende contrastare l’eccessivo ‘machismo’ che dilaga tra i Biathleti, citando come esempi, naturalmente con simpatia, gli adesivi fiammeggianti applicati al fucile di Roberto Singia oppure la scritta ‘TERMINATOR’ sul fucile di Franco Villani.
Ebbene, sul suo fucile campeggiano dei graziosissimi adesivi di Hello Kitty che compongono la scritta ‘CHI LEGGE PERDE!’, più goliardia di questa’
Il fucile fa il giro tra gli atleti e quasi tutti leggono la fatidica frase, tranne uno che si rifiuta di leggerla, segnando in qualche modo una fatale coincidenza.

Dopo le prove libere, necessarie più che altro a verificare i tiri e la posizione delle ventose, inizia l’ultima gara del Campionato Italiano 2010.
Anche in questo caso, le batterie sono state accorpate mettendo insieme gli atleti in base ai migliori tempi totalizzati nel corso delle gare di selezione, partendo dai tempi più alti e finendo con le ultime due batterie con atleti i cui tempi si aggirano dagli 85 ai 110 secondi, così da garantire la massima spettacolarità per chi assiste.
Dopo le prime batterie portate a termine senza particolari sussulti tra cui quella Femminile composta dalle sole atlete Marusca Marini e Debora Turelli, ci si avvicina alle ultime tre, dalle quali potrebbe risultare il nuovo Campione Italiano.

In particolare, l’attenzione è focalizzata sull’ultima batteria, dove è molto attesa la prova di Marco Albano (Nuoto Sub 2000), considerato universalmente il più forte atleta del momento ed anche l’unico ad essersi rifiutato di leggere la frase porta jella del fucile di Lucio!
Al suo fianco, l’altrettanto poliedrico Franco ‘TERMINATOR’ Villani (Apnea Club Brescia) che può competere quanto a velocità con Marco, mentre nelle altre due linee di tiro ci sono Giuseppe Meduri (Sub Club Brescia) ed il grande trascinatore di questa disciplina, oltre che Maestro Federale, Giovanni Scapellato (Water World RG).

Marusca Marini, mattatrice in campo femminile, con Deborah Turelli, seconda nel biathlon (Foto S. Rubera)

Il ‘duello’ tra Marco Albano e Franco Villani è stato davvero avvincente con un testa a testa conclusosi con il vantaggio di soli 7 decimi da parte di Marco, con 86,3 secondi, contro gli 87 secondi di Franco.
Meduri, sapendo bene di non poter competere con la velocità di almeno tre o quattro atleti, ha impostato la sua gara sulla precisione dei tiri, aumentando al massimo la velocità nei percorsi e limitando i tempi di recupero in superficie, ma fermandosi completamente a mirare prima di sparare, terminando così il percorso con i 5 bersagli colpiti in 97,7 secondi.
Gianni Scapellato, a sorpresa, termina in 100,3 secondi, dichiarando di avere sbagliato uno dei tiri.
A questo punto bisognava aspettare che, come da regolamento il Giudice di Gara, valutasse tutti i bersagli insieme, al termine della gara.
Questa regola è stata introdotta per evitare che qualche atleta possa trarre vantaggio, conoscendo in anticipo l’esito dei tiri degli avversari.
I bersagli vengono valutati in ordine di batteria e quando si avvicinano le ultime tre, si cominciano a delineare i primi verdetti.

Infatti, Roberto Melluzzo (CSA Ortigia) e Primo Girolimetto (Amici Apnea Bergamo), pur avendo concluso con un ottimo tempo, hanno sbagliato un tiro, così come Giovanni Scapellato, mentre Franco Villani e Stefano Oggioni ne hanno messi fuori bersaglio addirittura due.
Gli unici atleti che hanno messo tutti e cinque i tiri dentro risulteranno, in ordine crescente, Adriano Argentino (CSA Ortigia) col tempo di 134,5 secondi, Luca Marchionni (Apnea Blu Mare) con 113,7 secondi a soli 3 decimi dal podio, conquistato al terzo posto da Alberto Rezzi (Europa Sporting Club) con 113,4 secondi, al secondo posto Giuseppe Meduri (Sub Club Brescia) con 97,7 secondi.
La conferma dei 5 tiri validi di Marco Albano (Nuoto Sub 2000 Siracusa) viene accompagnata da un’ovazione, con 86,3 secondi si laurea meritatamente Campione Italiano di Biathlon 2010.
Marusca Marini fa il pieno di titoli italiani, vincendo anche il Biathlon Femminile davanti alla brava Silvia Bartolacelli del Nuoto Sub Vignola.
A questo punto è anche possibile stilare la speciale classifica della ‘SUPERCOMBINATA’ che vede assegnare la prima Coppa Italia FIPSAS per Società all’Europa Sporting Club di Brescia che con 61 punti precede di un solo punto il C.S.A. Ortigia.
La premiazione, come per il giorno precedente, viene celebrata nella sala dell’Hotel Pineta, in concomitanza alle premiazioni delle finali dell’Hockey Sub e del Rugby Sub.
In presenza di una moltitudine di atleti presenti, Marco Albano indossa la sospirata maglia Azzurra di Campione Italiano, salendo sul gradino più alto del podio per la prima volta in un Campionato Italiano.
Le note dell’Inno di Mameli concludono questa emozionate edizione di Subacquatica, quantomeno per la pagina relativa al Tiro al Bersaglio Subacqueo.
L’anno prossimo a metà Giugno, saremo attesi per la terza edizione di Subacquatica, nuovamente nella cornice di Lignano Sabbiadoro al Villaggio GE.TUR., dove si cercherà di scrivere nuove ed entusiasmanti pagine sportive e storie di uomini, protagonisti del Tiro al Bersaglio Subacqueo.

La Coppa Italia è andata all’Europa Sporting Club di Brescia per un solo punto (Foto S. Rubera)

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