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Spearfishing Champions League, un magnifico ritorno! (2/2)

| 3 Ottobre 2014 | 0 Comments
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Molteni e Mazzarri visibilmente delusi (foto V. Prokic)

La coppia di diamante della pesca in apnea è stata quella formata da Renzo Mazzarri e Riccardo Molteni. A due ore dal termine della gara erano molto distanti da riva. Il loro assistente, Natale Giulianetti, ha mostrato sei o sette pesci catturati fino a quel momento. Si è scoperto che i due esperti moschettieri avevano già esaurito tutte le zone segnate e nella speranza di catturare qualche altro pesce si sono avvicinati verso terra: il risultato sono state altre tre prede ed un grosso “Grazie” per i giornalisti.

Intanto il pubblico a riva attendeva impeziente la consegna dei carnieri. Nessuno fino a quel momento sapeva cosa avrebbe portato Cipro 2. Ovviamente gli atleti hanno ripagato le attese catturando la preda più grossa della manifestazione: una cernia di 21,140kg a cui si è aggiunto il premio per il maggior numero di specie. “La cernia è arrivata al primo tuffo, a 38/40 metri di profondità, e siamo riusciti a tirarla fuori al primo colpo. E’ venuta fuori facilmente ed è finita a paiolo appena 10 minuti dopo la partenza della seconda frazione“ ha dichiarato Nikolas Nikolaou componente della squadra vincitrice.

Complimenti ragazzi! L’allenamento invernale, pescando insieme, migliorando la tecnica e allenandosi nei tuffi fondi ha dato il suo risultato. Dopo aver conquistato il secondo posto nell’edizione della Spearfishing Champions League disputata a Kastelorizo avete finalmente raggiunto la vetta della classifica.

“Durante la preparazione eravamo un po’ delusi per la mancanza di pesce. L’unica cosa che temevamo era di dover pescare in acqua bassa dove ci aspettavamo avrebbero pescato molti campioni con grande tensione agonistica. Tuttavia una buona strategia di gara ci ha portato alla vittoria.” Ha aggiunto Nikolaou.

Il non essere pescatori professionisti accresce il significato di questa vittoria alla Spearfishig Champions League per i ciprioti,  già ostacolati dalla crisi nazionale di Cipro che ha tagliato i mezzi finanziari della Federazione, escludendoli dalla partecipazione al campionato Euroafricano. Magari un giorno avranno la possibilità di partecipare ad altri campionati Euroafricani e Mondiali.

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La grossa cernia dei ciprioti, preda più grossa del campionato (foto V. Prokic)

Nonostante la cernia cipriota, è stata però la squadra greca ad aggiundicarsi la seconda giornata, la collaudata esperienza di Nikos Kambanis, Ioannou Iorgos and Dimitris Kollias gli ha permesso di superare Cipro 2 di ben 10.000 punti. Il trio greco ha concluso con 24 pesci validi più il bonus per avere catturato 10 cefali, mentre hanno mancato di poco un secondo bonus per il completamento dei saraghi.

Nondimeno sono stati premiati anche per la miglior pescata. “Non siamo finiti! La nostra strategia non prevedeva di pescare cernie. Ci siamo concentrate nel catturare il maggior numero possibile di pesci” ha dichiarato Nikos Kambanis.

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La squadra greca vincitrice della seconda giornata (foto V. Prokic)

Il sogno della squadra turca

Il brillante risultato della seconda giornata ha condotto la squadra greca sul terzo gradino del podio.
Il terzo posto di giornata, e il secondo finale, sono stati conquistati dai turchi del Deep Master Team, premiati anche per la verietà del loro carniere.
“Alla vigilia avevo sognato di un terzo posto a tutti si erano messi a ridere. Non mi aspettavo che saremmo arrivati secondi. Tutto questo è fantastico! La nostra tattica è stata basata sul conteggio dei punti. Ero consapevole che pescare fondo avrebbe richiesto molto tempo. Al contrario abbiamo optato per l’acqua bassa tralasciando la cattura di una cernia. C’erano molte specie di pesce in poca acqua e gli altri concorrenti intorno a noi non sono stati un fattore di disturbo. Devo ammettere che, rispetto agli altri, abbiamo pescato in seconda fila lungo la linea di costa. Abbiamo letteralmente guardato sotto ogni sasso” ha aggiunto Mert Elibol.
Oleg Lyadenko, patron della Deep Master, è stato il più contento attendendo certamente con impazienza la fine della pesatura e la classifica finale.

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Piazza d’onore per i turchi del Deep Master Team (foto V. Prokic)

Il sogno diventa realtà… ancora una volta

Vincere dovrebbe essere importante. Ebbene, nella Spearfishing Champions League attualmente non è così; la League infatti è pensata come una competizione amichevole, un opportunità per trascorre del tempo insieme e godersi la pesca in apnea. Non c’è invidia né sguardi cattivi. Ci sono solo calorosi e sinceri complimenti per la squadra migliore. Da non dimenticare: la Champions League significa stare insieme in buona compagnia, non soltanto gareggiare.

I nuovi arrivati sudafricani si sono meritati gli apprezzamenti di tutti per aver gareggiato in Mediterraneo. Le condizioni di pesca differiscono radicalmente rispetto all’ambiente a cui sono abituati. I “Magnifici Sette” – Brent, Andrew, Ryan, Guy, Charl, John and Lungi – si sono adattati in modo eccellente alle nuove varietà di pesce e ai nuovi modi di pescare. Si sono adattati ottenendo il meglio possibile per la loro prima volta.
Senza dubbio faranno di più il prossimo anno, avendo accresciuto le loro qualità nel nuovo Mediterraneo.

Manolis Peristers, Dario Palomba e Oleg Lyadenko hanno realizzato il sogno della Spearfishing Champions League, inspirato all’amicizia e all’amore per la pesca in apnea.
“Le Champions League è basata su dei valori: disponibilità, scambio interculturale, solidarietà internazionale, ospitalità e fair play. Noi abbiamo un’antica parola specifica per tutto questo: “Evgeni Amilla”.
Vogliamo raggiungere l’animo dei pescatori in apnea. Abbiamo superato la crisi finanziaria durante questi sei anni. Siamo riusciti a mettere insieme giovani esordienti, pescatori esperti e vecchie legende che si sono esibiti al livello opportuno. Stiamo cercando di costruire una grande manifestazione che ci apra le porte del patrocinio CMAS ma allo stesso tempo ci piacerebbe rimanere indipendenti. Meritiamo rispetto nei confronti del nostro lavoro” si è augurato Dario Palomba che, con Manolis Peristeris, è stato continuamente a disposizione di chiunque per ogni domanda, fornendo tutto il supporto necessario prima, durante e dopo la gara.

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Gli organizzatori Palomba, Peristeris e Lyadenko (foto V. Prokic)

Ed alla fine è stato felice di veder realizzato il suo sogno grazie anche all’aiuto di numerosi partners. Da non dimenticare il suo più grande amico, l’ucraino Oleg Lyadenko, titolare della Deep Master azienda che produce attrezzature per la subacquea e per la pesca in apnea, profondamente innamorato di questo sport.
La sua filosofia di vita è molto semplice: “Io ho una vita soltanto, a voglio renderla migliore e più piacevole per ognuno. Amo lo sport, godendo di ogni suo aspetto e sono pronto a dare una mano a chi a bisogno visto che posso permettermelo” ha detto Lyadenko che ha trascorso entrambe le giornate di gara in mare con la sua squadra, fotografando e riprendendo lo scenario della Champions League.
Il suo obiettivo è la produzione di una registrazione video di tutto quello che è accaduto durante l’ottava edizione della Spearfishing Champions League, che possa costituire un ricordo per i partecipanti ma anche uno stimolo per i prossimi partecipanti.
Ci auguriamo tutti che la Champions League vada avanti e che Lemnos sia stato solo l’inizio di un nuovo ciclo di competizioni, atteso con impazienza.
Allora arrivederci al prossimo anno in una nuova avventura perché la Spearfishing Champions League è tornata!

Si ringrazia il Varos Village Hotel di Lemnos per l’ospitalità.

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Category: Agonismo, Articoli, Pesca in Apnea

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