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Se il Ministero non ha Idea di come funzioni il Permesso di Pesca…

Potrebbe sembrare una barzelletta e invece è proprio così: il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF), per inciso l’organo competente in materia di pesca, anche sportivo-ricreativa, ha dato prova di non avere la più pallida idea di come funzioni il Permesso di Pesca Gratuito in vigore fino al 31 dicembre del 2016. Un segnale indubbiamente preoccupante su quello che dobbiamo aspettarci nei prossimi mesi, oltrechè l’ennesima riprova della manifesta incompetenza della nostra classe dirigente.

scadenzapermesso2016

Tutto inizia, qualche giorno fa, con la pubblicazione sul sito istituzionale del MIPAAF di un comunicato stampa con il quale i burocrati di Stato ci informano, bontà lorò, del perchè non sia ad oggi possibile sottoscrivere nessuna nuova comunicazione. Visto che la situazione dura dal 1° gennaio di quest’anno, fornire una spiegazione al 18 di marzo è piuttosto surreale ma, come si dice, meglio tardi che mai.

Ecco il testo ufficiale:

“AVVISO AGLI UTENTI

Si avvisano gli utenti che la comunicazione per le attività di pesca sportiva e ricreativa in mare è “temporaneamente non disponibile“.
In attesa dell’emanazione del nuovo decreto di proroga dei termini per la registrazione su base volontaria a fini statistici relativa a tale comunicazione, si ricorda che non sono previste sanzioni in caso di mancata registrazione o di mancata esibizione alle competenti autorità della comunicazione comprovante l’avvenuta registrazione.”

Peccato che la toppa sia decisamente peggiore del buco!

  1. Il decreto che la pesca attende da mesi NON serve a riaprire i termini di registrazione, MA a prolungare la validità delle comunicazioni già effettuate, a partire dal 2011, fino alla fine dell’anno in corso
  2. Ma quando mai detta comunicazione è mai stata su base volontaria? E per la mancanza di un documento frutto di un atto volontario, e quindi facoltativo da parte del cittadino, sarebbero previste delle sanzioni? Non ci siamo proprio signori: il permesso di pesca gratuito è OBBLIGATORIO fin dalla sua istituzione, e sono previste sanzioni per chi pratica senza esserne in possesso. Tanto è vero che voi stessi ci ricordate che in questo periodo di vacatio legis le sanzioni sono sospese!
  3. Fini statistici? State scherzando vero? Il famigerato “censimento” doveva costituire il primo step di un lavoro di ricerca sull’impatto e sulla rilenvanza economica della pesca sportivo-ricreativa e delle filiere ad essa collegate. Studio quantomai sollecitato dall’Europa ma mai effettuato e nemmeno ancora in programma.

Ma non è tutta incompetenza, soprattutto il citato fine statistico suona tanto come un lapsus, l’ammissione che in fondo quello che interessava alla politica era soltanto capire quanto fosse grande la tasca da cui andare a prelevare i fondi per foraggiare i professionisti. E anche il tempismo e l’inutilità di questo comunicato, sembrano solo un prendere tempo in attesa degli sviluppi della votazione, prevista per il 27 marzo prossimo, durante la quale si deciderà se la licenza di pesca in mare a pagamento vedrà o meno la luce e quando.

Possiamo realmente aspettarci qualcosa di buono da questa politica?!

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Category: Approfondimenti, Articoli, Normativa, Pesca in Apnea

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