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Pescasub e Selfie: Una Moda, a volte, Inutilmente Pericolosa

| 9 Luglio 2018

L’action cam subacquea fa parte, già da alcuni anni, della dotazione “standard” del pescatore subacqueo. Oltre a permettere di immortalare tante belle catture però, ha finito anche per indurre e mostrare dei comportamenti inutilmente pericolosi su cui, specie i meno esperti, dovrebbero soffermarsi a riflettere.

I selfie, di cui si è festeggiata la “giornata modiale” il 21 giugno scorso, sono ormai largamente diffusi anche nella pesca subacquea, solo che in alcuni frangenti, la voglia di mostrarsi, finisce per far rischiare di farsi seriamente male.

Le videocamere sono quasi sempre fissate vicino all’impugnatura del fucile subacqueo, è quindi normale che, per immortalarsi, il fucile vada impugnato per la testata e rivolto verso se stessi. Ma se questo non è certo un problema dopo una bella cattura, cioè quando l’attrezzo è scarico, lo può diventare nel momento in cui invece si ha la bella idea di farsi un selfie con il fucile carico.

Può sembrare una trovata assolutamente stupida ma, a giudicare da quello che si vede in rete, è molto più diffusa di quanto si potrebbe pensare e non solo tra i cosiddetti “pincipianti”. Qualcuno si difende affermando di essere comunque lontano dalla linea di mira e che si tratta solo di un effetto prospettico, ad ogni modo, maneggiare per la testata un fucile carico, non è mai una buona idea, elastici e archetti in movimento ad alta velocità possono ugualmente essere pericolosi.

Non lo è soprattutto perchè la sicura, di cui però non tutti i fucili sono dotati, è comunque un congegno che agisce bloccando SOLO il movimento del grilletto, nulla può sul dente di sgancio, per cui, nonostante sia inserita, un urto su uno scoglio o una torsione dell’asta, possono far si che il colpo parta ugulmente. In Italia non sembrano essere ancora successi incidenti tali da avere risalto sulle cronache, ma all’estero qualche tragedia si è già sfiorata, tanto che si è sentita l’esigenza di far partire dellle campagne informative per spiegare, soprattutto ai neofiti, quelle che dovrebbero essere le norme più elementari nel maneggio di un attrezzo capace di ferire a distanza.

A molti (speriamo) questo richiamo sembrerà tanto inutile quanto ovvio, ma è sempre meglio non dimenticare che: “del buonsenso, tutto il mondo ne ha bisogno, pochi ne hanno, e tutti pensano d’averlo. (Benjamin Franklin)”

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