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Pesca subacquea: prudenza, buon senso, educazione

| 1 Giugno 2002 | 0 Comments

Un sub con un bel dentice

Mai come durante la stagione estiva il pescatore subacqueo viene a contatto con gli altri fruitori del mare: diportisti, bagnanti, pescatori, turisti subacquei. Inoltre, il numero di pescatori in attività aumenta sensibilmente: chi d’inverno preferisce restarsene al calduccio, torna a godersi le amate immersioni non appena la temperatura dell’acqua diventa gradevole; chi invece non si concede pause neanche durante la stagione fredda, approfitta delle belle giornate e delle meritate ferie per dedicarsi alla passione di sempre con maggiore assiduità.

Quali sono le principali raccomandazioni che possiamo fare al popolo dei pescasub? Prudenza, Buon senso ed Educazione.

PRUDENZA

Le acque cristalline non devono trarci in inganno e il fondale che sembra più vicino non deve farci dimenticare quali sono le quote operative alle quali possiamo operare in sicurezza e, soprattutto, qual è il nostro grado di allenamento.

Dopo aver trascorso i mesi invernali nel basso fondo, abbiamo bisogno di riprendere confidenza con le quote più impegnative in modo graduale. Se poi abbiamo fatto una vera pausa e magari ci siamo impegnati a sgranocchiare noccioline e pop-corn davanti alla televisione, dobbiamo stare davvero attenti a non chiedere troppo al nostro fisico.

Prima delle ferie, sarà bene riprendere ad allenarsi in modo progressivo: non si può pretendere di trasformarsi in supermen nel breve periodo delle vacanze.

Pescare in coppia è il modo migliore per garantire sicurezza alle nostre battute; ciò non solo con riferimento ai rischi connessi all’apnea, ma anche rispetto al pericolo rappresentato dal traffico di imbarcazioni, che nelle zone di vacanza più gettonate sarà sempre particolarmente intenso.

A tal proposito, sarà bene ricordare che la boa segnasub non solo è obbligatoria per legge, ma anche indispensabile per la propria sicurezza: per maggiori informazioni, consultare la sezione Normativa.

BUON SENSO

Il mare è di tutti, cerchiamo di tenerlo presente durante le nostre battute. Rispettiamo la legge e le restrizioni imposte dalle Autorità Marittime locali. Prendiamo visione dell’Ordinanza Balneare in vigore nell’area in cui ci accingiamo ad effettuare le nostre battute e non esitiamo a contattare gli uffici locali della Capitaneria di Porto per richiedere informazioni. Soprattutto, rispettiamo le distanze dalla costa e non immergiamoci in posti dove i diportisti non si aspettano di trovarci, come le imboccature dei porti o le zone di regolare transito di imbarcazioni.

Evitiamo di effettuare catture ridicole ed indegne di un vero pescatore, lasciamo stare le prede di piccole dimensioni o di scarso valore sportivo o gastronomico e, soprattutto, evitiamo la cattura di cerniotte anche se siamo dei principianti!

EDUCAZIONE

La classica scena dell’incosciente di turno che si immerge con il fucile carico in mezzo ai bagnanti seminando il panico, sgretola la nostra immagine ed è un esempio di condotta contraria alla legge, al buon senso ed ai più elementari principi di educazione. Rispettiamo gli altri fruitori del mare e cerchiamo di intrattenere buoni rapporti con chi condivide la nostra stessa passione. Socializziamo con gli altri pescatori subacquei, non guardiamoli come se fossero lì a “rubarci” le prede. Se troviamo un sub che percorre un tratto di costa a picco in una direzione, evitiamo di ancorare il gommone 100 metri più avanti per tuffarsi proprio dove stava arrivando. Cerchiamo di essere educati anche nei confronti dei diportisti: stiamo alla larga dalle barche all’ancora, non andiamo a sventolargli il fucile sotto il naso e cerchiamo di aiutarli ad individuarci mentre siamo in acqua, alzando la testa di tanto in tanto per controllare la situazione.

Nel caso qualcuno ci faccia un cenno per indicarci che ci ha visto, evitiamo di sommergerlo di epiteti perché transita a meno di 50 metri dalla boa: la cosa importante è che chi si trova alla guida presti attenzione al segnale ed eviti una situazione di pericolo.

Infine, cerchiamo di avere rispetto per i pescatori di superficie e di “allargarci” da costa quel tanto che basta a non disturbare la loro azione di pesca quando ne incontriamo uno sulla nostra via. Molto spesso questi appassionati si fanno delle scarpinate incredibili per raggiungere una zona “buona”, evitiamo di fargli andare di traverso la giornata sguazzando proprio dove sta lanciando la sua esca dopo tanta fatica. Spostandoci di qualche metro, non comprometteremo certamente la nostra battuta.

Questi sono solo alcuni dei suggerimenti che ci sentiamo di darvi, ovviamente l’elenco sarebbe molto più lungo ma crediamo che seguendo queste semplici raccomandazioni ognuno di noi potrà godersi il mare in sicurezza, nel rispetto degli altri e dando un contributo al miglioramento della nostra immagine.

Category: Editoriali

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