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Pesca in apnea n° 52 – Giugno 2007


La copertina del numero 52 di Pesca in Apnea

E’ inutile chiarire cosa si intende quando si parla di “Fattore C”. Tutti ne conoscono il significato, ma non tutti ne danno la medesima interpretazione. Paolo Bonolis, ad esempio, quando tratta quest’argomento fa i piu’ impegnativi scongiuri tanto male e’ andata la sua trasmissione televisiva che portava questo titolo. Romano Prodi ha ammesso di esserne ben fornito. Beyoncé Giselle Knowles (bellissima cantante, attrice, stilista americana) non si pronuncia, ma sembra che l’essere proprietaria del piu’ bel fondoschiena del mondo (lo ha dichiarato una inappellabile giuria) abbia in un certo senso consentito di vendere piu’ di 40 milioni di cd in poco tempo. E questo non solo per la sua magnifica fisicita’, ma anche per la sfacciata fortuna che l’ha sempre accompagnata. Insomma una grande confusione. Tanto e’ vero che qualche intellettuale per “Fattore C” intende fattore Cultura e qualche menagramo spiega che si tratta del fattore Cilecca.
Ma noi cosa c’entriamo con questo benedetto “Fattore C” ? C’entriamo, eccome, tanto e’ vero che Pietro Milano, che e’ sostenitore della versione classica, sul numero di giugno di PESCA IN APNEA, ora in edicola, ha titolato un suo servizio “Fattore C, quanto conta?” e, naturalmente, potremmo aggiungere, ma sarebbe inutile, “‘nella pesca in apnea”. Pietro, che e’ un toscanaccio d’annata, nel raccontare i due episodi che sono la parte centrale del servizio, riesce a mettere insieme ironia e tecnica di pesca, descrizione delle attrezzature e spirito sportivo. Un articolo tutto da godere, perché non solo bisogna andare a pesca e portare il pesce a casa ma, qualche volta si puo’ anche solo sorridere o ridere divertiti. Tutto questo a pag. 40 del numero di giugno di “PESCA IN APNEA”. Come sempre segue a questa presentazione l’estratto dei piu’ importanti servizi che appaiono sulla rivista. Buona lettura agli amici di Apnea Magazine
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Pag. 2: ESPERIENZE / ASPETTO: PESCA DEL FUTUROdi Marco Bardi

Una tecnica affascinante, imprevedibile e ricca di emozioni: l’aspetto. Marco Bardi ci racconta i suoi segreti. ‘ Quando iniziai a pescare, mi veniva spontaneo seguire dalla superficie le prede che avvistavo, cercando un avvicinamento cauto che mi permettesse il tiro. Razzolavo tra le rocce, come tutti i principianti, e mi divertivo molto. Poi, in un giorno qualunque, accadde l’imprevedibile… … L’aspetto profondo e’, pero’, una delle tecniche piu’ pericolose se non si hanno la dovuta esperienza e il giusto autocontrollo. Nella tecnica dell’aspetto si e’ portati erroneamente a pensare che sia necessaria una lunga attesa… … In basso fondale e’ tutto molto diverso dall’aspetto profondo. Pertanto, l’apnea non dovra’ mai essere lunga non solo per un fatto di sicurezza, ma proprio per una questione di potenzialita’ di pesca… … Ed e’ una tecnica di grande fascino, che consente di divertirsi senza dover necessariamente catturare qualcosa. Non a caso, e’ considerata la migliore tra le tecniche di pesca del futuro.

Pag. 28: STORIE / AVVENTURA CON LA FIOCINAdi Alessandro Martorana

Un giorno di venticinque anni fa, una gara tra pescapneisti non ufficiale, un aiuto insperato da un avversario. Una storia da raccontare, vissuta in prima persona, con un finale… vincente!
‘ Domenica 8 maggio 1983. Avevo vent’anni e la pesca in apnea era al centro dei miei pensieri. Gia’ da due anni avevo cominciato a gareggiare nelle competizioni di pesca in apnea, accompagnato da una passione viscerale e assoluta… … L’acquisto di una fiocina era dunque diventato quasi un momento mistico: non ci si poteva fermare alla prima, ma bisognava controllare tutte quelle presenti in negozio, avvitandole su un’asta e controllandone la perfetta linearita’ e l’assenza di “gioco” tra fiocina e asta… … Una volta assicurato il fuoribordo allo specchio di poppa, uscimmo grondanti di sudore dal canale di Fosso Mascarello in direzione di Torre Astura… … La pesante foschia non consentiva una facile visione delle mire. Nel frattempo, si avvicinavano al nostro altri gommoni: speravamo fortemente di non dover dividere la zona con altri equipaggi… … Mi voltai e di fronte a me c’era Fabio Ragozzino che aveva assistito a tutta la scena e non si aspettava di certo che gli chiedessi aiuto. Con una rapida capovolta, si proietto’ verso il fondo…

Pag. 34: CAMPIONI / UN QUARANTENNE DA NAZIONALEdi Stefano Navarrini
Nonostante molti giovani aspiranti alla maglia azzurra, sembra che il top di un campione sia legato all’esperienzae, quindi, “purtroppo”, all’eta’. Sandro Mancia ne e’ un chiaro esempio, del resto per un fisico integro e allenato l’eta’ e’ importante ma non determinante. ‘ Viene da una terra e da una citta’, Palermo e la Sicilia, che alla pesca in apnea hanno gia’ dato grandi campioni e lui, Sandro Mancia, vincendo un titolo italiano nel 2005, ha gia’ dimostrato di esserne piu’ che degno. Superata da poco la boa dei quarant’anni, Mancia e’ fra i piu’ titolati aspiranti a una futura maglia azzurra, senza problemi per l’eta’, perché il fisico e’ integro e sempre ben allenato, l’esperienza e’ tanta e la grinta e la voglia di lottare per un risultato non mancano. Attento osservatore del mare “perché e’ così che si capisce il movimento del pesce al variare delle condizioni e delle stagioni”, Sandro, da bravo campione, sa adattarsi a ogni tecnica e a ogni profondita’, pur essendo prevalentemente un pescatore di tana…

Pag. 40: PESCA VISSUTA / FATTORE “C” QUANTO CONTA?di Pietro Milano

Non c’e’ nulla di piu’ imprevedibile della fortuna nella vita, e la pesca subacquea non si sottrae a questa regola, anzi… Ecco due episodi di catture fortemente influenzate dal caso.
‘ Facciamo una serie di considerazioni su questo importante attributo che condiziona tutti gli aspetti della pesca in apnea e, anche a maggior ragione, della vita. Sia che si tratti di competizioni sia di normale attivita’ ricreativa, la fortuna (o sfortuna) e’ una variabile che sempre influenza, nel bene e ovviamente nel male, il risultato… … Ritornando al nostro argomento, per una migliore dimostrazione di quanto peso abbia cio’ anche in una semplice pescata, raccontero’ due episodi che, meglio di qualsiasi disquisizione, lo rendono decisivo. Primo episodio…

Pag. 43: ATTREZZATURE / UN FUCILE PER L’ESTATEdi Stefano Navarrini

All’arrivo della bella stagione si scaldano i motori, e con dentro tanta voglia di mare. Nasce la voglia di rinnovare l’attrezzatura e soprattutto il fucile. ‘ I pescatori in apnea di pelo ormai bianco, se parliamo di fucili subacquei, possono vantare un percorso complesso e articolato. In illo tempore, infatti, quasi tutti hanno cominciato a pescare con un fuciletto a molla, che nella maggior parte dei casi e’ stato il mitico Saetta B della Cressi-sub. Negli anni che hanno seguito quei gloriosi inizi, quegli stessi appassionati hanno pero’ potuto sperimentare varie tipologie di fucile, dai poderosi Hydra ad'”acqua compressa” ai primi oleopneumatici, all’epocale avvento dell’impugnatura a pistola degli Sten della Mares che rivoluziono’ il concetto stilistico e balistico della pesca in apnea, allo scavalcamento delle Alpi da parte degli arbale’te, che hanno poi trovato in Italia un fertile terreno e un’inaspettata evoluzione tecnica… … E’ importante che il neofita abbia il prima possibile le sue soddisfazioni. Perché, se dopo due o tre uscite non ha ancora preso un pesce, se non ha ancora vissuto quell’incredibile sensazione di conquistare la preda che ha insidiato, se attraverso le vibrazioni dell’asta non ha ancora vissuto l’emozione di ogni cattura, allora e’ anche possibile che si rompa i cosiddetti e preferisca starsene in spiaggia a insidiare nordiche valchirie… … Se la prima stagione ci ha regalato qualche bella emozione, se quel nostro primo fucile ha gia’ catturato qualche preda interessante, se di conseguenza durante l’inverno ci siamo nutriti di sogni sulle pagine delle nostre riviste, e’ inevitabile che all’inizio della nuova stagione le ambizioni siano cresciute, le idee siano piu’ chiare, le speranze tutte da giocare, il che, tradotto, porta inevitabilmente a desiderare un ampliamento del proprio armamento… … Il fucile in legno, per le sue peculiari caratteristiche tecniche, ma anche per l’indiscutibile fascino del materiale, e’ una delle opzioni piu’ ricercate. E’ una tipologia di fucile che esprime il meglio di sé nelle misure lunghe, dove puo’ far valere l’importanza della massa capace di ammortizzare il rinculo al momento del tiro, ma anche la rigidezza del fusto in grado di assorbire senza flessioni la potenza di piu’ coppie di elastici…

Pag. 48: RACCONTI DI PESCA / UN TRANQUILLO WEEKEND DI AVVENTURAdi Antonio Mancuso

Basta un fine settimana di bel tempo e mare calmo per dare sfogo allo spirito d’avventura che alberga in ognuno di noi. Ecco le vicende di una recente esperienza nelle acque dell’arcipelago delle Eolie.

Pag. 53: AL MICROSCOPIO / L’ATLETA PESCATOREdi Luca Bartoli

Quanto il pescatore in apnea e’ anche un atleta. Un’analisi interessante e chiarificatrice che evidenzia aspetti essenziali del nostro sport. ‘ Non sempre, anzi quasi mai, un buon pescatore e’ anche un ottimo atleta. Difficilmente chi nasce pescatore e lo fa per molti anni puo’ diventare un atleta di successo… … Un atleta ha l’obbligo di tenersi in perfetta forma non solo per ottenere un buon risultato, ma anche e soprattutto per aumentare il livello di sicurezza durante le gare… … Ma dove l’atleta risulta unico rispetto al pescatore “per passione” e’ nella capacita’ di concentrazione e di rilassamento. L’atleta evoluto e’ capace di isolarsi e di discriminare tutte le informazioni che riceve in qualsiasi ambiente…

Pag. 55: GRANDI PREDE-2 / SULLA SCIA DEI GIGANTIdi Stefano Navarrini

Ritorniamo sul tema trattato nel numero scorso. L’incontro puo’ essere improvviso e avvenire per… fortuna, mettendo alla prova ne nostre capacita’ e le possibilita’ del nostro fucile. Ma puo’ anche essere cercato con cognizione di causa. ‘ La letteratura di settore riporta spesso l’evento del ricciolone o della leccia di venti chili, comparsa all’improvviso mentre il pescatore protagonista inseguiva cefaletti in cinque metri d’acqua. Personalmente, avendo sulle spalle una quarantina d’anni di pesca in apnea, per quanto mai estrema, devo essere particolarmente sfigato perché un caso del genere non mi sia mai capitato. L’unico incontro eccezionale legato alla casualita’ mi riporta indietro di una ventina d’anni e mi riporta sulle coste della Turchia mediterranea… … Il ragionamento da fare, quindi, non e’ tanto sull’arma quanto sulle possibilita’ di recupero nel caso il pesce non fosse messo nel modo giusto. Non e’ un ragionamento facile da fare, e soprattutto non e’ facile essere onesti con se stessi e ammettere, rinunciando conseguentemente a sparare, che quel pesce potrebbe essere irrecuperabile… … Se volessimo concretamente insidiare il pesce dei nostri sogni, dovremmo rinunciare alla casualita’ e andarcelo a cercare con tutti i santi crismi, a partire dalla scelta di un fucile adatto e della giusta attrezzatura di appoggio… … Il blue fishing nei nostri mari e’ tutto da scoprire, ma se certo le possibilita’ non sono quelle offerte dall’oceano, le soddisfazioni potrebbero non mancare. Le prede possibili sono soprattutto tonni, ma anche ricciole e lampughe, che in questi ultimi anni sembrano essere cresciute come presenza e come taglia media… … Un tonno da 100 kg sparato in alto mare che fugge in profondita’ potrebbe srotolare anche 300 m di sagola in poche decine di secondi e continuare a tirare in modo irrefrenabile, e non c’e’ frizione che tenga, anzi, sara’ meglio non stringerla troppo, perché al minimo intoppo vi vedreste il fucile schizzar via irreparabilmente dalle mani…

Pag. 63: CONSIGLI A CHI COMINCIA / LA PESCA ALL’AGGUATOdi Alessandro Martorana

E’ la terza tecnica che possiamo scegliere di praticare. Si differenzia dall’aspetto per un dinamismo del pescatore che, con grande capacita’ strategica e notevole acquaticita’, deve andare a cercare di sorprendere la preda.

Pag. 66: ATTUALITA’ / DISCRIMINAZIONE AMP: E’ TEMPO DI REAGIREdi Giorgio Volpe

Il discorso amp diventa sempre piu’ scabroso, cosi’ come insoddisfazione e malcontento aumentano fra i pescatori in apnea e coloro che intendono proteggere il mare per davvero e si rendono conto che non certo questi i mezzi giusti. Le ultime novita’. ‘ A meta’ del mese di aprile, il ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, ha annunciato l’avvenuta firma del decreto istitutivo dell’area marina protetta di Bergeggi, in Liguria. Si giunge, così, a quota ventidue amp istituite, per un totale di poco meno di 200.000 ettari di mare protetto con questo strumento giuridico (non va dimenticato che esistono altri strumenti di tutela dal nome diverso, come i parchi marini, i parchi sommersi o le zone di tutela biologica, che possono presentare divieti persino piu’ stringenti di quelli che operano nelle amp). Cio’ che piu’ preoccupa la categoria dei pescatori in apnea e’ lo scenario generale, tutt’altro che rassicurante… … Un po’ ovunque, la “febbre da amp” sembra aver colpito le amministrazioni locali dei comuni rivieraschi… … La carne al fuoco e’ talmente abbondante che si fa fatica a seguire l’evoluzione degli eventi… … Nella Fipsas, i tesserati stanno tentando di operare una pressione sui vertici federali, con una raccolta di firme mirata a ottenere chiare indicazioni dal presidente Matteoli circa le azioni di tutela che la Federazione ha intenzione di intraprendere nel prossimo futuro. Fonti bene informate riportano che il presidente del settore, Alberto Azzali, avrebbe gia’ ricevuto ampia delega dal presidente per affrontare il problema a ogni livello, compreso quello ministeriale… … E’ giunto il momento di unire tutte le forze della categoria per affrontare questo problema, che in prospettiva rischia non solo di cancellare (o quasi) la nostra disciplina, ma che sta creando problemi a un settore produttivo in cui l’Italia rappresenta l’eccellenza nel mondo…

Pag. 74: ATTREZZATURE / TUTTO FUCILE / 1di Roberto Tiveron

L’argomento “fucile subacqueo” e’ una vera scienza se affrontato a un certo livello. Ci sono, infatti, tanti particolari e tanti concetti importanti da sapere se si desidera ottenere il meglio dal proprio fucile in un’azione di pesca. ‘ Attrezzare il proprio fucile subacqueo e’ uno dei momenti piu’ affascinanti per ogni pescatore in apnea… … La pesca in apnea, nelle sue varie tecniche, richiede sempre fucili adeguati allo scopo. Sara’ quindi praticamente impossibile riuscire a trovare un fucile che vada bene in qualunque situazione. Accadra’, quindi, che si necessitera’ di piu’ fucili diversi, adatti in modo specifico al tipo di tecnica adottato e al tipo di preda che si andra’ a insidiare. Sara’ possibile, pero’, anche trovare quello piu’ versatile…

Pag. 79/87: GUIDA TECNICA

DESSAULT/COLTELLO VENDETTA: Un coltello robusto e funzionale che riesce a coniugare un grande comfort d’utilizzo con una buona funzionalita’ generale. Il manico termina xon uno “scoccia-aste” molto comodo e funzionale.

BIAVATI SUB/MUTA MIMETIC BLUE: Una muta monofoderata realizzata con un nuovo mimetico stampato per sunlimazione. Il taglio e i materiali sono all’altezza dello standard Biavati. Di serie il supporto di carico e le ginocchiere.

ARBATEC/ARBALETE ELBA 85: Un bel fucile realizzato con essenze pregiate. L’affusto in multistrato e’ ottenuto accopiando due travi in quercia con una tiglio. L’impugnatura si ottiene partendo dalla fotocopia della mano del cliente.

ANTOLAS DESIGN/IL MIO ELASTICO: Con il nuovo e definitivo sistema per trovare, fucile per fucile, l’elastico piu’ adatto, e’ finalmente possibile applicare le reali potenzialita’ di ogni singolo elastico.

MAT MAS/MONOPINNA MASCOTTE: Il nome svela tutte le intenzioni di un prodotto pensato per chi si avvicina all’apnea e all’utilizzo di un’attrezzatura cosi’ particolare. Quindi, semplicita’ e robustezza per prestazioni tranquille.

MEROU/MUTA CAMOUFLAGE 5 mm: Una muta mimetica foderata – spaccata, realizzata per soddisfare le esigenze di chi desidera una muta robusta ma, contemporaneamente, comfortevole ed elastica,. Il mimetismo scelto e’ adatto a tutte le configurazioni di fondale.

OMER/PINNE NEW MILLENNIUM: Ecco un’attrezzatura realizzata seguendo quei canoni classici che vogliono dire robustezza ed efficienza, insieme a comfort e giusta spesa. Le pale sono state rivisitate al fine di rendere la pinneggiata piu’ semplice.

Pag. 88: APNEA / APNEA E PESCAdi Roberto Tiveron

Vediamo come e perche’ un corso di apnea puo’ essere utile anche a chi pratica pesca in apnea. … La didattica subacquea, specialmente quella dedicata all’apnea, si sta espandendo e sta migliorando sempre piu’. Questo e’ certamente un vantaggio sia per chi vive il mare con passione e vorrebbe approfondire di piu’ la conoscenza della materia sia per chi, da neofita, vorrebbe apprendere come immergersi con sicurezza e con efficacia… … Un corso di apnea serve a fornire quelle basi indispensabili e a consolidarle con la pratica, affinché chi s’immerge in apnea, qualsiasi sia il suo fine, possa farlo nel migliore dei modi e, soprattutto, nella massima sicurezza… … La pesca in apnea non e’ altro che fare apnea con il fucile in mano, cercando di catturare una preda. Naturalmente, l’apnea di un pescatore apneista sara’ certamente differente da quella di un altro apneista, che finalizzera’ la sua immersione per conseguire, come obiettivo, il raggiungimento di una profondita’ prestabilita, ma, in ogni caso, sempre di apnea si trattera’!… … Un corso di apnea e’ importante anche per affinare tutti quei particolari tecnici che permetteranno, poi, di arrivare al discorso fatto in precedenza nel migliore dei modi…

Pag. 94: MEDICINA / APNEA ED EMERGENZEdi Massimo Malpieri

Quali sono gli organismi pericolosi del nostro mare? Che cosa fare se ci punge una tracina o ci tocca un urticante medusa? E se ci troviamo delle spine di riccio nella mano? Tutte le risposte in queste paginee… altro ancora. … In questo numero affronteremo quei banalissimi incidenti in cui tutti possiamo incorrere durante le nostre battute di pesca in apnea e che spesso ci rovinano una sana e serena giornata di svago e relax. Quelli che seguono sono alcuni consigli pratici per evitare che la nostra pescata si trasformi nel brutto ricordo di un’esperienza negativa… … Alzi la mano chi non si e’ mai punto con le spine di uno o piu’ ricci in qualche parte del corpo: e’ certamente l’incidente piu’ comune e piu’ doloroso che ci possa capitare durante una pescata…

Pag: 98: DOVE ANDARE / PUGLIA, UGENTO: DA TORRE PALI A TORRE SAN GIOVANNIdi Alessandro Congedo

Una bella terra con un bel mare: ci sono tutti gli ingredienti per la ricetta di una vacanza felice. Fra saraghi , corvine, cernie e dotti, il pescatore in apnea trovera’ pane per i suoi denti.

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