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Pesca Illegale: Sub e Cannisti Fermati di Notte, in AMP, al Plemmirio e Torre Guaceto

| 3 Aprile 2019

Nei giorni scorsi sono state condotte diverse operazioni anti bracconaggio nell’Area Marina Protetta siciliana del Plemmirio (Siracusa) e in quella pugliese di Torre Guaceto (Brindisi).

Nel primo caso è stata determinante la segnalazione dei volontari di Sea Shepherd e l’utilizzo del nuovo sistema di video sorveglianza che, impiegando telecamere ad altissima definizione e con capacità di visione notturna, hanno permesso di rilevare il chiarore di una torcia subacquea in corrispondenza del versante sud della riserva, in zona B.

La segnalazione è stata poi girata dalla sala controllo ad una pattuglia della Guardia di Finanza che ha raggiunto il luogo e atteso che il bracconiere ritornasse a riva. Le fiamme gialle, dopo aver colto il subacqueo, proveniente dal catanese, in flagranza di reato, hanno provveduto al sequestro dell’attrezzatura e del pescato (circa 10 kg tra pesce e molluschi cefalopodi), all’elevazione del verbale e al deferimento del soggetto all’autorità giudiziaria.

A poche ore di distanza, sempre nella stessa zona, è stata la Capitaneria di Porto a fermare due pescatori sportivi di superficie che pescavano sprovvisti della prevista autorizzazione rilasciata dall’ente parco.

Copione simile quello andato in scena nella riserva brindisina di Torre Guaceto: due subacquei baresi sono stati fermati da una locale pattuglia dei Carabinieri (anche in questo caso dopo una tempestiva segnalazione) mentre pescavano di frodo nella zona A di riserva integrale, ben oltre il tramonto.

Corposa la lista di infrazioni che si sono visti contestare visto che, oltre alla pesca subacquea notturna, con autorespiratore e in area marina protetta, sono stati multati anche per aver violato il divieto di accesso ai mezzi a motore, poichè hanno utilizzato l’auto per percorrere il lungo sterrato che li ha condotti alla cala da cui poi si sono immersi.

Come di consueto i militari hanno provveduto anche al sequestro dell’attrezzatura e del (magro) pescato, che tuttavia non gli ha evitato una denuncia a piede libero per violazione della legge quadro sulle aree marine protette. Ora, ai fini di una condanna esemplare, sarà importante accertare se i due bracconieri siano o meno dei soggetti recidivi.

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