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Mondiale Apnea Outdoor: Italia Prima nel Medagliere

| 11 Ottobre 2016 | 0 Comments

Con la gara di assetto costante senza attrezzi si è conclusa sabato la seconda edizione del Campionato Mondiale CMAS di apnea outdoor. La Nazionale azzurra, con due ori, due argenti e due bronzi, si è confermata anche in questa occasione la migliore per numero e qualità di medaglie conquistate a dimostrazione di un movimento in crescita che propone anche un interessante ricambio generazionale.

Tomasi, oro nelle due pinne, in una foto di repertorio (foto S. Rubera)A dare un contributo fondamentale al nostro medagliere ci ha pensato la doppietta conquistata da Michele Tomasi e Vincenzo Ferri, rispettivamente oro e argento, nella gara con le due pinne disputata giovedì 6 ottobre.
Ed il bottino sarebbe stato ancora migliore se Giurgola, che partiva per realizzare il nuovo primato mondiale a -94 metri, non fosse incappato nell’ormai solito problema di compensazione.
Dalla ripresa effettuata con il drone subacqueo si vede distintamente l’atleta provare ripetutamente a forzare la compensazione per poi rinunciare ad -80 metri.

Tomasi è salito così sul gradino più alto del podio fermandosi, con -91 metri, ad un solo metro dal record mondiale di Giurgola, davanti a Ferri che porta a casa una medaglia in un Campionato da cui anche lui stesso si aspettava forse qualche risultato in più.

Nella prova femminile la slovena Alenka Artnik conquista il suo secondo oro ottenendo con 82 metri anche il nuovo record del mondo che apparteneva alla nostra Chiara Rossana Obino.
Bis d’argento anche per Alena Konecna della Repubblica Ceca con -70 metri e bronzo per l’atleta di casa Sahika Ercumen che batte la compagna di squadra Derya Can Gocen solo per la migliore differenza sul tempo impiegato per raggiungere la profondità di -68 metri.

Nella prova senza attrezzi è la Repubblica Ceca a dettare legge con due medaglie d’oro e altrettanti record mondiali.

Mondiale tormentato per Giurgola, qui in una foto di repertorio (foto S. Rubera)

Michael Risian vince tra gli uomini con -78 metri, migliorando di sette il precedente record appartenente a Michele Tomasi.
Homar Leuci, partito quarto, approfitta dei problemi avuti dagli atleti che lo precedono e si piazza secondo con -74 metri, nuovo record italiano.
Giurgola, settimo nell’ordine di partenza, riesce finalmente a raggiungere la profondità dichiarata a 68 metri agguantando un bronzo grazie anche agli errori di chi lo precedeva.

Tra le donne la Konekna scende fino a -60 metri, migliora di due metri il precedente record mondiale di Alessia Zecchini e sale sul gradino più alto del podio.
Alle sue spalle la sfida per le altre due medaglie si svolge sul filo dei secondi: sia la padrona di casa Ercumen che la spagnola Gemma Vila Catala raggiungono i -50 metri dichiarati.
L’atleta turca però si avvicina di più al tempo dichiarato conquistando l’argento e lasciando il bronzo all’avversaria.

Alla fine il Campionato del Mondo, partito un po’ in sordina, si è concluso comunque con tre nuovi Record Mondiali e un medagliere in cui sono presenti ben undici diversi paesi a dimostrazione di una disciplina sempre più cosmopolita.

Alessia Zecchini assente forzata a Kas (foto S. Rubera)

Per la prima volta inoltre l’utilizzo di un drone subacqueo ha permesso a tutti gli appassionati di seguire gli atleti in gara potendo apprezzare in ogni momento della prova il gesto tecnico e lo sforzo atletico; una svolta fondamentale per la diffusione di questo sport.

Riguardo alla nostra Nazionale, oltre ai medagliati, merita un cenno anche l’esordio di Salvatore Bavusotto. Al debutto il giovane siciliano ha dimostrato di avere tutti i requisiti per poter competere con i migliori avendo anche ampi margini di miglioramento.

Infine abbiamo chiesto ad Alessia Zecchini, costretta a casa da un infortunio ad un ginocchio, di esprimere il suo parere sulla manifestazione. Ecco il suo commento:
Vorrei complimentarmi con tutti i miei compagni di squadra, hanno dimostrato che riescono sempre a dare il meglio di loro nei grandi momenti. Sono stati veramente molto bravi e sono riusciti a dimostrare che l’Italia è sempre la nazione più forte!!

Non nascondo il mio dispiacere nel dover assistere a tutto il mondiale solo davanti allo schermo di un computer, senza essere lì con loro a gioire e non potendo partecipare alle loro vittorie anche con le mie…

È stato un mondiale bellissimo, in un luogo stupendo e con atleti di altissimo livello. Infatti, tra le donne, oltre alla nostra gradissima Cristina, nelle discipline di profondità sono state realizzate misure che sinceramente non avrei immaginato! Mi complimento con Alenka Artnik e Alena Konecna per i loro rispettivi record mondiali CMAS!”

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