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Linea di Boe di Capoliveri: ci risiamo!

| 15 Aprile 2014 | 6 Comments

La Saga del progetto Linea di Boe di Capoliveri è giunta ad un nuovo passaggio saliente: dopo essere stata istituita e poi abbattuta con l’accoglimento di un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica da parte di un operatore Diving di Piombino, è infine rientrata dalla finestra con una manovra di adeguamento alle prescrizioni della normativa europea e nazionale del Comune di Capoliveri.

Il Decreto del Presidente della Repubblica del 17 luglio 2013  aveva cassato il progetto fondamentalmente per tre ragioni: non poteva essere istituito con delibera della Giunta comunale, richiedendo un atto del Consiglio, non era possibile prevedere che le tariffe venissero concordate con un soggetto interessato quale il Consorzio Elbano Diving e, infine, non poteva prevedere tariffe differenziate per residenti e non residenti, in quanto contrarie alle norme comunitarie in tema di concorrenza.

Il Sindaco Ruggero Barbetti, però, non si è perso d’animo. Del resto, la vicenda della sua nomina a commissario straordinario del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano annullata da una sentenza della Corte Costituzionale e tranquillamente reiterata dall’allora Ministro dell’Ambiente Altero Matteoli deve avergli insegnato che se si ha un obiettivo non conviene mai demordere. Corretta la procedura di approvazione e adeguate le tariffe ai principi dell’ordinamento, ecco che gli ormeggi a pagamento travestiti da tutela dell’ambiente marino e della sicurezza delle immersioni sono stati di nuovo messi a disposizione degli unici veri benificiari: i diving. Della serie: se l’AMP non va a Barbetti, Barbetti va alla Linea di Boe.

Per chi volesse conoscere tutti i nomi degli orchestrali che hanno confezionato questa sinfonia…. ecco la delibera dello scorso novembre con cui si è approvato il nuovo regolamento.

 

 

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Commenti (6)

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  1. stefano ha detto:

    benissimo, ottimo lavoro! ed io, con la stessa perseveranza e furbizia mi impegnerò dando spettacolo a tutti i subacquei in immersione nel maggior numero di catture possibili effettuate a 51mt dalla boa

  2. stefano ha detto:

    mi correggo 26 mt dalla boa!

  3. Lucio ha detto:

    Secondo me il Sindaco lo prende … in cura una terza volta, questo regolamento! ad una velocissima lettura mi sembra di poter dire che il regolamento è inapplicabile in quanto è indefinita la “competenza territoriale” dei controlli. E’ più volte scritto (e faccio grazia di non correggere gli errori di ortografia …) che:
    -“Il presente regolamento, regola l’esecuzione negli specchi acquei del progetto “Linea di Boe” nel territorio Comunale di Capoliveri, …”
    – “[è consentito] Navigare all’interno dello specchio acqueo riservata ai subacquei in immersione, tramite imbarcazioni autorizzate al solo scopo di raggiungere l’ormeggio nell’aree individuate”
    – “Requisiti per il rilascio delle autorizzazioni – Per lo svolgimento di attività subacquea ricreativa nello specchio acquei del progetto Linea di Boe, gli operatori interessati devono possedere i seguenti requisiti: …”
    – “Per la normativa vigente, il Comune di Capoliveri potrà autorizzare immersioni dentro gli specchi acquei di propria competenza solo con accompagnamento di guide ambientali subacquee formate, ai sensi della L.R. 23 marzo 2000, n. 42 e s.m.i. ”
    – “…l’Ente gestore effettua il monitoraggio delle attività subacquee negli specchi acquei del progetto “Linea di boe” e adegua, con successivi autonomi provvedimenti, la disciplina delle immersioni subacquee, potendo a sua discrezione, stabilire il numero massimo di immersioni al giorno per ciascun sito. ”
    – “Negli specchi acquei del progetto “Linea di boe” non è consentito l’ancoraggio salvo casi di comprovata necessità per i quali deve essere effettuata apposita comunicazione. ”
    – ” Il Comune tramite personale preposto e/o delegato allo specifico servizio, provvede ad effettuare i controlli all’interno dello specchio acquei del progetto Linea di Boe. ”
    – “L’Ente si riserva la facoltà di negare l’autorizzazione all’accesso negli specchi acque d’interesse pubblico a quanti abbiano violato le norme sancite in materia dalla vigente normativa e dal presente disciplinare. ”
    – “Il calendario annuale per la fruizione subacquea presso gli specchi acquei del progetto linea di boe è il seguente: …”
    Ne consegue che se da nessuna parte è definito esattamente cosa sia lo spazio acqueo, allora in caso di controllo (e multa) è leso il mio diritto alla difesa essendosi configurato un eccesso di potere.
    Nessuno di voi riesce a passare la “soffiata” al diving di Piombino che già una volta si è opposto al decreto? :-)
    O meglio, come mai che i pescatori in apnea dell’elba non si ribellano? quieto vivere o altro?
    E come mai, noi pescatori in apnea, non riusciamo a coalizzarci per opporci a tali ingiustizie?
    Lux67

  4. Giorgio Volpe ha detto:

    Ciao Lucio,

    ciò che deve essere chiaro è che il Diving di Piombino è assolutamente d’accordo con il progetto di privatizzare queste aree a vantaggio semi-esclusivo dei diving, ci lavora… ciò che contestava era il doppiopesismo nelle tariffe, vantaggiosissime per i diving consorziati del CED e decisamente penalizzanti per i “foresti” come lui.

    Rimesso a posto questo dettaglio – come nulla fosse – si riaffermano vari principi:

    – il mare è di chi abita sulle sue sponde
    – la tutela dei subacquei si fa se ne vale la pena (si può battere cassa), per tutti gli altri, soprattutto i pescasub, che si arrangino a 500 metri dalla costa, in pieno traffico nautico, e se si azzardano ad avvicinarsi si ribatte di cassa in modo anche più proficuo per le pubbliche casse
    – la tutela ambientale è cosa buona se si batte di cassa
    – gli amici degli amici in qualche modo si devono sistemare, altrimenti ci rimette l’urna

    Poi uno si lamenta dei luoghi comuni italiani tipo “è tutto un magna magna”.

  5. massimo forchetta ha detto:

    quello che sta accadendo li a capoliveri sta per accadere anche qui da noi a livorno , c è un associazione ambientalista opportunista che per ragioni economiche sta cercando di fare un parco boe simile o identico a quello dell elba … se uno sapesse cosa c è dietro e che personaggi sono iscritti in quell associazione capirebbe molte cose che stanno dietro a questi interessi ,ho partecipato a una …chiamamola assemblea , dove sono dovuto stare a sentire e vedere cose assurde , è vergognoso e assurdo che si organizzino e si permettano cose del genere ,

    massimo

  6. Lucio ha detto:

    Ciao Giorgio,
    vero tutto quanto dici.
    Tuttavia, non sai quanto spero che si passi all’azione, magari seguendo le orme dell’iniziativa degli amici della Meloria.
    Azione che, davvero, penso possa essere avviata anche dallo stesso diving di Piombino, sul quale – stante le vicende pregresse – è immaginabile si possa concentrare l’occhio vigile dei vigili di Capoliveri. E quando capiterà che i vigili affiancheranno i gommoni di Piombino, nascerà il problema di sapere se quella zona è dentro o fuori dalla competenza fissata dal regolamento.
    Ad ogni buon conto, se penso che auspico una iniziativa dei bombolari che – incidentalmente – fanno i nostri interessi, vuol dire che siamo davvero “ben messi”.
    Ciao

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