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La CMAS a 360°: Iván Nyíri

| 9 Maggio 2011 | 0 Comments

La CMAS è l’organizzazione mondiale, riconosciuta dal Comitato Olimpico Internazionale, che associa tutte le federazioni subacquee nazionali di apnea, pesca in apnea e nuoto pinnato, oltre a numerose altre discipline più o meno conosciute e praticate. Si tratta di un’organismo spesso al centro delle discussioni e delle diatribe legate ai nostri sport, i cui meccanismi sono oggetto di forti critiche ma semisconosciuti ai più.

Per conoscere meglio le logiche che regolano la nostra attività, abbiamo intervistato uno dei membri più in vista, l’ungherese Iván Nyíri, Vicepresidente CMAS, che ci regala una panoramica a 360 gradi sullo stato della Confederazione, con particolare attenzione alla stretta attualità.

 

L'ungherese Iván Nyíri è membro del BoD CMAS dal 2005 e ne è Vicepresidente dal 2009

Per cominciare, potrebbe presentarsi e descrivere la sua carriera, i suoi compiti alla CMAS e come ha raggiunto l’importante ruolo di vicepresidente?

Nella vita ho lavorato e lavoro nel campo dell’economia e della finanza, nel direttivo di importanti banche ed aziende ungheresi ed internazionali oltre che per le istituzioni.

Per quanto riguarda invece il mondo sportivo, dal 2001 sono Presidente della Hungarian Divers Federation e membro del direttivo del National Sports Council of Hungary.

Come Vicepresidente ovviamente sostituisco il Presidente in sua assenza. Sono responsabile della pianificazione generale della Confederazione e della sua revisione annuale. Seguo poi la creazione del nuovo sito internet: la sua gestione e supervisione è uno dei compiti principali.

Mi sono presentato all’Assemblea Generale del 2009 contro i candidati di Norvegia e Russia e l’Assemblea ha valutato che sarei potuto essere un buon Vicepresidente per dare inizio al processo di rinnovamento della Confederazione. Spero di non aver deluso chi mi ha votato.

Da diversi anni la Confederazione è in difficoltà economiche: qual è lo stato di salute della CMAS e quali sono le soluzioni che intende adottare per risolvere la situazione?

I problemi finanziari sono il passato! I documenti approvati dal BoD (Board of Directors ndr) in Febbraio mostrano una completa inversione di tendenza nelle finanze della Confederazione. L’Assemblea Generale del 2011, approvando i dati dello scorso anno, tra i quali i conti e lo stato patrimoniale del 2010, mostrerà un surplus di oltre 200.000 €. Quindi vi chiedo gentilmente di diffondere tra i vostri rispettati lettori la notizia che il tumulto finanaziario della CMAS è una questione del passato! Dirò di più: finché avrò la fiducia delle Federazioni che mi hanno votato nel BoD e hanno chiesto di rappresentare i loro interessi come Vicepresidente CMAS, gli anni bui non torneranno più. Lo posso promettere davanti a tutti i membri del BoD.

Nyíri è appassionato di immersioni

In molti pensano che uno dei principali problemi sia che le regole della CMAS siano abbastanza “vecchie”, il che significa che le decisioni richiedono molto tempo per essere prese. Concorda con questa considerazione?

Concordo al 110%! Da quando sono stato eletto nel BoD, l’apparato dirigenziale CMAS nel 2005, il mio obiettivo è stato di velocizzare le decisioni, creando regole più semplici, e di elaborare uno statuto e delle regole interne che potessero soddisfare le esigenze dei divers, degli atleti e di chiunque fosse interessato alla CMAS: più rapido, semplice e su una base maggiormente al servizio del consumatore. Non perdete la speranza, sta per accadere, prima di quanto potreste pensare o aspettarvi. Ma dovete capire bene: in una confederazione sportiva internazionale ogni cosa che fai deve avere il consenso. Per raggiungere il consenso di 168 federazioni in 114 paesi… immaginate! Non è così strano che i leader siano impotenti!

In un discorso a Palma di Mallorca, il Presidente Achille Ferrero ha sostenuto che le relazioni tra il BoD e le Commissioni Sportive devono cambiare e che il primo deve dare più indirizzo politico e con più forza. Cosa ne pensa?

E’ una strada a due corsie e una specifica simbiosi. Se ognuno la pensa diversamente, bene… è in errore e non dovrebbe tendere verso un posto di comando in un’organizzazione internazionale. Che sia in una confederazione sportiva, in un’azienda o in una ONG. Questo è il mio stretto convincimento. Per il resto delle opinioni del Presidente Ferrero dovete chiedere direttamente a lui.

 

La bandiera della CMAS agli ultimi Mondiali di pesca in apnea di Lussino

Molti ritengono anche che il lato sportivo della CMAS dovrebbe essere separato dalla realtà dei diving e del mondo “ricreativo”. Può fornirci la sua opinione sull’argomento?

In passato ho sentito tante idee “riformiste” ma quando si arriva allo scrupoloso lavoro giornaliero, beh, non vedo mai nessuno ad occuparsene! Ogni riforma è buona se è al servizio degli scopi comuni, se è estensione delle idee originali e degli obiettivi dei padri fondatori, di Cousteau e del suo team. Se separati siamo più forti, sono a favore! Se altre modalità ci rendono più accettati, forti e rispettati, sarò da quella parte. Ma in conclusione vorrei vedere gli “idealisti” lavorare un po’, presentare carte, organizzare workshops e discussioni sulle idee e soluzioni riformiste. Così potremmo vedere chiaramente che strada seguire. La CMAS è una squadra! O almeno dovrebbe esserlo.

La piscina di Neiva che avrebbe dovuto ospitare i CMAS World Games

Può riassumere la vicenda dei CMAS World Games in Colombia? Crede che potranno avere un futuro dopo le due cancellazioni del 2009 e 2011?

Credo profondamente nell’idea dei CMAS World Games! Ma per avere successo la CMAS stessa deve cambiare molto. Che tipo di organizzazione siamo per farci prendere in giro da paesi e federazioni due volte di seguito? La colpa non è dei paesi o delle federazioni incriminate. Siamo noi, internamente, che dovremo fare le cose diversamente in futuro se vogliamo che i CMAS Games abbiano successo. Inoltre devo dire che questi cambiamenti fondamentali devono arrivare presto, altrimenti l’esistenza stessa della CMAS è in ballo.

Quindi, per rispondere direttamente alla domanda in termini concreti: si, con una CMAS migliorata, i Giochi possono essere organizzati. Altrimenti con una CMAS vecchia o solo parzialmente riorganizzata/riformata, onestamente non vedo futuro.

L’Ungheria ospiterà quest’estate entrambi i campionati internazionali di nuoto pinnato. Cosa stanno preparando gli organizzatori per l’occasione?

All’Hungarian Divers Federation è stata data la chance di ospitare due importanti eventi sportivi di nuoto pinnato nel 2011, i Campionati Europei Giovanili a Miskolc e i Campionati del Mondo Assoluti a Hodmezovasarhely. Molto lavoro, ma anche una grande possibilità per essere dei buoni ospiti della comunità pinnatistica mondiale. Cosa prepariamo? Lasciamo che sia una sorpresa per gli atleti e chiunque giungerà per i Campionati. Sono certo che avranno un ottimo trattamento. In passato abbiamo imparato da Spagna, Russia e altri amici come mettere insieme diverse competizioni internazionali.

Le ungheresi Kovacs Zsofia e Dudas Zita Bianka medagliate ai Mondiali 2009 con l'azzurra Elisa Mammi

In passato ci sono stati più e meno buoni campionati. La CMAS sta prevedendo degli standard qualitativi per concedere il diritto di organizzazione nei prossimi anni?

Si, stiamo imparando, anche dai nostri errori. La risposta alla domanda è chiara e definitiva: sì!

Riguardo bipinne e costumi integrali: cosa ci può dire riguardo ai nuovi criteri di omologazione?

Abbiamo una Commissione Nuoto Pinnato! Sono loro che devono valutare, giudicare e proporre al BoD. Quando ogni proposta arriva, agiamo immediatamente. Abbiamo deliberato in Febbraio. Sfortunatamente non ho visto alcun effetto nel nostro sito, e voi?

Parliamo ora di pesca in apnea: qual è la posizione della CMAS riguardo questa disciplina? E’ vero che qualcuno valuta la possibilità di fermarne le competizioni, permettendo solo l’attività ricreativa?

Come sapete bene, le discussioni sono presenti all’interno della CMAS su diversi punti. Le idee vengono, le idee vanno, ma fare un cambio fondamentale come quello di cui parlate è una responsabilità maggiore. I pro e i contro devono essere giudicati dall’Assemblea Generale e non a porte chiuse. Ma di qualsiasi cosa si voglia discutere, bisogna avere una proposta. Una proposta scritta e ben argomentata. Ad oggi non ho visto alcuna proposta del genere.

Cosa ci può dire riguardo le competizioni di apnea? Quali sono le decisioni finali sulla partecipazione degli atleti AIDA alle competizioni CMAS e viceversa?

Patata bollente! Finché non ci sarà un quadro chiaro nella CMAS sarebbe da irresponsabile da parte mia fare qualsivoglia affermazione sull’argomento.

Il logo dei prossimi Mondiali di pinnato in Ungheria

Come pensa la CMAS di migliorare la mediatizzazione delle discipline subacquee?

Permettetemi di tornare indietro ad una delle mie risposte e dire: dobbiamo prima di tutto migliorare nel complesso. Diventare più attrattivi per la comunità subacquea, riformare la pratica dei campionati della Confederazione, iniziare a fare ricerca scientifica… in una parola, dobbiamo iniziare a produrre di nuovo risultati validi per la nostra clientela, così questi servizi diventeranno essi stessi valori per la stampa. Il resto sarà fatto dai media, siano carta stampata o in altro formato. Esattamente come fatto da voi per offrire assistenza e collaborare per facilitare il lavoro della stampa in Ungheria durante i Campionati del Mondo a Hodmezovasarhely. Il lavoro buono e impegnato porterà l’indispensabile mediatizzazione della CMAS.

Al Dottor Iván Nyíri vanno i sentiti ringraziamenti della redazione di Apnea Magazine per la grande disponibilità dimostrata nel rilasciare l’intervista, ma ancor più per la collaborazione offerta in previsione dei più importanti appuntamenti sportivi internazionali CMAS.

Annunciamo nell’occasione che gli inviati di Apnea Magazine saranno presenti proprio in terra ungherese quest’estate per seguire i Campionati del Mondo Assoluti di Nuoto Pinnato e che stiamo lavorando per offrire agli appassionati servizi sempre più completi.

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