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Incidente Pescasub: 28enne in Prognosi Riservata per Grave Barotrauma Polmonare

| 14 Settembre 2018

M. D, pescatore subacqueo di 28 anni di Vibo Marina (frazione del comune di Vibo Valentia), ha avuto un grave malore mercoledì scorso (12 settembre) mentre, insieme ad un compagno, stava pescando al largo della spiaggia della Marinella a Zambrone. I due stavano effettuando dei tuffi profondi, ad una quota compresa fra i 30 e i 40 metri, quando in fase di risalita il 28enne ha accusato dei gravi problemi polmonari.

Soccorso dal suo compagno, i due sono riusciti a raggiungere con la loro imbarcazione la vicina spiaggia e chiesto aiuto ai bagnanti presenti sulla riva. Questi hanno allertato il bagnino che, dopo aver constatato la gravità della situazione, ha richiesto l’intervento di un’eliambulanza per il trasferimento a Reggio Calabria. Nel breve lasso di tempo tra la richiesta di soccorso e l’arrivo dell’elicottero, il ragazzo è stato trasportato presso un vicino villaggio turistico dove il mezzo del 118 lo ha potuto prelevare per trasferirlo immediatamente agli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria.

Le agenzie riportano di una “sospetta embolia” o di un “collasso polmonare” ma, vista la drammaticità e rapidità con cui sembra essersi verificato il malore, è probabile che si tratti di un caso particolarmente grave di barotrauma (o sovradistensione) polmonare. Durante la risalita infatti può accadere per varie ragioni, non tutte note, che l’aria “distenda le pareti alveolari sino al loro punto di rottura (break point alveolare), la membrana alveolo capillare si lesiona con inondazione di sangue degli alveoli e possibile passaggio di bolle gassose nel torrente circolatorio. All’emersione questo ingorgo ematico polmonare si manifesterà con comparsa di tosse stizzosa, rantolo polmonare ed emissione di escreato francamente ematico scarsamente schiumoso. Nei casi più gravi può manifestarsi il grave quadro dell’Embolia Gassosa Arteriosa Traumatica (EGAT). ” (cit. Prof. Malpieri).

Il 28enne si trova attualmente ricoverato nel reparto di Terapia Intensiva e la sua prognosi è riservata.

AGGIORNAMENTO – A distanza di qualche giorno, l’istruttore del subacqueo riferisce che si sia trattato di un black-out, che il ricovero sia da imputare ad un particolare scrupolo dei medici che hanno preso in carico il ragazzo e che la drammaticità riportata dai media locali sia frutto di una narrazione piuttosto approssimativa, per non dire proprio romanzata, dei fatti. Il ragazzo è stato dimesso dopo un paio di giorni dall’incidente ed è già tornato a pescare con i suoi amici.

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