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III° Spearfishing Champions League – 2004

| 25 Ottobre 2004 | 0 Comments

La base di partenza

Si rinnova un appuntamento importante delle competizioni non-ufficiali della pesca in apnea: la Spearfishing Champions League, giunta quest’anno alla sua terza edizione. Come negli anni precedenti, la gara si è svolta in Grecia, questa volta nella cornice dell’isola di Lemnos.

La base era situata nel villaggio turistico del gruppo Viaggi del Ventaglio nella splendida località di Akti Myrina, dove il direttore dell’Hotel Venta Club Akti Marina, Christos Liakos, e la sua équipe hanno assistito sin dal primo momento tutte le squadre partecipanti ed anche il sottoscritto, permettendomi di utilizzare il suo ufficio privato per inviare le notizie di AM in tempo reale.

La Spearfishing Champions League è un’idea di Manolis Peristeris, già campione greco di pesca in apnea e componente della squadra nazionale greca che partecipò all’ultimo campionato mondiale disputato in Perù, nel ’94. Si tratta di una competizione riservata ai campioni di pesca in apnea del presente e del passato, che nelle prime due edizioni ha visto l’affermazione di una coppia di supercampioni come Renzo Mazzarri e Riccardo Molteni. Al fianco dell’instancabile Dario Palomba, Manolis è riuscito ancora una volta a portare a termine con successo questo evento davvero speciale.

Un atleta in azione

Campioni di pesca in apnea provenienti da Grecia, Italia, Malta, Francia, Croazia, Portogallo, San Marino, Cipro e addirittura dal Brasile hanno partecipato a questa affascinante competizione, arricchita da nomi blasonati della pescasub mondiale: Mazzari, Molteni, Bardi, Antonimi, Salvatori, Noguerra, Borg Cardona, Cascone, Tortorella, Bugeja, Ikic, Gospic, Liistro, Rignani Lolli ed altri ancora… Nomi noti a tutti.

L’aria che si respirava a Lemnos era di festa, ma la grinta agonistica si notava già dal primo giorno di ricognizione dei campi gara. Gli atleti erano restii alla compagnia della concorrenza, e alla fine delle due giornate pre-gara sembrava che non girasse un pesce degno di nota. Pretattica, solo ed esclusivamente pretattiva, a conferma che anche in un evento non propriamente agonistico gli atleti hanno sentito la carica di una gara vera e propria.

Avendo trascorso molto tempo in acqua assieme ai campioni, il primo giorno di perlustrazione con Malta 1 e il secondo con Liistro e Rignani Lolli, dire che a me sembrava che il pesce non girasse davvero. A giudicare dai carnieri registrati in gara, però, devo ammettere che forse e senza forse… ero io a non vederli!

Per tutta la durata della competizione, ogni squadra ha avuto a disposizione un proprio gommone con barcaiolo. Alcuni dei mezzi erano dotati di ecoscandaglio, altri di barcaioli locali, tutti elementi che hanno offerto qualche vantaggio nella ricerca dei posti migliori.
Al termine della gara, però, la coppia formata da Marco Bardi e Fabio Antonini ha dimostrato che una gara come questa si può vincere anche senza strumentazione elettronica o assistenza di un locale: la classe non è acqua!!

Salvatori e Noguerra con le cernie e i dotti della 2° giornata

La prima giornata ha premiato la coppia Bardi-Antonini, che ha presentato un bel carniere di 31 prede, seguiti in classifica dalla squadra Grecia II° con Degaitas-Varthalidis e dalla compagine Croazia II° con Ikic-Gospic.

I campioni di Grecia II° erano i favoriti,ed una loro affermazione sarebbe stata molto gradita dalle autorità locali e, soprattutto, dal Club Lemnos, vale a dire il locale club di appartenenza di Degaitas. I due giovani atleti si sono comunque aggiudicati un premio speciale per il pesce più grosso catturato: una bellissima cernia di oltre 18 Kg. Alla fine sono riusciti a conquistare il 2° posto finale.

I vincitori delle due edizioni precedenti, Mazzeri e Molteni, hanno avuto una prima giornata no, portando a casa pochissimi pesci e piazzandosi 22° su 27 squadre. La seconda giornata si sono riconfermati i campioni di sempre, riuscendo a fare un bel carniere e a recuperare fino all’ 11° posto finale, sicuramente meritato.

Una coppia davvero avvincente era quella formata da Salvatori e Noguerra, due francesi d’epoche diverse. Bernard Salvatori non gareggia più da una dozzina d’anni, mentre Bruno Noguerra è un giovane pescatore che si è già fatto notare per le sue buone prestazioni. Questa coppia ha partecipato, come tante altre, per lo spirito puro del divertimento. Hanno impostato la loro gara sulla profondità mirando a cernie e dotti: la pesca che preferiscono e che normalmente praticano nel tempo libero, ha regalato loro il 3° posto finale. Sarebbero arrivati più in alto se la loro Cernia di 16 Kg fosse risultata la più grossa a fine gara.

Bardi Antonini con il carniere della 2° giornata

Una menzione particolare la merita la squadra Italia III con Cascone, Tortorella e Di Noto, che si è piazzata al IV° posto. A loro è andato un premio speciale per il più alto numero di prede diverse, tra cui anche l’unico pesce serra della gara.

Veniamo ai vincitori, Marco Bardi e Fabio Antonini. Se Bardi aveva già preso parte alla prima edizione della manifestazione in coppia con l’allora compagno di team Bruno De Silvestri, la coppia con Antonini era inedita, e non si può dire che non abbia funzionato, visto che all’affermazione della prima giornata è seguita la vittoria finale.

Per terminare, qualche appunto sullo svolgimento della consegna del pescato e la relativa pesatura: ad ogni squadra veniva dato un sacco completo di fascetta per la chiusura, con relativo numero di contrassegno, dentro il quale consegnare il proprio pescato della giornata. Il tutto veniva depositato sulla banchina dove gli organizzatori ritiravano i sacchi.
Per la presentazione del pescato delle varie squadre, il sacco veniva messo dentro un contenitore tipo ‘Igloo’ e portato sul palco. Una volta aperto il contenitore, si leggeva il numero del sacco e il pescato veniva svuotato dentro l’Igloo. Da lì i pesci venivano presi e poi pesati. La pesatura avveniva su una bilancia elettronica, collegata ad un computer e ad uno schermo gigante visibile a tutti.

La novità: gli organizzatori hanno fatto un programma che, collegato alla bilancia, mostrava in tempo reale a tutti i concorrenti il peso di ogni singolo pesce, conteggiava i pesci validi e non, le penalità e bonus, ed infine stilava la classifica man mano che si procedeva con la pesatura. Alla fine della pesatura si aveva la classifica completa, ed ad ogni squadra veniva consegnato il relativo foglio con i risultati della loro pesca.

Per quanto riguarda il pescato della competizione, sono stati pescati un totale di 599 Kg pesci. Tutto è stato devoluto all’associazione pescatori professionisti di Lemnos, ed i proventi derivati dalla vendita del pesce saranno utilizzati per la costruzione di una rimessa invernale per le barche.

Per l’edizione dell’anno prossimo gli organizzatori stanno pensando di spostare la gara in altri luoghi oppure, come l’anno scorso, fare due tappe in paesi diversi, magari ripetendo l’esperienza in Libia. Cosa che sarebbe molto gradita da chi a questa competizione ha già partecipato.

Classifica

Pos Team Atleti Prede Totale punti Bonus A* Bonus B** Bonus C*** Prima prova Seconda prova
1 Italia V Bardi M. – Antonini F. 47 67,050   4,000   40,680 22,370
2 Grecia II Degaitas Y. – Varthalidis M. 25 62,510 2,000     35,865 24,645
3 Francia I Salvatori B. – Noguerra B. 13 57,880       25,070 32,810
4 Italia III Cascone B. – Tortorella G. – Di Noto 35 57,455     4,000 34,370 19,085
5 Croazia II Ikic B. – Gospic D. 29 52,840       34,740 18,100
6 Croazia I Cafolla R. -Cokolic J. 23 41,625       20,445 21,180
7 Grecia IX Dertilis L. – Moukas L. – Dertilis N. 20 34,215       11,090 23,125
8 Portogallo Cruz J. – Borges E. – Piloto P. 23 31,910       11,455 20,455
9 Italia IV Calcagno A. – Castorina G. 25 31,090       15,345 15,745
10 Francia II Laurans M. – Foppolo S. 19 28,865       16,965 11,900

* Bonus A = preda più grande
** Bonus B = maggior numero di prede
*** Bonus C = maggior numero di specie

Category: Agonismo, Articoli, Pesca in Apnea

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