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iBubble, il primo drone wireless per riprese subacquee

| 12 Dicembre 2015 | 0 Comments

Noi pescatori subacquei conosciamo bene che differenza ci sia tra una ripresa “venatoria” in soggettiva ed una eseguita con operatore al seguito. La seconda, ad eccezione forse del primo piano nell’istante precedente la cattura che assicurano le action cam montate sul fucile, è certamente quella che riesce a restituire meglio il fascino e la difficoltà dell’azione che porta alla cattura. Tuttavia l’essere seguiti da un cameraman, seppure dilettante, non richiede semplicemente trovare un amico disponibile e per questo, salvo qualche rara eccezione, è una tecnica di ripresa che siamo abituati a vedere solo nelle produzioni professionali. Tuttavia con la comparsa dei droni, in tanti avevano fantasticato sulla possibilità che ne venisse realizzato uno subacqueo, e con il progetto iBubble ci siamo veramente vicini.

360cam

Il progetto di creare il primo drone subacqueo autonomo nasce all’inizio del 2015 nella geniale mente di Xavier Spengler e Kevin Delfour, che riescono prima a reperire i fondi per lo sviluppo il crowdfounding (oltre 1,3 milioni di dollari raccolti su Kickstarter) e poi a trovare nel pluriprimatista mondiale di apnea Guillaume Nery un entusiastico sostenitore e testimonial di questa avventura.

XavierSpengler_KevinDelfourIBubble è stato pensato per seguire il subacqueo, mediante un braccialetto wireless, fino alla quota di ben 70 metri. Dispone di una vasta gamma di modalità di ripresa e zoom, che possone essere impostate prima dell’immersione ma anche modificate durante la stessa. Il sistema garantisce compatibilità con la maggior parte delle action cam sul mercato, permettendo di montarne fino a due in modo da poter poi realizzare autentici filmati in 3D. All’esaurimento della batteria il drone riemerge automaticamente in superficie e una serie di led lampeggianti ne facilita la localizzazione.

Rapida sostituzione della batteria, massima silenziosità in immersione, grande capacità di muoversi sul fondale evitando gli ostacoli e di seguire il sub fino a 25 metri di distanza, led integrato per adattarsi a tutte le condizioni di illuminazione e un software che permetta all’utente di creare nuove modalità di ripresa sono solo alcune delle migliorie a cui sta attualmente lavorando il team progettuale di IBubble.

Per Settembre 2016 si conta di spedire i primi prototipi funzionanti ai tester e, salvo grandi imprevisti, Gennaio 2017 dovrebbe essere il traguardo per la definitiva commercializzazione di un prodotto che promette di sconvolgere totalmente il mondo delle riprese subacquee.

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