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Le mie vacanze


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Dato che non riuscivo ad aggiornarvi in tempo reale, vediamo, anche se in ritardo, almeno riesco a farvi un resoconto simpatico delle mie vacanze.

Il 18 agosto finalmente posso partire anche io per le ferie… Oltre all’allegra famigliola,

http://img188.imageshack.us/img188/6456/afamiglia.jpg

carico in macchina armi e bagagli, inserisco il pilota automatico

http://img338.imageshack.us/img338/987/bpilota.jpg

con destinazione confine sud della Campania.

Il lungo viaggio scorre velocemente senza intoppi, infatti verso il tramonto transitiamo nei pressi del Vesuvio, segnale che ormai manca poco.

http://img188.imageshack.us/img188/7398/cvesuvio.jpg

Siamo ormai a Salerno, dobbiamo affrontare l’ultimo sforzo, il viaggio comunque e filato liscio, ma all’immissione sulla tristemente nota Salerno-Reggiocalabria, ci saluta con la consueta coda di macchine, che data l’ora appariva un po’ ingiustificata, ma proprio lungo il raccordo ne appuriamo la ragione dovuta ad una specialità locale, infatti un autotreno dal carico probabilmente eccessivo ed evidentemente mal assicurato, ha prodotto una enorme passata di pomodori San Marzano

http://img32.imageshack.us/img32/5734/dpomodori.jpg

Comunque arriviamo a destinazione ad un’ora accettabile, per cui decido di preparare l’attrezzatura subito per l’alba successiva.

Alle 5 e 55 del 19 sono in acqua, in un posto dove si pesca in bassissimo fondo.

Alle 6 faccio il primo avvistamento un bel pizzuto, si mostra per un attimo al limite della visibilità mi immobilizzo effettuo un breve richiamo e attendo.

Eccolo ritorna sulle sue pinnate (l’equivalente dei suoi passi) ma è molto attento e diffidente, si muove velocemente con fare guardingo è non si avvicina con decisione.

È proprio un bel sarago, in così poca acqua, nella tenue luce dell’alba sembra enorme. Stenta a portarsi a tiro, fa avanti e dietro, al limite della visibilità. Aspetto immobile, a descriverlo sembra un’eternità ma tutto si svolge in pochi fugaci attimi. Ecco si avvicina un po’ di più, è appena entrato nel raggio di azione del mio 75, ma subito si gira di scatto, ora o mai più! Il mio “SaraKill” scaglia il dardo con grande precisione e infilza il sarago in fuga, per lungo, dalla coda fino a metà corpo. Il pesce, rimasto sull’asta, si dibatte alacremente e fa una impennata verso l’alto, ma la doppia aletta fa egregiamente il suo dovere, lo inseguo, lo raggiungo e riesco ad immobilizzarlo adagiandolo con la mano sul fondo… effettivamente è bello grosso credo superi gli otto etti, ormai è mio. Pongo fine alla sua reazione e lo assicuro al cavetto. Durante le due ore successive ne vedo altri altrettanto belli ma imprendibili, riesco a toccare la schiena di un maggiore ma è troppo sotto pelle e si strappa in una frazione di secondo. Pazienza comunque, il primo colpo mi ha già appagato!

http://img246.imageshack.us/img246/8619/esarago01.jpg

http://img223.imageshack.us/img223/6583/fsarago02.jpg

 

A pranzo mi incontro con Cono-gelato (come è stato soprannominato dai miei cuccioli) a cui avevo detto che non andavo a pesca ;) ci mettiamo d’accordo per i giorni successivi, poi dobbiamo procrastinare perché la sera io e mio figlio abbiamo la febbre!

 

Mi rimetto in piedi dopo due giorni e faccio la conoscenza diretta di Cristiano di Roma (conosciuto via internet tramite AM) e con lui vado a scegliere un cappottino in quel di Scario. Spero di incontrarlo nuovamente al più presto.

 

 

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Poi organizziamo quello che i Figli di P…oseidone hanno chiamato il “LeonrDay”, non vi dico cosa hanno combinato quei mattacchioni (l’intero resoconto lo faremo insieme sugli interventi a venire), vi dico solo che sulle insistenze di Cono abbiamo preso due barche a noleggio, il giorno prima mi si è rotta la macchina quindi lo dovuta tenere ferma, e fortunatamente Dario K mi ha fatto la gradita sorpresa di sciropparsi gli oltre 350 km che ci separano da Siderno (dove era in vacanza) per partecipare, così la mia famiglia ha preso posto sulla sua macchina. Il tutto organizzato a sorpresa con gli sfottò di Fabio che mentre al telefono con Dario, gli dava le indicazioni sulla strada per raggiungerci, parlava come se stesse dialogando con una agenzia di noleggio auto con conducente!

Io non ci credevo avevo capito che mi menava per il culo, però non avrei mai immaginato che fosse Dario quello che stava venendo da noi, potete immaginare la mia sorpresa nel vederlo… Veramente è stato un grande, è partito alle 5 alle 8 era già al porto di Sapri che ci aspettava… noi alle 8 ci stavamo svegliando :)

 

Dato che son sicuro che il resoconto della giornata sarà finemente esposto dagli altri partecipanti, arricchito con dovizia di particolari, vi mostro direttamente le foto del ritorno, anche perché, per quanto concerne l’attività venatoria… diciamo che abbiamo realizzato un cospicuo carniere di “emeriti”

http://img24.imageshack.us/img24/2237/gcono.jpg

Il comandante della nostra imbarcazione sembrerebbe Cono, ma in realtà lui era solo il primo ufficiale, perché il comandante in realtà era la sua graziosa Mariannuzza, poi l’equipaggio era composta da me in qualità di Nostromo, mia moglie Francesca addetta alla cambusa, il mezzo marinaro Elia e na ‘Ndicchia di marinaro Anita!

Mentre l’altro equipaggio era composto da Capitan Francesco, il Presidente, Lucio e Fabio

http://img16.imageshack.us/img16/3372/hposeidoni01.jpg

Lungo la tratta il Presidente sembra cimentarsi in una nuova tecnica di pesca da superficie.

A quanto pare una variante della Traina…

http://img132.imageshack.us/img132/6989/iposeidoni02.jpg

Direte voi: “Ma non sembra avere la lenza in mano!”

E infatti la lenza non ce l’ha, come inderogabilmente dimostra con questa immagine

http://img16.imageshack.us/img16/263/jpresident01.jpg

La sua attenzione sembra piuttosto rivolta alla specie delle Ricciole SM (come affermato su altri post… vuole migliorarsi e fare il salto di qualità)

http://img246.imageshack.us/img246/6255/kpresident02.jpg

 

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Ma veniamo a quella che poteva essere una gran bella giornata di pesca, una di quelle indimenticabili e in un certo qual modo… lo è!

È ormai l’ultima domenica di agosto, il movimento sulle strade si è fortemente ridotto e anche in mare si può godere di una relativa calma almeno nelle prime ore del mattino.

Con Luigi il mio storico compagno di pesca, decidiamo di farci un’alba lungo la costa saprese come ai vecchi tempi.

Partiamo alla zona della Torre e mentre Luigi si dirige alla secchetta fuori, io mi fermo in basso/medio fondo per spezzare il fiato dopo le prime immersioni noto un sarago che si intana in uno spacco intorno ai 9 metri carico il 60 con fiocina e mi avvicino allo spacco da un lato, in modo da celare la mia presenza al pesce. Appena mi affaccio cerco di individuare velocemente la preda la inquadro con rapidità e prima che possa spostarsi viene raggiunta dalla fiocina che non le da scampo.

http://img32.imageshack.us/img32/4628/lsarago03.jpg

Un bel tiro frontale, anche il sarago è più che discreto, cappotto scongiurato

http://img24.imageshack.us/img24/3296/msarago04.jpg

Assicuro il sarago al cavetto, riprendo la ricerca ancora armato di 60 e fiocina, perché pare la zona presenta molte fessure ed è probabile che quello preso non fosse l’unico individuo in zona. Sono concentrato e pronto mentre ispeziono gli anfratti, parte un sarago da uno spacco verso l’acqua libera ma lo raggiungo da dietro con un tiro al volo infilzandolo per lungo con una sola punta, un colpo di fortuna, ma non è grande come il primo avrei potuto anche risparmiarlo ma ormai gli ho sparato e il guaio è fatto!

 

Luigi mi raggiunge è arrivato il momento di spostarci sulla cigliata, dove lui in fondo andrà alla ricerca di dentici ed io mi fermerò un po’ prima lungo il ciglio nella speranza di avvistare qualche cernia, sono anni che le vedo ma in quel posto ancora non sono riuscito a catturarne. Spesso sono presenti begli esemplari.

Ci siamo, concentrazione, il bordo del ciglio varia tra i 12 e i 15 metri ma il tuffo può diventare impegnativo perché il gradino sprofonda a più di 20 metri, è un posto affascinante e molto suggestivo.

Preparo con cura il primo tufo che non regala avvistamenti, il tutto si risolve in pochi tuffi perché poi la zona si spopola, bisogna essere silenziosi e cercare di individuare il punto giusto a cui affacciarsi, non si può scorrere il bordo a vista, si farebbe scappare tutto.

Sono al secondo tuffo qui il bordo è più profondo, forma una specie di terrazza di posidonia intorno ai 15 metri che si insinua per alcuni metri sotto il bordo principale dei 12.

Mentre mi avvicino al bordo sempre in copertura scorgo un poderoso dorso e la punta superiore di una coda argentata, sembra un dentice, che procede da destra verso sinistra appena sotto il bordo.

Bene… è la mia direzione! Procedo rasente tenendomi sempre occultato anche per le vibrazioni, cerco di anticiparlo sulla direzione.

Sono vicino al bordo dei 15 metri vedo appena di nuovo la schiena. E’ quasi certamente un dentice. Direzione e velocità sono sempre le stesse, lo interpreto come un buon segno, pare non mi abbia sentito o almeno non è allarmato. Ci sono non posso avanzare oltre devo affacciarmi quindi inizio ad approcciare il bordo con molta cautela. Lo vedo è un dentice però adesso è nettamente fuori portata, lontano dalla parete, oltre i 20 metri di profondità! “non può essere già arrivato lì… anche perché continua a nuotare tranquillo… forse sono in due” ci credo prima di affacciarmi emetto un timido richiamo, avanzo piano tra le alghe…Eccolo è tornato indietro a vedere l’invasore, forse un po’ prima di quando mi aspettassi, il braccio che sorregge il Mr. Carbon 104 che impugno è ancora leggermente flesso, non posso stenderlo causerebbe l’irrimediabile fuga del pesce, che è ormai vicino forse entro i 2 metri dalla punta dell’asta, il pesche è comunque inquadrato, mi sento sufficientemente sicuro e lascio partire il colpo… SBRAAANG!!! Il dentice è ancora davanti a me immobile sto per esultare credendolo insagolato, ma poi mi accorgo che l’asta scende è la lenza non trascina l’animale… delusione, sgomento! L’ho mancato… e lui ancora non ha capito cosa è successo! Manco fosse una spigola! Inizia prudentemente ad allontanarsi, io sono ancora al riparo, avrei voluto avere un altro fucile, non so che fare, non c’è niente da fare, cerco di recuperare l’asta mentre mi stacco lentamente per risalire. Solo allora si da alla fuga. Mentre io… avrei voluto piangere!

Riemerso ci vuole un po’ per riprendermi dalla rabbia, pensando all’occasione sfumata. “e quando mi ricapita!”.

Luigi mi raggiunge, gli dico dei dentici, anche lui ne ha visti, fondi, ma si tenevano distanti. pochi altri tuffi sul ciglio. E ci spostiamo, mi riporto in medio fondale, sempre armato di C4, padello un altro sarago avvicinato con una planata. Poco dopo scorgo due pesci intanarsi in uno spacco vicino afferro il 60ino, approccio lo spacco dalla direzione opposta e gli taglio la strada, sono due cefali, fanno un immediato dietro-frunt, ma per uno dei due e tardi e ci lascia le squame, bene sono riuscito a reagire al senso di frustrazione che le due padelle precedenti mi hanno messo addosso. Insisto altro sarago più che discreto intanato va a fare compagnia ai tre pesci in cavetto.

Poi avvisto due volte una lampugna che insegue i pascetti in superficie ma non mi riesce di portarla a tiro. Provo l’aspetto più volte, ecco che arriva un pesce sarà mezzo chilo, è una oratella, viene decisa la inquadro, è a tiro si gira eee SBRANGH… n’altra padella! Ormai sono sicuro che qualcosa non mi lega a sto fucile! Sarà bellissimo ma non fa per me! Riprendo ad pescare, mentre mi dirigo alla barca. Ho un altro saragotto che si intana in uno spacco verso i 15 metri, andiamo a vedere, Luigi mi raggiunge a bordo della barca, è ora di tornare… “subito faccio l’ultimo tuffo e salgo a bordo” capovolta e giù verso la tana, mi affaccio è vuota inizio ad aggirare il sasso in un buco adiacente scorgo un movimento è un discreto tordo che vuole guadagnare il riparo, viro, allineo e tiro… preso! Recupero e risalgo.

http://img16.imageshack.us/img16/940/nsaraghi05.jpg

Tutto sommato il carniere è discreto, saranno quasi due chili di 5 pezzi, eppure… mi sento come se avessi cappottato!

http://img24.imageshack.us/img24/2139/osaraghi06.jpg

Nei giorni dopo effettuo delle prove di tiro con una bottiglia di plastica appesa ad un piombo e un giro di nastro isolante al centro come riferimento.

A 4 metri dalla punta dell’asta le volte che la colpisco (non sempre) sono numerose e con grande precisione da colpire il nastro isolante. A 5 m sono riuscito a sfiorarla una volta e gli ho strappato un pezzetto di nastro che è rimasto vicino il perno delle alette. Il fucile senza dubbio è preciso, ma per colpire io devo stare rigido sia con il busto che con il braccio ben steso in avanti curando molto la mira e la corsa del grilletto. In caccia non sempre riesco a porgere tale attenzione nell’esecuzione del gesto!

 

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Arriviamo al 3 settembre si presenta l’occasione di concretizzare l’incontro con il nostro uomo Mares, ebbene si Luca Limongi, mi invita ad effettuare una uscita con lui, come non accettare, ci diamo appuntamento con calma alle 10 al porto di Maratea dove mi accoglie con un grande e cordiale sorriso

http://img132.imageshack.us/img132/5015/pluca01.jpg

Eccoci qui nella foto ufficiale, con le magliette indossate, per AM e Mares

http://img2.imageshack.us/img2/4503/qluca02.jpg

 

Indossiamo le mute e partiamo, Luca propone alcuni posti tra i quali lascia a me la scelta da dove iniziare, conveniamo per iniziare dalla secca dell’ape che io non avevo mai visitato, veramente graziosa.

Dopo aver fatto il periplo della secca ci troviamo su un panettone di roccia con due canaloni al fianco che raggiungono un costone. Luca mi dice di seguire il canalone di sinistra mentre lui contemporaneamente seguirà quello di destra fino al costone dove solitamente avvista una bella cernia che sta su un lato o sull’altro quindi questa volta che siamo in due si può tentare di sorprenderla. Partiamo, seguo il canalone che mi ha indicato, il costone di roccia si fa sempre più nitido, ci sono saraghi uno è bello davvero è davanti a me, potrei tentare la cattura sono in una buona posizione, ma luca ha parlato di una bella cernia… quindi lo lascio sfilare tranquillo mentre si dirige proprio in direzione di Luca. Raggiungiamo il costone senza aver incontrato cernione! Risaliamo,dico subito a luca che ci sono in giro bei saraghi, lui conferma, ha visto quello grosso che s’intanava, infatti ha già richiamato il barcaiolo che gli passa il 60 armato di fiocina, e in pochi attimi è sulla tana, neanche il tempo di afferrare la macchina fotografica che riemerge con il sarago

http://img2.imageshack.us/img2/6856/rluca03.jpg

Con un pizzico di coordinamento in più avrei potuto effettuare una bella ripresa.

Accontentiamoci delle immagini

http://img132.imageshack.us/img132/6898/sluca04.jpg

Poi facciamo vari spostamenti durante uno dei quali scappotto con una riccioletta.

Con il suo amico barcaiolo

http://img188.imageshack.us/img188/5177/tbarcaiolo.jpg

Che mi chiamava Comandante, mi ha scarrozzato lungo la stupenda costa di Maratea, mi ha mostrato vari punti interessanti, mi ha fatto vedere in anteprima alcune novità della produzione Mares e poi alla fine mi ha regalato anche il sarago Che vuoi di più? Rivederlo presto, mi auguro, è stato veramente gentile e mi ha regalato una stupenda giornata di mare, anche se non girava pesce.

 

La vacanza langue, riesco a fare un ultimo tuffo il sabato, tra l’altro il mare si è un po’ agitato, opto per un tramonto a Sapri con la speranza che giri qualcosa. Durante il primo tratto coperto non si vede una pinna verso la fine, all’imbrunire si intravede qualche pesce. Il primo che vedo è grande, oltre il chilo forse un’orata che grufolava su un sasso la visuale è coperta dalla sospensione che ha alzato quindi la vedo ormai che scatta.

Sto facendo l’aspetto ecco un altro pesce… si avvicina dal lato sinistro, sarà mezzo chilo forse poco più, è un’orata viene avanti decisa è a tiro ma di lato sono costretto a sparare a braccio piegato perché si sta girando… mancata. Proseguo ho poco tempo è quasi buio ma insisto nella scarsa luce del fondo un’altra sagoma più grande questa volta, un’altra orata la posizione e direzione sono giuste il tiro la raggiunge in piena guancia, la reazione è vivace ma il tiro non lascia scampo. Recupero veloce e via verso l’uscita, mentre la pulisco al volo torno a terra esco con l’ultima luce.

http://img2.imageshack.us/img2/7213/uorata.jpg

Che foto di M…

http://img2.imageshack.us/img2/8353/vgrigliata01.jpg

Vabbé l’ultimo giorno di vacanza, almeno ci consoliamo con una bella grigliata

http://img156.imageshack.us/img156/1349/zgrigliata02.jpg

 

 

 

 

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Grande Leo attendevo il filmato della giornata per sparare un post titolato LeonarDay 3 si perchè ormai siamo alla terza edizione!!

Aspettate un po' che probabilmente qualcosa nel pomeriggio riesco a fare!!

Per ora complimenti per il racconto e per i pesciolini!! Peccato per il dentice ma la storia la conoscevo già!! ;)

:clapping::clapping::clapping:

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Bravo Leo

e grazie per la bellissima giornata del LeonarDay.

Ce ne sono, ce ne sono, di episodi da raccontare ...

Vogliamo ricordare quella del "morigerato" acquisto di viveri!!!! :laughing: (azz ... quanto era buona l'uva!!!);

Quello della tempestività con cui siamo entrati in acqua? (alle 12 eravamo ancora a zonzo!!)

O quello della vigilessa??? "io la denuncio!!! ..." :laughing:

Tutto ripreso dalla telecamera ...

a proposito ... sono ancora in lite con infostrada e non riesco a spedire il video (130Mega).

Ma stasera, a costo di andare nei kebab-internet-center lo posto!!!

Un abbraccio!!!

Lucio

 

PS Belle comunque le tue prede. Bravo

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Grazie a te Leo per la compagnia, purtroppo la giornata non era delle migliori ma è comunque stata piacevolissima che spero di poter ripetere molto presto.

Ciao

 

PS:mi ero dimenticato che avevo spostato la data dell'appuntamento con la cernia sulla secca dell' Ape di qualche giorno.......il 7 si è fatta trovare puntualissima ;)

 

 

 

 

Arriviamo al 3 settembre si presenta l’occasione di concretizzare l’incontro con il nostro uomo Mares, ebbene si Luca Limongi, mi invita ad effettuare una uscita con lui, come non accettare, ci diamo appuntamento con calma alle 10 al porto di Maratea dove mi accoglie con un grande e cordiale sorriso

Eccoci qui nella foto ufficiale, con le magliette indossate, per AM e Mares

 

Indossiamo le mute e partiamo, Luca propone alcuni posti tra i quali lascia a me la scelta da dove iniziare, conveniamo per iniziare dalla secca dell’ape che io non avevo mai visitato, veramente graziosa.

Dopo aver fatto il periplo della secca ci troviamo su un panettone di roccia con due canaloni al fianco che raggiungono un costone. Luca mi dice di seguire il canalone di sinistra mentre lui contemporaneamente seguirà quello di destra fino al costone dove solitamente avvista una bella cernia che sta su un lato o sull’altro quindi questa volta che siamo in due si può tentare di sorprenderla. Partiamo, seguo il canalone che mi ha indicato, il costone di roccia si fa sempre più nitido, ci sono saraghi uno è bello davvero è davanti a me, potrei tentare la cattura sono in una buona posizione, ma luca ha parlato di una bella cernia… quindi lo lascio sfilare tranquillo mentre si dirige proprio in direzione di Luca. Raggiungiamo il costone senza aver incontrato cernione! Risaliamo,dico subito a luca che ci sono in giro bei saraghi, lui conferma, ha visto quello grosso che s’intanava, infatti ha già richiamato il barcaiolo che gli passa il 60 armato di fiocina, e in pochi attimi è sulla tana, neanche il tempo di afferrare la macchina fotografica che riemerge con il sarago

Con un pizzico di coordinamento in più avrei potuto effettuare una bella ripresa.

Accontentiamoci delle immagini

Poi facciamo vari spostamenti durante uno dei quali scappotto con una riccioletta.

Con il suo amico barcaiolo

Che mi chiamava Comandante, mi ha scarrozzato lungo la stupenda costa di Maratea, mi ha mostrato vari punti interessanti, mi ha fatto vedere in anteprima alcune novità della produzione Mares e poi alla fine mi ha regalato anche il sarago Che vuoi di più? Rivederlo presto, mi auguro, è stato veramente gentile e mi ha regalato una stupenda giornata di mare, anche se non girava pesce.

 

La vacanza langue, riesco a fare un ultimo tuffo il sabato, tra l’altro il mare si è un po’ agitato, opto per un tramonto a Sapri con la speranza che giri qualcosa. Durante il primo tratto coperto non si vede una pinna verso la fine, all’imbrunire si intravede qualche pesce. Il primo che vedo è grande, oltre il chilo forse un’orata che grufolava su un sasso la visuale è coperta dalla sospensione che ha alzato quindi la vedo ormai che scatta.

Sto facendo l’aspetto ecco un altro pesce… si avvicina dal lato sinistro, sarà mezzo chilo forse poco più, è un’orata viene avanti decisa è a tiro ma di lato sono costretto a sparare a braccio piegato perché si sta girando… mancata. Proseguo ho poco tempo è quasi buio ma insisto nella scarsa luce del fondo un’altra sagoma più grande questa volta, un’altra orata la posizione e direzione sono giuste il tiro la raggiunge in piena guancia, la reazione è vivace ma il tiro non lascia scampo. Recupero veloce e via verso l’uscita, mentre la pulisco al volo torno a terra esco con l’ultima luce.

Che foto di M…

Vabbé l’ultimo giorno di vacanza, almeno ci consoliamo con una bella grigliata

 

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