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Pesca in apnea nelle AMP - disegno di legge AS 1820


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Avrei necessità di un chiarimento, per chi vorrà darmelo, perché non capisco se sono io che ho preso un clamoroso abbaglio (capita :P ) o se c’è in giro gente che racconta frottole.

 

Leggendo questo articolo http://italia.trapanicronaca.it/cronaca/pe...otette_2404.php , sembrerebbe che, laddove fosse tramutato in legge il D.d.L. As 1820 (su iniziativa del senatore D'Alì, presidente della commissione), presentato il 13 ottobre 2009, dal titolo “Nuove disposizioni in materia di aree protette”, la pesca in apnea nelle AMP potrebbe essere autorizzata direttamente dall’Ente Gestore.

 

Infatti l'autore scrive:

 

Dalla scrittura della norma si evince la possibilità di autorizzare,da parte dell'ente gestore, l'attività di pesca sportiva con attrezzi selettivi e poiché la pesca subacquea in apnea è una sub specie della pesca sportiva, tale attività può essere autorizzata. Occorre che ogni singolo ente gestore lo preveda,così come per le altre attività autorizzabili,nel proprio regolamento di organizzazione ed esecuzione dei servizi.

 

A me pare, invece, che sostanzialmente, sotto questo aspetto, non cambi niente. Mi spiego: nel disegno di legge, al comma 9 dell’Art. 4, dal titolo “Modifiche all’articolo 19 della legge n. 394 del 1991”, è previsto che:

 

I divieti di cui al comma 7 possono essere derogati, in parte, nei singoli decreti istitutivi,in funzione del grado di protezione necessario nelle diverse zone di tutela. In particolare, nelle zone B, C e D possono essere consentite e disciplinate, anche previa autorizzazione dell’ente gestore, la piccola pesca professionale, il pescaturismo, la pesca sportiva con attrezzi selettivi, l’ormeggio per il diporto ai campi boe allo scopo predisposti, l’ancoraggio sui fondali non interessati da biocenosi di pregio, la navigazione da diporto in funzione del possesso di requisiti di eco-compatibilita`, la balneazione, le immersioni subacquee, le attività di trasporto passeggeri e le visite guidate e, nelle sole zone C e D, l’acquacoltura, purché effettuata secondo i più rigorosi criteri di eco-compatibilita`, anche tenendo conto delle esigenze di tutela dei fondali”

 

Cioè, i divieti di cui al comma 7 (tra i quali la PiA, esattamente come le altre forme di pesca) devono COMUNQUE essere specificatamente derogati nei singoli decreti istitutivi; laddove vi fosse quindi, nel decreto istitutivo, la deroga per la PiA, l’Ente Parco potrebbe (e non dovrebbe) rilasciare autorizzazioni in tal senso.

 

Mi domando allora, cosa cambia rispetto a prima? :huh:

 

Già l’attuale Legge 394/91 prevede, all’art. 19 che:

 

5. Con decreto del Ministro dell'ambiente, di concerto con il Ministro della marina mercantile, sentita la Consulta per la difesa del mare dagli inquinamenti, è approvato un regolamento che disciplina i divieti e le eventuali deroghe in funzione del grado di protezione necessario.

 

Quindi, già oggi il Ministero avrebbe possibilità di derogare (nell’ambito di un proprio decreto) al divieto generale, se solo lo volesse, indicando tra le attività in deroga anche la pesca in apnea, esattamente come ha fatto sino ad oggi per le altre forme di pesca sportiva.

 

In buona sostanza, a meno che non mi sfugga qualcosa (ripeto, capita :D ), anche se passasse il D.d.L. in questione, sarebbe sempre il Ministero dell’Ambiente a decidere se derogare anche per la PiA oppure no. Esattamente come prevede la legge attuale.

 

Se la mia analisi è sbagliata per favore ditemi dove, perché da solo non ci arrivo <_ inoltre girando in internet ho visto numerosi sostenitori di questa tesi che secondo me non per niente realistica ribadisco>

 

Lo so che è roba un pò "pesante", ma mi interessa parecchio.

Ringrazio in anticipo tutti quelli che avranno la pazienza di “illuminarmi” :D .

 

Ciaooo :bye:

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Credo che tu abbia perfettamente ragione.

 

Al convegno su pesca e AMP svoltosi a Bologna in occasione dell'EUDI 2010, diversi direttori hanno rimarcato proprio questo. Avvalendosi della facoltà di derogare avevano introdotto la pesca subacquea, ma il problema si era verificato in seguito quando, il regolamento presentato al ministero, veniva sistematicamente rigettato. La mancata approvazione del regolamento entro un arco di tempo ben determinato, impediva di usufruire dei fondi spettanti per la gestione dell'area marina, ergo si vedevano costretti a buttarci a mare per salvare tutto il resto.

 

Questi signori non solo non percorrono una strada nuova, ma nemmeno hanno ben compreso quello che già è stato tentato prima di loro nè perchè siano state iniziative purtroppo fallimentari.

 

Aggiungo che molti che cantano già vittoria, forse non hanno letto bene la proposta di quel Donati, nè sanno chi sia...meglio stare in campana.

 

:bye:

 

 

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Credo che tu abbia perfettamente ragione.

 

Al convegno su pesca e AMP svoltosi a Bologna in occasione dell'EUDI 2010, diversi direttori hanno rimarcato proprio questo. Avvalendosi della facoltà di derogare avevano introdotto la pesca subacquea, ma il problema si era verificato in seguito quando, il regolamento presentato al ministero, veniva sistematicamente rigettato. La mancata approvazione del regolamento entro un arco di tempo ben determinato, impediva di usufruire dei fondi spettanti per la gestione dell'area marina, ergo si vedevano costretti a buttarci a mare per salvare tutto il resto.

 

Questi signori non solo non percorrono una strada nuova, ma nemmeno hanno ben compreso quello che già è stato tentato prima di loro nè perchè siano state iniziative purtroppo fallimentari.

 

Aggiungo che molti che cantano già vittoria, forse non hanno letto bene la proposta di quel Donati, nè sanno chi sia...meglio stare in campana.

 

:bye:

 

Grazie Davide!

Ti confido che non mi sarebbe dispiaciuto più di tanto sbagliarmi :D ; rimango invece sbalordito dalla superficialità con cui vengono scritte certe cose :( .

Comunque ho ricevuto il messaggio.

Ciao :bye:

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Ospite uisso

E' proprio come scrivi, le AMP possono scrivere i disciplinari ma per essere attuativi hanno bisogno dell'approvazione anche del Ministero. Il problema, ler la Pesca sub sta prorpio nell'avversione incondizionata e senza motivazioni dei tecnocrati. Passano i Ministri e il problema resta identico, questa è la migliore dimostrazione che non sia una volontà politica, una volta addossata al Ministro Pecoraro Scanio, ma di qualche sapientonee dal culo asciutto del Ministero.

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già è sempre stato cosi .... il vero problema è che i vari governi sono incapaci a governare in generale in ogni campo ed in ogni situazione .... siamo alla mercè di gente poco colta poco preparata che pper ambizione punta ad una poltrona senza avere conoscenze tecniche nè scientifiche ... e per altro neppure buon senso

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