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Anguille proibite per sempre?


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cosa vuol dire "storico dell'ambiente"?

Forse "storico dell'ambiente" vuol dire "sparafregnacce" perchè nel 2015 lo dovrebbero sapere tutti quanti che le anguille migrano tutte da e per il Mar dei Sargassi.

 

Da Wikipedia:

...I maschi stazionano spesso in acque salmastre senza risalire i fiumi come invece fanno regolarmente le femmine.

 

Le anguille dell' Adige non sono stanziali e si contaminano solo in una fase della loro vita cioè quando sono in Adige e quindi possono finire in padella in qualunque altro punto del lungo percorso di andata e ritorno.

Il Garda và dragato e basta senza le solite sparatorie di dotte minkiate della solita asinistra xenofora.

Di questi imbecilli non ce ne libereremo mai, altro che anguille.

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cosa vuol dire "storico dell'ambiente"?

Forse "storico dell'ambiente" vuol dire "sparafregnacce" perchè nel 2015 lo dovrebbero sapere tutti quanti che le anguille migrano tutte da e per il Mar dei Sargassi.

 

Da Wikipedia:

...I maschi stazionano spesso in acque salmastre senza risalire i fiumi come invece fanno regolarmente le femmine.

Le anguille dell' Adige non sono stanziali e si contaminano solo in una fase della loro vita cioè quando sono in Adige e quindi possono finire in padella in qualunque altro punto del lungo percorso di andata e ritorno.

Il Garda và dragato e basta senza le solite sparatorie di dotte minkiate della solita asinistra xenofora.

Di questi imbecilli non ce ne libereremo mai, altro che anguille.

 

Oloturia, mi sa che sto giro hai sbagliato malamente bersaglio.

 

Le anguille del Garda migrano dal mar dei Sargassi alla foce del Rodano, dell'Ebro e del Guadalquivir, poi da questi finiscono nel Garda per via dei ripopolamenti. Nessuna anguilla risale dal Po perchè c'è una diga senza scala di rimonta con in mezzo le turbine.

In uscita dal Garda idem, le anguille devono attraversare le turbine ed i pezzi di anguilla dall'altra parte trovano i siluri.

 

Va detto anche che l'imissario più importante del Garda è il Sarca (dalle cui digne viene l'inquinamento) e che l'emissario è il Mincio che poi è affluente del Po, mentre l'Adige entra direttamente in mare a Rosolina.

 

Poi pensare di dragare il Garda è proprio una follia.

Il Garda è un lago di 370 km2, considerando gli sbalzi di fondale che arriva a 360 metri si passano i 400 km2 di fondale. Il limo è quasi ovunque ed è spesso molti metri, sarebbe una massa enorme. Ammettendo di cavare mediamente 1 metro di limo si otterrebbe la massa di 400.000.000 di m3 di inerti, una massa che riempirebbe da sola un bacino idroelettrico. Lasciando perdere i problemi di trasporto (su gomma? su rotaia? con un limodotto?), l'inquinamento verrebbe solo spostato in altro luogo visto che pensare di trattare termicamente a 1000 °C una massa del genere è impensabile. Inaffrontabile sarebbe anche il pompaggio del limo dalle profondità del lago che sul bacino occidentale passa i 200 metri quasi ovunque e sull'orientale è sui 40/70 tranne che sulla catena di seccche chiamata i monti. Anche solo pensare di dragare il bacino orientale è impensabile, e poi il limo non è dragabile...... scapperebbe da tutte le parti visto che non è sabbia.

 

 

Da parte mia devo dire che in materia è l'intervista più seria ed esaustiva che abbia mai letto e che finalmente spiega l'origine esatta dell'inquinamento. I pericoli di quello che una volta veniva chiamato apiolio un tempo non erano conosciuti, ci si è costruito trasformatori e condensatori con esso. Sorprende solo che venisse smaltito brutamente nei fiumi, ma se penso a cosa era fino a 40 anni il fiume di casa mia (il Lambro) non dovrei sorprendermi più di tanto (scorreva denso più che liquido). La consolazione è che ora il Lambro è tornato ad essere un vero fiume bello e ricchissimo di vita, solo che i pesci è meglio lasciarli mangiare ad altri per almeno un'altra generazione.

 

ps: destra sinistra centrano nulla, quello è un tecnico

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Le anguille del Garda migrano dal mar dei Sargassi alla foce del Rodano, dell'Ebro e del Guadalquivir, poi da questi finiscono nel Garda per via dei ripopolamenti. Nessuna anguilla risale dal Po perchè c'è una diga senza scala di rimonta con in mezzo le turbine.

..dunque le anguille del Garda non sono migrano come tutte le altre ma fanno perfino un giro più lungo delle altre! :D

E pertanto aggiungo alla lunga lista delle padelle in attesa lungo il percorso anche le padelle francesi del Rodano. :rolleyes:

Ed e' evidente che un numero sufficiente di anguille del Garda sfugge comunque e sopravvive alle turbine e ai siluri e se ne deve necessariamente tornare ai Sargassi sennò tempo 2 generazioni e le anguille del Garda scompaiono come è successo alle anguille del Po mentre è evidente a tutti che le anguille del Garda invece ancora esistono sebbene siano velenose per via del PCB.

Dunque a conti fatti alla fine mi hai dato ragione :laughing:

.. e la asinistra xenofora con le sue solite insoluzioni e auto-assoluzioni con questa fesseria c'entra...eccome se c'entra...

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Le anguille del Garda migrano dal mar dei Sargassi alla foce del Rodano, dell'Ebro e del Guadalquivir, poi da questi finiscono nel Garda per via dei ripopolamenti. Nessuna anguilla risale dal Po perchè c'è una diga senza scala di rimonta con in mezzo le turbine.

..dunque le anguille del Garda non sono migrano come tutte le altre ma fanno perfino un giro più lungo delle altre! :D

E pertanto aggiungo alla lunga lista delle padelle in attesa lungo il percorso anche le padelle francesi del Rodano. :rolleyes:

Ed e' evidente che un numero sufficiente di anguille del Garda sfugge comunque e sopravvive alle turbine e ai siluri e se ne deve necessariamente tornare ai Sargassi sennò tempo 2 generazioni e le anguille del Garda scompaiono come è successo alle anguille del Po mentre è evidente a tutti che le anguille del Garda invece ancora esistono sebbene siano velenose per via del PCB.

Dunque a conti fatti alla fine mi hai dato ragione :laughing:

.. e la asinistra xenofora con le sue solite insoluzioni e auto-assoluzioni con questa fesseria c'entra...eccome se c'entra...

 

 

Di sicuro, mi riferiscono che se ne vedono sempre meno, non vorrei sbagliarmi ma credo che non ne abbiano più seminate dal primo divieto (sarebbe un controsenso), per cui man mano finiranno, tra morti più o meno naturali, predazioni e turbine.

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Dunque per salvare le anguille superstiti occorrerebbe creare percorsi alternativi (scivoli) e paralleli alle condotte forzate che portano alle turbine come si fà per i salmonidi nei paesi civili.

Si può anche rimuovere il PCB perchè il Garda è un lago alpino e quindi i vecchi trasformatori se ne stanno ammucchiati in fondo alle valli subaquee per effetto della sempice gravità e quindi non è necessario dragare tutto lo sfaccimm.

Si può anche limitare la pesca sebbene limitare la predazione diminuisce inevitabilmente l'impatto della selezione naturale e alla fine per salvare alcuni esemplari si finisce per indebolire tutta la specie.

Ebbene delle 3 cose da fare se ne vuole fare una sola, la terza e nel modo più idiota possibile perchè se prima c'era per sbaglio qualche anima pia che gettava gli avannotti nel lago e così facendo dava una mano alla natura, se si proibisce del tutto la pesca viene cacciato via anche questo aiuto evidentemente indesiderato perchè politicamente scorretto.

E proprio questo modo di pensare che più che epidermico è addirittura epiteliale che fà di noi kakestani gli infelici e insoddisfatti abitanti del kakestan e di noi il popolo che ride sempre perchè gli altri ridono sebbene non sà che motivo c'ha mai per ridere.

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Non credo che nessuno dei lettori del forum abbia mai letto questo rapporto del 2010. Ovviamente non l'ho fatto io :siiiii:

http://digidownload.libero.it/amicidacomo/files/conferenza-13-10-10.pdf
http://s12.postimg.org/c3rrk1mt9/garda_batimetria.gif
Spiegazione in 4 parole.. il Garda è stato scavato dai ghiacciai preistorici e il fondale morenico è strutturato a gradoni. Grandi gradoni inclinati.

Il gradone (Terrazzo di Kame) più profondo è a -500 metri.

Quando un oggetto "rotola" su dei gradoni discendenti (terrazzi di Kame) se si ferma allora si deve necessariamente fermare nei punti di minore energia potenziale gravidica.

Cioè in basso. <_ questo restringe enormemente le zone dove mandarei un robottino a dare>

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La mancanza di scale di rimonta è un problema serio per le nostre acque interne, impedendo le normali migrazioni riproduttive abbiamo indebolito molte delle nostre specie autoctone che hanno lasciato spazio alle alloctone.

Le anguille sono dei migratori abilissimi, in letteratura è ricorrente la segnalazione di anguille che a fronte di sbarramenti scelgono le vie traverse dei canali di irrigazione e talvolta anche la via dei campi.

Ma non credo che le anguille possano restare abbondanti nei nostri laghi senza l'aiuto dei ripopolamenti, sicuramente non possono restare al livello in cui erano nel Garda fino a qualche anno fa.

Resteranno sicuramente, ma con densità tipo quelle attuali del Lario o del Sebino.

Pessima invece la situazione per altre specie, un esempio su tutti la situazione della lasca (le striss delle mie prime pescate giovanili), oppure quella del ladano che probabilmente è estinto nelle nostre acque.

 

Sul Po invece l'anguilla mi risulta in netta ripresa, le condizioni generali del fiume sul fronte inquinamento sono nettamente migliorate al punto di avere la balneabilità in foce (il fiume ha una capacità naturale di rigenerazione strabiliante), le conseguenze si vedono anche sotto forma di nasse piene di anguille appena scende una piena ed intorbidisce l'acqua.

 

ps x Pepu: col divieto di pesca nessuno si assume i costi di ripopolamento, prevale la logica commerciale. Ma questo forse è anche un bene perchè l'anguilla europea pur essendo sempre la stessa specie è divisa in famiglie a seconda del bacino fluviale di nascita. Noi ci siamo abituati a pescare le anguille chiare che sono quelle del Rodano, mentre in realtà la nostra anguilla ha la pancia sul verde. Fatte arrosto le verdi sono più buone.

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Non credo che nessuno dei lettori del forum abbia mai letto questo rapporto del 2010. Ovviamente non l'ho fatto io :siiiii:

 

http://digidownload.libero.it/amicidacomo/files/conferenza-13-10-10.pdf

http://s12.postimg.org/c3rrk1mt9/garda_batimetria.gif

Spiegazione in 4 parole.. il Garda è stato scavato dai ghiacciai preistorici e il fondale morenico è strutturato a gradoni. Grandi gradoni inclinati.

Il gradone (Terrazzo di Kame) più profondo è a -500 metri.

Quando un oggetto "rotola" su dei gradoni discendenti (terrazzi di Kame) se si ferma allora si deve necessariamente fermare nei punti di minore energia potenziale gravidica.

Cioè in basso. <_ questo restringe enormemente le zone dove mandarei un robottino a dare>

Guarda che nessuno butta trasformatori nel lago...... i trasformatori pesano decine di tonnellate e sono costituiti di un nucleo interno in lamierino di acciao orientato magneticamente, di bobine di potenza in rame e di un guscio dispersore esterno in acciaio. L'apiolio incrimnato sta all'interno, è un liquido dielettrico che ha la funzione di trasferire il calore di perdita per resistenza dell'avvolgimento (0,2 % della potenza) dall'interno verso l'esterno (se non lo raffreddi il trasformatore si brucia).

 

Quello che è stato sversato nel tempo è questo apiolio di pcb molto tossico, come tutti gli olii galleggiano e si disperdono su tutto il bacino. Poi chiaro che le zone di limo più vicino alla fonte sono più inquinate, infatti pare che mediamente le anguille con valore fuori norma siano quelle di Riva e Torbole, mentre quelle di Desenzano e Pacengo son buone. Ma nessuno può garantire che le anguille non si spostino nel lago, i forami sono stati osservati col battiscafo anche a 350 metri.

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Tu ti riferisci alla vecchia querelle della Caffaro di Brescia, un argomento già trattato in questo forum a più riprese nel corso degli anni a partire dal 2008 quando mi sono iscritto. E' vero, la Caffaro ha rilasciato delle quantità note di PCB nell'ambiente fino al 1984. Ma 31 anni dopo un olio che galleggia e viene dilavato non può essere lo stesso olio che ancora emerge dai fondali. E poi i trasformatori ad olio giganteschi di cui parli (Telettra, ABB Brown Boveri) sono impiegati ancora adesso nei grandi impianti di trasformazione elettrica. Sono macchine enormi in cui l'olio viene raffreddato mediante radiatori esterni. Non si buttano.. si rigenerano anche perchè contengono grandi quantità di metalli costosi. Molto più pericolosi invece sono i piccoli trasformatori MT-BT di cui ce ne erano ancora uno scatafascio in servizio sulle linee aeree di distribuzione ENEL e perfino i radiatori elettrici ad olio domestici. Sissignore.. pure quelli funzionavano a PCB e solo Dio sà come sono stati smaltiti in passato e dove sono finiti ora. Nel Garda??

 

http://www.educambiente.it/images/Furlo/trasformatore.jpg

 

...trasformatore da 5 Kv a 160 Kv

http://footage.framepool.com/shotimg/793517450-trasformatore-di-tensione-passero-domestico-pilone-della-corrente-repubblica-della-macedonia.jpg

 

..trasformatore da trifase a monofase per linea aerea con tanto di nido..

 

http://www.bachecaannunci.it/adpics/calorifero614.jpg

 

..calorifero elettrico nuovo ad olio per uso domestico che si spera non contenga PCB come quelli vecchi..

 

Tutte robe prodotte nel bresciano... sarà un caso o una coincidenza ma il PCB stà anche lui proprio lì da quelle parti B)

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