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La più brutta esperienza della mia vita...e anche la più bella.


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Ad ogni modo il problema non sono i metri, ma il cercare di capire come mai ha invertito la soglia tra ipercapnia e ipossia con solo 6 respirazioni profonde, visto che non aveva stimoli nè contrazioni diaframmatiche.

Questa è solo la dimostrazione che i tradizionali campanelli d'allarme che si conoscono possono, per mille motivi, venire meno esponendo a rischi altissimi. Si può fare tutto bene e può ancora non essere sufficiente purtroppo...

 

:bye:

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Miglior contributo in questa discussione

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Questa è solo la dimostrazione che i tradizionali campanelli d'allarme che si conoscono possono, per mille motivi, venire meno esponendo a rischi altissimi. Si può fare tutto bene e può ancora non essere sufficiente purtroppo...

 

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specialmente se cerchi di dare un senso ad un fenomeno basandoti sulle indicazioni che ti da il soggetto....

 

è finita bene, questa è la cosa importante...

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specialmente se cerchi di dare un senso ad un fenomeno basandoti sulle indicazioni che ti da il soggetto....

 

è finita bene, questa è la cosa importante...

Si sottovaluta troppo il fatto che il nostro organismo NON è fatto per lavorare in immersione, e per quanto cerchi di adattarsi in maniera eccezionale, fornisce tutta una serie di indicazioni errate e fuorvianti.

 

:bye:

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Ad ogni modo il problema non sono i metri, ma il cercare di capire come mai ha invertito la soglia tra ipercapnia e ipossia con solo 6 respirazioni profonde, visto che non aveva stimoli nè contrazioni diaframmatiche.

Questa è solo la dimostrazione che i tradizionali campanelli d'allarme che si conoscono possono, per mille motivi, venire meno esponendo a rischi altissimi. Si può fare tutto bene e può ancora non essere sufficiente purtroppo...

 

:bye:

 

Questa è la considerazione che ho fatto e che mi terrorizza.

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Ad ogni modo il problema non sono i metri, ma il cercare di capire come mai ha invertito la soglia tra ipercapnia e ipossia con solo 6 respirazioni profonde, visto che non aveva stimoli nè contrazioni diaframmatiche.

Questa è solo la dimostrazione che i tradizionali campanelli d'allarme che si conoscono possono, per mille motivi, venire meno esponendo a rischi altissimi. Si può fare tutto bene e può ancora non essere sufficiente purtroppo...

 

:bye:

 

Difatti, si torna un pò al discorso fatto in una discussione precedente, con l'inserimento dell'intervista di Bellani sulle contrazioni diaframmatiche e sul fatto di tornare in superficie al primo accenno. (http://iltirreno.gel...ramma-1.5354044)

In questo caso però mi sembra di capire che non ci sono proprio stati campanelli d'allarme. Gira che ti rigira, per quanto ci si alleni e si ascolti il proprio corpo a volte non basta, o peggio ancora ci si convince di fare una corretta respirazione preparatoria, ma a volte non è così.

 

A questo proposito mi torna in mente un interessantissimo articolo di Tiveron su Pesca in Apnea di 2 anni fa (?) in cui dichiarava di essersi accorto dopo tempo che la respirazione di un ragazzo in allenamento che in apparenza sembrava corretta era invece una sorta di iperventilazione.

Ci sarebbe da parlare a lungo, ma data l'importanza della cosa meglio dilungarsi proprio su questo che su conversazioni più frivole, no? :thumbup:

Modificato da Frank Selleri
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Grazie a tutti per i complimenti, ma la mia gratificazione più grande è che il ragazzo la possa raccontare.

 

x Fausto - A 20 ci andavo io, lui era sui 16...visto che quando non ci sono io ci và lo stesso a quelle quote, tanto vale cercare di insegnargli meglio possibile. Ad ogni modo il problema non sono i metri, ma il cercare di capire come mai ha invertito la soglia tra ipercapnia e ipossia con solo 6 respirazioni profonde, visto che non aveva stimoli nè contrazioni diaframmatiche.

 

Sì, da pelle d'oca... ma ho una domanda. Il mio medico ( è anche lui un apneista ) dice che è sempre meglio limitarsi a 4-5 respirazioni profonde e raddoppiare il tempo di espirazione rispetto a quello di inspirazione. Il problema dell' iperventilazione è che se esageri ti impedisce di sentire gli stimoli della "fame d'aria", contrazioni diaframmatiche, etc... L'Ossigeno aumenta di poco, l'anidride carbonica diminuisce di troppo, non senti il momento in cui è il caso di risalire... e poi quando risali, magari quando hai già la testa fuori dall' acqua e hai fatto la prima boccata d'ossigeno...ECCO CHE ARRIVA LA SINCOPE !! Mi è stato insegnato che iperventilare troppo peggiora l'apnea ! O meglio i rischi dell'apnea. Sono sciocchezze o è così ? Naturalmente i dubbi in questi casi e dopo questi racconti sono leciti e preziosi... Preziose anche le risposte di qualità !! Ciao E grazie di questo racconto. Bravissimo per il salvataggio!!

 

P.S. Dico iperventilazione perché da come lo hai raccontato sembra cheil ragazzo per scendere non facesse respirazioni preparatorie, ma respirazioni profonde molto simili all' iperventilazione ! Vorrei capire ...

 

Modificato da limite
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Grazie a tutti per i complimenti, ma la mia gratificazione più grande è che il ragazzo la possa raccontare.

 

x Fausto - A 20 ci andavo io, lui era sui 16...visto che quando non ci sono io ci và lo stesso a quelle quote, tanto vale cercare di insegnargli meglio possibile. Ad ogni modo il problema non sono i metri, ma il cercare di capire come mai ha invertito la soglia tra ipercapnia e ipossia con solo 6 respirazioni profonde, visto che non aveva stimoli nè contrazioni diaframmatiche.

 

Sì, da pelle d'oca... ma ho una domanda. Il mio medico ( è anche lui un apneista ) dice che è sempre meglio limitarsi a 4-5 respirazioni profonde e raddoppiare il tempo di espirazione rispetto a quello di inspirazione. Il problema dell' iperventilazione è che se esageri ti impedisce di sentire gli stimoli della "fame d'aria", contrazioni diaframmatiche, etc... L'Ossigeno aumenta di poco, l'anidride carbonica diminuisce di troppo, non senti il momento in cui è il caso di risalire... e poi quando risali, magari quando hai già la testa fuori dall' acqua e hai fatto la prima boccata d'ossigeno...ECCO CHE ARRIVA LA SINCOPE !! Mi è stato insegnato che iperventilare troppo peggiora l'apnea ! O meglio i rischi dell'apnea. Sono sciocchezze o è così ? Naturalmente i dubbi in questi casi e dopo questi racconti sono leciti e preziosi... Preziose anche le risposte di qualità !! Ciao E grazie di questo racconto. Bravissimo per il salvataggio!!

 

P.S. Dico iperventilazione perché da come lo hai raccontato sembra cheil ragazzo per scendere non facesse respirazioni preparatorie, ma respirazioni profonde molto simili all' iperventilazione ! Vorrei capire ...

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Lui dice che ha fatto 6 respirazioni profonde e che quando ha perso i sensi (ma non si ricorda di nulla) stava benissimo e non aveva campanelli d'allarme.

Se volete azzardo un'ipotesi mia:

lui è campione italiano junior di nuoto pinnato (2 ori e 2 argenti agli ultimi italiani)...forse il suo apparato cardio vascolare è talmente allenato che la sola respirazione nel tubo è già iperventilazione, sommando i 6 atti respiratori completi e la profondità non indifferente che aumenta la pressione parziale virtuale dell'ossigeno(che però diminuisce drasticamente in risalita), il tutto è stato sufficiente per farlo andare in ipossia (insufficienza di ossigeno) prima che intervenissero i sintomi di allarme da ipercapnia (eccesso di anidride carbonica).

Ma tenete comunque conto che esistono soggetti (un mio compagno di pesca di parecchi anni fa) che anche in assenza totale di ventilazione prima dell'apnea non avvertono il minimo bisogno di respirare e tanto meno le contrazioni diaframmatiche...a costoro non resta che tenere d'occhio l'orologio e tornare su con buon anticipo.

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Grazie a tutti per i complimenti, ma la mia gratificazione più grande è che il ragazzo la possa raccontare.

 

x Fausto - A 20 ci andavo io, lui era sui 16...visto che quando non ci sono io ci và lo stesso a quelle quote, tanto vale cercare di insegnargli meglio possibile. Ad ogni modo il problema non sono i metri, ma il cercare di capire come mai ha invertito la soglia tra ipercapnia e ipossia con solo 6 respirazioni profonde, visto che non aveva stimoli nè contrazioni diaframmatiche.

 

Sì, da pelle d'oca... ma ho una domanda. Il mio medico ( è anche lui un apneista ) dice che è sempre meglio limitarsi a 4-5 respirazioni profonde e raddoppiare il tempo di espirazione rispetto a quello di inspirazione. Il problema dell' iperventilazione è che se esageri ti impedisce di sentire gli stimoli della "fame d'aria", contrazioni diaframmatiche, etc... L'Ossigeno aumenta di poco, l'anidride carbonica diminuisce di troppo, non senti il momento in cui è il caso di risalire... e poi quando risali, magari quando hai già la testa fuori dall' acqua e hai fatto la prima boccata d'ossigeno...ECCO CHE ARRIVA LA SINCOPE !! Mi è stato insegnato che iperventilare troppo peggiora l'apnea ! O meglio i rischi dell'apnea. Sono sciocchezze o è così ? Naturalmente i dubbi in questi casi e dopo questi racconti sono leciti e preziosi... Preziose anche le risposte di qualità !! Ciao E grazie di questo racconto. Bravissimo per il salvataggio!!

 

P.S. Dico iperventilazione perché da come lo hai raccontato sembra cheil ragazzo per scendere non facesse respirazioni preparatorie, ma respirazioni profonde molto simili all' iperventilazione ! Vorrei capire ...

 

Attenzione, qui si sta confondendo la corretta respirazione profonda preparatoria che va effettuata lentamente e con l'espirazione lenta, almeno doppia dell'inspirazione con l'iperventilazione che è tutt'altra cosa, veloce e forzata, dannosissima di per sè.

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Quando uno ( dilettante -giovane-inesperto ) stacca dal fondo + 15/16 mt a 2.10 e' a rischio (punto )

Uno con quell' apnea , se stacca dal fondo a 1.20 arriva su a 1.30 i rischi si abbassano del 99.9 % , non rischia la vita , e prende gli stessi pesci !!

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Lui dice che ha fatto 6 respirazioni profonde e che quando ha perso i sensi (ma non si ricorda di nulla) stava benissimo e non aveva campanelli d'allarme.

Se volete azzardo un'ipotesi mia:

lui è campione italiano junior di nuoto pinnato (2 ori e 2 argenti agli ultimi italiani)...forse il suo apparato cardio vascolare è talmente allenato che la sola respirazione nel tubo è già iperventilazione, sommando i 6 atti respiratori completi e la profondità non indifferente che aumenta la pressione parziale virtuale dell'ossigeno(che però diminuisce drasticamente in risalita), il tutto è stato sufficiente per farlo andare in ipossia (insufficienza di ossigeno) prima che intervenissero i sintomi di allarme da ipercapnia (eccesso di anidride carbonica).

Ma tenete comunque conto che esistono soggetti (un mio compagno di pesca di parecchi anni fa) che anche in assenza totale di ventilazione prima dell'apnea non avvertono il minimo bisogno di respirare e tanto meno le contrazioni diaframmatiche...a costoro non resta che tenere d'occhio l'orologio e tornare su con buon anticipo.

 

Sì, per me è molto importante capire perché qualche giorno fa mi è capitato di spaventarmi parecchio. Dopo 4 ore in acqua in una zona che non conoscevo, passati per lo più ad esplorare gli anfratti sotto i 15, tra i 15 e i 20 mt (ero solo purtroppo !), ho capito di essere stanco e ho cominciato a nuotare continuando a sbirciare dalla superficie tornando verso "casa". Ahimé ho visto a pochi metri, dai 10 ai 6-7, panorami subaquei inaspettati e molto belli, così tornando ho deciso di fare qualche aspetto e qualche agguato in acqua bassa ! Il sole saliva, l'acqua era fresca sotto e tiepida al punto giusto in superficie...un paradiso... in pratica mi sono rilassato, ho avuto la sensazione di un repentino recupero, le forze tornare, i polmoni forti di sensazioni mattutine, etc..etc.... Ho visto a distanza un andirivieni di grosse orate, senza pensarci troppo sento che dopo 3o4 respirazioni ero pronto ad un facile aspetto sui 6-7 mt ! Tocco la pancia sul fondo in un punto un po' in ombra dietro una protuberanza e mi metto a battere il calcio del fucile con una sensazione di estrema rilassatezza...

I pesci cominciano a puntarmi e ad avvicinarsi, ma a distanza non sufficente per bucarli si fermano e stanno lì ad esaminare... continuo l'ìaspetto. La sensazione è di estremo equilibri, quasi il mio vero ambiente fosse la sotto e non qua sopra!

Non so quanto sono stato in apnea, ma non ho avuto alcun segnale dal mio corpo, o forse ero così concentrato sul bersaglio da non accorgermene...stavo bene, avrei potuto durare all'infinito, quella era la sensazione. Finalmente una delle orate medie (le più grosse si sono tenute sempre fuori tiro, mi punta a tutta velocità, sparo, la insagolo e vengo sù ! Appena emerso comincia a girarmi la testa vorticosamente, sento il cuore nelle orecchie, tende a diminuirmi la vista... subito sgancio i pesi e mi sdraio letteralmente sulla plancetta cercando di tenere bene gli occhi aperti... Ci sono voluti almeno 10 minuti di per ripigliarmi. Recupero i pesi attaccati alla sagola dalla superficie, recupero il pesce dal fucile che avevo attaccato all'ultimo momento alla boa e lentamente nuoto fino a riva ! Era stanchezza o l'inizio di una sincope ? Perché non ho avuto segnali ? Può essere capitato qualcosa di simile al tuo giovane campione di nuoto ? Capire come funzioniamo e quali sono i metodi e i pericoli è sempre argomento prediletto nel forum. Non ne sai mai abbastanza e confrontarsi è utilissimo ! Ciao

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x Fausto - A 20 ci andavo io, lui era sui 16...visto che quando non ci sono io ci và lo stesso a quelle quote, tanto vale cercare di insegnargli meglio possibile. Ad ogni modo il problema non sono i metri, ma il cercare di capire come mai ha invertito la soglia tra ipercapnia e ipossia con solo 6 respirazioni profonde, visto che non aveva stimoli nè contrazioni diaframmatiche.

 

Sì, da pelle d'oca... ma ho una domanda. Il mio medico ( è anche lui un apneista ) dice che è sempre meglio limitarsi a 4-5 respirazioni profonde e raddoppiare il tempo di espirazione rispetto a quello di inspirazione. Il problema dell' iperventilazione è che se esageri ti impedisce di sentire gli stimoli della "fame d'aria", contrazioni diaframmatiche, etc... L'Ossigeno aumenta di poco, l'anidride carbonica diminuisce di troppo, non senti il momento in cui è il caso di risalire... e poi quando risali, magari quando hai già la testa fuori dall' acqua e hai fatto la prima boccata d'ossigeno...ECCO CHE ARRIVA LA SINCOPE !! Mi è stato insegnato che iperventilare troppo peggiora l'apnea ! O meglio i rischi dell'apnea. Sono sciocchezze o è così ? Naturalmente i dubbi in questi casi e dopo questi racconti sono leciti e preziosi... Preziose anche le risposte di qualità !! Ciao E grazie di questo racconto. Bravissimo per il salvataggio!!

 

P.S. Dico iperventilazione perché da come lo hai raccontato sembra cheil ragazzo per scendere non facesse respirazioni preparatorie, ma respirazioni profonde molto simili all' iperventilazione ! Vorrei capire ...

 

Attenzione, qui si sta confondendo la corretta respirazione profonda preparatoria che va effettuata lentamente e con l'espirazione lenta, almeno doppia dell'inspirazione con l'iperventilazione che è tutt'altra cosa, veloce e forzata, dannosissima di per sè.

 

Sì, appunto.. Ma a volte uno crede di fare una respirazione profonda, ma in realtà, per costituzione corporea, per tipo di allenamento o per semplice stanchezza in realtà sta abbassando troppo i valori di Anidride carbonica in superficie, con ritardo dei sintomi da "fame d'aria" quando è sotto .

E' possibile ? Vorrei capire questo.

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Grazie a tutti per i complimenti, ma la mia gratificazione più grande è che il ragazzo la possa raccontare.

 

x Fausto - A 20 ci andavo io, lui era sui 16...visto che quando non ci sono io ci và lo stesso a quelle quote, tanto vale cercare di insegnargli meglio possibile. Ad ogni modo il problema non sono i metri, ma il cercare di capire come mai ha invertito la soglia tra ipercapnia e ipossia con solo 6 respirazioni profonde, visto che non aveva stimoli nè contrazioni diaframmatiche.

 

Sì, da pelle d'oca... ma ho una domanda. Il mio medico ( è anche lui un apneista ) dice che è sempre meglio limitarsi a 4-5 respirazioni profonde e raddoppiare il tempo di espirazione rispetto a quello di inspirazione. Il problema dell' iperventilazione è che se esageri ti impedisce di sentire gli stimoli della "fame d'aria", contrazioni diaframmatiche, etc... L'Ossigeno aumenta di poco, l'anidride carbonica diminuisce di troppo, non senti il momento in cui è il caso di risalire... e poi quando risali, magari quando hai già la testa fuori dall' acqua e hai fatto la prima boccata d'ossigeno...ECCO CHE ARRIVA LA SINCOPE !! Mi è stato insegnato che iperventilare troppo peggiora l'apnea ! O meglio i rischi dell'apnea. Sono sciocchezze o è così ? Naturalmente i dubbi in questi casi e dopo questi racconti sono leciti e preziosi... Preziose anche le risposte di qualità !! Ciao E grazie di questo racconto. Bravissimo per il salvataggio!!

 

P.S. Dico iperventilazione perché da come lo hai raccontato sembra cheil ragazzo per scendere non facesse respirazioni preparatorie, ma respirazioni profonde molto simili all' iperventilazione ! Vorrei capire ...

 

Attenzione, qui si sta confondendo la corretta respirazione profonda preparatoria che va effettuata lentamente e con l'espirazione lenta, almeno doppia dell'inspirazione con l'iperventilazione che è tutt'altra cosa, veloce e forzata, dannosissima di per sè.

 

Sì, appunto.. Ma a volte uno crede di fare una respirazione profonda, ma in realtà, per costituzione corporea, per tipo di allenamento o per semplice stanchezza in realtà sta abbassando troppo i valori di Anidride carbonica in superficie, con ritardo dei sintomi da "fame d'aria" quando è sotto .

E' possibile ? Vorrei capire questo.

 

Mah, non mi ritengo un esperto, ma preparandosi con una respirazione diaframmatica regolare per poi passare prima del tuffo a quella molto lenta e profonda con la semplice formula dell'espirazione doppia e mai più di 5-6 volte che quando è fatta bene porta inevitabilmente ad un rilassamento mentale a mio avviso è difficile passare all'iperventilazione. È altrettanto importante effettuare un recupero almeno doppio del tempo di sommozzata, ancora di più per i meno allenati, altrimenti a lungo andare si rischia di incorrere nel taravana.

Questa è la mia esperienza personale. :thumbup:

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