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Tonno rosso, quote 2012


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Dalle ultime notizie dal Ministero ancora ufficiose, la quota di tonno rosso per il 2012 riservata alla pesca ricreativa è di 35 tonnellate. Vengono tenute ulteriori 59 tonnellate di riserva per compensare gli eventuali sforamenti dei professionisti (palangaro, circuizione e tonnara fissa).

 

35 tonnellate sono pochissime se rapportate al valore assoluto della pesca ricreativa al tonno (si stima che la specialità valga 400 milioni di euro di indotto). Comunque meglio di niente.

Periodo di pesca utile dal 16 giugno al 15 ottobre (compresi).

 

Si ringrazia per l'impegno alla tutela dei pescatori le associazioni, in particolare Big Game Italia, Per il Mare, ArciPesca ed EnalPesca.

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Dalle ultime notizie dal Ministero ancora ufficiose, la quota di tonno rosso per il 2012 riservata alla pesca ricreativa è di 35 tonnellate. Vengono tenute ulteriori 59 tonnellate di riserva per compensare gli eventuali sforamenti dei professionisti (palangaro, circuizione e tonnara fissa).

 

35 tonnellate sono pochissime se rapportate al valore assoluto della pesca ricreativa al tonno (si stima che la specialità valga 400 milioni di euro di indotto). Comunque meglio di niente.

Periodo di pesca utile dal 16 giugno al 15 ottobre (compresi).

 

Si ringrazia per l'impegno alla tutela dei pescatori le associazioni, in particolare Big Game Italia, Per il Mare, ArciPesca ed EnalPesca.

Certo che se ci fosse maggiore "sensibilità" nei confronti di chi si maschera dietro la definizione di pescatore sportivo/ricreativo e poi non lo è sarebbe già un buon punto di partenza e forse la quota durerebbe un po' più dell'anno scorso...

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E chi prende le ferie a settembre se lo ritrova nel....bip.

 

Anche ad agosto, i tonni dopo la riproduzione di giugno riiniziano a mangiare verso il 10 luglio e 35 tons sono davvero pochine considerando le 5000 barche con permesso.

La quota procapite è quindi di 7 kg a barca, ma essendo il peso medio di 54 kg a pesce significa un pesce disponibile ogni 8 barche.

In 3 settimane pesca chiusa, visto che di tonni se ne vedono ovunque, fin dentro le foci dei fiumi.

 

Quindi..... tanti bip

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E chi prende le ferie a settembre se lo ritrova nel....bip.

 

Anche ad agosto, i tonni dopo la riproduzione di giugno riiniziano a mangiare verso il 10 luglio e 35 tons sono davvero pochine considerando le 5000 barche con permesso.

La quota procapite è quindi di 7 kg a barca, ma essendo il peso medio di 54 kg a pesce significa un pesce disponibile ogni 8 barche.

In 3 settimane pesca chiusa, visto che di tonni se ne vedono ovunque, fin dentro le foci dei fiumi.

 

Quindi..... tanti bip

Posso solo confermare...da me già a metà Luglio si è ampiamente superato il tetto pro capite così individuato.

C'è da dire che difficilmente i pesci sono sotto gli 80/90 kg...

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E chi prende le ferie a settembre se lo ritrova nel....bip.

 

Anche ad agosto, i tonni dopo la riproduzione di giugno riiniziano a mangiare verso il 10 luglio e 35 tons sono davvero pochine considerando le 5000 barche con permesso.

La quota procapite è quindi di 7 kg a barca, ma essendo il peso medio di 54 kg a pesce significa un pesce disponibile ogni 8 barche.

In 3 settimane pesca chiusa, visto che di tonni se ne vedono ovunque, fin dentro le foci dei fiumi.

 

Quindi..... tanti bip

Posso solo confermare...da me già a metà Luglio si è ampiamente superato il tetto pro capite così individuato.

C'è da dire che difficilmente i pesci sono sotto gli 80/90 kg...

 

Ci credo, in alto Adriatico la maggioranza dei pesci che si sono visti era tra i 50 e 60 kg.

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A Gallipoli la settimana scorsa c'era il mare impestato di branchi di tonni dai 40 45 kg sino a 80 100 kg si vedevano anche da terra, era veramente incedibile lo spettacolo, per tre giorni con vento forte e mare mosso si potevano notare anche da terra le adunanze dei gabbiani che accompagnavano i branchi di tonni nei banchetti... e i pescherecci erano in porto... in barca a vela sono anche riuscito a passare in mezzo alla mangianza e ho potuto vedere le spalle dei pesci .... uno spettacolo notevole ... non appena è passato il mal tempo e la flotta dei pescherecci ha ripreso il mare, in particolare le due cianciole in attività a Gallipoli, ... è finito lo spettacolo .... un qualche pensiero mi passa per la mente ..... se 35 tonnellate per la pesca sportiva sono poche allora le 59 tonnellate di riserva per lo sforamento dei professionisti cosa sono? :oops:

Modificato da Gionni Marti
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A Gallipoli la settimana scorsa c'era il mare impestato di branchi di tonni dai 40 45 kg sino a 80 100 kg si vedevano anche da terra, era veramente incedibile lo spettacolo, per tre giorni con vento forte e mare mosso si potevano notare anche da terra le adunanze dei gabbiani che accompagnavano i branchi di tonni nei banchetti... e i pescherecci erano in porto... in barca a vela sono anche riuscito a passare in mezzo alla mangianza e ho potuto vedere le spalle dei pesci .... uno spettacolo notevole ... non appena è passato il mal tempo e la flotta dei pescherecci ha ripreso il mare, in particolare le due cianciole in attività a Gallipoli, ... è finito lo spettacolo .... un qualche pensiero mi passa per la mente ..... se 35 tonnellate per la pesca sportiva sono poche allora le 59 tonnellate di riserva per lo sforamento dei professionisti cosa sono? :oops:

 

La pesca del tonno con la cianciola in questo momento è vietata, ora si può solo con il palangaro.

Poi le cianciole autorizzate al tonno in tutta Italia sono si e no una dozzina.

E la cianciola può pescare solo con ispettore a bordo.

 

Hai segnalato delle anomalie, mi sa che ci sono ancora troppe irregolarità nella pesca industriale.

 

Comunque il dato certo è che i tonni sono in netta ripresa in tutti i mari italiani, sono davvero ovunque.

Modificato da Barbara Pignataro
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Intanto con un certo ritardo è giunto anche un comunicato Fipsas a conferma delle notizie già avute dal Ministero tramite le altre Associazioni.

Sono confermate le 35 tons per i ricreativi e la quota non assegnata di riserva.

Si parla di come lo scorso anno si sia arrivati alle 10 tons poi riassegnate a 50 tons con la quota non utilizzata dalle tonnare volanti, ma ci si dimentica che solo nel 2010 con il Ministro Galan la musica era ben diversa.

 

E' posto accento nell'articolo sull'insufficenza della quota a soddisfare le esigenza della pesca ricreativa ma nello stesso tempo si esprime soddisfazione, parlando nel titolo anche di passaggio da "parole a fatti".

 

Visto che la quota potrà al massimo soddisfare 1 barca su 10 (le altre 9 saranno costrette a fare ............bip), non si comprende tutto questo entusiasmo. Vedremo poi opinioni e lamentele dei 9 bip su 10.........

 

Il dato negativo generale resta che proprio non si comprende il valore economico indotto che possono avere le quote tonno per i ricreativi quando si sa benissimo che l'indotto di un 200 tons di tonni rossi ai ricreativi possono essere circa 400/500 milioni di euro con una decina di migliaia di posti di lavoro.

Il rapporto di resa economica di un tonno rosso assegnato ad un professionista è di 1, quello assegnato ad un ricreativo è 200.

Ma non lo si capisce.

 

 

 

 

http://portale.fipsas.it/Sezioni/SettoriFederali/AcqueMarittime/NewsAM/tabid/315/articleType/ArticleView/articleId/843/QUOTA-TONNO-ROSSO-2012-DALLE-PAROLE-AI-FATTI.aspx

 

 

QUOTA TONNO ROSSO 2012: DALLE PAROLE AI FATTI!

 

sschiavone postato il marzo 24, 2012 11.01 /DesktopModules/DnnForge%20-%20NewsArticles/Images/Rating/stars-2-0.gif

 

/DesktopModules/DnnForge%20-%20NewsArticles/ImageHandler.ashx?Width=100&HomeDirectory=%2fPortals%2f8%2f&FileName=img%2facque_marittime%2fnews%2ftonno_rosso.jpg&PortalID=8&q=1

La Commissione consultiva centrale della pesca e acquacoltura, di cui la FIPSAS è unico componente in rappresentanza della pesca sportivo-ricreativa italiana, nell'ultima riunione del 21 marzo u.s., ha approvato a maggioranza la bozza del decreto ministeriale sulla ripartizione delle quote assegnate per la pesca al Tonno Rosso 2012.

Della quota totale pescabile di 1.787,91 tonnellate, assegnata dall’Unione Europea all’Italia, alla Pesca Sportiva e Ricreativa è stata assegnata per il 2012 la quota di 35 t.

Questo risultato, alla luce delle 10 t. pescabili lo scorso anno, evidenzia in maniera inequivocabile l'eccellente lavoro fatto finora dalla FIPSAS e dalle altre associazioni sportive e ricreative ( Arcipesca, Associazione per il Mare, Biggame Italia, EFSA, Enalpesca) che costituiscono il Gruppo di Lavoro permanente accreditato presso il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali.

Inoltre, degna di nota è l'attenzione che la Direzione Generale della Pesca ha avuto nell'accantonare anche una quota di riserva indivisa, stabilita in 53,64 t., al fine di non dover procedere, come successo nel giugno dello scorso anno, a eventuali ulteriori riduzioni del contingente assegnato con il citato decreto.

Infatti, proprio ad inizio della stagione di pesca del 2011, la pesca sportivo-ricreativa si vide diminuire, a seguito del superamento del contingente di cattura stabilito per i palangari, la propria quota, con la conseguenza di un danno notevole per gli appassionati di pesca d'altura oltre all'evidente danno economico per l'intero indotto della pesca sportiva.

A nostro parere, resta inteso che la quota suddetta non soddisfi a pieno le aspettative stagionali, ma, al contempo, si può asserire di aver incassato un grosso successo in termini di contingente assegnato.

Ovviamente, la Federazione proseguirà nella sua politica di prevenzione e tutela del Tonno Rosso, in ambito agonistico, anche per il 2012, dove è strettamente previsto il metodo del "catch&release".

Si resta in attesa della firma, in calce al decreto, da parte del Ministro Catania e della successiva pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale che renderà operativo il citato atto ministeriale.

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Intanto con un certo ritardo è giunto anche un comunicato Fipsas a conferma delle notizie già avute dal Ministero tramite le altre Associazioni.

Sono confermate le 35 tons per i ricreativi e la quota non assegnata di riserva.

Si parla di come lo scorso anno si sia arrivati alle 10 tons poi riassegnate a 50 tons con la quota non utilizzata dalle tonnare volanti, ma ci si dimentica che solo nel 2010 con il Ministro Galan la musica era ben diversa.

 

E' posto accento nell'articolo sull'insufficenza della quota a soddisfare le esigenza della pesca ricreativa ma nello stesso tempo si esprime soddisfazione, parlando nel titolo anche di passaggio da "parole a fatti".

 

Visto che la quota potrà al massimo soddisfare 1 barca su 10 (le altre 9 saranno costrette a fare ............bip), non si comprende tutto questo entusiasmo. Vedremo poi opinioni e lamentele dei 9 bip su 10.........

 

Il dato negativo generale resta che proprio non si comprende il valore economico indotto che possono avere le quote tonno per i ricreativi quando si sa benissimo che l'indotto di un 200 tons di tonni rossi ai ricreativi possono essere circa 400/500 milioni di euro con una decina di migliaia di posti di lavoro.

Il rapporto di resa economica di un tonno rosso assegnato ad un professionista è di 1, quello assegnato ad un ricreativo è 200.

Ma non lo si capisce.

 

 

 

 

http://portale.fipsa...E-AI-FATTI.aspx

 

 

QUOTA TONNO ROSSO 2012: DALLE PAROLE AI FATTI!

 

sschiavone postato il marzo 24, 2012 11.01 /DesktopModules/DnnForge%20-%20NewsArticles/Images/Rating/stars-2-0.gif

 

/DesktopModules/DnnForge%20-%20NewsArticles/ImageHandler.ashx?Width=100&HomeDirectory=%2fPortals%2f8%2f&FileName=img%2facque_marittime%2fnews%2ftonno_rosso.jpg&PortalID=8&q=1

La Commissione consultiva centrale della pesca e acquacoltura, di cui la FIPSAS è unico componente in rappresentanza della pesca sportivo-ricreativa italiana, nell'ultima riunione del 21 marzo u.s., ha approvato a maggioranza la bozza del decreto ministeriale sulla ripartizione delle quote assegnate per la pesca al Tonno Rosso 2012.

Della quota totale pescabile di 1.787,91 tonnellate, assegnata dall’Unione Europea all’Italia, alla Pesca Sportiva e Ricreativa è stata assegnata per il 2012 la quota di 35 t.

Questo risultato, alla luce delle 10 t. pescabili lo scorso anno, evidenzia in maniera inequivocabile l'eccellente lavoro fatto finora dalla FIPSAS e dalle altre associazioni sportive e ricreative ( Arcipesca, Associazione per il Mare, Biggame Italia, EFSA, Enalpesca) che costituiscono il Gruppo di Lavoro permanente accreditato presso il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali.

Inoltre, degna di nota è l'attenzione che la Direzione Generale della Pesca ha avuto nell'accantonare anche una quota di riserva indivisa, stabilita in 53,64 t., al fine di non dover procedere, come successo nel giugno dello scorso anno, a eventuali ulteriori riduzioni del contingente assegnato con il citato decreto.

Infatti, proprio ad inizio della stagione di pesca del 2011, la pesca sportivo-ricreativa si vide diminuire, a seguito del superamento del contingente di cattura stabilito per i palangari, la propria quota, con la conseguenza di un danno notevole per gli appassionati di pesca d'altura oltre all'evidente danno economico per l'intero indotto della pesca sportiva.

A nostro parere, resta inteso che la quota suddetta non soddisfi a pieno le aspettative stagionali, ma, al contempo, si può asserire di aver incassato un grosso successo in termini di contingente assegnato.

Ovviamente, la Federazione proseguirà nella sua politica di prevenzione e tutela del Tonno Rosso, in ambito agonistico, anche per il 2012, dove è strettamente previsto il metodo del "catch&release".

Si resta in attesa della firma, in calce al decreto, da parte del Ministro Catania e della successiva pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale che renderà operativo il citato atto ministeriale.

Un ritorno di 2 milioni di euro e 50 posti di lavoro a tonellata mi sembrano francamente ecessivi.

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Un ritorno di 2 milioni di euro e 50 posti di lavoro a tonellata mi sembrano francamente ecessivi.

Sinceramente anche a me.

 

Oggi ho sentito che la quota assegnata per le tonnare (sarde immagino) è di 120 ton, mentre per coprire solo i costi delle poche aziende di trasformazione rimaste e dei circa 200 lavoratori stagionali assunti appositamente, ne servirebbero almeno 200.

 

Certo la nota era sicuramente di parte, ma i dati sono troppo in contrasto.

 

:bye:

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Un ritorno di 2 milioni di euro e 50 posti di lavoro a tonellata mi sembrano francamente ecessivi.

Sinceramente anche a me.

 

Oggi ho sentito che la quota assegnata per le tonnare (sarde immagino) è di 120 ton, mentre per coprire solo i costi delle poche aziende di trasformazione rimaste e dei circa 200 lavoratori stagionali assunti appositamente, ne servirebbero almeno 200.

 

Certo la nota era sicuramente di parte, ma i dati sono troppo in contrasto.

 

:bye:

 

 

Per un ricreativo che pratica big game il capitale speso è enorme.

 

Lasciamo perder il costo di una buona barca nuova.

Per un 8/10 metri il posto barca costa 2500/3000 euro annui.

La manutenzione un bel 1500.

L'assicurazione varia da 150 a un bel 1500/2000 se c'è incendio furto ecc sul nuovo.

Ogni uscita a mare a 20 miglia si spendono 200/300 euro, + 100 euro di esche.

Poi ci sono le spese accessorie, ad esempio tutti gli anni si ribobina i mulinelli, e qualcosa si compra (uno spinnerbait buono costa 60 euro).

Si arriva facilmente a 10.000 euro annui, di cui il 20% è IVA e un altro 20% sono accise.

In questo momento ci sono 5000 barche registrate, ed il valore medio stando entro un 10 metri vecchiotto (niente lusso) è di almeno un 40.000/50.000 a barca.

 

Il fattore di rimoltiplicazione del denaro della nautica da diporto è superiore a 5, il maggiore in assoluto di qualsiasi attività economica.

La nautica da diporto italiana ha 80.000 addetti, ed una parte cospicua è assorbita proprio dai pescatori.

La classica gallina dalle uova d'oro.

 

Poi le quote prevedono un tonno trattenuto legalmente da 50 kg ogni 10 barche, il resto sono .........bip, rilasci.

5 kg a barca di media a stagione.

 

Il miglior investimento possibile per un governo sono le quote in tonno rosso.

Con un nulla (nulla perchè 35 tons sono nulla) fanno girare tanta economia quanto una mega commessa modello una tratta di TAV.

 

Il tonno rosso si chiama ORO ROSSO, ma lo lasciano svalutare dalla pesca industriale (per cui nel migliore dei casi 1 kg di rosso vale 28 euro/kg, filettato a Milano).

 

La capiranno?

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Credete che una volta finite le quote il tonno non venga piu pescato?

 

L'analisi sul costo della pesca amatoriale al tonno cosi come è fatta è anche giusta per un certo tipo di imbarcazioni,ma per fare quel tipo di pesca non è necessaria una barca di 10 metri,è sufficente anche una imbarcazione da 6.5-8 metri,percio' i prezzi di manutenzione annui sono molto inferiori

 

Il problema è che anche la nautica piu di tutte soffre molto la crisi economica,pertanto certi calcoli oggi sono del tutto approssimativi,senza considerare,che il costo del carburante,tiene in porto se non a secco molte imbarcazioni,che non producono nessun profitto per il mercato nautico

 

Rimane comunque il fatto che quelle quote per la pesca amatoriale sono molto limitate,e che ostacolare un certo tipo di pesca,innesca in qualunque caso una perdita economica,considerando che in certi luoghi si pratica solo quella

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