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COME SCACCIARE IL CALO DI CONCETRAZIONE


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Ciao a tutti...vorrei sottoporvi un problema, almeno per me è abbastanza ricorrente durante le battute di pesca... Il calo di concetrazione...a chi non è mai capitato di trovarsi al cospetto di un fondale apparentemente e desolatamente privo di pesci sparabili,magari non riuscendo a vedere nulla per un'ora... ma, arrivati nella zonetta giusta,che inconsciamente crediamo non lo sia, vediamo ciò che in quel determinato momento e luogo non ci saremo mai aspettati di vedere... siamo afflitti da pensieri negativi perchè non abbiamo visto un pesce, ma proseguiamo la nostra azione perchè il nostro istinto ci indica di proseguire anche se la nostra soglia di concetrazione si è abbassata drasticamente....il pescione che ci avrebbe evitato il cappotto ci coglie di sorpresa, e noi completamente privi di attenzione, e quindi impreparati a programmare un azione di pesca sufficientemente valida, vediamo sfumare (nella maggior parte dei casi) la cattura di un bel pesce che ci avrebbe salvato la giornata... è successo proprio così nella mia ultima battuta di pesca; dove avrei potuto catturare ,se la soglia di concetrazione fosse stata più alta, due belle orate, 2 saraghi e un cefalone che ho soprannominato "lo squalo" Talmente era grosso.... Quindi domanda... Durante la nostra battuta di pesca è molto facile perdere la concetrazione,ma allo stesso tempo è molto difficile riuscire a sfruttare ogni possibile incontro...quindi vi chiedo, come è possibile tenere costante e alto il livello di concentrazione durante l'azione di pesca? Dapiran parla di Training autogeno, poi c'è chi consiglia lo yoga.... Angelo
Secondo me sulla concentrazione influiscono principalmente 3 fattori: passione, esperienza e modo di intendere la pesca subacquea. La passione è quella cosa che ti fa considerare estremamente piacevole ogni singolo attimo che dedichi alla pratica dell'attività di cui sei appassionato. Quando la passione è grande, lo è pure la concentrazione. L'esperienza è quella cosa che, tra l'altro, ti permette di ricordare pesci presi, persi o avvistati, nelle zone che frequenti abitualmente. Con l'esperienza è facile associare l'idea di un bel pesce anche a fondali che non si conoscono, ma con caratteristiche simili a quelle dei posti conosciuti. L'idea, il ricordo di pesci e "belle situazioni", spesso prendono le sembianze di vere e proprie "visualizzazioni mentali" che accompagnano ad ogni tuffo, fino al momento in cui non si materializza realmente ciò che si stava immaginando di trovare (più esperienza c'è e più spesso capita). E' anche vero che non tutti hanno la stessa idea di cosa sia la pesca subacquea in apnea: per alcuni si tratta di predazione pura che comincia già il giorno prima, quando si studia il meteo per stabilire dove andare, e finisce solo quando si esce esausti dall'acqua. Una forma mentis del genere, secondo me, è quella che permette di pescare restando concentrati per maggior tempo, perchè per tutta la durata della pescata si produrranno endorfine che manco ci faranno sentire la fatica (il che può anche essere pericoloso, se sottovalutato), ossia quella cosa che da sola basta e avanza per far perdere la concentrazione. Per altri il bello della pesca subacquea consiste esclusivamente nel fatto di trovarsi in acqua col fucile in mano, staccando la spina dalla routiune giornaliera, un modo sano di fare movimento e, se capita, di rimediare qualche pesce per la cena. Per loro il pesce non è l'obiettivo principale, spesso si allenano poco o niente, ed il risultato è che le pescate durano meno ed è normale distrarsi parecchio e perdere tante occasioni. Ci sono anche quelli che fanno "apnea col fucile in mano, i fanatici del rilassamento psicofisico e della profondità, che spesso perdono clamorosamente bellissimi pesci, perchè troppo concentrati a guardarsi dentro per prestare attenzione a quanto accade "fuori". E si potrebbe andare ancora avanti con gli esempi, ma penso che il messaggio sia chiaro già così com'è...

 

Bellissimo,hai fatto un quadro generale che comprende tutti noi,quoto tutto. :thumbup:

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Ciao vorrei dire la mia sul calo di concentrazione e sul sopravvento della stanchezza. Premesso che per praticare questo sport dobbiamo essere in continuo allenamento fisico (corsa o bici o nuoto etc) e mentale (yoga o training autogeno etc), quanti di voi si alimentano durante le battute di pesca?

Bisognerebbe mangiare e bere almeno ogni 2 ore perchè l'energie che perdiamo sono tante, quindi come pretendiamo di avere la stessa condizione di quando siamo entrati in acqua dopo 4 ore se non effettuiamo break con cadenza fissa a seconda del nostro stato? Ogni ora ogni 2 a seconda di cosa richiede il nostro organismo, mangiamo dei crackers dei biscotti delle barrette un pò d'acqua con fruttosio e ricominciamo il sali e scendi vedete che differenza!

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A parer mio e per esperienza personale non è possibile restare concentrati per troppe ore su un'unico obbiettivo che sono i pesci...Infatti per quanto riguarda me io anche se non ci sono pesci posso restare concentrato nella media delle volte sulle 3 ore 3 ore e mezza...poi basta...mi capita però di avere giornate in cui la concentrazione svanisce dopo anche 5 ore. La concentrazione naturalmente in inverno o quando l'acqua si fa più fredda diminuisce radicalmente...tanto che d'inverno facendo battute di pesca di 3/4 ore la concentrazione vera e propria riesco a mantenerla per un oretta; il freddo mi taglia drasticamente apnea e concentrazione...non so se con lo yoga si possa riuscire a migliorarsi un po, provare alla fine non costa nulla.....Come ha già detto qualcuno è bello pescare fino a quando c'è la concentrazione, anche perchè è il momento migliore, è il momento in cui viviamo la vera pesca subacquea, io mi sento davvero vivo in quei momenti...Sono anche del parere che con l'esperienza si aumenti il periodo di concentrazione...

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Io pesco prevalentemente all' aspetto ed i cali di concentrazione mi si ripercuotono solo sulla durata finale di ogni aspetto.

Immagina in due ore di pesca in acqua medio-bassa quanti tuffi e aspetti si possono fare e dopo questo tempo a non vedere una pinna

le braccia mi calano fino al fondo! Però ad ogni tuffo, appena arrivo sul fondo sono concentratissimo sempre perchè immagino sempre

il pescione che mi spunta all'improvviso. Il problema nasce lì: se dopo troppo tempo con degli aspetti superiori al minuto non si vede un caiser,

a tutti gli aspetti successivi, dopo circa 30 secondi, perdo la pazienza, mi autoconvinco che non gira niente e torno su! Accorcio la mia battuta di

almeno un'ora e torno a casa.

E la stessa identica cosa mi succede se non vedo pesci decenti e/o pregiati in un lungo lasso di tempo.

 

Quindi, secondo me, un buon espediente per non calare è la speranza. Immaginare sempre che ad ogni tuffo possiamo aver stuzzicato la curiosità di un pinnuto decente.

E' un mio parere.

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Secondo me è la stessa cosa del freddo...Se c'è pesce sembra di essere in estate anche a Gennaio, ma se non c'è muori di freddo e vuoi uscire...C'è poco da fa, sfido chiunque a rimanere concentrato dopo 2-3 ore nel nulla...Magari dopo 3-4-5 cappoti di fila :)

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Guarda la concentrazione te la dà solo la presenza del pesce e, in second'ordine, la passione.

Io quando vado a mare sono sempre concentrato sulla cattura ma quando, dopo averle provate tutte, mi cala l'attenzione preferisco rientrare a terra piuttosto che perseverare.

Restare in acqua senza la giusta concentrazione è un non senso che, eventualmente, potrebbe andare bene per l'amatore, non per il pescatore.

 

Piero è proprio questo il problema...rimanere concentrati al 100% anche quando non vedi una pinna...è molto difficile ma ci si può riuscire secondo me...

anche se so perfettamente che questa discussione potrebbe durare mesi

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Per la mia esperienza, la concentrazione la ricavo dalla preparazione dell'apnea; riesco ad ottenere dei buoni tempi di immersione solo rilassandomi e ventilandomi con calma ed adeguatamente, ricorrendo alla respirazione diaframmatica. Se ho preparato bene l'apnea, sono totalmente rilassato e riesco a concentrami anche sull'azione di pesca. Sabato scorso, dopo avere preparato in maniera ottimale l'apnea, senza manco rendermene conto mi sono trovato a fare l'aspetto a - 19.6 (non ero mai andato oltre i 17 metri) e ci sono rimasto il tempo sufficiente per consentire l'avvicinamento del pesce (che ovviamente non c'era). Mi deconcentro quando: 1) è assodato che non gira pesce; 2) sono stanco; 3) come già altri hanno scritto, inizio a soffrire il freddo.

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Due orate, due saraghi, un cefalone...come fai a perdere la concentrazione in una pescata dove vedi cinque pesci belli? A me il calo veniva dopo un paio d' ore che non vedevo una pinna, ma poi dopo il primo bel pesce visto ero di nuovo carico.

Il metodo per rimanere concentrati è molto semplice, la prossima volta ripensa a quei cinque pesci sbucati dal nulla o in posti che ritenevi deserti ,

ad ogni tuffo visualizza nella tua mente il pesce che arriva, ricordati delle volte che hai visto o preso una preda nell' ultimo tuffo prima di uscire, perchè non dovrebbe accadere ancora? E se poi noti ancora un calo allora è il momento di uscire e andare a fare una bella colazione. Ciao

 

Beh come già raccontato i pesci gli ho incontrati tutti in una piccola porzione di fondale...era già da un ora che pescavo e la concentrazione non era buona....

comuncque ti ringrazio del tuo consiglio e la prossima volta che sarò nella zona farò sicuramente più attenzione perchè saprò di poter incontrare qualche pesce...

ciao

Angelo :bye:

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Io pesco prevalentemente all' aspetto ed i cali di concentrazione mi si ripercuotono solo sulla durata finale di ogni aspetto.

Immagina in due ore di pesca in acqua medio-bassa quanti tuffi e aspetti si possono fare e dopo questo tempo a non vedere una pinna

le braccia mi calano fino al fondo! Però ad ogni tuffo, appena arrivo sul fondo sono concentratissimo sempre perchè immagino sempre

il pescione che mi spunta all'improvviso. Il problema nasce lì: se dopo troppo tempo con degli aspetti superiori al minuto non si vede un caiser,

a tutti gli aspetti successivi, dopo circa 30 secondi, perdo la pazienza, mi autoconvinco che non gira niente e torno su! Accorcio la mia battuta di

almeno un'ora e torno a casa.

E la stessa identica cosa mi succede se non vedo pesci decenti e/o pregiati in un lungo lasso di tempo.

 

Quindi, secondo me, un buon espediente per non calare è la speranza. Immaginare sempre che ad ogni tuffo possiamo aver stuzzicato la curiosità di un pinnuto decente.

E' un mio parere.

 

lo so ma è molto difficile quello che dici...

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