Un bel cerniotto

[g.doddis]

Altra pescata mattutina di ieri (oggi riposo) con Fabio, grande amico e fidato compagno di avventure nell'elemento liquido. Tentiamo nuovamente la sorte in una secca isolata nella sabbia che raggiungiamo a nuoto dalla riva, nonostante la corrente piuttosto sostenuta. Cominciamo a pescare ed io metto subito a cavetto una bella triglia. Avvisto diversi saraghi ed oratelle, ma di dimensioni troppo esigue per meritarsi una fucilata. Ad un certo punto, al confine tra le rocce e la sabbia, scorgo una cernia bianca e scendo per tentare il tiro in caduta, che solitamente rappresenta la soluzione migliore per questa specie di serranide, visto che appare meno scaltra delle altre cugine (e in particolare della bruna). Fabio è vicino e mi assiste dalla superficie. Arrivo a tiro, ma forse mi avvicino troppo per avene maggiore sicurezza di centrare il pesce, tant'è che il serranide tira una scodata e si dilegua sotto ad un vicino masso proprio un istante prima di premere il grilletto. A questo punto Fabio scende per cercare di sprendere la cernia in tana, ma la cernia sembra essere scomparsa... Scendo di nuovo io per dare un'ultima occhiata nel buio anfratto dove avevo visto infilarsi il pesce, e facendo un po' di contorsionismo ed aiutandomi con la torcia riesco a localizzare il pesce, che si era incastrato di piatto in un angolo della tana, lasciando fuoriuscire soltanto l'estremità posteriore. La posizione è sfavorevole ed effettivamente il rischio di non riuscire a recuperare il pesce una volta sparato è alto. Sia io che Fabio scendiamo cercare delle imboccature secondarie della tana dove poter inquadrare il pesce di testa, ma invano. Intanto il pesce non accenna a muoversi, e decidiamo così di tentare il tiro di coda. Scende Fabio e centra la cernia nel quarto posteriore, e come già ci aspettavamo, la cernia si arrocca. Dopo alcuni vani tentativi di avere ragione del pesce agendo manualmente sull'asta, decidiamo di mettere il serranide in trazione con la mia boa, con l'intenzione di ripassare dopo una mezz'oretta per controllare se fosse cambiato qualcosa. In realtà ci è voluto di meno: dopo circa 10 minti scendo nuovamente nelle vicinanze della tana per cercare di sorprendere un sarago che si era infilato in uno spacco vicino. Durante la stessa apnea torno a dare un'occhiata nella tana con la cernia in trazione, e noto che il serranide ha arretrato leggermente, liberando gli opercoli dalle pareti dell'anfratto. Tuttavia, avvertendo la mia presenza, il pesce tenta di riguadagnare l'angolo per arroccarsi nuovamente, ma ho la prontezza di riflessi di bloccarla (grazie anche alla trazione della boa) e di sfilarla dalla tana. La cernia ha ancora molte energie, e tira delle vigorose scodate che mi fanno temere il peggio, ma mentre guadagno la superficie l'abbraccio saldamente, poi l'afferro per le branchie, immobilizzandola. E' fatta! La finisco col coltello e richiamo Fabio, visibilmente soddisfatto per la cattura appena finalizzata, frutto di un vero gioco di squadra.

 

http://images115.fotki.com/v607/photos/8/1772428/9671960/IMG_3317-vi.jpg

 

http://images112.fotki.com/v110/photos/8/1772428/9671960/IMG_3316-vi.jpg

 

http://images12.fotki.com/v616/photos/8/1772428/9671960/IMG_3319-vi.jpg

 

Alla prossima avventura...

Tano

Modificato Agosto 2, 2011 da g.doddis

[Pepu]

Bella e buona!

 

Bravi!!!

 

Salutami Fabio.

 

Pepu.

[zefiro]

Bravi

Bel racconto

[nonpigghiunenti]

E bravo Tano , imbattibile sia al Nord che al Sud!!!! :clapping:

 

Dino

[Leonardo]

Sinergia!

[pejo]

Bella!!

[Pezzogna]

Complimenti a entrambi!

[Cosimo]

Ottima pescata e soprattutto ottimo lavoro di squadra.

Complimenti ad entrambi

[ViperCarbon]

grandi :clapping:

 

appena ho tempo leggo il resto del racconto