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Informazioni sulle pale asimmetriche


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Stavo girovagando sul sito della GFT, ho visto che producono da quest'anno delle pinne di forma asimmetrica (modello Predator), che a detta loro permettono di pinneggiare con i piedi più ravvicinati, in maniera più naturale. In effetti da quando ho cominciato ad usare le scarpette C4 in maniera continuativa in piscina ho dovuto allargare un po' la pinneggiata. Qualcuno di voi ha avuto modo di provare questo genere di pala? Così per curiosità :) O in generale le pale GFT, come sono?

Ci sono questi marchi che sono poco "sponsorizzati" ma magari hanno prodotti interessanti, come anche la SCL, che ha un sito veramente scarno e avaro di chiarimenti, ma mi hanno detto che vanno molto bene! Ogni vostra impressione è benvenuta :)

Grazie

Andrea

Modificato da vare
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secondo me l'ampiezza delle gambe durante la pinneggiata è determinata dall'imgombro delle pale e scarpette e non dal loro profilo inferiore.

E' chiaro che più la pala è larga e più ampia deve essere la divaricazione tra le gambe per non fare urtare le pinne durante la pinneggiata.

Modificato da Leonardo
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Nel caso della scarpetta C4 quello che mi ha fatto un po allargare la pianeggiata è il profilo della scarpetta che è un pelino più largo della pinna e soprattutto l'insieme pala-scarpetta parte subito con un profilo a bordi paralleli, a differenza delle altre pinne. Comunque non mi trovo male, ho corretto piuttosto in fretta. Era solo una curiosità vedere queste pinne con questa forma.

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Immagino che faccia molto ridere. Scusate se non tutti conosciamo tutti i prodotti di tutti i produttori e osiamo chiedere informazioni.

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Però!

hanno avuto una bella idea innovativa a produrre una pala asimmetrica ! :clapping:

Studia un po' di storie delle attrezzature subacquee. :fish:

 

Le pale asimmetriche sono documentate nelle foto delle pinne degli incursori della seconda guerra mondiale.

 

Se ti fossi accostato al tiro sub, avresti imparato questo ed altro e senza lavaggi del cervello!

 

Con simpatia! :bye:

 

Pepu.

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Tra l'altro non sono nemmeno convinto che Dapiran sia il primo ad aver realizzato pinne in fibra a profilo asimmetrico, per certo la MAT MAS che da sempre produce pinne di qualità da competizione in tutti i campi, produce anche le Step e le Pro 1 che sono a chiaro profilo asimmetrico.

 

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Tra l'altro non sono nemmeno convinto che Dapiran sia il primo ad aver realizzato pinne in fibra a profilo asimmetrico, per certo la MAT MAS che da sempre produce pinne di qualità da competizione in tutti i campi, produce anche le Step e le Pro 1 che sono a chiaro profilo asimmetrico.

Non credo che il merito possa essere di chi è stato il primo, semmai di chi le fa meglio...

 

Sono certo che tanto quelle quanto le altre siano ottime, anche senza averle mai provate, si pecca quando si ha la presunzione di sostenere che ciò che viene fatto da taluni produttori rappresenta la VERITA' ASSOLUTA e che tutto il resto sia cacchina...

 

Se ci si limitasse ad essere obiettivi, ma soprattutto a ragionare con la propria testa, sono convinto che si eviterebbero molte situazioni imbarazzanti. ;)

 

 

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Non credo che il merito possa essere di chi è stato il primo, semmai di chi le fa meglio...

Ciao Pepu, ti ringrazio per le risposte! ;)

Nello specifico tu che idea hai di questo tipo di pale?

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Non credo che il merito possa essere di chi è stato il primo, semmai di chi le fa meglio...

Ciao Pepu, ti ringrazio per le risposte! ;)

Nello specifico tu che idea hai di questo tipo di pale?

In tutta onestà, di pale non ne capisco molto, quello che posso dirti e che insegno agli allievi dei corsi di pesca, che ci sono pale per tutti i gusti, per tutte le gambe e per tutte le pinneggiate, bisogna solo trovare quella che più fa al caso nostro.

 

A seconda delle esigenze, che sia nuoto pinnato in superficie, in apnea dinamica lineare, discesa, o pesca (nelle varie tecniche...), per ottenere la resa migliore della pinneggiata potrebbero essere necessarie pale di tipo e materiali diversi

 

Es. Se pesco in pochi metri d'inverno con tanta zavorra, mi servirà una pala morbida e non molto lunga, perchè non servirà fare delle immersioni la cui spinta in discesa sarà importante e nemmeno in risalita, ma spesso sarò sul fondo appena dopo la capovolta e mi servirà invece avere le gambe riposate per lunghi spostamenti in superficie.

 

Se invece faccio apnea dinamica lineare, il mio obiettivo sarà quello di avere una pala in composito che restituisca il massimo della spinta senza affaticare troppo la gamba a tutto vantaggio del risparmio di ossigeno per farmi fare un metro in più...

 

Gli esempi possono andare avanti all'inifinito o quasi, ma alla fine, la verità è che le pale vanno provate, quando possibile, per capire se sono adatte alla nostra struttura fisica ed alla nostra tecnica di pinneggiata, tenendo conto che un neofità non trarrà beneficio da una pala molto tecnica ed uno esperto tirerà fuori il massimo anche da una pala dalla caratteristiche meccaniche limitate, seppure senza prestazioni particolari.

 

Spesso leggo che la durezza delle pale in carbonio è direttamente proporzionale alla massa che la deve spingere e che un apneista pesante necessita di pale molto dure per la pesca profonda, per lo stacco dal fondo, ecc. ecc..

 

Sono rimasto piuttosto perplesso, quando Gabriele Del Bene, al corso Istruttori di Pesca nel 2009, spiegava che contrariamente a quanto si pensa, lui utilizza pale morbidissime per la pesca profonda, in quanto la sua falcata è molto ampia in modo proporzionale alla lunghezza delle gambe (per chi non lo sapesse, credo che raggiunga i 200 cm. di altezza) ed una pala dura gli affaticherebbe molto la gamba...

 

Chi ha ragione?

 

Chi produce lo fa per vendere, non per beneficienza, per cui non c'è da stupirsi che ciascuno parli del suo prodotto come del migliore, denigrando gli altri, allo stesso modo, ci sarà un motivo se ci sono aziende che producono diversi tipi di pale di lunghezze, materiali e durezze diverse, ti pare?

 

Altrimenti ci sarebbe un'unica pinna prodotta in una sola forma e materiale, adatta a tutti quanti.

 

E le scarpette, quanto contano nella resa ottimale della pinneggiata, ne vogliamo parlare? :devil:

 

Mi fermo qui, altrimenti scriviamo un'enciclopedia... :P

 

Ciao. Peppe.

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Gli esempi possono andare avanti all'inifinito o quasi, ma alla fine, la verità è che le pale vanno provate, quando possibile, per capire se sono adatte alla nostra struttura fisica ed alla nostra tecnica di pinneggiata...

Grazie Pepu! :)

Il fatto è proprio questo, sarebbe bello avere la possibilità di provare, possibilità che si scontra purtroppo con la difficoltà di trovarsi davvero nella condizione di avere più pale a disposizione per sentire come rispondono alle caratteristiche di ciascuno. Vedo anche quando facciamo gli allenamenti in piscina, il numero di pale è solitamente limitato alle pinne "standard" in plastica, Cressi 3000, Omer Millennium e StingRay, Mares Razor... da lì in poi la possibilità di "sperimentare" personalmente comprando pale nuove è abbastanza limitata dal costo non indifferente che hanno. Inoltre ho notato che molti vedono l'apnea in piscina fine a sé stessa, fanno i due allenamenti a settimana, le uscite indispensabili per il corso, poi in mare la muta non ci entra più per mesi. Dal mio punto di vista la piscina senza mare non esiste, vuoi per la pesca, vuoi per la discesa sul cavo in costante che ho scoperto grazie al corso e agli istruttori e che è una realtà affascinante, più stimolante della dinamica in piscina.

Così ci si scontra con la necessità costante di migliorare la propria tecnica (e in questo un grazie agli istruttori che sono sempre molto attenti ai dettagli della pinneggiata etc.) e la consapevolezza che una volta che apprendi una tecnica minimamente "decente" (non diciamo buona perché c'è sempre da migliorare!) le differenze tra le pale si sentono, ma è difficile avere una panoramica di massima che magari ti potresti aspettare da test comparativi che ci si immaginerebbe di trovare nella sezione tecnica di una rivista importante: quando il tester è più di uno è possibile ottenere una valutazione più omogenea e distinta per i vari usi. Sarebbe un bell'aiuto per chi si trova a dover scegliere davanti ad una marea di pale che vantano caratteristiche analoghe (per i produttori ovviamente la propria pinna "è sempre la più supermeglio di tutte").

Idem con patate per le scarpette; mi sono state regalate un paio di Mustang, che cerco di utilizzare al meglio, intanto ho sempre la curiosità di capire come sarebbe una pinna in carbonio con una scarpetta più tradizionale, che utilizzavo con le Cressi in plastica senza farmi molti problemi.

Andrea

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Pepu puoi spiegarmi cortesemente cosa intendi con "lavaggi del cervello"?

Te lo spiegherò a viva voce la prima volta che ci incontriamo, davanti ad una buona birra.

 

Non ho voglia di innescare flames anche perchè devo, mio malgrado, mantenere un ruolo che ho accettato.

 

Ti dico solo che ho letto TUTTE le miriadi di inesattezze, spesso molto offensive, che sono state scritte in giro sul web, senza che sia stata data la possibilità di replicare, per smentire con i fatti le tante (non tutte) sciocchezze che ho letto.

 

La cosa divertente, è stata leggere i commenti schierati "a prescindere" degli adepti, che hanno pure calato il carico come se non bastassero le cose già scritte a farmi rizzare i pochi capelli che ho in testa.

 

Tutta gente convinta a prescindere non da "cosa" c'è scritto, ma da "chi" lo scrive.

 

Poi trova tu un termine più appropriato e che non ti risulti sgradevole ed offensivo! ;)

 

Mi rimani sempre simpatico, credimi! :P

 

Ciao.

 

P.S. Dimenticavo... l'esempio lampante me lo concedi tu con il tuo primo intervento. Non finalizzato in qualche modo a rispondere al quesito di Vare, ma solo a rivendicare la "sovranità" di qualcuno che non dovrebbe avere bisogno di doverla sottolineare continuamente, se fosse universalmente riconosciuta! ;)

Modificato da Pepu
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