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Petrolio in mare e sulle coste della Sardegna!


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Porto Torres, 11 gennaio 2011: decine di migliaia litri di combustibile finiti in mare. Sono fuoriusciti dai depositi portuali della E.On, uno dei maggiori gruppi energetici mondiali. Ma nessuno o quasi ne ha parlato. E adesso si rischia un autentico disastro ambientale…

 

I dati reali relativi al disastro ambientale di Porto Torres sono difficilmente verificabili. Le notizie che giungono dalla Sardegna sono ancora oggi, a circa tre settimane dall'incidente, ancora frammentarie e poco approfondite. Quello che si sa è che lo scorso 11 gennaio una quantità che potrebbe andare da un minimo di 10mila litri fino a un massimo di 30mila di olio combustibile sono finiti in mare. L'incidente è avvenuto quando le tubature che trasportavano petrolio da una petroliera, la Esmeralda, ferma alla banchina del porto, hanno improvvisamente ceduto causando la dispersione del liquido.

 

Che in un primo momento era finito a terra, ma rapidamente è caduto in acqua. La gravità della situazione è stata ampliata dal fatto che la falla non era visibile a occhio umano: improvvisamente i tecnici che stavano seguendo le operazioni hanno però notato che l'acqua blu del mare diventava nera. Disastro ecologico, dunque, ma perché praticamente nessuno ne ha dato notizia? Dopo alcuni giorni dall'avvenuto incidente, viene convocato un vertice alla sede del settore Ambiente della provincia di Sassari.

 

Partecipano i responsabili della Provincia, quelli dei comuni di Sassari, Porto Torres, Sorso, la capitaneria di Porto Torres, l'Arpa e i dirigenti E.ON. Questi ultimi si dichiarano pronti a intervenire e promettono di fare tutto il possibile per ripulire la zona colpita al massimo nel giro di una settimana. Ecco perché le autorità si tranquillizzano e la notizia rimane defilata in ambito locale.

 

Cominciano però a montare le polemiche: la E.On viene accusata dalla stampa locale di usare "gruppi a olio combustibile troppo vecchi", "tenuti in marcia a colpa di deroghe". Insomma, un impianto a rischio quello della E.On, da quanto sembra emergere? Ci si pone anche la domanda se l'allarme degli operatori dell'azienda sia stato dato in tempo o troppo tardi rispetto al petrolio finito in acqua. Una settimana dopo l'incidente non solo la situazione non è stata risolta come promesso, ma appare anzi peggiorata.

 

Il Capo del Compartimento Marittimo di La Maddalena lancia l'allarme e dichiara lo stato di emergenza. Secondo quanto riporta Il fatto Quotidiano in quei giorni, il monitoraggio eseguito da alcuni tecnici dell'Ispra dice che "il grosso delle piccole chiazze di catrame sono già spiaggiate, mentre le ricognizioni sui fondali devono ancora continuare per avere una idea certa del livello di danno.

 

Intanto, riporta sempre il quotidiano, si sono mossi i volontari che avrebbero recuperato da soli circa sei tonnellate di materiale inquinante. Il responsabile del Servizio emergenza ambientale dell'Ispra, Luigi Alcaro, dichiara che "il prodotto, essendo molto pesante, è potenzialmente rischioso per l'ambiente marino".

 

Interviene anche l'Ente nazionale protezione animali: "Ci chiediamo quanti litri di petrolio siano ancora in mare, quanti abbiano soffocato la poseidonia, una pianta acquatica che provvede all'ossigenazione dell'acqua, e quanti animali marini siano morti in un'area tanto importante per la biodiversità e in particolare per i cetacei". Il problema maggiore, infatti, non è solo il danno comunque grave: è che gli stabilimenti della E.On si trovano a ridosso di un'area naturale protetta, spiagge bellissime ma anche un santuario dei cetacei. Su Facebook nasce un gruppo spontaneo, "Disastro ambientale a Porto Torres e Platamona: vogliamo risposte!".

 

L'opinione pubblica sarda è in subbuglio, ma intanto le notizie del disastro non arrivanno o quasi nel continente. Intervengono i responsabili della E.On. "Non c'è mai stata una sottovalutazione dell'incidente" dicono. "Tutte le autorità sono state avvisate non appena si è avuta la percezione dello svernamento e le prime azioni antinquinamento sono iniziate immediatamente" dice Marco Bertolino direttore della centrale Fiume Santo coinvolta nell'incidente.

 

"Tutte le misure preventive erano attive. Purtroppo l'evento è accaduto alle 16 e l'insorgere dell'oscurità e le condizioni del mare mosso hanno consentito di limitare ma non di bloccare completamente l'evolversi della situazione". Intanto, a venti giorni dall'incidente, l'inquinamento comincia a minacciare anche l'Isola della Maddalena, autentico paradiso naturale della Sardegna. Minacciato sarebbe anche il Parco Nazionale dell'Asinara. Adesso si sono mosse anche le autorità giudiziarie. Il responsabile dell'impianto E.On di Fiume Santo è finito nel registro degli indagati.

 

L'oleodotto stesso è stato posto sotto sequestro così come la banchina dove era attraccata la petroliera. Nei prossimi giorni si faranno perizie e indagini per chiarire la dinamica dell'incidente. La marea nera intanto continua a muoversi, è stato segnalato catrame anche sulla spiaggia La Pelosa a Stintino. Interviene anche il ministro per l'Ambiente Prestigiacomo, assicurando di far ripulire entro un mese tute le spiagge coinvolte nell'emergenza. Le associazioni ambientaliste però lamentano la tutt'ora gravissima situazione.

 

Perché, chiedono, la E.On ha aspettato più di dieci giorni ad ammettere il disastro e organizzare le squadre per ripulire le zone contaminate? Perché l'offerta di aiuto delle associazioni ambientaliste è stata ignorata? Perché lil ministero dell'Ambiente non ha dichiarato lo stato di emergenza? Il problema grave è che qui si tratta di olio combustibile, diverso dalla benzina o il diesel. Questi ultimi sono "materiali volatili" ed evaporano facilmente.

 

 

L'olio combustibile invece persiste nell'acqua: bisogna allora effettuare una bonifica il più puntuale possibile. La risposta della E.On è per adesso come dice un comunicato ufficiale, "l'aver ingaggiato due aziende specializzate e i migliori mezzi e attrezzature disponibili". Ha inoltre acquistato "due macchine di ultima generazione per gli interventi sugli arenili".

 

 

Intanto il ministero dell'Ambiente ha inviato proprio in queste ultime ore una nota a cura del minsitro Prestigiacomo: "L'incidente ad oggi si può dire sostanzialmente risolto senza che, allo stato delle conoscenze, si possa parlare di disastro ambientale'' dice la nota ministeriale. Secondo Prestigiacomo dalle verifiche dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) ''non risultano più presenti sui litorali ispezionabili da terra, grumi di olio combustibile solidificato''.

 

Inoltre, precisa il ministro, è in corso da parte dell'Ispra ''una valutazione del danno ambientale''. Anche in mare, dice Prestigiacomo richiamando ''pattugliamenti navali e aerei'', non sono ''più presenti tracce di inquinamento''. E hanno avuto ''esito negativo'' i controlli effettuati sugli attrezzi di pesca e sul pescato locale. Sulla terraferma proseguono le attivita' di recupero del materiale, la pulizia degli arenili, e delle scogliere che sara' ''ultimata in breve'' e ''prima della bella stagione''. Oggi, conclude Prestigiacomo, ''credo che la Sardegna non abbia bisogno di ingiustificati allarmi'' anche perché si e' trattato di ''un piccolo sversamento senza conseguenze per il mare e il paesaggio''.

 

 

 

 

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la ministra ha già dato modo di mostrare di che pasta è fatta,forte e spocchiosa con i deboli,servile e umile con i forti.

e non lo dice certo un comunista! :angry:

e se è giusto da un lato non scatenare allarmismi che possono danneggiare l'industria del turismo,non bastano comunicati e dichiarazioni che tutto và bene:invece di rompere i cojoni a chi passa la giornata a caccia o a pesca,che si interroghino che senso ha il passaggio quotidiano di petroliere e la presenza di industrie chimiche e gassificatori in una delle più grandi amp d'europa con caratteristiche uniche e che ospita forse il maggior numero di specie nel mediterraneo settentrionale,sarà il caso di mollarci qualche nutria e spacciarla per foca monaca?

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la ministra ha già dato modo di mostrare di che pasta è fatta,forte e spocchiosa con i deboli,servile e umile con i forti.

e non lo dice certo un comunista! :angry:

e se è giusto da un lato non scatenare allarmismi che possono danneggiare l'industria del turismo,non bastano comunicati e dichiarazioni che tutto và bene:invece di rompere i cojoni a chi passa la giornata a caccia o a pesca,che si interroghino che senso ha il passaggio quotidiano di petroliere e la presenza di industrie chimiche e gassificatori in una delle più grandi amp d'europa con caratteristiche uniche e che ospita forse il maggior numero di specie nel mediterraneo settentrionale,sarà il caso di mollarci qualche nutria e spacciarla per foca monaca?

 

 

Capisco non scatenare inutili allarmismi, ma ho l'impressione che si stia cercando di insabbiare il più possibile la faccenda :angry:

Tra l'altro sono riusciti a raccogliere l'olio che si era spiaggiato in alcuni sacchi, che sono poi stati lasciati in spiaggia finchè non ci ha pensato una bella grecalata a rimettere tutto ammollo!

Oggi sono andato a Stintino temendo di trovare catrame ovunque, invece mi è sembrato di trovare il solito paradiso, non c'erano macchie sospette nè sugli scogli nè sul fondo.

Per quanto riguarda l'Asinara qesta volta si è salvata solo grazie al maestrale che ha soffiato nei primi giorni dopo lo sversamento, non voglio immaginare cosa sarebbe successo se l'incidente fosse avvenuto qualche giorno dopo con il grecale <_< Non credo che si possa continuare a far passare carrette del mare in queste zone (ma direi in tutto il Mediterraneo) sperando sempre che tutto vada bene :wacko:

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Purtroppo i litri son ben di più circa 50 mila... Le rocce da costa paradiso in poi fino a santa Teresa sono piene di catrame,che nessuno pulirà.

 

http://lanuovasardegna.gelocal.it/dettagli...le-foto/3344791

 

La E.On ha cercato di insabbiare la cosa,in quanto l'allarme è stato dato 6 ore in ritardo,sperando che la marea portasse via l'olio combustibile.

Una chiazza di 1 chilometro quadrato non può passare inosservata a meno che non hai le salsicce negli occhi!!

 

E la Prestigiacomo niente di rilevante. In sostanza state zitti e non fiatate.

 

Alcune foto:

 

http://www.seashepherd.it/news-and-media/c...-emergenza.html

Modificato da Riccardo88
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La E.On ha cercato di insabbiare la cosa,in quanto l'allarme è stato dato 6 ore in ritardo,sperando che la marea portasse via l'olio combustibile.

Una chiazza di 1 chilometro quadrato non può passare inosservata a meno che non hai le salsicce negli occhi!!

 

E la Prestigiacomo niente di rilevante. In sostanza state zitti e non fiatate.

 

Alcune foto:

 

http://www.seashepherd.it/news-and-media/c...-emergenza.html

Guarda caso in contemporanea esce l'ennesima eco-bufala anti-NATO di cui qualcuno tratta su queste stesse pagine leggi qui.

Come fare a non pensare alla solita cortina fumogena creata ad arte? Creare un falso bersaglio (decoy target = NATO a Perdasdefogu) serve a mascherare il disastro della E-Oil in base al principio che se ti si spezza una gamba mentre ti si cava un dente tu "a botta calda" senti solo il mal di denti. E il gesso intanto chi te lo mette? Si vedrà... intanto la ministra glissa. :vomito: ..con buona pace dei troppi Tyler Durden di turno, cioè proprio quella gente la cui giacchetta deve avere cucite apposite maniglie sulla schiena per potersi fare tirare in ballo dal solito mediatic-screamer di turno. :P .. e così gli rispondo pure a dovere.

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La E.On ha cercato di insabbiare la cosa,in quanto l'allarme è stato dato 6 ore in ritardo,sperando che la marea portasse via l'olio combustibile.

Una chiazza di 1 chilometro quadrato non può passare inosservata a meno che non hai le salsicce negli occhi!!

 

E la Prestigiacomo niente di rilevante. In sostanza state zitti e non fiatate.

 

Alcune foto:

 

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Guarda caso in contemporanea esce l'ennesima eco-bufala anti-NATO di cui qualcuno tratta su queste stesse pagine leggi qui.

Come fare a non pensare alla solita cortina fumogena creata ad arte? Creare un falso bersaglio (decoy target = NATO a Perdasdefogu) serve a mascherare il disastro della E-Oil in base al principio che se ti si spezza una gamba mentre ti si cava un dente tu "a botta calda" senti solo il mal di denti. E il gesso intanto chi te lo mette? Si vedrà... intanto la ministra glissa. :vomito: ..con buona pace dei troppi Tyler Durden di turno, cioè proprio quella gente la cui giacchetta deve avere cucite apposite maniglie sulla schiena per potersi fare tirare in ballo dal solito mediatic-screamer di turno. :P .. e così gli rispondo pure a dovere.

 

Definirla eco-bufala è mettersi le patate negli occhi!

Li qualcosa c'è,le cose non se le sta inventando nessuno! Se c'è un'altissima percentuale di tumori,malformazioni sulle persone,animali ecc.. Non so proprio a chi imputare il problema se non al poligono di Quirra.Il più grande d'Europa...in Sardegna!

 

Per troppo tempo hanno fatto il cacchio che volevano,ora si scopre che hanno inquinato anche il mare.Be sinceramente non mi meraviglia.

Difficilmente qualcuno pagherà per questa storia...ma quel poligono è da chiudere e spero che avvenga il più presto possibile!

Troppa merda è stata buttata in Sardegna confidando sul fatto che siamo pochi,contiamo poco ecc..Il futuro è il turismo non la chimica e nè l'esercitazioni militari.

Per quanto riguarda il ministro preferisco non esprimermi. Cosa ne può capire quella...del resto come tutti gli altri! <_<

Scusatemi sono andato OT. Per ritornare in tema ci vogliono controlli,tenere sempre alta la guardia e capire che se non si cambia mentalità prima o poi si arriverà al collasso. :angry:

 

 

 

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Una chiazza di 1 chilometro quadrato non può passare inosservata a meno che non hai le salsicce negli occhi!!

 

E la Prestigiacomo niente di rilevante. In sostanza state zitti e non fiatate.

 

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Come fare a non pensare alla solita cortina fumogena creata ad arte? Creare un falso bersaglio (decoy target = NATO a Perdasdefogu) serve a mascherare il disastro della E-Oil in base al principio che se ti si spezza una gamba mentre ti si cava un dente tu "a botta calda" senti solo il mal di denti. E il gesso intanto chi te lo mette? Si vedrà... intanto la ministra glissa. :vomito: ..con buona pace dei troppi Tyler Durden di turno, cioè proprio quella gente la cui giacchetta deve avere cucite apposite maniglie sulla schiena per potersi fare tirare in ballo dal solito mediatic-screamer di turno. :P .. e così gli rispondo pure a dovere.

 

Definirla eco-bufala è mettersi le patate negli occhi!

Li qualcosa c'è,le cose non se le sta inventando nessuno! Se c'è un'altissima percentuale di tumori,malformazioni sulle persone,animali ecc.. Non so proprio a chi imputare il problema se non al poligono di Quirra.Il più grande d'Europa...in Sardegna!

 

Per troppo tempo hanno fatto il cacchio che volevano,ora si scopre che hanno inquinato anche il mare.Be sinceramente non mi meraviglia.

Difficilmente qualcuno pagherà per questa storia...ma quel poligono è da chiudere e spero che avvenga il più presto possibile!

Troppa merda è stata buttata in Sardegna confidando sul fatto che siamo pochi,contiamo poco ecc..Il futuro è il turismo non la chimica e nè l'esercitazioni militari.

Per quanto riguarda il ministro preferisco non esprimermi. Cosa ne può capire quella...del resto come tutti gli altri! <_<

Scusatemi sono andato OT. Per ritornare in tema ci vogliono controlli,tenere sempre alta la guardia e capire che se non si cambia mentalità prima o poi si arriverà al collasso. :angry:

 

Oggi anche la SINISTRONZA Striscia la Notizia della SINISTRONZISSIMA Mediaset ha parlato del salto del Quirra.

http://www.striscialanotizia.mediaset.it/p...mapuntata.shtml

E'sempre un piacere sapere che la gente crepa e le analisi per stabilire cosa le ha fatte crepare le affidano ai sospettati stessi.

 

Modificato da Cono Corrado
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La E.On ha cercato di insabbiare la cosa,in quanto l'allarme è stato dato 6 ore in ritardo,sperando che la marea portasse via l'olio combustibile.

Una chiazza di 1 chilometro quadrato non può passare inosservata a meno che non hai le salsicce negli occhi!!

 

E la Prestigiacomo niente di rilevante. In sostanza state zitti e non fiatate.

 

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Guarda caso in contemporanea esce l'ennesima eco-bufala anti-NATO di cui qualcuno tratta su queste stesse pagine leggi qui.

Come fare a non pensare alla solita cortina fumogena creata ad arte? Creare un falso bersaglio (decoy target = NATO a Perdasdefogu) serve a mascherare il disastro della E-Oil in base al principio che se ti si spezza una gamba mentre ti si cava un dente tu "a botta calda" senti solo il mal di denti. E il gesso intanto chi te lo mette? Si vedrà... intanto la ministra glissa. :vomito: ..con buona pace dei troppi Tyler Durden di turno, cioè proprio quella gente la cui giacchetta deve avere cucite apposite maniglie sulla schiena per potersi fare tirare in ballo dal solito mediatic-screamer di turno. :P .. e così gli rispondo pure a dovere.

 

Definirla eco-bufala è mettersi le patate negli occhi!

Li qualcosa c'è,le cose non se le sta inventando nessuno! Se c'è un'altissima percentuale di tumori,malformazioni sulle persone,animali ecc.. Non so proprio a chi imputare il problema se non al poligono di Quirra.Il più grande d'Europa...in Sardegna!

 

Per troppo tempo hanno fatto il cacchio che volevano,ora si scopre che hanno inquinato anche il mare.Be sinceramente non mi meraviglia.

Difficilmente qualcuno pagherà per questa storia...ma quel poligono è da chiudere e spero che avvenga il più presto possibile!

Troppa merda è stata buttata in Sardegna confidando sul fatto che siamo pochi,contiamo poco ecc..Il futuro è il turismo non la chimica e nè l'esercitazioni militari.

Per quanto riguarda il ministro preferisco non esprimermi. Cosa ne può capire quella...del resto come tutti gli altri! <_<

Scusatemi sono andato OT. Per ritornare in tema ci vogliono controlli,tenere sempre alta la guardia e capire che se non si cambia mentalità prima o poi si arriverà al collasso. :angry:

 

Oggi anche la SINISTRONZA Striscia la Notizia della SINISTRONZISSIMA Mediaset ha parlato del salto del Quirra.

http://www.striscialanotizia.mediaset.it/p...mapuntata.shtml

E'sempre un piacere sapere che la gente crepa e le analisi per stabilire cosa le ha fatte crepare le affidano ai sospettati stessi.

..ti rispondo citandoti il caso de La Maddalena. Per anni sempre i "soliti" ci hanno fatto 2 zebedei così con il Plutonio presunto perso dai sommergibili nucleari USA ma ora che finalmente sene sono andati il Plutonio non c'è più e ti rincaro la dose, secondo me il Pu 239 non c'è mai stato non fosse per il fatto che il Pu 239 costa pure un'occhio della testa. Quindi io ragiono con la mia testa e non con quella di Striscia la Notizia e/o di Ricci e del Gabibbo. :lol: Riguardo le analisi se non ti stanno bene gli enti preposti dimmi tu chi deve farle e con quali mezzi. Il mago Oronzo e il suo carretto miracoloso non sono disponibili, sarà per via del cachet ridicolo... <_<

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La E.On ha cercato di insabbiare la cosa,in quanto l'allarme è stato dato 6 ore in ritardo,sperando che la marea portasse via l'olio combustibile.

Una chiazza di 1 chilometro quadrato non può passare inosservata a meno che non hai le salsicce negli occhi!!

 

E la Prestigiacomo niente di rilevante. In sostanza state zitti e non fiatate.

 

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Guarda caso in contemporanea esce l'ennesima eco-bufala anti-NATO di cui qualcuno tratta su queste stesse pagine leggi qui.

Come fare a non pensare alla solita cortina fumogena creata ad arte? Creare un falso bersaglio (decoy target = NATO a Perdasdefogu) serve a mascherare il disastro della E-Oil in base al principio che se ti si spezza una gamba mentre ti si cava un dente tu "a botta calda" senti solo il mal di denti. E il gesso intanto chi te lo mette? Si vedrà... intanto la ministra glissa. :vomito: ..con buona pace dei troppi Tyler Durden di turno, cioè proprio quella gente la cui giacchetta deve avere cucite apposite maniglie sulla schiena per potersi fare tirare in ballo dal solito mediatic-screamer di turno. :P .. e così gli rispondo pure a dovere.

 

Definirla eco-bufala è mettersi le patate negli occhi!

Li qualcosa c'è,le cose non se le sta inventando nessuno! Se c'è un'altissima percentuale di tumori,malformazioni sulle persone,animali ecc.. Non so proprio a chi imputare il problema se non al poligono di Quirra.Il più grande d'Europa...in Sardegna!

 

Per troppo tempo hanno fatto il cacchio che volevano,ora si scopre che hanno inquinato anche il mare.Be sinceramente non mi meraviglia.

Difficilmente qualcuno pagherà per questa storia...ma quel poligono è da chiudere e spero che avvenga il più presto possibile!

Troppa merda è stata buttata in Sardegna confidando sul fatto che siamo pochi,contiamo poco ecc..Il futuro è il turismo non la chimica e nè l'esercitazioni militari.

Per quanto riguarda il ministro preferisco non esprimermi. Cosa ne può capire quella...del resto come tutti gli altri! <_<

Scusatemi sono andato OT. Per ritornare in tema ci vogliono controlli,tenere sempre alta la guardia e capire che se non si cambia mentalità prima o poi si arriverà al collasso. :angry:

 

Oggi anche la SINISTRONZA Striscia la Notizia della SINISTRONZISSIMA Mediaset ha parlato del salto del Quirra.

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E'sempre un piacere sapere che la gente crepa e le analisi per stabilire cosa le ha fatte crepare le affidano ai sospettati stessi.

..ti rispondo citandoti il caso de La Maddalena. Per anni sempre i "soliti" ci hanno fatto 2 zebedei così con il Plutonio presunto perso dai sommergibili nucleari USA ma ora che finalmente sene sono andati il Plutonio non c'è più e ti rincaro la dose, secondo me il Pu 239 non c'è mai stato non fosse per il fatto che il Pu 239 costa pure un'occhio della testa. Quindi io ragiono con la mia testa e non con quella di Striscia la Notizia e/o di Ricci e del Gabibbo. :lol: Riguardo le analisi se non ti stanno bene gli enti preposti dimmi tu chi deve farle e con quali mezzi. Il mago Oronzo e il suo carretto miracoloso non sono disponibili, sarà per via del cachet ridicolo... <_<

 

 

Ci si può sempre rivolgere al rabdomante :lol:

 

Modificato da Riccardo88
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  • 2 settimane dopo...

Mi hanno chiuso la battigia di Portotorres =(

 

INTERDETTO L’ACCESSO ALLA BATTIGIA

 

Il sindaco Beniamino Scarpa ha firmato l’ordinanza che vieta la balneazione e l’accesso all’arenile e alla battigia della fascia costiera di Porto Torres, ad esclusione dell’isola dell’Asinara

 

 

 

Il sindaco Beniamino Scarpa ha firmato l’ordinanza di interdizione dell’arenile e della battigia di Porto Torres. Il provvedimento si è reso necessario in seguito alla presenza di olio combustibile a causa dello sversamento che si è verificato martedì sera nella banchina utilizzata dalla società E.on, proprietaria della termocentrale di Fiume Santo, durante la fase di trasferimento del prodotto dalla diga foranea alla centrale elettrica.

 

 

 

L’ordinanza determina il «divieto di accesso e la balneazione nello specchio acqueo del territorio comunale, l’interdizione degli arenili e della battigia nel territorio comunale con esclusione dell’Isola dell’Asinara fino al ripristino delle condizioni di normalità che saranno decretate con emissione di successiva ordinanza a revoca della presente». Sarà consentito – si legge nel documento – l’accesso straordinario ai siti sopraindicati, agli operatori e mezzi della società Verde Vita e delle società E.on Produzione spa e di ogni altro operatore professionale cui la ditta decidesse di avvalersi per le operazioni di messa in sicurezza e bonifica. È consentito l’accesso finalizzato alle attività di monitoraggio ambientale agli enti istituzionali competenti con l’adozione di tutte le cautele previste per legge. «Si tratta di una misura legata alla potenziale pericolosità del materiale, valida fino a quando non verrà meno questo pericolo», afferma il sindaco Beniamino Scarpa. «Invito i cittadini – prosegue Scarpa – a non toccare il prodotto e a rispettare il lavoro delle autorità preposte. Spero che venga fatta immediata chiarezza e che fatti del genere non abbiano più a ripetersi. E.on dovrà faresi integralmente carico delle conseguenze negative sull’ambiente e sulla comunità. Mi rendo conto che la misura adottata è pesante per i miei concittadini che vivono un rapporto intenso con il mare. Per questo faremo in modo che tutto venga chiarito il prima possibile». Già ieri sera il Comune aveva inviato una relazione dettagliata alla Regione e all’Arpas, chiedendo a E. on di procedere alle operazioni di bonifica del litorale. Queste ultime sono cominciate oggi pomeriggio nella spiaggia delle Acque Dolci, sul Lungomare turritano. «Fino a quando la situazione non sarà più chiara – conclude il sindaco – chiedo ai cittadini di astenersi dal frequentare la battigia e dall’avere contatto con l’olio riversato in mare e finito sul litorale».

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