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Pinne revolution sporasub.


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Ciao,

 

In quest'altro video revolution - biathlon fatto nella stessa seduta, ho provato la pinneggiata da Biathlon, più stretta e veloce della dinamica e le pale derapano molto meno, anche se per le mie caratteristiche fisiche avrei bisogno di accorciare le pale di una decina di cm. per ottenere la stessa resa che ho con le pale che uso per le gare, delle vecchissime Copino modello Amengual, delle quali non conoscevo nemmeno l'esistenza finchè un amico che non le usava più, me le ha regalate.

Molto interessante. Vedendo questo filmato di biathlon e quello che ci avevi proposto come presentazione del tiro sub, visto che dovete avere accelerazioni molto forti e percorsi relativamente corti, mi chiedo quasi se non sia conveniente in una disciplina del genere utilizzare pale e pinne simili a quelle che si usano nell'agonismo del nuoto da salvamento (io vedo soprattutto le WaterWay RescueFins fatte in Ucraina. Avete mai provato con pinne del genere? Sono molto rigide, ma in gara rendono.

 

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La morale, sempre secondo il mio modestissimo parere, è che un principiante può usare indifferentemente pale in tecnopolimero o in carbonio, ottenendo prestazioni molto simili e senza riuscire a valutarne l'effettiva bontà, quando c'è, tanto che capita di trovare chi si trova malissimo con pinne dalle prestazioni più che collaudate

 

 

Questa frase non la condivido !!!

 

Hai illustrato bene il tuo parere sulle pinne e sulla pinneggiata, però un pò di attenzione sulla "morale" !!!

Non sono un animale da piscina, mi piacciono poco gli spazi stretti, però ti garantisco che un pochetto di esperienza nel valutare la differenza tra le pinne non mi manca.

Posso condividere che la mia struttura, la mia pinneggiata e l'uso che ne faccio, mi permettano di sfruttare al meglio una pinna piuttosto che un'altra.

 

Non mi permetto di dire che le pinne in carbonio non siano buone (le posseggo), però posso affermare che se utilizzate bene le revolution non sfigurano.

 

Le condizioni e i luoghi in cui pesco, mi hanno dato la possibilità di testarle bene, se fossero state "malvage", me ne sarei accorto.

In condizioni di corrente (quella vera), ore e ore consecutive, profondità di tutto rispetto, credo siano un buon banco di prova.

Se poi vuoi dirmi che in "piscina" è meglio, chiudiamo il discorso.

Ciao Gianpa

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A mio avviso si sta facendo un paragone che non sta ne in cielo ne in terra, tra pinne in carbonio e polimero, quelle in carbonio hanno tutti i canalizzatori quelle in polimero no, sfido chiunque a pinneggiare correttamente senza derapare con una pinna in carbonio senza canalizzatori.

Il derapamento della pinna è dato molto da errori nostri spesso ci accaniamo sull'attrezzatura ma è il manico che non va, vedi le c4 sono fatte per chi non sa pinneggiare canalizzatori alti e inclinazione per chi pedala (non pinneggia correttamente).

Se parliamo di risposta elastica tra i 2 materiali è ovvio che il carbonio se ben lavorato è superiore ma a mio avviso la differenza non è così abnorme come molti vogliono far credere, aiuta ed è superiore ma offre a mio avviso un 10% in più senza motore le pinne non vanno.

Per l'80% di noi un buon paio di pinne in polimero è più che sufficente alle nostre esigenze poi ci fissiamo sul carbonio perchè è fico avere l'attrezzatura all'ultimo grido da un sacco di soldi e abbiamo una scusa in più per andare a mare.

Che come pinna la revolution sia difficile da digerire esteticamente e che non sia facile da sfruttare è un conto ma da qui a dire che non sono buone è un altro.

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La morale, sempre secondo il mio modestissimo parere, è che un principiante può usare indifferentemente pale in tecnopolimero o in carbonio, ottenendo prestazioni molto simili e senza riuscire a valutarne l'effettiva bontà, quando c'è, tanto che capita di trovare chi si trova malissimo con pinne dalle prestazioni più che collaudate

 

 

Questa frase non la condivido !!!

 

Hai illustrato bene il tuo parere sulle pinne e sulla pinneggiata, però un pò di attenzione sulla "morale" !!!

Non sono un animale da piscina, mi piacciono poco gli spazi stretti, però ti garantisco che un pochetto di esperienza nel valutare la differenza tra le pinne non mi manca.

Posso condividere che la mia struttura, la mia pinneggiata e l'uso che ne faccio, mi permettano di sfruttare al meglio una pinna piuttosto che un'altra.

 

Non mi permetto di dire che le pinne in carbonio non siano buone (le posseggo), però posso affermare che se utilizzate bene le revolution non sfigurano.

 

Le condizioni e i luoghi in cui pesco, mi hanno dato la possibilità di testarle bene, se fossero state "malvage", me ne sarei accorto.

In condizioni di corrente (quella vera), ore e ore consecutive, profondità di tutto rispetto, credo siano un buon banco di prova.

Se poi vuoi dirmi che in "piscina" è meglio, chiudiamo il discorso.

Ciao Gianpa

 

Scusami, ma non ho capito il tuo intervento... :unsure:

 

Io non ho criticato le Revolution, ho solo spiegato dal mio punto di vista come sono, precisando che derapano come molte altre pinne in polimero, quale sarebbe la critica?

 

E poi cosa c'entra la piscina in tutto questo? :huh:

 

Spesso andiamo a "sensazione" se le pinne le indossiamo noi, ma se guardiamo le pinne ai piedi di un altro ci rendiamo conto se e quanto derapano, quando magari sarebbe sufficiente fare qualche ripresa come la mia per rendersi conto che le pinne derapano un po' tutte, quelle senza canaline... praticamente tutte, anche se in carbonio...

 

Non vorrei che il video possa ingannare, ma voleva dimostrare proprio che il derapamento non è così accentuato.

 

E' un problema di contenimento dei flussi, temo inevitabile con le normali geometrie delle pale, ma prendete il mio come il parere di un "non-esperto".

 

La pale in carbonio, sempre riferendomi alle Revolution non le ho mai provate, per cui non posso esprimere giudizi, ma sono convinto che rendano molto meglio di quelle in polimero, come già scritto in precedenza.

 

Poi, no ho capito cos'è che non hai condiviso della mia analisi sulla pinneggiata del principiante, ma la mia esperienza mi porta ad esprimermi con convinzione, se non la condividi rispetto la tua opinione, ma le cose non cambiano...

 

Cordialmente. Peppe.

Modificato da Pepu
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Vorrei solo fare un osservazione sulla scarpetta e non sul rendimento della pala/pinneggiata in quanto ne sono completamente all'oscuro e nemmeno mi interessa più di tanto ad essere sincero.

 

Ma la scarpetta da indossare con tanto di lacci in velcro, non è scomoda per chi come me quando pesca in gommone fa almeno una ventina di spot ?

Ogni volta togli e metti, allaccia slaccia ecc. non è " scocciante" ?

Le pinne normali appena salito in gommone le tolgo senza usare le mani e parto, e non dico che le infilo allo stesos modo , ma quasi, queste devi per forza slacciare e riallaciare...

Se poi devi salire su uno scoglio come spesso capita per fare un bisogno, non sono scomode le scarpette?

Mi piacerebbe però sentire il parere di chi le usa per pescare ( relativamente a questo aspetto) a prescindere dalla prestazione di spinta della pinna.

grazie

 

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Sono d'accordo con Trinacria quando dice> Anche secondo me è così, con un disegno idrodinamico e dei longheroni differenti secondo me si risolverebbe il problema di derapamento, magari disegnando un canale che attraversa tutto il centro pala aiuterebbe stabilizzarsi un pò di più, aumentando sicuramente la portanza. Sicuramente a qualcuno andrebbero bene così come sono ma per le mie caratteristiche fisiche non credo che vadano per niente bene. Dai video di Pepu si nota moltissimo il derapamento sopratutto nel primo, nel secondo dove adotta una tecnica diversa di pinneggiata derapano molto meno e si nota una velocità maggiore e una minore dispersione energetica; comunque io le scarterei, l'impatto dal video è stato abbastanza negativo, non mi piacciono proprio, sarà sicuramente comodissima la scarpetta, ma a me servono delle pinne che disperdano il minimo dell'energia trasmessa, sopratutto quando si tratta di fare lunghi tragitti di rientro e tratti controcorrente!!

Grazie per i vostri consigli e le vostre opinioni e sopratutt grazie a Pepu per il video!!! :bye:

 

Prego! :D

 

Comunque, temo che il mio discorso sia stato malinteso, mi dispiace.

 

Puoi leggere il mio precedente intervento, dove spero di essere stato più chiaro.

 

Sono anche convinto che la porzione di pala attaccata alla scarpetta è molto sottile proprio per favorire lo scivolamento della scarpetta nella parte in cui la pala non lavora, ma dove al contrario trasmette la spinta al resto della pala.

 

Il punto dove la pala flette è quello della parte centrale/tre quarti.

 

Se la pala delle Revolution avesse le canaline laterali non deraperebbe più, ma la resa della spinta peggiorerebbe, secondo me, a causa della maggiore rigidità della pala.

 

Col carbonio, quotando Fabrizio, se ben concepito la resa migliora notevolmente, pur dovendo necessariamente montare le canaline, altrimenti il derapamento della pala così sottile sarebbe quasi ingestibile.

 

Ad ogni buon conto, domani userò proprio le Revolution! :siiiii:

 

Altri video di altre pinne...

 

Copino

 

Cressi 2000 hf

 

Vedrete che nella pinneggiata stretta, queste pale in polimero derapano allo stesso modo delle Revolution, con la stessa ampiezza e velocità di pinneggiata.

 

Questo, invece, è un mio amico, ottimo apneista che prova per me delle pale in carbonio molto morbide (senza canaline), guardate come derapano...

 

Mythicon

 

Spero di avere reso meglio l'idea.

 

Per Vare,

c'è già chi usa le pinne corte da salvamento, ma il discorso è lungo da affrontare adesso.

 

In pratica, la spinta maggiore determina anche un precoce affaticamento della gamba, dato il particolare tipo di movimento.

 

Per cui, pinne più corte, ma della durezza rapportata alla gamba ed all'atleta che deve spingerle.

 

Ciao a tutti. Peppe.

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Per Vare,

c'è già chi usa le pinne corte da salvamento, ma il discorso è lungo da affrontare adesso.

 

In pratica, la spinta maggiore determina anche un precoce affaticamento della gamba, dato il particolare tipo di movimento.

 

Per cui, pinne più corte, ma della durezza rapportata alla gamba ed all'atleta che deve spingerle.

Sì questo indubbiamente, tutto rapportato allo stato di allenamento delle gambe, visto che la maggior parte degli agonisti di salvamento che conosco usano pale durezza hard e si allenano praticamente tutti i giorni, sarebbe interessante provare delle medium per l'uso che ne fate voi.

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" è che un principiante può usare indifferentemente pale in tecnopolimero o in carbonio, ottenendo prestazioni molto simili e senza riuscire a valutarne l'effettiva bontà"

 

Penso di aver interpretato male questa frase. Potrebbe sembrare che, essendo un principiante, non mi sarei reso conto della differenza tra le pinne.

Comunque non c'è problema.

 

Per quanto riguarda l'utilizzo a pesca:

1) è comoda soprattutto per chi fa lunghe pescate;

2) è vero che non è di calzabilità immediata come le classiche scarpette, ma ci si abitua presto. Io pesco prevelentemente con la barca, si perde mezzo minuto in più;

3) se devi salire sugli scogli e devi togliere le pinne, è meno comoda la revolution;

4) se devi salire sugli scogli senza togliere le pinne, le revolution sono meno delicate (e meno costose) di quelle in carbonio;

5) in profondità, non creano problemi, forse oltre i -20, il carbonio potrebbe fare la differenza.

Comunque ognuno ha esigenze diverse da un altro, il proprio adattamento ad un attrezzo è molto soggettivo.

Ciao Gianpa

 

 

 

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è inutile porsi il perché le pinne scivolino e facciano un movimento a X.. è normale! (visto da dietro)

Dico normale poiché la spinta che imprimiamo alla pinna quando pinneggiamo non è uniforme, è maggiore nella parte interna dato che la forza impressa proviene maggiormente dalla zona del pollice del piede! e proprio per questo la geometria della forma terminale della pala non deve essere tutta uguale.

le pinne vanno studiate in base alla vera natura umana.. e non a mere trovate commerciali!

Ma si sa che studiare costa fatica e denaro..

Modificato da TheApneist
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il movimento ad x è dato dall'errore di chi pinneggia, se il piede è tenuto dritto e si spinge in maniera corretta le pale non si incrociano, ovvimante le inclinazioni durante la pinneggiata sono dovute alla resistenza che fa l'acqua sulla pala e la stessa si incrocia e derapa quando non si ha forza sufficiente a farle fare il lavoro in maniera corretta e quindi si ha l'errore.

Chi pinneggia bene lo fa praticamente con quasi tutte le pinne poi ovviamente alcune saranno migliori di altre ma se sfarfalliamo o derapiamo è colpa nostra al 99% e non c'è studio di pale che tenga, basta colpevolizzare l'attrezzatura lavoriamo su noi stessi, se la gente si mettesse in testa di lavorare sulla tecnica in maniera decente un sacco di accorgimenti tecnici sarebbero del tutto superflui.

 

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" è che un principiante può usare indifferentemente pale in tecnopolimero o in carbonio, ottenendo prestazioni molto simili e senza riuscire a valutarne l'effettiva bontà"

 

Penso di aver interpretato male questa frase. Potrebbe sembrare che, essendo un principiante, non mi sarei reso conto della differenza tra le pinne.

Comunque non c'è problema.

 

Per quanto riguarda l'utilizzo a pesca:

1) è comoda soprattutto per chi fa lunghe pescate;

2) è vero che non è di calzabilità immediata come le classiche scarpette, ma ci si abitua presto. Io pesco prevelentemente con la barca, si perde mezzo minuto in più;

3) se devi salire sugli scogli e devi togliere le pinne, è meno comoda la revolution;

4) se devi salire sugli scogli senza togliere le pinne, le revolution sono meno delicate (e meno costose) di quelle in carbonio;

5) in profondità, non creano problemi, forse oltre i -20, il carbonio potrebbe fare la differenza.

Comunque ognuno ha esigenze diverse da un altro, il proprio adattamento ad un attrezzo è molto soggettivo.

Ciao Gianpa

 

Avevo capito che non ci eravamo capiti! :D

 

Anche perchè non mi ero rivolto a te, visto che non ho idea della tua esperienza.

 

Per me un principiante è colui che si è appena accostato alla disciplina, tutto qui.

 

Quanto a Fabrizio, non condivido appieno la tua analisi sul fatto che il derapamento è colpa al 99% della cattiva pinneggiata.

 

Le pale dell'ultimo filmato, sono delle pale morbide prodotte da una ditta greca che erano in fase di testing per studiare il possibile impiego nel Biathlon.

 

Per convinzione del produttore, erano montate su di un paio di Omer Millennium con i longheroni troncati dopo 5 cm. dalla scarpa e senza canaline di contenimento.

 

Chi le ha provate in quel filmato è un apneista sconosciuto ai più, ma conosciuto da tutti gli istruttori AA della prima generazione, ottimo atleta che normalmente utilizza un paio di vecchie FALCON 80.

 

Non si può certo dire che non sappia pinneggiare, eppure ai suoi piedi derapano lo stesso.

 

Ci sono pinne che sono progettate in modo non ottimale e non c'è tecnica che tenga, quantomeno non completamente.

 

Per il resto concordo che una tecnica ottimale permette di adattarsi alle pale meno performanti, limitando i danni! :bye:

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" è che un principiante può usare indifferentemente pale in tecnopolimero o in carbonio, ottenendo prestazioni molto simili e senza riuscire a valutarne l'effettiva bontà"

 

Penso di aver interpretato male questa frase. Potrebbe sembrare che, essendo un principiante, non mi sarei reso conto della differenza tra le pinne.

Comunque non c'è problema.

 

Per quanto riguarda l'utilizzo a pesca:

1) è comoda soprattutto per chi fa lunghe pescate;

2) è vero che non è di calzabilità immediata come le classiche scarpette, ma ci si abitua presto. Io pesco prevelentemente con la barca, si perde mezzo minuto in più;

3) se devi salire sugli scogli e devi togliere le pinne, è meno comoda la revolution;

4) se devi salire sugli scogli senza togliere le pinne, le revolution sono meno delicate (e meno costose) di quelle in carbonio;

5) in profondità, non creano problemi, forse oltre i -20, il carbonio potrebbe fare la differenza.

Comunque ognuno ha esigenze diverse da un altro, il proprio adattamento ad un attrezzo è molto soggettivo.

Ciao Gianpa

 

Avevo capito che non ci eravamo capiti! :D

 

Anche perchè non mi ero rivolto a te, visto che non ho idea della tua esperienza.

 

Per me un principiante è colui che si è appena accostato alla disciplina, tutto qui.

 

Quanto a Fabrizio, non condivido appieno la tua analisi sul fatto che il derapamento è colpa al 99% della cattiva pinneggiata.

 

Le pale dell'ultimo filmato, sono delle pale morbide prodotte da una ditta greca che erano in fase di testing per studiare il possibile impiego nel Biathlon.

 

Per convinzione del produttore, erano montate su di un paio di Omer Millennium con i longheroni troncati dopo 5 cm. dalla scarpa e senza canaline di contenimento.

 

Chi le ha provate in quel filmato è un apneista sconosciuto ai più, ma conosciuto da tutti gli istruttori AA della prima generazione, ottimo atleta che normalmente utilizza un paio di vecchie FALCON 80.

 

Non si può certo dire che non sappia pinneggiare, eppure ai suoi piedi derapano lo stesso.

 

Ci sono pinne che sono progettate in modo non ottimale e non c'è tecnica che tenga, quantomeno non completamente.

 

Per il resto concordo che una tecnica ottimale permette di adattarsi alle pale meno performanti, limitando i danni! :bye:

 

In accordo con pepu!

PS: peppe ci vediamo anche quest'anno all eudi?!

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" è che un principiante può usare indifferentemente pale in tecnopolimero o in carbonio, ottenendo prestazioni molto simili e senza riuscire a valutarne l'effettiva bontà"

 

Penso di aver interpretato male questa frase. Potrebbe sembrare che, essendo un principiante, non mi sarei reso conto della differenza tra le pinne.

Comunque non c'è problema.

 

Per quanto riguarda l'utilizzo a pesca:

1) è comoda soprattutto per chi fa lunghe pescate;

2) è vero che non è di calzabilità immediata come le classiche scarpette, ma ci si abitua presto. Io pesco prevelentemente con la barca, si perde mezzo minuto in più;

3) se devi salire sugli scogli e devi togliere le pinne, è meno comoda la revolution;

4) se devi salire sugli scogli senza togliere le pinne, le revolution sono meno delicate (e meno costose) di quelle in carbonio;

5) in profondità, non creano problemi, forse oltre i -20, il carbonio potrebbe fare la differenza.

Comunque ognuno ha esigenze diverse da un altro, il proprio adattamento ad un attrezzo è molto soggettivo.

Ciao Gianpa

 

Avevo capito che non ci eravamo capiti! :D

 

Anche perchè non mi ero rivolto a te, visto che non ho idea della tua esperienza.

 

Per me un principiante è colui che si è appena accostato alla disciplina, tutto qui.

 

Quanto a Fabrizio, non condivido appieno la tua analisi sul fatto che il derapamento è colpa al 99% della cattiva pinneggiata.

 

Le pale dell'ultimo filmato, sono delle pale morbide prodotte da una ditta greca che erano in fase di testing per studiare il possibile impiego nel Biathlon.

 

Per convinzione del produttore, erano montate su di un paio di Omer Millennium con i longheroni troncati dopo 5 cm. dalla scarpa e senza canaline di contenimento.

 

Chi le ha provate in quel filmato è un apneista sconosciuto ai più, ma conosciuto da tutti gli istruttori AA della prima generazione, ottimo atleta che normalmente utilizza un paio di vecchie FALCON 80.

 

Non si può certo dire che non sappia pinneggiare, eppure ai suoi piedi derapano lo stesso.

 

Ci sono pinne che sono progettate in modo non ottimale e non c'è tecnica che tenga, quantomeno non completamente.

 

Per il resto concordo che una tecnica ottimale permette di adattarsi alle pale meno performanti, limitando i danni! :bye:

 

In accordo con pepu!

PS: peppe ci vediamo anche quest'anno all eudi?!

 

Io speravo di vederti domenica a Modena, ma proprio non ci vuoi provare col Tiro Sub! :fish:

 

Se non hai impegni passa dalla Dogali al mattino (meglio dopo le 10) e portati le ciabatte così vieni a bordo vasca a curiosare.

 

Comunque sarò anche all'Eudi, come l0'anno scorso allo stand FIPSAS.

 

Ciao. Peppe.

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Ci vedremo anche in dogali!!! supervolentieri!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Sono a fare il reportage fotografico per il sito del Dap!

 

Ps: lo sai che per il tirosub è un work in progress! sono lento!!

Cosa ti perdi...

 

Tanto non serve a nulla allenarsi come matti se non si fanno le gare.

 

E' come farsi solo le seghe, pensi di essere uno stallone ma è con la pratica che ti accorgi come diventare bravo! :oops:

 

A domenica.

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