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Il lusso di potersi concedere un bel po' di mare


Messaggi raccomandati

Cari amici,

 

Come ho letto per molti di voi la famosa frase "faccio l'ultima uscita perchè poi arriva il freddo" è nella maggior parte dei casi fiato sprecato :)

Lo scorso week end infatti, nonostante avessi deciso di sospendere le uscite in mare fino a primavera, ho trovato una giacca da 8mm in super occasione praticamente mai usata e non ho resistito dato che mi calzava perfettamente...

Decido allora, poichè sto preparando un esamaccio univeristario che mi stressa particolarmente, di prendermi una giornata di relax totale, solo io e il mare, in infrasettimanale in modo da essere totalmente solitario.

Arrivo in Istria giovedì sera, e dopo una sveglia non troppo traumatica (6 e 20) mi dirigo verso il mare e... brutta sorpresa.

Una sciroccata allucinante ha creato una sospensione di melma - torbidone e schifezze varie lungo tutta la costa, tanto da farmi rinunciare alla lagunetta dove di solito vado con la speranza di incontrare qualche spigola.

Decido allora di spostarmi in un altro luogo dove generalmente c'è molta visibiltà e belle roccione ma la situazione è invariata, una schifezza.

L'unica cosa da fare è quindi uscire più al largo e pescare un po' più profondo dato che sotto riva non c'è trippa per gatti...

Mi butto in acqua e il nuovo vestiario mi soddisfa molto, non ho per niente freddo e stare in acqua nonostante vento, torbido e onda diventa subito un piacere.

Dopo un bel po' di tuffi c'è solo una cosa che potrebbe risultare sgradevole, la totale assenza di pesce.

Poco male penso, sono talmente contento di essere in acqua e non sentire freddo che non perdo comunque la concentrazione, i miei tuffi diventano quasi orientati al piacere puro di fare apnea, e di poter sentire il mare tutto mio.

Beh, cari amici, vi dico che nonostante la situazione poco allettante me ne sono rimasto in acqua otto ore. Per quanto riguarda i pinnuti, ho sfiorato un denticiotto, che per un millessimo di secondo mi ha fregato con una scodata poderosa, ancora non mi capacito di come diavolo abbia fatto a vedermi. Poi ho strappato una bella spigola che si era soffermata incuriosita a guardarmi, ed anche in questo caso non riesco ancora a crederci dal momento che ero convinto di avere fatto un tiro vincente. Infine avvisto un fittissimo branco di salpe tutto raggruppato a brucare su un piccolo scoglio, sparo gloriosamente a casaccio e ne insagolo due :)

Otto ore, tre avvistamenti in tutto, due colpi e alla fine... due salpaccie :)

Tanti che leggeranno e penseranno "una giornata così, dove si manca il dentice e si strappa la spigola è proprio una giornata di m...." ma io vi dico solo che sono uscito dall'acqua stanco ma comunque felice di essermi concesso un po' di tempo per andare a pesca.

Certe volte il mare non ci dà quello che speriamo, ma vi assicuro che l'indomani mi sono messo ai libri che mi sembrava di essere tornato da una settimana di ferie..

 

Alla prossima

 

Geko

 

 

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Cari amici,

 

Come ho letto per molti di voi la famosa frase "faccio l'ultima uscita perchè poi arriva il freddo" è nella maggior parte dei casi fiato sprecato :)

Lo scorso week end infatti, nonostante avessi deciso di sospendere le uscite in mare fino a primavera, ho trovato una giacca da 8mm in super occasione praticamente mai usata e non ho resistito dato che mi calzava perfettamente...

Decido allora, poichè sto preparando un esamaccio univeristario che mi stressa particolarmente, di prendermi una giornata di relax totale, solo io e il mare, in infrasettimanale in modo da essere totalmente solitario.

Arrivo in Istria giovedì sera, e dopo una sveglia non troppo traumatica (6 e 20) mi dirigo verso il mare e... brutta sorpresa.

Una sciroccata allucinante ha creato una sospensione di melma - torbidone e schifezze varie lungo tutta la costa, tanto da farmi rinunciare alla lagunetta dove di solito vado con la speranza di incontrare qualche spigola.

Decido allora di spostarmi in un altro luogo dove generalmente c'è molta visibiltà e belle roccione ma la situazione è invariata, una schifezza.

L'unica cosa da fare è quindi uscire più al largo e pescare un po' più profondo dato che sotto riva non c'è trippa per gatti...

Mi butto in acqua e il nuovo vestiario mi soddisfa molto, non ho per niente freddo e stare in acqua nonostante vento, torbido e onda diventa subito un piacere.

Dopo un bel po' di tuffi c'è solo una cosa che potrebbe risultare sgradevole, la totale assenza di pesce.

Poco male penso, sono talmente contento di essere in acqua e non sentire freddo che non perdo comunque la concentrazione, i miei tuffi diventano quasi orientati al piacere puro di fare apnea, e di poter sentire il mare tutto mio.

Beh, cari amici, vi dico che nonostante la situazione poco allettante me ne sono rimasto in acqua otto ore. Per quanto riguarda i pinnuti, ho sfiorato un denticiotto, che per un millessimo di secondo mi ha fregato con una scodata poderosa, ancora non mi capacito di come diavolo abbia fatto a vedermi. Poi ho strappato una bella spigola che si era soffermata incuriosita a guardarmi, ed anche in questo caso non riesco ancora a crederci dal momento che ero convinto di avere fatto un tiro vincente. Infine avvisto un fittissimo branco di salpe tutto raggruppato a brucare su un piccolo scoglio, sparo gloriosamente a casaccio e ne insagolo due :)

Otto ore, tre avvistamenti in tutto, due colpi e alla fine... due salpaccie :)

Tanti che leggeranno e penseranno "una giornata così, dove si manca il dentice e si strappa la spigola è proprio una giornata di m...." ma io vi dico solo che sono uscito dall'acqua stanco ma comunque felice di essermi concesso un po' di tempo per andare a pesca.

Certe volte il mare non ci dà quello che speriamo, ma vi assicuro che l'indomani mi sono messo ai libri che mi sembrava di essere tornato da una settimana di ferie..

 

Alla prossima

 

Geko

 

Caro Geko ho apprezzato molto il tuo post !

 

pensa che questo fine settimana, viste le pessime previsioni meteo, avevo programmato di trascorrerlo insieme alla mia nuova compagna.

Venerdì sera sono stato colto da una crisi di astinenza da acqua marina e ho deciso di partire da solo.

Sono arrivato a Talamone all'una di notte. La mattina mi sono svegliato e diluviava; soffiava un forte vento di scirocco.

Uscire in gommone era impensabile; con calma mi sono preparato una bella colazione.

Verso le 9,30 la pioggia era molto leggera e così ho preso dal box tutta l'attrezzatura e mi sono recato verso una zona riparata.

Ho parcheggiato la macchina, mi sono vestito e mi sono buttato da una piccola spiaggetta dove il mare era calmo.

Appena entrato in acqua è ricominciato a piovere fortissimo.

Ho pescato lungo la costa dove la parete degrada con dei piccoli scogli, a circa 7-8 metri sulla sabbia.

Forse perché pioveva molto forte, di pesci nemmeno l'ombra. Mi sono spinto più avanti e dopo una punta, il vento di scirocco cominciava a battere forte.

Ho raggionto una zona di massi sovrapposti che partendo da riva degrada fino a 6-7 metri e poi inizia la poseidonia.

Ho cominciato a fare degli aspetti su un fondo di circa tre o quattro metri. Sono cominciate ad arrivare nuvole di saraghi di tutte le dimensioni tranne quelli di taglia che non comparivano. Ho insistito ancora, ma sempre la stessa solfa. Tanti saraghi che mi giravano attorno ma tutti piccoli.

Mi sono spostato più a riva dove anche lì i massi formano una groviera. Sono stato attirato da qualcosa che si muoveva ancora più indietro.

Sono sceso e ho visto un blulicare di piccole corvine, di cui la più grande era lunga al massimo dieci centimetri.

La loro eleganza mi ha attirato. Sono sceso per contemplarle. Mentre mi beavo di quello spettacolo, a circa due metri ho visto un'ombra emergere da una tana. Lentamente ho spostato la punta dell'arbalete e ho visto una corvina grande che si muoveva lentamente ma con molta circospezione.

Ho sparato e subito il colpo partito in modo preciso ha centato la corvina vicino la testa.

Recuperato il pesce ho deciso di rientrare lentamente.

Mi sono fermato in un'altra zona, sempre dove la roccia finisce sulla sabbia verso i 5-6 metri e ho cominciato a fare degli aspetti; ho visto dei branchi di piccole tanute. Era uno spettacolo vederle nuotare attorno a me. Mi sono spinto più avanti ed ecco due dentici venirmi vicino mentre facevo l'aspetto. Peccato che in due non raggiungevano i cento grammi. Più avanti ancora mi si avvicina una spigoletta che gironzola per qualche secondo davanti alla punta del fucile. Anche questa troppo piccola per essere sparata. Dico a me stesso: mannaggia oggi sono finito all'asilo .

Ormai giunto a qualche centinaio di metri dalla spiaggia vedo un branco di pizzuti di piccola taglia. Provo a fare un aspetto sui due metri d'acqua e sopraggiungono diversi altri branchi, ma tutti piccoli.

All'improvviso, ormai quando stavo per risalire, mi giro e vedo alla mia sinistra uno di buone dimensioni. Giro lentamente il fucile, ma il pesce si spazientisce. Compio gli ultimi trenta centimetri velocemente e sparo al volo. Il tiro era fuori tempo e il fiato esaurito; tutto si conclude con una solenne padella. Però adesso mi sono rianimato perché questa apparizione sta a significare che ci sono anche i saraghi più grandi.

Dopo diversi aspetti dove non appare ancora nulla, mi sposto più a riva e mi metto a fare l'aspetto in due metri d'acqua in una piccola conca di sabbia circondata da scoglietti.

Finalmente arrivano due pizzuti di taglia. Si avvicinano, aspetto il tiro giusto, con calma sparo e... preso ! che felicità.

Esco dall'acqua, mi cambio e torno a casa. Adesso ha smesso di piovere e sono le tre e mezzo del pomeriggio.

La bilancia segnerà un chilo e duecento grammi per la corvina e quasi mezzo chilo per il pizzuto.

Anche la mia compagna ha iniziato a scrivere le prime frasi sul "cahier de doleance". Stessa cosa che mia moglie ha fatto per anni, riempiendo pagine e pagine; ma questa è un'altra storia...

 

nonno

 

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Caro Geko ho apprezzato molto il tuo post !

 

pensa che questo fine settimana, viste le pessime previsioni meteo, avevo programmato di trascorrerlo insieme alla mia nuova compagna.

Venerdì sera sono stato colto da una crisi di astinenza da acqua marina e ho deciso di partire da solo.

Sono arrivato a Talamone all'una di notte. La mattina mi sono svegliato e diluviava; soffiava un forte vento di scirocco.

Uscire in gommone era impensabile; con calma mi sono preparato una bella colazione.

Verso le 9,30 la pioggia era molto leggera e così ho preso dal box tutta l'attrezzatura e mi sono recato verso una zona riparata.

Ho parcheggiato la macchina, mi sono vestito e mi sono buttato da una piccola spiaggetta dove il mare era calmo.

Appena entrato in acqua è ricominciato a piovere fortissimo.

Ho pescato lungo la costa dove la parete degrada con dei piccoli scogli, a circa 7-8 metri sulla sabbia.

Forse perché pioveva molto forte, di pesci nemmeno l'ombra. Mi sono spinto più avanti e dopo una punta, il vento di scirocco cominciava a battere forte.

Ho raggionto una zona di massi sovrapposti che partendo da riva degrada fino a 6-7 metri e poi inizia la poseidonia.

Ho cominciato a fare degli aspetti su un fondo di circa tre o quattro metri. Sono cominciate ad arrivare nuvole di saraghi di tutte le dimensioni tranne quelli di taglia che non comparivano. Ho insistito ancora, ma sempre la stessa solfa. Tanti saraghi che mi giravano attorno ma tutti piccoli.

Mi sono spostato più a riva dove anche lì i massi formano una groviera. Sono stato attirato da qualcosa che si muoveva ancora più indietro.

Sono sceso e ho visto un blulicare di piccole corvine, di cui la più grande era lunga al massimo dieci centimetri.

La loro eleganza mi ha attirato. Sono sceso per contemplarle. Mentre mi beavo di quello spettacolo, a circa due metri ho visto un'ombra emergere da una tana. Lentamente ho spostato la punta dell'arbalete e ho visto una corvina grande che si muoveva lentamente ma con molta circospezione.

Ho sparato e subito il colpo partito in modo preciso ha centato la corvina vicino la testa.

Recuperato il pesce ho deciso di rientrare lentamente.

Mi sono fermato in un'altra zona, sempre dove la roccia finisce sulla sabbia verso i 5-6 metri e ho cominciato a fare degli aspetti; ho visto dei branchi di piccole tanute. Era uno spettacolo vederle nuotare attorno a me. Mi sono spinto più avanti ed ecco due dentici venirmi vicino mentre facevo l'aspetto. Peccato che in due non raggiungevano i cento grammi. Più avanti ancora mi si avvicina una spigoletta che gironzola per qualche secondo davanti alla punta del fucile. Anche questa troppo piccola per essere sparata. Dico a me stesso: mannaggia oggi sono finito all'asilo .

Ormai giunto a qualche centinaio di metri dalla spiaggia vedo un branco di pizzuti di piccola taglia. Provo a fare un aspetto sui due metri d'acqua e sopraggiungono diversi altri branchi, ma tutti piccoli.

All'improvviso, ormai quando stavo per risalire, mi giro e vedo alla mia sinistra uno di buone dimensioni. Giro lentamente il fucile, ma il pesce si spazientisce. Compio gli ultimi trenta centimetri velocemente e sparo al volo. Il tiro era fuori tempo e il fiato esaurito; tutto si conclude con una solenne padella. Però adesso mi sono rianimato perché questa apparizione sta a significare che ci sono anche i saraghi più grandi.

Dopo diversi aspetti dove non appare ancora nulla, mi sposto più a riva e mi metto a fare l'aspetto in due metri d'acqua in una piccola conca di sabbia circondata da scoglietti.

Finalmente arrivano due pizzuti di taglia. Si avvicinano, aspetto il tiro giusto, con calma sparo e... preso ! che felicità.

Esco dall'acqua, mi cambio e torno a casa. Adesso ha smesso di piovere e sono le tre e mezzo del pomeriggio.

La bilancia segnerà un chilo e duecento grammi per la corvina e quasi mezzo chilo per il pizzuto.

Anche la mia compagna ha iniziato a scrivere le prime frasi sul "cahier de doleance". Stessa cosa che mia moglie ha fatto per anni, riempiendo pagine e pagine; ma questa è un'altra storia...

 

nonno

 

ottimo racconto anche il tuo davvero. lo ho letto proprio con piacere. a presto

Geko

 

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Il lusso e' se eri in mezzo a quelle tipe del tuo avatar :P:lol:

Altro che pesci !!

 

Altro che spigole e dentici!

Bravo Antonio :lol:

 

:P

 

 

Il lusso sfrenato sarebbe stato pigliare il dentice, la spigola e poi aperitivo con le amiche del mio avatar!!!!!!!!!!!!!!!!!! :P

 

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Cari amici,

 

Come ho letto per molti di voi la famosa frase "faccio l'ultima uscita perchè poi arriva il freddo" è nella maggior parte dei casi fiato sprecato :)

Lo scorso week end infatti, nonostante avessi deciso di sospendere le uscite in mare fino a primavera, ho trovato una giacca da 8mm in super occasione praticamente mai usata e non ho resistito dato che mi calzava perfettamente...

Decido allora, poichè sto preparando un esamaccio univeristario che mi stressa particolarmente, di prendermi una giornata di relax totale, solo io e il mare, in infrasettimanale in modo da essere totalmente solitario.

Arrivo in Istria giovedì sera, e dopo una sveglia non troppo traumatica (6 e 20) mi dirigo verso il mare e... brutta sorpresa.

Una sciroccata allucinante ha creato una sospensione di melma - torbidone e schifezze varie lungo tutta la costa, tanto da farmi rinunciare alla lagunetta dove di solito vado con la speranza di incontrare qualche spigola.

Decido allora di spostarmi in un altro luogo dove generalmente c'è molta visibiltà e belle roccione ma la situazione è invariata, una schifezza.

L'unica cosa da fare è quindi uscire più al largo e pescare un po' più profondo dato che sotto riva non c'è trippa per gatti...

Mi butto in acqua e il nuovo vestiario mi soddisfa molto, non ho per niente freddo e stare in acqua nonostante vento, torbido e onda diventa subito un piacere.

Dopo un bel po' di tuffi c'è solo una cosa che potrebbe risultare sgradevole, la totale assenza di pesce.

Poco male penso, sono talmente contento di essere in acqua e non sentire freddo che non perdo comunque la concentrazione, i miei tuffi diventano quasi orientati al piacere puro di fare apnea, e di poter sentire il mare tutto mio.

Beh, cari amici, vi dico che nonostante la situazione poco allettante me ne sono rimasto in acqua otto ore. Per quanto riguarda i pinnuti, ho sfiorato un denticiotto, che per un millessimo di secondo mi ha fregato con una scodata poderosa, ancora non mi capacito di come diavolo abbia fatto a vedermi. Poi ho strappato una bella spigola che si era soffermata incuriosita a guardarmi, ed anche in questo caso non riesco ancora a crederci dal momento che ero convinto di avere fatto un tiro vincente. Infine avvisto un fittissimo branco di salpe tutto raggruppato a brucare su un piccolo scoglio, sparo gloriosamente a casaccio e ne insagolo due :)

Otto ore, tre avvistamenti in tutto, due colpi e alla fine... due salpaccie :)

Tanti che leggeranno e penseranno "una giornata così, dove si manca il dentice e si strappa la spigola è proprio una giornata di m...." ma io vi dico solo che sono uscito dall'acqua stanco ma comunque felice di essermi concesso un po' di tempo per andare a pesca.

Certe volte il mare non ci dà quello che speriamo, ma vi assicuro che l'indomani mi sono messo ai libri che mi sembrava di essere tornato da una settimana di ferie..

 

Alla prossima

 

Geko

 

 

MEGLIO UNA BRUTTA GIORNATA DI PESCATA CHE UNA BELLA GIORNATA DI LAVORO!!!!!!!!!

:lol::lol::lol::lol:

Modificato da Cosimo
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8 ORE !!!!! min**i@!!! la muta che hai trovato deve essere davvero spaziale! ma c'è il termos e il portavivande oppure è foderata con le amiche avatar?

 

ahahhaah il foderamento umano sarebbe stato il top, valuterò la possibilità di crearlo al più presto

 

Ero organizzato così

 

- calzari da 5 mm

- pantaloni da 5 mm

- giacca da 8 mm

- bermudino sopra per limitare gli scambi

- guanti da 3 mm

 

 

si stava veramente da dio, cmq devo dire che non era eccessivamente fredda come giornata.

 

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E bravo Geko... :clapping:

Te l'avevo detto che alla seconda uscita col fucile in mano eri già pronto per il dentice... :whistling: E come vedi non mi sbagliavo! :rolleyes: Ci sei andato vicino, ma vedrai che di 'sto passo arriverà presto. L'importante è non strafare... ;-)

Bravo ancora, a presto!

 

"Marco Polo"

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