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Genesi ed elucubrazione narrativa di una pescata.


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Ho preso una penna dei tanti hotel che visito per lavoro ed inizio a scrivere senza meta, col solo pensiero centrale di descrivere una pescata.

Dormivo ma ora son desto, mi alzo dalla scrivania, forse un bicchiere di latte mi farà tornare il sonno, ma ne bevo uno d’acqua.

La sveglia è impostata alle 04:30. E’ un po’ presto, ma la mattina mi piace fare le cose con calma. Poi esco sempre col buio per entrare in acqua appena c’è luce, magari stavolta, anche grazie al fatto che siamo a metà settimana, batto sul tempo qualche bombolaro, bombarolo o comunque fottuto bracconiere. Ve ne sono così tanti da queste parti…ma poi perché? Non c’è un pesce…forse perché siamo a Napoli e nessuno li becca sti personaggi. :angry:

 

Sono stanco nonostante la giornata passata seduto al telefono davanti al pc. Cioè non voglio dire che ero seduto sul telefono, si capisce ero al telefono nel senso che lo usavo.

Mille telefonate per cercare di incastrare mille pezzi di un puzzle, mille storie, mille appuntamenti in piena padania. A volte viene facile a volte no. Chi vuole un orario, chi un altro. Quello che più mi fa incazzare è quando adducono come scusa alle loro esigenze, di avere poco tempo, di dover lavorare…si come se io ti avessi chiamato per un caffè, per venire a pettinarti le bambole…co@#**%e…anch’io sto lavorando. <_<

Ma Sù il lavoro è organizzato in maniera differente rispetto alla Terronia. Tendenzialmente sono meglio organizzati, o semplicemente sono organizzati. Anche se spesso poco versatili. :huh:

 

Sono stanco perché mi uccide stare fermo…seduto, in auto, in aereo…si un ora d’aereo mi stanca come una pescata…ma non produce ne pesce ne endorfine. :sbadiglio:

Forse stasera riesco ad andare a letto alle 21…sai che figata quasi otto ore di sonno…domani so Terminator. :robot:

Prendo sonno………………… :sleep1:

 

Urla, schiamazzi…c@**o c’è la partita, è mercoledì è c’è la partita…un fottuto turno infrasettimanale del campionato. Sono a Napoli e “le bestie di satana”, (cosi definisco i vicini rumorosi e molesti…entrambi termini eufemistici), sono in pieno fermento.

Un gol del Napoli all’ultimo minuto gli fa aggiudicare la vittoria dell’incontro e di conseguenza Io sono sveglio…adirato e con gli occhi sbarrati. :angry:

Il popolo napoletano ed il calcio…connubio esplosivo.

Sono circa le 22:30 e la mia fase REM è andata a farsi benedire.

 

Non sono un vero tifoso, tutt’altro, ma mi fa piacere se la squadra della città in cui vivo vince. Però a pensarci bene sarebbe meglio la serie GN…no no non si legge gienne, si legge Gn come l’inizio della parola gnomo. Una serie dove le bestie non urlano, dove mezza città non si paralizza per una partita…e…si sarebbe più civile. Ma questa parola…civile non è che sia tanto in voga oggigiorno.

Insomma se potessi tatuerei sulla schiena della sopraccitate “bestie” un trattato sulla civiltà e sulla liberta individuale evidenziando che essa a fine ove inizia quella di un altro….proprio sulla schiena…tanto mica sanno leggere. Sto talmenente nero che hitler stasera al mio cospetto sembrerebbe una timida educanda….grrrr!!! :death:

In questi casi riesco a comprendere le origini dei litigi condominiali che sfociano in un bagno di sangue. Ma non siamo in “un giorno di ordinaria follia”…è pure notte ed ora non ho sonno…addio Terminator, avanti Coglionator…e fuori continua a piovere…è qui che nasce l’idea di postare tutto ciò…se mai lo pubblico.

Non mi resta che sognarlo ad occhi aperti quel branco di dentici.

Cerco di riprender sonno…più facile prendere uno di quei dentici con le mani. :frustry:

 

La pioggia insiste, ma domani mi aspetto un minimo di scaduta ed anche qualche sacchetto di spazzatura al centro della strada.

La situazione è sensibilmente migliorata, ma siamo a Pianura e ci sono ancora cumuli di munnezza.

Si Munnezza…

Quelli che la chiamano monnezza sembrano altolocati, loro stessi con la puzza sotto al naso. Io la chiamo Munnezza con la Mu…col mugugno di chi è cresciuto con questo problema tutto partenopeo.

So due settimane che il presidente gigolò dice che entro tre giorni si risolve tutto…si si abracadabra!

Negli anni ottanta, quando la discarica dei pisani era attiva vi è stato scaricato di tutto, manco bin laden :osama: potrebbe concepire gli orrori ambientali ivi perpetrati…ai fianchi del cratere degli Astroni, (altro parco ora in mano a quelle mezze del wwf).

D’estate si sentiva il tanfo per tutta Pianura.

Io appartengo alla generazione, (sicuramente l’ultima), dei ragazzi che giocavano in strada…a pallone, ad ingaggiar duelli con gruppi di altri vicoli, a scorrazzare in bici nel quartiere. Allora ancora c’era dello spazio, l’abusivismo era totale ma non degenerato. Poi se facevi a botte con qualcuno, tornavi a casa con qualche livido, “avevi il resto” a casa, ma tutto finiva lì. Oggi come oggi se litighi con qualcuno, non arrivi neanche alle mani, sopraggiunge il fratello col coltello, lo zio con la pistola, il padre col fucile e pure il nonno con la bomba atomica. Che tempi di cacca so divenuti. :cacca:

Fu proprio durante una scorribanda in bici, con un mio amico, che assistei ad una scena il cui ricordo mi è rimasto immutato nella memoria. In un vicolo adiacente ad una strada principale c’era una serie di rifiuti tra cui spiccavano alcuni sacchetti rotti dai quali fuoriuscivano i resti di un “impepata di cozze”. Da sopra imperterriti, aggressivi e per nulla intimoriti da noi, due rattosauri (da noi dette zoccole) banchettavano indisturbati. Grandi una volta e mezzo un normale gatto…hei cavolo dove sono finiti Tom e Jerry? Se quei due so Jerry per fare Tom ci vuole un puma. :cat:

 

Mi riaddormento…...sono appena disturbato da due tuoni che fanno vibrare i vetri della stanza in cui dormo. Sto maltempo non da tregua, ma che fascino che esercita su di me…mi attira…in acqua.

Drrrrrr……il telefonino vibra sul comodino……”e’ ora di alzarsi…sono le 4 e 30”…drrrr.:ajo:

Ecchecaxxo questo schifo di telefonino di 35 euro ha una sveglia della min**i@…ma forse più minchione sono Io che non ho impostato una melodia…questa voce del piffero a volte mi urta il sistema nervoso…

Mi giro dall’altro lato…oh siamo a novembre.

La dormita non è stata soddisfacente…infine mi alzo alle 5:00.

Una vocina mi perseguita da quando è suonata la prima volta la sveglia…un ammasso di neuroni è contrario all’azione e mi continua a ripetere…coricati…sotto le coperte…ahhhh!

Resisto e mi dirigo in cucina…la colazione consiste in una tazza di te col miele e qualche biscotto. Dopo si va in bagno…lasciatemi solo mentre scruto l’io più profondo…privacy!

I neuroni in fermento continuano l’opera dissuasiva. Ma Io ho un arma segreta che in pochi gesti annienterà l’insurrezione celebrale. Indosso la muta…siiiiii di colpo tutto svanisce, il sonno, il freddo e tutti gli auguri di b*[ç@ pe**@ connessi. E’ sempre così una volta indossata la muta come per magia passa tutto…sostituito dallo scalpitare della voglia di entrare in acqua. Mi piace tanto l’odore del neoprene…solo nuovo però.

A volte penso che indossare la muta nel tepore del proprio cesso sia un gran cosa.

Poi preparo una bottiglia di acqua calda che mi salverà durante la svestizione che avverrà in loco. Il resto dell’attrezzatura è già pronta dietro alla porta, sembra un cane che tiene in bocca il guinzaglio ed attende di esser portato fuori. I pesi già sono in auto belli incrostati di sale…unico elemento che di solito non risciacquo con acqua dolce. Ho il coltello talmente arrugginito che se infilzo un pesce muore all’istante per tetano…probabile che la lama scompaia dissolta dalla ruggine.

Scendo e prendo l’auto…stamane non c’è Pasquale che porta il cane è troppo presto.

Due giorni prima vedendomi scendere come l’omino della michelen, mi apostrofò:_veciè ma aro vai cu stu tiemp, ma si pazz?_ Pascà me vac a vutta a mare, almeno so sicur e sta solo Io…..e lo lasciai con uno sguardo perplesso.

 

Mi mancano circa otto kilometri per il mare…pochi? Relativo.

Da ragazzo pescavo ad Ischia ed avevo il mare a 20 mt da casa…dopo qualche hanno che ho ripreso l’antica passione…”che cosa ci hanno fatto?...ci hanno inventato l’AMP”.

Finalmente alla radio, tra tanti oroscopi, bollettini meteo, bollettini del traffico e notizie della min**i@, passano una canzone dei Queen...save me, save me, save meeee….ecco chissà se mi salverò dal cappotto.

Mentre guido si spengono le luci dei lampioni e piombo in un buio totale….come faranno mai a farli spegnere sempre un poco prima della luce dell’alba non lo so! Dove saremo senza energia elettrica mi chiedo……oh neuroni adesso basta! Iniziate il riscaldamento tra poco voglio concentrazione totale……se se.

 

Giungo alla meta…la luce dell’alba si sta per diffondere tutt’intorno, improvvisa come un esplosione inevitabile, un attimo e buio ed un secondo dopo la luce. Solo una massa amorfa cerca il contrasto, cerca di bloccarne la diffusione uniforme. In parte vi riesce, un sistema nuvoloso dispiega i sui cumuli in un unico corpo. Coi suoi colori dapprima grigi, di mille sfumature, ora entrano nel blu e conferisco alle onde ancora un’aria sinistra. Il maltempo rivela ancora strascichi ed un onda lunga sprigiona fragore aggredendo le rocce.

Mi conviene ancora entrare dal lato ridossato.

Non scorgo barche tranne quella piccola imbarcazione di pescatori, si proprio loro, conoscono la zona, il fondo, le insidie e solo loro posso osare dove gli altri fallirebbero.

Mettono reti senza segnalazione, vicino agli scogli, circuiscono la concessione dove vengono allevati i mitili. Procedono zigzagando tra i massi del fondale come se li vedessero……tanto stamane Io scelgo un altro lato dove ancora la risacca impedisce i calamenti. Stamane non c’è storia, non c’è duello.

 

Due giorni addietro, col mare forza 7 ho potuto pedagnare la boa in auto, stamattina la porto con me…arrotolata in cintura. Mi aspetta solo una toccata e fuga comunque, a metà mattinata devo essere “raggiungibile”…….che orrore!

Appena entro in acqua noto subito che c’è ancora una bella corrente e tanta sospensione…che qui consiste in gran parte da pezzi di plastica di ogni grandezza e colore, pesci assorbenti, il tutto ricoperto da una simpatica schiuma. E che vuò fa!

Soliti tuffi iniziali per “spezzare l’orecchio”……e si Io devo, oltre al fiato, spezzare l’orecchio”…un ritardo di compensazione mi costringe a qualche tuffo sui 5/6 metri prima di iniziare le discese normalmente…quando sento il tonfo della decompensazione nell’orecchio sinistro posso iniziare.

Comincio con qualche aspetto/agguato tra gli scogli, ma tranne qualche sarago appena sparabile non scorgo nulla. Siamo all’inizio della scaduta, il tempo è di quelli buoni, ma oramai la desolazione a preso possesso delle zone in cui mi immergo di solito. Sono ancora fiducioso e continuo imperterrito. Agguati/aspetti…aspetti/agguati…riesco a scorgere da lontano un bel cefalo ma non si avvicina. Mi sposto su un fondale 13/14 mt. pieno di massoni, ideale per l’agguato…scendo nel buio…il sistema nuvoloso di prima continua a velarmi la luce. Ancora nulla e pure quel poco di minutaglia lascia sperare qualcosa…vane speranze. Sui 7/8 metri è ancora impescabile…mentre sono arpionato tra due rocce la risacca mi stacca dal fondo e mi costringe a strusciare il petto…ahi…mi sono giocato un capezzolo…che dolore.

Alcuni tordi di buone dimensioni mi carosellano dinanzi ripetutamente. Non ho ancora fame, cerco di capire se gira qualcosa di meglio. Dopo quasi un ora ho agguantato solo un bel sarago…girando il masso sono stato più veloce.

Ho compreso qua girano solo dei bei saraghi, quei dentici che ho sognato stanotte non abitano nei dintorni. Mentre l’onda mi sbatacchia in superfice effettuo l’ennesima capovolta….10..11..12..13..14 metri..mi apposto in un avvallamento…visibilità scarsa…la mangianza scarta…la mia fantasia in un nanosecondo galoppa verso catture fantastiche…ma poi si para davanti un altro sarago…esita…zac…preso…800 gr. Ma dall’impatto sarà duro come una mattonella…

Mi convinco che questa non è la giornata e tento degli agguati nella schiuma…capovolta solita trafila…di fronte mi parte un bel sarago (questo ci tocca oggi)…descrive una traiettoria verso destra, giro il fucile (applauso al brandeggio dell’arma…ah non c’è il pubblico) e d’imbracciata lo infilo…non ha allargato il raggio e sono tre.

Posso anche rientrare, la cena c’è anche se le aspettative erano differenti.

Tornando sempre ripetendo gli stessi tuffi, invito a cavetto uno di quei tordi avvistati in precedenza.

Mi soffermo a pensare alla bellezza di questo fondale, tempestato di massi ad hoc per l’agguato. Di solito è un tratto martoriato da un prelievo intensivo, oggi col mare ancora in fermento sono solo.

Un'altra discesa…terminando la caduta mi accorgo del movimento di una cerniotta sui 7/8 etti…marrone coi puntini oro ha già le movenze di un pesce adulto…s’intana e poi vinta da una curiosità ancestrale, rispunta con il muso ad osservarmi. All’improvviso mi vien da pensare quanto tempo abbia questa baby cernia, prima che un co@#**%e la spari o finisca in altro modo…e quindi zac……sto scherzando…in effetti gli vorrei dire di andarsi a trovare una tana migliore o comunque di diffidare da questi strani esseri con una mazza in mano. Pensandoci poi, la potevo spaventare per darle un insegnamento…ma si siamo in piena sega mentale. Proseguendo nello stesso tuffo, non è che ho 15 minuti di apnea ben inteso, aggiro un masso e mi fermo su un pianoro per un aspetto…sulla sinistra due orate tra cui una di peso mi hanno appena visto poco prima che le notassi e mentre cerco di allineare lentamente il fucile sono già fuori tiro. Così buonanotte al secchio al pesce migliore di giornata.

Tutto sommato sono contento, sono stanco e mentre il mare mi continua a sbatacchiare sulla via del ritorno mi sento appagato. Tre ore...Io ed il mare…e nessuno a rompere le balle.

 

P.s. due giorni dopo, di sabato quando mi aspettavo di non prender nulla, visto i sabati precedenti, avari di pesce ma generosi di bracconieri di tutte le risme. Ho fatto…assieme al mio socio la pescata della foto. Che di norma non pubblico però vista la lungaggine del post, ho pensato che almeno potevo concludere con qualche pescetto. B)

 

Ciao a tutti.

Vincenzo

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Ho preso una penna dei tanti hotel che visito per lavoro ed inizio a scrivere senza meta, col solo pensiero centrale di descrivere una pescata.

Dormivo ma ora son desto, mi alzo dalla scrivania, forse un bicchiere di latte mi farà tornare il sonno, ma ne bevo uno d’acqua.

La sveglia è impostata alle 04:30. E’ un po’ presto, ma la mattina mi piace fare le cose con calma. Poi esco sempre col buio per entrare in acqua appena c’è luce, magari stavolta, anche grazie al fatto che siamo a metà settimana, batto sul tempo qualche bombolaro, bombarolo o comunque fottuto bracconiere. Ve ne sono così tanti da queste parti…ma poi perché? Non c’è un pesce…forse perché siamo a Napoli e nessuno li becca sti personaggi. :angry:

 

Sono stanco nonostante la giornata passata seduto al telefono davanti al pc. Cioè non voglio dire che ero seduto sul telefono, si capisce ero al telefono nel senso che lo usavo.

Mille telefonate per cercare di incastrare mille pezzi di un puzzle, mille storie, mille appuntamenti in piena padania. A volte viene facile a volte no. Chi vuole un orario, chi un altro. Quello che più mi fa incazzare è quando adducono come scusa alle loro esigenze, di avere poco tempo, di dover lavorare…si come se io ti avessi chiamato per un caffè, per venire a pettinarti le bambole…co@#**%e…anch’io sto lavorando. <_<

Ma Sù il lavoro è organizzato in maniera differente rispetto alla Terronia. Tendenzialmente sono meglio organizzati, o semplicemente sono organizzati. Anche se spesso poco versatili. :huh:

 

Sono stanco perché mi uccide stare fermo…seduto, in auto, in aereo…si un ora d’aereo mi stanca come una pescata…ma non produce ne pesce ne endorfine. :sbadiglio:

Forse stasera riesco ad andare a letto alle 21…sai che figata quasi otto ore di sonno…domani so Terminator. :robot:

Prendo sonno………………… :sleep1:

 

Urla, schiamazzi…c@**o c’è la partita, è mercoledì è c’è la partita…un fottuto turno infrasettimanale del campionato. Sono a Napoli e “le bestie di satana”, (cosi definisco i vicini rumorosi e molesti…entrambi termini eufemistici), sono in pieno fermento.

Un gol del Napoli all’ultimo minuto gli fa aggiudicare la vittoria dell’incontro e di conseguenza Io sono sveglio…adirato e con gli occhi sbarrati. :angry:

Il popolo napoletano ed il calcio…connubio esplosivo.

Sono circa le 22:30 e la mia fase REM è andata a farsi benedire.

 

Non sono un vero tifoso, tutt’altro, ma mi fa piacere se la squadra della città in cui vivo vince. Però a pensarci bene sarebbe meglio la serie GN…no no non si legge gienne, si legge Gn come l’inizio della parola gnomo. Una serie dove le bestie non urlano, dove mezza città non si paralizza per una partita…e…si sarebbe più civile. Ma questa parola…civile non è che sia tanto in voga oggigiorno.

Insomma se potessi tatuerei sulla schiena della sopraccitate “bestie” un trattato sulla civiltà e sulla liberta individuale evidenziando che essa a fine ove inizia quella di un altro….proprio sulla schiena…tanto mica sanno leggere. Sto talmenente nero che hitler stasera al mio cospetto sembrerebbe una timida educanda….grrrr!!! :death:

In questi casi riesco a comprendere le origini dei litigi condominiali che sfociano in un bagno di sangue. Ma non siamo in “un giorno di ordinaria follia”…è pure notte ed ora non ho sonno…addio Terminator, avanti Coglionator…e fuori continua a piovere…è qui che nasce l’idea di postare tutto ciò…se mai lo pubblico.

Non mi resta che sognarlo ad occhi aperti quel branco di dentici.

Cerco di riprender sonno…più facile prendere uno di quei dentici con le mani. :frustry:

 

La pioggia insiste, ma domani mi aspetto un minimo di scaduta ed anche qualche sacchetto di spazzatura al centro della strada.

La situazione è sensibilmente migliorata, ma siamo a Pianura e ci sono ancora cumuli di munnezza.

Si Munnezza…

Quelli che la chiamano monnezza sembrano altolocati, loro stessi con la puzza sotto al naso. Io la chiamo Munnezza con la Mu…col mugugno di chi è cresciuto con questo problema tutto partenopeo.

So due settimane che il presidente gigolò dice che entro tre giorni si risolve tutto…si si abracadabra!

Negli anni ottanta, quando la discarica dei pisani era attiva vi è stato scaricato di tutto, manco bin laden :osama: potrebbe concepire gli orrori ambientali ivi perpetrati…ai fianchi del cratere degli Astroni, (altro parco ora in mano a quelle mezze del wwf).

D’estate si sentiva il tanfo per tutta Pianura.

Io appartengo alla generazione, (sicuramente l’ultima), dei ragazzi che giocavano in strada…a pallone, ad ingaggiar duelli con gruppi di altri vicoli, a scorrazzare in bici nel quartiere. Allora ancora c’era dello spazio, l’abusivismo era totale ma non degenerato. Poi se facevi a botte con qualcuno, tornavi a casa con qualche livido, “avevi il resto” a casa, ma tutto finiva lì. Oggi come oggi se litighi con qualcuno, non arrivi neanche alle mani, sopraggiunge il fratello col coltello, lo zio con la pistola, il padre col fucile e pure il nonno con la bomba atomica. Che tempi di cacca so divenuti. :cacca:

Fu proprio durante una scorribanda in bici, con un mio amico, che assistei ad una scena il cui ricordo mi è rimasto immutato nella memoria. In un vicolo adiacente ad una strada principale c’era una serie di rifiuti tra cui spiccavano alcuni sacchetti rotti dai quali fuoriuscivano i resti di un “impepata di cozze”. Da sopra imperterriti, aggressivi e per nulla intimoriti da noi, due rattosauri (da noi dette zoccole) banchettavano indisturbati. Grandi una volta e mezzo un normale gatto…hei cavolo dove sono finiti Tom e Jerry? Se quei due so Jerry per fare Tom ci vuole un puma. :cat:

 

Mi riaddormento…...sono appena disturbato da due tuoni che fanno vibrare i vetri della stanza in cui dormo. Sto maltempo non da tregua, ma che fascino che esercita su di me…mi attira…in acqua.

Drrrrrr……il telefonino vibra sul comodino……”e’ ora di alzarsi…sono le 4 e 30”…drrrr.:ajo:

Ecchecaxxo questo schifo di telefonino di 35 euro ha una sveglia della min**i@…ma forse più minchione sono Io che non ho impostato una melodia…questa voce del piffero a volte mi urta il sistema nervoso…

Mi giro dall’altro lato…oh siamo a novembre.

La dormita non è stata soddisfacente…infine mi alzo alle 5:00.

Una vocina mi perseguita da quando è suonata la prima volta la sveglia…un ammasso di neuroni è contrario all’azione e mi continua a ripetere…coricati…sotto le coperte…ahhhh!

Resisto e mi dirigo in cucina…la colazione consiste in una tazza di te col miele e qualche biscotto. Dopo si va in bagno…lasciatemi solo mentre scruto l’io più profondo…privacy!

I neuroni in fermento continuano l’opera dissuasiva. Ma Io ho un arma segreta che in pochi gesti annienterà l’insurrezione celebrale. Indosso la muta…siiiiii di colpo tutto svanisce, il sonno, il freddo e tutti gli auguri di b*[ç@ pe**@ connessi. E’ sempre così una volta indossata la muta come per magia passa tutto…sostituito dallo scalpitare della voglia di entrare in acqua. Mi piace tanto l’odore del neoprene…solo nuovo però.

A volte penso che indossare la muta nel tepore del proprio cesso sia un gran cosa.

Poi preparo una bottiglia di acqua calda che mi salverà durante la svestizione che avverrà in loco. Il resto dell’attrezzatura è già pronta dietro alla porta, sembra un cane che tiene in bocca il guinzaglio ed attende di esser portato fuori. I pesi già sono in auto belli incrostati di sale…unico elemento che di solito non risciacquo con acqua dolce. Ho il coltello talmente arrugginito che se infilzo un pesce muore all’istante per tetano…probabile che la lama scompaia dissolta dalla ruggine.

Scendo e prendo l’auto…stamane non c’è Pasquale che porta il cane è troppo presto.

Due giorni prima vedendomi scendere come l’omino della michelen, mi apostrofò:_veciè ma aro vai cu stu tiemp, ma si pazz?_ Pascà me vac a vutta a mare, almeno so sicur e sta solo Io…..e lo lasciai con uno sguardo perplesso.

 

Mi mancano circa otto kilometri per il mare…pochi? Relativo.

Da ragazzo pescavo ad Ischia ed avevo il mare a 20 mt da casa…dopo qualche hanno che ho ripreso l’antica passione…”che cosa ci hanno fatto?...ci hanno inventato l’AMP”.

Finalmente alla radio, tra tanti oroscopi, bollettini meteo, bollettini del traffico e notizie della min**i@, passano una canzone dei Queen...save me, save me, save meeee….ecco chissà se mi salverò dal cappotto.

Mentre guido si spengono le luci dei lampioni e piombo in un buio totale….come faranno mai a farli spegnere sempre un poco prima della luce dell’alba non lo so! Dove saremo senza energia elettrica mi chiedo……oh neuroni adesso basta! Iniziate il riscaldamento tra poco voglio concentrazione totale……se se.

 

Giungo alla meta…la luce dell’alba si sta per diffondere tutt’intorno, improvvisa come un esplosione inevitabile, un attimo e buio ed un secondo dopo la luce. Solo una massa amorfa cerca il contrasto, cerca di bloccarne la diffusione uniforme. In parte vi riesce, un sistema nuvoloso dispiega i sui cumuli in un unico corpo. Coi suoi colori dapprima grigi, di mille sfumature, ora entrano nel blu e conferisco alle onde ancora un’aria sinistra. Il maltempo rivela ancora strascichi ed un onda lunga sprigiona fragore aggredendo le rocce.

Mi conviene ancora entrare dal lato ridossato.

Non scorgo barche tranne quella piccola imbarcazione di pescatori, si proprio loro, conoscono la zona, il fondo, le insidie e solo loro posso osare dove gli altri fallirebbero.

Mettono reti senza segnalazione, vicino agli scogli, circuiscono la concessione dove vengono allevati i mitili. Procedono zigzagando tra i massi del fondale come se li vedessero……tanto stamane Io scelgo un altro lato dove ancora la risacca impedisce i calamenti. Stamane non c’è storia, non c’è duello.

 

Due giorni addietro, col mare forza 7 ho potuto pedagnare la boa in auto, stamattina la porto con me…arrotolata in cintura. Mi aspetta solo una toccata e fuga comunque, a metà mattinata devo essere “raggiungibile”…….che orrore!

Appena entro in acqua noto subito che c’è ancora una bella corrente e tanta sospensione…che qui consiste in gran parte da pezzi di plastica di ogni grandezza e colore, pesci assorbenti, il tutto ricoperto da una simpatica schiuma. E che vuò fa!

Soliti tuffi iniziali per “spezzare l’orecchio”……e si Io devo, oltre al fiato, spezzare l’orecchio”…un ritardo di compensazione mi costringe a qualche tuffo sui 5/6 metri prima di iniziare le discese normalmente…quando sento il tonfo della decompensazione nell’orecchio sinistro posso iniziare.

Comincio con qualche aspetto/agguato tra gli scogli, ma tranne qualche sarago appena sparabile non scorgo nulla. Siamo all’inizio della scaduta, il tempo è di quelli buoni, ma oramai la desolazione a preso possesso delle zone in cui mi immergo di solito. Sono ancora fiducioso e continuo imperterrito. Agguati/aspetti…aspetti/agguati…riesco a scorgere da lontano un bel cefalo ma non si avvicina. Mi sposto su un fondale 13/14 mt. pieno di massoni, ideale per l’agguato…scendo nel buio…il sistema nuvoloso di prima continua a velarmi la luce. Ancora nulla e pure quel poco di minutaglia lascia sperare qualcosa…vane speranze. Sui 7/8 metri è ancora impescabile…mentre sono arpionato tra due rocce la risacca mi stacca dal fondo e mi costringe a strusciare il petto…ahi…mi sono giocato un capezzolo…che dolore.

Alcuni tordi di buone dimensioni mi carosellano dinanzi ripetutamente. Non ho ancora fame, cerco di capire se gira qualcosa di meglio. Dopo quasi un ora ho agguantato solo un bel sarago…girando il masso sono stato più veloce.

Ho compreso qua girano solo dei bei saraghi, quei dentici che ho sognato stanotte non abitano nei dintorni. Mentre l’onda mi sbatacchia in superfice effettuo l’ennesima capovolta….10..11..12..13..14 metri..mi apposto in un avvallamento…visibilità scarsa…la mangianza scarta…la mia fantasia in un nanosecondo galoppa verso catture fantastiche…ma poi si para davanti un altro sarago…esita…zac…preso…800 gr. Ma dall’impatto sarà duro come una mattonella…

Mi convinco che questa non è la giornata e tento degli agguati nella schiuma…capovolta solita trafila…di fronte mi parte un bel sarago (questo ci tocca oggi)…descrive una traiettoria verso destra, giro il fucile (applauso al brandeggio dell’arma…ah non c’è il pubblico) e d’imbracciata lo infilo…non ha allargato il raggio e sono tre.

Posso anche rientrare, la cena c’è anche se le aspettative erano differenti.

Tornando sempre ripetendo gli stessi tuffi, invito a cavetto uno di quei tordi avvistati in precedenza.

Mi soffermo a pensare alla bellezza di questo fondale, tempestato di massi ad hoc per l’agguato. Di solito è un tratto martoriato da un prelievo intensivo, oggi col mare ancora in fermento sono solo.

Un'altra discesa…terminando la caduta mi accorgo del movimento di una cerniotta sui 7/8 etti…marrone coi puntini oro ha già le movenze di un pesce adulto…s’intana e poi vinta da una curiosità ancestrale, rispunta con il muso ad osservarmi. All’improvviso mi vien da pensare quanto tempo abbia questa baby cernia, prima che un co@#**%e la spari o finisca in altro modo…e quindi zac……sto scherzando…in effetti gli vorrei dire di andarsi a trovare una tana migliore o comunque di diffidare da questi strani esseri con una mazza in mano. Pensandoci poi, la potevo spaventare per darle un insegnamento…ma si siamo in piena sega mentale. Proseguendo nello stesso tuffo, non è che ho 15 minuti di apnea ben inteso, aggiro un masso e mi fermo su un pianoro per un aspetto…sulla sinistra due orate tra cui una di peso mi hanno appena visto poco prima che le notassi e mentre cerco di allineare lentamente il fucile sono già fuori tiro. Così buonanotte al secchio al pesce migliore di giornata.

Tutto sommato sono contento, sono stanco e mentre il mare mi continua a sbatacchiare sulla via del ritorno mi sento appagato. Tre ore...Io ed il mare…e nessuno a rompere le balle.

 

P.s. due giorni dopo, di sabato quando mi aspettavo di non prender nulla, visto i sabati precedenti, avari di pesce ma generosi di bracconieri di tutte le risme. Ho fatto…assieme al mio socio la pescata della foto. Che di norma non pubblico però vista la lungaggine del post, ho pensato che almeno potevo concludere con qualche pescetto. B)

 

Ciao a tutti.

Vincenzo

 

 

Vecie' mi so' letto tutto ...e ma.... mo' o un caffe' o un AULIN... :lol::lol::lol:

comunque sei un GRANDE...e lo dico con tutta la mia modestia.....si nu' piskator furnut(completo)......ok???

quindi sempre e solo FORZA VECIENZO'.....

ma domani???

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Vecie' mi so' letto tutto ...e ma.... mo' o un caffe' o un AULIN... :lol::lol::lol:

comunque sei un GRANDE...e lo dico con tutta la mia modestia.....si nu' piskator furnut(completo)......ok???

quindi sempre e solo FORZA VECIENZO'.....

ma domani???

 

Valè...grazie so furnut....e mo ho finito di pescare :lol:

Domani dormo!!!! :D

 

:bye:

 

 

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Era arrivata prima di te a casa la notizia che un paio di pescatori erano usciti con un po' di pesce da mare e sentendo la descrizione di uno che ti somigliava ero andato a vedere la mail!

Ma mi sono dovuto arrecriare con questo bel racconto alla "Zefiro" e che ci tieni Veciè si semp 'o mast!!!

:clapping::clapping::clapping:

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Molto bello. Mi sembrava di stare lì in mezzo sballottato dalle onde. Ah, anch'io coi cerniotti mi faccio le stesse seghe, non sei il solo. Una volta per spaventarne una che mi scodizolava davanti a momenti distruggevo l'asta :lol::lol::lol:

Mula no n'eh? Scrivi ancora. :clapping::clapping::clapping:

 

Poi tu mica scrivi solo, peschi anche :lol:

Modificato da zefiro
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Ho preso una penna dei tanti hotel che visito per lavoro ed inizio a scrivere senza meta, col solo pensiero centrale di descrivere una pescata.

Dormivo ma ora son desto, mi alzo dalla scrivania, forse un bicchiere di latte mi farà tornare il sonno, ma ne bevo uno d’acqua.

La sveglia è impostata alle 04:30. E’ un po’ presto, ma la mattina mi piace fare le cose con calma. Poi esco sempre col buio per entrare in acqua appena c’è luce, magari stavolta, anche grazie al fatto che siamo a metà settimana, batto sul tempo qualche bombolaro, bombarolo o comunque fottuto bracconiere. Ve ne sono così tanti da queste parti…ma poi perché? Non c’è un pesce…forse perché siamo a Napoli e nessuno li becca sti personaggi. :angry:

 

Sono stanco nonostante la giornata passata seduto al telefono davanti al pc. Cioè non voglio dire che ero seduto sul telefono, si capisce ero al telefono nel senso che lo usavo.

Mille telefonate per cercare di incastrare mille pezzi di un puzzle, mille storie, mille appuntamenti in piena padania. A volte viene facile a volte no. Chi vuole un orario, chi un altro. Quello che più mi fa incazzare è quando adducono come scusa alle loro esigenze, di avere poco tempo, di dover lavorare…si come se io ti avessi chiamato per un caffè, per venire a pettinarti le bambole…co@#**%e…anch’io sto lavorando. <_<

Ma Sù il lavoro è organizzato in maniera differente rispetto alla Terronia. Tendenzialmente sono meglio organizzati, o semplicemente sono organizzati. Anche se spesso poco versatili. :huh:

 

Sono stanco perché mi uccide stare fermo…seduto, in auto, in aereo…si un ora d’aereo mi stanca come una pescata…ma non produce ne pesce ne endorfine. :sbadiglio:

Forse stasera riesco ad andare a letto alle 21…sai che figata quasi otto ore di sonno…domani so Terminator. :robot:

Prendo sonno………………… :sleep1:

 

Urla, schiamazzi…c@**o c’è la partita, è mercoledì è c’è la partita…un fottuto turno infrasettimanale del campionato. Sono a Napoli e “le bestie di satana”, (cosi definisco i vicini rumorosi e molesti…entrambi termini eufemistici), sono in pieno fermento.

Un gol del Napoli all’ultimo minuto gli fa aggiudicare la vittoria dell’incontro e di conseguenza Io sono sveglio…adirato e con gli occhi sbarrati. :angry:

Il popolo napoletano ed il calcio…connubio esplosivo.

Sono circa le 22:30 e la mia fase REM è andata a farsi benedire.

 

Non sono un vero tifoso, tutt’altro, ma mi fa piacere se la squadra della città in cui vivo vince. Però a pensarci bene sarebbe meglio la serie GN…no no non si legge gienne, si legge Gn come l’inizio della parola gnomo. Una serie dove le bestie non urlano, dove mezza città non si paralizza per una partita…e…si sarebbe più civile. Ma questa parola…civile non è che sia tanto in voga oggigiorno.

Insomma se potessi tatuerei sulla schiena della sopraccitate “bestie” un trattato sulla civiltà e sulla liberta individuale evidenziando che essa a fine ove inizia quella di un altro….proprio sulla schiena…tanto mica sanno leggere. Sto talmenente nero che hitler stasera al mio cospetto sembrerebbe una timida educanda….grrrr!!! :death:

In questi casi riesco a comprendere le origini dei litigi condominiali che sfociano in un bagno di sangue. Ma non siamo in “un giorno di ordinaria follia”…è pure notte ed ora non ho sonno…addio Terminator, avanti Coglionator…e fuori continua a piovere…è qui che nasce l’idea di postare tutto ciò…se mai lo pubblico.

Non mi resta che sognarlo ad occhi aperti quel branco di dentici.

Cerco di riprender sonno…più facile prendere uno di quei dentici con le mani. :frustry:

 

La pioggia insiste, ma domani mi aspetto un minimo di scaduta ed anche qualche sacchetto di spazzatura al centro della strada.

La situazione è sensibilmente migliorata, ma siamo a Pianura e ci sono ancora cumuli di munnezza.

Si Munnezza…

Quelli che la chiamano monnezza sembrano altolocati, loro stessi con la puzza sotto al naso. Io la chiamo Munnezza con la Mu…col mugugno di chi è cresciuto con questo problema tutto partenopeo.

So due settimane che il presidente gigolò dice che entro tre giorni si risolve tutto…si si abracadabra!

Negli anni ottanta, quando la discarica dei pisani era attiva vi è stato scaricato di tutto, manco bin laden :osama: potrebbe concepire gli orrori ambientali ivi perpetrati…ai fianchi del cratere degli Astroni, (altro parco ora in mano a quelle mezze del wwf).

D’estate si sentiva il tanfo per tutta Pianura.

Io appartengo alla generazione, (sicuramente l’ultima), dei ragazzi che giocavano in strada…a pallone, ad ingaggiar duelli con gruppi di altri vicoli, a scorrazzare in bici nel quartiere. Allora ancora c’era dello spazio, l’abusivismo era totale ma non degenerato. Poi se facevi a botte con qualcuno, tornavi a casa con qualche livido, “avevi il resto” a casa, ma tutto finiva lì. Oggi come oggi se litighi con qualcuno, non arrivi neanche alle mani, sopraggiunge il fratello col coltello, lo zio con la pistola, il padre col fucile e pure il nonno con la bomba atomica. Che tempi di cacca so divenuti. :cacca:

Fu proprio durante una scorribanda in bici, con un mio amico, che assistei ad una scena il cui ricordo mi è rimasto immutato nella memoria. In un vicolo adiacente ad una strada principale c’era una serie di rifiuti tra cui spiccavano alcuni sacchetti rotti dai quali fuoriuscivano i resti di un “impepata di cozze”. Da sopra imperterriti, aggressivi e per nulla intimoriti da noi, due rattosauri (da noi dette zoccole) banchettavano indisturbati. Grandi una volta e mezzo un normale gatto…hei cavolo dove sono finiti Tom e Jerry? Se quei due so Jerry per fare Tom ci vuole un puma. :cat:

 

Mi riaddormento…...sono appena disturbato da due tuoni che fanno vibrare i vetri della stanza in cui dormo. Sto maltempo non da tregua, ma che fascino che esercita su di me…mi attira…in acqua.

Drrrrrr……il telefonino vibra sul comodino……”e’ ora di alzarsi…sono le 4 e 30”…drrrr.:ajo:

Ecchecaxxo questo schifo di telefonino di 35 euro ha una sveglia della min**i@…ma forse più minchione sono Io che non ho impostato una melodia…questa voce del piffero a volte mi urta il sistema nervoso…

Mi giro dall’altro lato…oh siamo a novembre.

La dormita non è stata soddisfacente…infine mi alzo alle 5:00.

Una vocina mi perseguita da quando è suonata la prima volta la sveglia…un ammasso di neuroni è contrario all’azione e mi continua a ripetere…coricati…sotto le coperte…ahhhh!

Resisto e mi dirigo in cucina…la colazione consiste in una tazza di te col miele e qualche biscotto. Dopo si va in bagno…lasciatemi solo mentre scruto l’io più profondo…privacy!

I neuroni in fermento continuano l’opera dissuasiva. Ma Io ho un arma segreta che in pochi gesti annienterà l’insurrezione celebrale. Indosso la muta…siiiiii di colpo tutto svanisce, il sonno, il freddo e tutti gli auguri di b*[ç@ pe**@ connessi. E’ sempre così una volta indossata la muta come per magia passa tutto…sostituito dallo scalpitare della voglia di entrare in acqua. Mi piace tanto l’odore del neoprene…solo nuovo però.

A volte penso che indossare la muta nel tepore del proprio cesso sia un gran cosa.

Poi preparo una bottiglia di acqua calda che mi salverà durante la svestizione che avverrà in loco. Il resto dell’attrezzatura è già pronta dietro alla porta, sembra un cane che tiene in bocca il guinzaglio ed attende di esser portato fuori. I pesi già sono in auto belli incrostati di sale…unico elemento che di solito non risciacquo con acqua dolce. Ho il coltello talmente arrugginito che se infilzo un pesce muore all’istante per tetano…probabile che la lama scompaia dissolta dalla ruggine.

Scendo e prendo l’auto…stamane non c’è Pasquale che porta il cane è troppo presto.

Due giorni prima vedendomi scendere come l’omino della michelen, mi apostrofò:_veciè ma aro vai cu stu tiemp, ma si pazz?_ Pascà me vac a vutta a mare, almeno so sicur e sta solo Io…..e lo lasciai con uno sguardo perplesso.

 

Mi mancano circa otto kilometri per il mare…pochi? Relativo.

Da ragazzo pescavo ad Ischia ed avevo il mare a 20 mt da casa…dopo qualche hanno che ho ripreso l’antica passione…”che cosa ci hanno fatto?...ci hanno inventato l’AMP”.

Finalmente alla radio, tra tanti oroscopi, bollettini meteo, bollettini del traffico e notizie della min**i@, passano una canzone dei Queen...save me, save me, save meeee….ecco chissà se mi salverò dal cappotto.

Mentre guido si spengono le luci dei lampioni e piombo in un buio totale….come faranno mai a farli spegnere sempre un poco prima della luce dell’alba non lo so! Dove saremo senza energia elettrica mi chiedo……oh neuroni adesso basta! Iniziate il riscaldamento tra poco voglio concentrazione totale……se se.

 

Giungo alla meta…la luce dell’alba si sta per diffondere tutt’intorno, improvvisa come un esplosione inevitabile, un attimo e buio ed un secondo dopo la luce. Solo una massa amorfa cerca il contrasto, cerca di bloccarne la diffusione uniforme. In parte vi riesce, un sistema nuvoloso dispiega i sui cumuli in un unico corpo. Coi suoi colori dapprima grigi, di mille sfumature, ora entrano nel blu e conferisco alle onde ancora un’aria sinistra. Il maltempo rivela ancora strascichi ed un onda lunga sprigiona fragore aggredendo le rocce.

Mi conviene ancora entrare dal lato ridossato.

Non scorgo barche tranne quella piccola imbarcazione di pescatori, si proprio loro, conoscono la zona, il fondo, le insidie e solo loro posso osare dove gli altri fallirebbero.

Mettono reti senza segnalazione, vicino agli scogli, circuiscono la concessione dove vengono allevati i mitili. Procedono zigzagando tra i massi del fondale come se li vedessero……tanto stamane Io scelgo un altro lato dove ancora la risacca impedisce i calamenti. Stamane non c’è storia, non c’è duello.

 

Due giorni addietro, col mare forza 7 ho potuto pedagnare la boa in auto, stamattina la porto con me…arrotolata in cintura. Mi aspetta solo una toccata e fuga comunque, a metà mattinata devo essere “raggiungibile”…….che orrore!

Appena entro in acqua noto subito che c’è ancora una bella corrente e tanta sospensione…che qui consiste in gran parte da pezzi di plastica di ogni grandezza e colore, pesci assorbenti, il tutto ricoperto da una simpatica schiuma. E che vuò fa!

Soliti tuffi iniziali per “spezzare l’orecchio”……e si Io devo, oltre al fiato, spezzare l’orecchio”…un ritardo di compensazione mi costringe a qualche tuffo sui 5/6 metri prima di iniziare le discese normalmente…quando sento il tonfo della decompensazione nell’orecchio sinistro posso iniziare.

Comincio con qualche aspetto/agguato tra gli scogli, ma tranne qualche sarago appena sparabile non scorgo nulla. Siamo all’inizio della scaduta, il tempo è di quelli buoni, ma oramai la desolazione a preso possesso delle zone in cui mi immergo di solito. Sono ancora fiducioso e continuo imperterrito. Agguati/aspetti…aspetti/agguati…riesco a scorgere da lontano un bel cefalo ma non si avvicina. Mi sposto su un fondale 13/14 mt. pieno di massoni, ideale per l’agguato…scendo nel buio…il sistema nuvoloso di prima continua a velarmi la luce. Ancora nulla e pure quel poco di minutaglia lascia sperare qualcosa…vane speranze. Sui 7/8 metri è ancora impescabile…mentre sono arpionato tra due rocce la risacca mi stacca dal fondo e mi costringe a strusciare il petto…ahi…mi sono giocato un capezzolo…che dolore.

Alcuni tordi di buone dimensioni mi carosellano dinanzi ripetutamente. Non ho ancora fame, cerco di capire se gira qualcosa di meglio. Dopo quasi un ora ho agguantato solo un bel sarago…girando il masso sono stato più veloce.

Ho compreso qua girano solo dei bei saraghi, quei dentici che ho sognato stanotte non abitano nei dintorni. Mentre l’onda mi sbatacchia in superfice effettuo l’ennesima capovolta….10..11..12..13..14 metri..mi apposto in un avvallamento…visibilità scarsa…la mangianza scarta…la mia fantasia in un nanosecondo galoppa verso catture fantastiche…ma poi si para davanti un altro sarago…esita…zac…preso…800 gr. Ma dall’impatto sarà duro come una mattonella…

Mi convinco che questa non è la giornata e tento degli agguati nella schiuma…capovolta solita trafila…di fronte mi parte un bel sarago (questo ci tocca oggi)…descrive una traiettoria verso destra, giro il fucile (applauso al brandeggio dell’arma…ah non c’è il pubblico) e d’imbracciata lo infilo…non ha allargato il raggio e sono tre.

Posso anche rientrare, la cena c’è anche se le aspettative erano differenti.

Tornando sempre ripetendo gli stessi tuffi, invito a cavetto uno di quei tordi avvistati in precedenza.

Mi soffermo a pensare alla bellezza di questo fondale, tempestato di massi ad hoc per l’agguato. Di solito è un tratto martoriato da un prelievo intensivo, oggi col mare ancora in fermento sono solo.

Un'altra discesa…terminando la caduta mi accorgo del movimento di una cerniotta sui 7/8 etti…marrone coi puntini oro ha già le movenze di un pesce adulto…s’intana e poi vinta da una curiosità ancestrale, rispunta con il muso ad osservarmi. All’improvviso mi vien da pensare quanto tempo abbia questa baby cernia, prima che un co@#**%e la spari o finisca in altro modo…e quindi zac……sto scherzando…in effetti gli vorrei dire di andarsi a trovare una tana migliore o comunque di diffidare da questi strani esseri con una mazza in mano. Pensandoci poi, la potevo spaventare per darle un insegnamento…ma si siamo in piena sega mentale. Proseguendo nello stesso tuffo, non è che ho 15 minuti di apnea ben inteso, aggiro un masso e mi fermo su un pianoro per un aspetto…sulla sinistra due orate tra cui una di peso mi hanno appena visto poco prima che le notassi e mentre cerco di allineare lentamente il fucile sono già fuori tiro. Così buonanotte al secchio al pesce migliore di giornata.

Tutto sommato sono contento, sono stanco e mentre il mare mi continua a sbatacchiare sulla via del ritorno mi sento appagato. Tre ore...Io ed il mare…e nessuno a rompere le balle.

 

P.s. due giorni dopo, di sabato quando mi aspettavo di non prender nulla, visto i sabati precedenti, avari di pesce ma generosi di bracconieri di tutte le risme. Ho fatto…assieme al mio socio la pescata della foto. Che di norma non pubblico però vista la lungaggine del post, ho pensato che almeno potevo concludere con qualche pescetto. B)

 

Ciao a tutti.

Vincenzo

 

 

grande vicienzo mi sembrava di pescare con te a nisida ,anch'io a volte cerco dei posti dove nessun rompik@ mi accerchi con le reti o mi molli le nasse in testa ,ma come dici tu solo in giornate particolari

comunque si GRUOSS'

:clapping::clapping:

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Era arrivata prima di te a casa la notizia che un paio di pescatori erano usciti con un po' di pesce da mare e sentendo la descrizione di uno che ti somigliava ero andato a vedere la mail!

Ma mi sono dovuto arrecriare con questo bel racconto alla "Zefiro" e che ci tieni Veciè si semp 'o mast!!!

:clapping::clapping::clapping:

 

Da quello che mi è arrivato, dovrebbe essere stato giuseppe diramare la notizia, ma alcune cose non combaciano e poi mi conosce poteva fermarmi. :huh: Io quando esco dall'acqua e mi tolgo la maschera, finchè non metto gli occhiali non vedo un piffero :D

 

:bye:

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