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il giro della morte e la pescasub


Ospite patnel

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Ospite patnel
per me la pesca in apnea stà all'atletica come qualsiasi attività dove i muscoli respiratori devono dare il massimo

stò lavorando sul "nessun dorma" perchè è la mia bestia nera, un paio di anni fà era "my way" di Sinatra mi ricordo che prova e riprova ad un certo punto calo di tutte le attività fisiche e celebrali annullamento della volontà ect, una pre-sincope a tutti gli effetti, basta mollare e riprenedersi ma quella volta ci misi una settimana a riprendermi del tutto,stanchezza, nausea, lucidità non al 100%

da allora molte volte esercitandomi ho avvertito le sensazioni di pre sincope ma fermandomi prima mi riprendo prima

ad un certo punto sembra che il diaframma ceda causa la stanchezza e si avverte un calo della pressione nelle arterie

quindi penso che tutto dipenda da questo muscolo che si stanca di sostenere i polmoni sotto l'effetto degli addominali e si lascia andare creando una diminuzione drastica della pressione all'interno del nostro corpo

dopo molti tuffi allora quando la stanchezza inizia a farsi sentire tirare le apnee a mio avviso diventa sempre piu' pericoloso

si parla di contrazioni del diaframma come tamburi ma questo succede quando gli addominali non spingono su di esso e lo lasciano libero di contrarsi e distendersi

il diaframma dunque centra in tutte le attività fisiche ed è il muscolo che regola la pressione dell'aria nei polmoni, se sottoposto a lavoro eccessivo non sò spiegarmi come ma crea una caduta di pressione sanguinea

questo mi raccomando è il mio parere e non una tesi scientifica

ciao

 

 

URKA! allora non erano casi isolati i miei..

 

vuoi vede' che il rilassamento eccessivo e sto diaframma..... :huh:

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Miglior contributo in questa discussione

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Posso parlare solo delle mie sensazioni fisiche, non sono un tecnico, anzi....

 

Personalmente ho provato sensazioni dolorose a livello muscolare simili a sforzi come le ripetute di corsa, solo quando ho pescato per molti giorni di seguito a quote impegnative.

Alla fine di ogni apnea si pouò provare un indolenzimento muscolare alle gambe.

Questo però nel nostro sport deve esserre preso come campanello d'allarme e si deve interrompere la pescate.

 

Per quello che riguarda la sincope, non ricordo nessun dolore fisico, se non molta anzia per la coscienza di non potercela fare ed alla fine prima di svenire... un'accettazione dell'evento... oserei dire quasi una calma strana!

 

Ovviamente queste sono solo le mie personalissime eserienze.

 

In definitiva non credo la psub si possa paragonare a nessun altro sport, perchè quando si inizia a sentire la fatica, se non le gambe dure e dolenti, è proprio il momento di tornare a casa.

 

ciao

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Ho letto rapidamente tutto il post, e spero di non dare risposte ripetitive.

 

Ho un personale in maratona di 3:06', non' è un gran tempo, ma per i 42 Km è di tutto rispetto.

 

In passato ho letto molto e ho studiato molto, sulla preparazione in atletica, e oggi lavoro in un'azienda importante di Integratori Sportivo-alimentari (agente di commercio), e ho a che fare quotidianamente con l'argomento.

 

Pochi giorni fa ho parlato con il Prof. Arcelli proprio in merito ad alcuni dubbi legati all'integrazione sulla pesca in apnea e mi ha riferito che purtroppo non abbiamo dati di letteratura sufficienti per trarre delle conclusioni definitive.

 

Quello che posso dire per la "chiaccherata" del post è che ritengo la pesca in apnea più vicina alla maratone (lavoro aerobico) che alle altre discipline, anche per i motivi già detti precedentemente:

 

-smaltimento dell'acido lattico pressochè immediato (sempre che non si tengano ritmi frenetici)

-lavoro cardiaco limitato,

-prestazione di endurance (4-5 ore di pesca non possono essere il contrario).

 

Sono estremamente convinto che serva solo un buon

-pre-rifornimento,

-integrazione durante (sopratutto)

-e quando le uscite sono molto ravvicinate, un recupero IMMEDIATAMENTE al termine della pescata.

 

Il tutto con alimenti o integratori assolutamente mirati allo scopo.

 

 

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Ho letto rapidamente tutto il post, e spero di non dare risposte ripetitive.

 

Ho un personale in maratona di 3:06', non' è un gran tempo, ma per i 42 Km è di tutto rispetto.

 

In passato ho letto molto e ho studiato molto, sulla preparazione in atletica, e oggi lavoro in un'azienda importante di Integratori Sportivo-alimentari (agente di commercio), e ho a che fare quotidianamente con l'argomento.

 

Pochi giorni fa ho parlato con il Prof. Arcelli proprio in merito ad alcuni dubbi legati all'integrazione sulla pesca in apnea e mi ha riferito che purtroppo non abbiamo dati di letteratura sufficienti per trarre delle conclusioni definitive.

 

Quello che posso dire per la "chiaccherata" del post è che ritengo la pesca in apnea più vicina alla maratone (lavoro aerobico) che alle altre discipline, anche per i motivi già detti precedentemente:

 

-smaltimento dell'acido lattico pressochè immediato (sempre che non si tengano ritmi frenetici)

-lavoro cardiaco limitato,

-prestazione di endurance (4-5 ore di pesca non possono essere il contrario).

 

Sono estremamente convinto che serva solo un buon

-pre-rifornimento,

-integrazione durante (sopratutto)

-e quando le uscite sono molto ravvicinate, un recupero IMMEDIATAMENTE al termine della pescata.

 

Il tutto con alimenti o integratori assolutamente mirati allo scopo.

 

 

 

:thumbup: Comunque anche io corro quasi giornalmente ,anche ad un buon ritmo,amatorialmente parlando naturalmente, 3.06 da amatore in maratona sono un tempo di tutto rispetto !! Complimenti

 

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Ospite patnel

Pochi giorni fa ho parlato con il Prof. Arcelli proprio in merito ad alcuni dubbi legati all'integrazione sulla pesca in apnea e mi ha riferito che purtroppo non abbiamo dati di letteratura sufficienti per trarre delle conclusioni definitive(HERON)

B)

 

E se lo dice il prof ARCELLI che è un luminare ;) mi sembra davvero giusto.

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Ospite patnel
Pochi giorni fa ho parlato con il Prof. Arcelli proprio in merito ad alcuni dubbi legati all'integrazione sulla pesca in apnea e mi ha riferito che purtroppo non abbiamo dati di letteratura sufficienti per trarre delle conclusioni definitive(HERON)

B)

 

E se lo dice il prof ARCELLI che è un luminare ;) mi sembra davvero giusto.

 

 

X fisherman

 

Il Prof ARCELLI è Un grandissimo studioso e scienziato di SPORT.

Se ha detto LUI questo bisogna fermarsi tutti e fare tanto di cappello.

Cio' che ora si sa POTREBBE esser vero ma non lo è quindi

proprio per il fatto che bisogna arrivare a dati sufficienti x elaborare

poi teorie certe.

 

COME dici tu bisogna recuperare sugli altri sport,noi al momento

siamo anni luce DIETRO... :(

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Ospite fisherman5

conosco bene Arcelli..l'ho letto studiato seguito suoi congressi,conosco i suoi atleti,collaboro con un medico sportivo che lo conosce bene e abbiamo preso spunto da lui su molto della metodologia che si usa ed uso attualmente nel mio lavoro...ripeto:sarebbe interessante applicare il tutto alla pescasub per quel ch riguarda la valutazione funzionale la metodologia d'allenamento e la reintegrazione,fin'ora nn è stato fatto da quel che vedo..tranne il minimo indispensabile!

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Ospite patnel
conosco bene Arcelli..l'ho letto studiato seguito suoi congressi,conosco i suoi atleti,collaboro con un medico sportivo che lo conosce bene e abbiamo preso spunto da lui su molto della metodologia che si usa ed uso attualmente nel mio lavoro...ripeto:sarebbe interessante applicare il tutto alla pescasub per quel ch riguarda la valutazione funzionale la metodologia d'allenamento e la reintegrazione,fin'ora nn è stato fatto da quel che vedo..tranne il minimo indispensabile!

 

 

X FISHERMAN:

Da noi viene spessissimo VITTORI(Allenatore di Mennea)

quasi quasi lo chiedo a Lui !sarebbe bello che attraverso Arcelli d. Monte si potesse iniziare

un lavoro di equipe con tutti gli altri specialisti della subacquea... che ne dici?

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