mercurio Inviato Ottobre 14, 2010 Segnala Condividi Inviato Ottobre 14, 2010 dalla Gazzetta del Sud del 14/10/2010 Sub annega durante una battuta di pesca Il corpo del giovane recuperato dal nucleo sommozzatori della Guardia di Finanza Lino Fresca Una semplice battuta di pesca si è trasformata in tragedia per un operatore della testata regionale Rai, amante delle immersioni in apnea. Si tratta di Francesco Ciglio, 36 anni, di Rende (Cs). Il giovane è morto annegato, ieri pomeriggio, intorno alle 13,30, a circa 900 metri dalla diga foranea del porto di Vibo Marina. La tragedia si è consumata in pochi minuti sotto gli occhi esterefatti di D.A., amico dell'operatore che si trovava a bordo di un gommone di appoggio che solitamente i due giovani usavano nelle battute di pesca lungo il litorale tirrenico. D. A. e Francesco avevano raggiunto di buon mattino la baia di Briatico da dove, a bordo di un gommone, si erano imbarcati per l'escursione in mare. Dopo aver scandagliato diversi specchi d'acqua del litorale vibonese si sono ancorati nelle acque antistanti il porto di Vibo Marina, considerate da tutti i subacquei molto pescose. In quel tratto il mare è profondo circa 33 metri. Incoraggiato dalla bella giornata, l'operatore, armato di fucile subacqueo ha cominciato a immergersi. Alla quarta "calata" non è più riemerso. Dopo circa 6 minuti, l'amico non vedendolo venire su ha telefonato in preda alla disperazione al "1530" che ha trasmesso la chiamata alla sala operativa della Capitaneria di porto di Vibo Marina. Scattato l'allarme sul posto sono prontamente intervenute due motovedette della Guardia costiera, coordinate dalla sala operativa dal comandante, Luigi Piccioli, e i mezzi navali del Roan (Reparto aereo navale della Guardia di finanza), con a bordo il nucleo sommozzatori, coordinati dal maggiore Alessandro Santarelli il quale ha seguito, insieme al suo diretto superiore ten. col. Giovanni Legato, minuto dopo minuto le difficili ricerche del sub. Dopo tre ore di immersioni, i sommozzatori, guidati dal maresciallo capo, Antonio D'Amico, sono riusciti a localizzare il corpo senza vita del giovane a 33 metri di profondità. Il primo ad avvicinarsi è stato, Vito Baldi il quale, dopo aver sganciato il cinturone di piombo che cingeva i fianchi del sub, l'ha riportato in superficie. Il corpo esanime, una volta fuori dall'acqua, è stato adagiato su una delle motovedette della Capitaneria di porto e trasferito nel porto di Vibo Marina dove è stato affidato ai sanitari del 118. Questi dopo aver constato la morte per annegamento l'hanno trasportato all'obitorio dell'ospedale Jazzolino a disposizione dell'autorità giudiziaria. Non è la prima volta che nello stesso specchio di mare muoiono esperti sub. Il comandante della Capitaneria di porto ha affermato che per fermare questa strage di giovani amanti della pesca subacquea occorre usare le maniere forti. «Rafforzeremo i controlli – ha assicurato l'ufficiale – su tutto il litorale tirrenico. Per praticare questo tipo di attività sportiva occorre essere preparati fisicamente. Non si possono affrontare immersioni di 20 o 30 metri senza avere un'adeguata preparazione. D'ora in poi tolleranza zero. I giovani sono avvertiti. Se non sono in regola facciano altro. Il mare va affrontato con la dovuta cautela perchè è sempre insidioso». Interessante l'ultima parte dell'articolo..... - maniere forti.... - rafforzeremo i controlli.... - preparati fisicamente..... - adeguata preparazione..... - tolleranza zero..... - i giovani sono avvertiti... - se non sono in regola.... Mah!!!! non ci si capisce più una beneamata cippa!!! Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
wigheb Inviato Ottobre 14, 2010 Segnala Condividi Inviato Ottobre 14, 2010 E CHE CA..O BASTA!!!!!!!!!!!!!!!!! Però pure noi...33 metri! Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Tango Inviato Ottobre 14, 2010 Segnala Condividi Inviato Ottobre 14, 2010 Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Dentex Inviato Ottobre 14, 2010 Segnala Condividi Inviato Ottobre 14, 2010 Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
michelino Inviato Ottobre 14, 2010 Segnala Condividi Inviato Ottobre 14, 2010 http://www.calabriah24.it/notizie/vibo-mar...caccia-in-apnea Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Pepu Inviato Ottobre 14, 2010 Segnala Condividi Inviato Ottobre 14, 2010 Pace all'anima del provero sub scomparso. Magari la crociata di questo milite, del quale sicuramente si apprezzano le intenzioni, porterà ad un limite massimo di esercizio della pesca non agonistica, rivedendo gli attuali divieti di distanza dalla costa nei periodi di balneazione... O magari la vietano del tutto, in quei periodi! Certo che l'idea di essere multati per eccesso di profondità mi spaventa. Ciao. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Rijkaardt Inviato Ottobre 14, 2010 Segnala Condividi Inviato Ottobre 14, 2010 ma che cazzate mostruose! Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite patnel Inviato Ottobre 14, 2010 Segnala Condividi Inviato Ottobre 14, 2010 in grecia c'è una regola simile... ma nn so come la fanno applicare. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Alessio Gallinucci Inviato Ottobre 14, 2010 Segnala Condividi Inviato Ottobre 14, 2010 Che ci chiederanno, il certificato di sana e robusta costituzione?? Controlli? e che controllano? I razzi, l'anulare, i fumogeni? Sta di fatto che ormai si scende troppo e scende pure chi non è capace o che non ha le minime cognizioni. Tirano le apnee troppe persone Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Rijkaardt Inviato Ottobre 14, 2010 Segnala Condividi Inviato Ottobre 14, 2010 Che ci chiederanno, il certificato di sana e robusta costituzione?? Controlli? e che controllano? I razzi, l'anulare, i fumogeni? Sta di fatto che ormai si scende troppo e scende pure chi non è capace o che non ha le minime cognizioni. Tirano le apnee troppe persone Questo è il punto: cominciassero a chiedersi quali sono i motivi per cui si scende a certe profondità per tirare a due pesci, o il perchè del successo di corsi d'apnea che in un anno si vantano di fartici arrivare. massì: propongano urgentemente il profondimetro da scaricare in delegazione al rientro al porto. Poi a bocca aperta quando le carrette del mare arrivano nel lazio. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Federico Inviato Ottobre 14, 2010 Segnala Condividi Inviato Ottobre 14, 2010 Che ci chiederanno, il certificato di sana e robusta costituzione?? Controlli? e che controllano? I razzi, l'anulare, i fumogeni? Sta di fatto che ormai si scende troppo e scende pure chi non è capace o che non ha le minime cognizioni. Tirano le apnee troppe persone qualcosa si inventeranno sicuramente..... e non sarà la felicità di tutti quanti. siamo tutti concordi che si scende troppo e spesso con scarsa consapevolezza, .... l'idea del certificato però non è mica tanto male.... licenza con tanto di brevetto di apnea (vari livelli) e idoneità specifica alla pratica subacquea, scontenterebbe molti ma altrettanti sarebbero tutelati da incidenti dovuti a imperizia, scarsa attitudine alla pratica in oggetto o problemi di salute vari non compatibili con l'immersione. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
luigi arciuli Inviato Ottobre 14, 2010 Segnala Condividi Inviato Ottobre 14, 2010 ma la notizia dell'incidente era gia stata data in precedenza ,almeno 5 o 6 giorni fa ,oppure questo è un altro? Luigi Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
lampuga Inviato Ottobre 14, 2010 Segnala Condividi Inviato Ottobre 14, 2010 Che ci chiederanno, il certificato di sana e robusta costituzione?? Controlli? e che controllano? I razzi, l'anulare, i fumogeni? Sta di fatto che ormai si scende troppo e scende pure chi non è capace o che non ha le minime cognizioni. Tirano le apnee troppe persone qualcosa si inventeranno sicuramente..... e non sarà la felicità di tutti quanti. siamo tutti concordi che si scende troppo e spesso con scarsa consapevolezza, .... l'idea del certificato però non è mica tanto male.... licenza con tanto di brevetto di apnea (vari livelli) e idoneità specifica alla pratica subacquea, scontenterebbe molti ma altrettanti sarebbero tutelati da incidenti dovuti a imperizia, scarsa attitudine alla pratica in oggetto o problemi di salute vari non compatibili con l'immersione. Non credo che un pezzo di carta, oltre ad arricchire le tasche di qualcuno, risolverebbe la situazione. Ormai e' un anno che assistiamo inermi a questo "bollettino di guerra" settimanale .... e' vero come dice Dario Astapersa che il nostro e' uno sport estremo e dobbiamo esserne consapevoli, ma e' proprio questa mancanza di consapevolezza spesso la causa di tante disgrazie. Per tornare ai corsi/brevetti che suggeriva Federico: io ne ho seguiti un paio con le due principali didattiche e il comune denominatore di entrambe e' la ricerca della profondita' e della prestazione a tutti i costi, da raggiungere, a mio parere, con tempi assolutamente inconciliabili con quelli necessari a metabolizzare consapevolmente il significato della discesa in apnea sotto il pelo dell'acqua. Ciao Gennaro Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
simopeppe1975 Inviato Ottobre 14, 2010 Segnala Condividi Inviato Ottobre 14, 2010 x il povero sub x il comandante, mi sembra un proclamo per riempire le pagine del giornale, si sorvola sui problemi seri come regolamentare in modo adeguato la pesca in apnea (siamo nel 2010 non nel 1965 !!) e poi si vuol far sentire la propria voce quando succedono queste disgrazie Purtroppo gli incidenti possono succedere anche in 5mt d'acqua se il momento arriva non ci puoi fare nulla (io almeno la penso così), propongo di intervistare il comandante fra 1 mese vediamo se si ricorda della vicenda Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
stilet Inviato Ottobre 14, 2010 Segnala Condividi Inviato Ottobre 14, 2010 Povero ragazzo, condoglianze alla famiglia. Il comandante ha perso un occasione d'oro per tacere. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
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