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Siamo davvero tanto indietro ?


Ospite patnel

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E', sintetizzando e semplificando, il protocollo per cui gli atleti inseriti in quella lista sono tenuti a comunicare dettagliatamente ogni loro spostamento per essere sempre reperibili all'antidoping. E guarda che ti vengono a trovare sul serio. Qualche anno fa per esempio arrivarono i dottori ad un collegiale della nazionale di pinnato durante le vacanze di Natale a tre mesi dalle gare nazionali e sette da quelle internazionali!

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Poi se vuoi qualche esempio più concreto... in AIDA gli atleti sono sottoposti all'RTP?

 

Cosa è l'RTP?

Se me lo spieghi mi informo.

grazie.

 

 

http://www.comitatoparalimpico.it/files/RT...e_Frequenti.pdf

 

Trovato.

Ad essere onesti non mi sembra una grande differenza, considerato il tipo di sport. Non credo che AIDA/gli atleti aida abbiano i soldi per sostenere questo tipo di spesa.

Omar Leuci ad esempio è nel RTP?

Tomasi?

 

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E', sintetizzando e semplificando, il protocollo per cui gli atleti inseriti in quella lista sono tenuti a comunicare dettagliatamente ogni loro spostamento per essere sempre reperibili all'antidoping. E guarda che ti vengono a trovare sul serio. Qualche anno fa per esempio arrivarono i dottori ad un collegiale della nazionale di pinnato durante le vacanze di Natale a tre mesi dalle gare nazionali e sette da quelle internazionali!

 

Grazie, avevo trovato un po di info da solo e avevo gia risposto.

Comunque ho capito cosa intendi, nel pinnato comunque la cosa ha più senso secondo me, cosi come in altri sport "fisici, nell'apnea non credo, mia personale opinione, serva a molto.

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Poi se vuoi qualche esempio più concreto... in AIDA gli atleti sono sottoposti all'RTP?

 

Cosa è l'RTP?

Se me lo spieghi mi informo.

grazie.

 

 

http://www.comitatoparalimpico.it/files/RT...e_Frequenti.pdf

 

Trovato.

Ad essere onesti non mi sembra una grande differenza, considerato il tipo di sport. Non credo che AIDA/gli atleti aida abbiano i soldi per sostenere questo tipo di spesa.

Omar Leuci ad esempio è nel RTP?

Tomasi?

 

Eccome se lo sono! Cosiccome tutti quelli che fanno parte del Club Azzurro, pure i pescatori!

http://portale.fipsas.it/LinkClick.aspx?fi...;language=it-IT

 

Sostenere la spesa? Mica sono gli atleti a pagare, è la federazione che si prende carico dei controlli. Un test delle urine costa circa 300 euro, uno incrociato non saprei dirti ma sicuramente è molto peggio. Non è una cosa da poco, ma è anche questo a determinare la serietà di un'organizzazione. Ecco di cosa parla Bellodi quando si riferisce ai controlli antidoping!!! Allora io ti chiedo, visto che sono il mal informato, quanti controlli ci sono in AIDA, chi li paga, da chi vengono eseguti, da chi vengono comminate e quali sono le sanzioni per chi viene beccato positivo?

 

Controlli pagati dagli atleti?! Mi sembra una barzelletta. Dai, ammetterai che è una contraddizione in termini!

 

 

E', sintetizzando e semplificando, il protocollo per cui gli atleti inseriti in quella lista sono tenuti a comunicare dettagliatamente ogni loro spostamento per essere sempre reperibili all'antidoping. E guarda che ti vengono a trovare sul serio. Qualche anno fa per esempio arrivarono i dottori ad un collegiale della nazionale di pinnato durante le vacanze di Natale a tre mesi dalle gare nazionali e sette da quelle internazionali!

 

Grazie, avevo trovato un po di info da solo e avevo gia risposto.

Comunque ho capito cosa intendi, nel pinnato comunque la cosa ha più senso secondo me, cosi come in altri sport "fisici, nell'apnea non credo, mia personale opinione, serva a molto.

 

Questo non so dirtelo, non sono un dottore. Però in tutti gli Sport, con la maiuscola non casuale, avviene così e ci sarà pure un motivo.

 

 

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Buon giorno a tutti!

 

Non me ne vogliate, se dico che stiamo parlando di un problema di mancanza di visibilità della pesca in apnea e NON di un eccesso di visibilità del buon Genoni o di accuse a un atleta che aderisce ad un'altra organizzazione più o meno eticamente a posto.

 

Io ormai ho rinunciato a seguire l'apnea che, mi spiace per chi ne è appassionato, è ormai diventata un baraccone senza molto senso.

 

Parere personale, sarebbe il caso di metterci pure la sordina, a certe prestazioni mostruose, visto che più passa il tempo, più aumentano le didattiche e la ricerca a parole di una maggiore sicurezza, e più aumentano i morti in apnea in maniera esponenziale.

 

Ci sarebbe forse da rivedere qualcosa.

 

Ma è un discorso personale, che non vuole cercare consensi, anzi...infatti lo chiudo qui! ;)

 

Il vero problema , per noi pescatori, è che una buona prestazione al mondiale fatto dietro casa non abbia smosso nemmeno un cronista di terzo livello...un giornalino di provincia, almeno per dare la scarna notizia in un trafiletto miserabile.

Se non fosse stato per l'encomiabile lavoro di AM, in molti non avrebbero potuto raccogliere notizie se non dopo 3 mesi....

 

Inutile, per me, intervistare un Presidente di federazione o un responsabile del settore Pesca in apnea, che si dicono assolutamente soddisfatti dal mondiale...ma che non si sono attivati con un Ufficio Stampa per spargere almeno la voce dell'evento, non dico al TG1, ma almeno su un quotidiano sportivo nazionale!! :angry: .

 

Il solito , vecchio problema della politica del Low profile, che non ha mai portato a niente.

Mimetizzarzi, scomparire dai media è stata una precisa scelta pensata e ponderata a lungo, quasi un modo per passare inosservati, come solo i ladri fanno.

 

E che risultati ne abbiamo avuto?

 

Il NULLA ASSOLUTO.

 

Se prima eravamo malvisti , oggi lo siamo di più.

 

Se prima i media ci additavano come distruttori del mare, adesso di più.

 

Se prima ervamo accusati per le gare, adesso di più.

 

Abbiamo tolto la cernia su pressione di grandi intelligentoni che "avevano capito tutto su dove andasse a parare l'agonismo" e abbiamo visto i risultati: gare oscene giocate sul filo della salpa in peso, una mortificazione a livelli assoluti del livello tecnico degli atleti, una caduta verticale e sonora della competitività della nostra nazionale, ormai declassata a ruolo di outsider fissa.

 

In compenso, alzi la mano chi ha visto miglioramenti della nostra immagine filtrata sui media!

 

ZERO!

 

Eravamo i cattivi uomini neri...siamo i cattivissimi uomini neri.

 

Magari lassù, qualcuno dovrebbe chiedersi se non sia il caso di recitare il mea culpa.

Se non sia il caso di fare due passi indietro anzichè sempre uno in avanti, verso il baratro.

 

Ci vorrebbe una grossa dose di umiltà e di senso di responsabilità.

 

Cose del tutto fuori da ogni logica italiana.

 

Continuare per questa strada ci porterà a deragliare definitivamente.

Vediamo quando ci si accorgerà di certi errori...

 

Condivido in pieno!!! :clapping::clapping::clapping:

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Buon giorno a tutti!

 

Non me ne vogliate, se dico che stiamo parlando di un problema di mancanza di visibilità della pesca in apnea e NON di un eccesso di visibilità del buon Genoni o di accuse a un atleta che aderisce ad un'altra organizzazione più o meno eticamente a posto.

 

Io ormai ho rinunciato a seguire l'apnea che, mi spiace per chi ne è appassionato, è ormai diventata un baraccone senza molto senso.

 

Parere personale, sarebbe il caso di metterci pure la sordina, a certe prestazioni mostruose, visto che più passa il tempo, più aumentano le didattiche e la ricerca a parole di una maggiore sicurezza, e più aumentano i morti in apnea in maniera esponenziale.

 

Ci sarebbe forse da rivedere qualcosa.

 

Ma è un discorso personale, che non vuole cercare consensi, anzi...infatti lo chiudo qui! ;)

 

Il vero problema , per noi pescatori, è che una buona prestazione al mondiale fatto dietro casa non abbia smosso nemmeno un cronista di terzo livello...un giornalino di provincia, almeno per dare la scarna notizia in un trafiletto miserabile.

Se non fosse stato per l'encomiabile lavoro di AM, in molti non avrebbero potuto raccogliere notizie se non dopo 3 mesi....

 

Inutile, per me, intervistare un Presidente di federazione o un responsabile del settore Pesca in apnea, che si dicono assolutamente soddisfatti dal mondiale...ma che non si sono attivati con un Ufficio Stampa per spargere almeno la voce dell'evento, non dico al TG1, ma almeno su un quotidiano sportivo nazionale!! :angry: .

 

Il solito , vecchio problema della politica del Low profile, che non ha mai portato a niente.

Mimetizzarzi, scomparire dai media è stata una precisa scelta pensata e ponderata a lungo, quasi un modo per passare inosservati, come solo i ladri fanno.

 

E che risultati ne abbiamo avuto?

 

Il NULLA ASSOLUTO.

 

Se prima eravamo malvisti , oggi lo siamo di più.

 

Se prima i media ci additavano come distruttori del mare, adesso di più.

 

Se prima ervamo accusati per le gare, adesso di più.

 

Abbiamo tolto la cernia su pressione di grandi intelligentoni che "avevano capito tutto su dove andasse a parare l'agonismo" e abbiamo visto i risultati: gare oscene giocate sul filo della salpa in peso, una mortificazione a livelli assoluti del livello tecnico degli atleti, una caduta verticale e sonora della competitività della nostra nazionale, ormai declassata a ruolo di outsider fissa.

 

In compenso, alzi la mano chi ha visto miglioramenti della nostra immagine filtrata sui media!

 

ZERO!

 

Eravamo i cattivi uomini neri...siamo i cattivissimi uomini neri.

 

Magari lassù, qualcuno dovrebbe chiedersi se non sia il caso di recitare il mea culpa.

Se non sia il caso di fare due passi indietro anzichè sempre uno in avanti, verso il baratro.

 

Ci vorrebbe una grossa dose di umiltà e di senso di responsabilità.

 

Cose del tutto fuori da ogni logica italiana.

 

Continuare per questa strada ci porterà a deragliare definitivamente.

Vediamo quando ci si accorgerà di certi errori...

 

La "malattia" a cui ti riferisci per la Pesca in Apnea è la stessa dell'Apnea o del Nuoto Pinnato ma è anche la stessa della Pesca al Colpo o del Big-Game.

Non è un problema di regole di gara o di cernia in più o meno, fosse solo questo sarebbe tutto superabile con facilità in tempi brevi.

 

Il problema posto da Maurizio Bellodi è complesso e riguarda tutti in equal misura, inclusi perfino Genoni o Mullins (che sono l'immagine riflessa del problema ma non il problema).

Quando il giornalista della Gazzetta risponde a Bellodi che "qualche Federazione è rimasta un passo indietro rispetto alla moderna informazione" pone alla Federazione un quesito molto serio, a cui la Federazione può rispondere solo con una seria riforma interna (e vale anche per Cmas, diretta espressione delle Federazioni Nazionali).

 

Il quesito è se in un contesto di informazione moderna, davvero i nostri sport sono giornalisticamente presentati al pubblico in modo adeguato.

 

La risposta della Gazzetta a Bellodi è NO, non è un NO al quesito di Bellodi ma è un NO al modo di presentarsi ai media da parte di Fipsas (e Cmas).

 

Quando caro Gianni scrivi di 3 mesi di ritardo nell'informazione sulla Pesca in Apnea se non fosse per AM (e anche altri se ci fossero veramente) hai centrato il problema informazione.

L'informazione moderna richiede prima dell'evento sportivo un forte marketing di presentazione dell'evento stesso, richiede poi informazione in tempo reale e spettacolarizzazione dell'evento sportivo.

L'interesse del pubblico viene dopo, se un evento lo proponi riscuote interesse, se non lo proponi affatto può essere il più bel evento del mondo ma non riscuoterà mai nessun successo.

Tutto qui.

 

Ma abbiamo gli strumenti per fare fare ciò?

SI!, li avremmo (in fin dei conti sono sufficenti un utlizzo oculato di poche risorse economiche ed umane).

Ma quello che ci manca è la cultura e la mentalità per gestirli.

Fipsas/Cmas e i suoi bellissimi sport sono gestiti e culturalmente legati a mentalità da sport dopolavoristico, mentre l'informazione moderna richiede mentalità impreditoriali, professionistiche.

E per mentalità imprenditoriali non mi riferisco all'imprenditoria della aziende (da cui lo sport deve restare ben separato), ma capacità di vendere lo sport come spettacolo per il pubblico.

 

Ci vuole professionalità, non volontari dopolavoristici (come me o tutti noi).

 

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Buon giorno a tutti!

 

Non me ne vogliate, se dico che stiamo parlando di un problema di mancanza di visibilità della pesca in apnea e NON di un eccesso di visibilità del buon Genoni o di accuse a un atleta che aderisce ad un'altra organizzazione più o meno eticamente a posto.

 

Io ormai ho rinunciato a seguire l'apnea che, mi spiace per chi ne è appassionato, è ormai diventata un baraccone senza molto senso.

 

Parere personale, sarebbe il caso di metterci pure la sordina, a certe prestazioni mostruose, visto che più passa il tempo, più aumentano le didattiche e la ricerca a parole di una maggiore sicurezza, e più aumentano i morti in apnea in maniera esponenziale.

 

Ci sarebbe forse da rivedere qualcosa.

 

Ma è un discorso personale, che non vuole cercare consensi, anzi...infatti lo chiudo qui! ;)

 

Il vero problema , per noi pescatori, è che una buona prestazione al mondiale fatto dietro casa non abbia smosso nemmeno un cronista di terzo livello...un giornalino di provincia, almeno per dare la scarna notizia in un trafiletto miserabile.

Se non fosse stato per l'encomiabile lavoro di AM, in molti non avrebbero potuto raccogliere notizie se non dopo 3 mesi....

 

Inutile, per me, intervistare un Presidente di federazione o un responsabile del settore Pesca in apnea, che si dicono assolutamente soddisfatti dal mondiale...ma che non si sono attivati con un Ufficio Stampa per spargere almeno la voce dell'evento, non dico al TG1, ma almeno su un quotidiano sportivo nazionale!! :angry: .

 

Il solito , vecchio problema della politica del Low profile, che non ha mai portato a niente.

Mimetizzarzi, scomparire dai media è stata una precisa scelta pensata e ponderata a lungo, quasi un modo per passare inosservati, come solo i ladri fanno.

 

E che risultati ne abbiamo avuto?

 

Il NULLA ASSOLUTO.

 

Se prima eravamo malvisti , oggi lo siamo di più.

 

Se prima i media ci additavano come distruttori del mare, adesso di più.

 

Se prima ervamo accusati per le gare, adesso di più.

 

Abbiamo tolto la cernia su pressione di grandi intelligentoni che "avevano capito tutto su dove andasse a parare l'agonismo" e abbiamo visto i risultati: gare oscene giocate sul filo della salpa in peso, una mortificazione a livelli assoluti del livello tecnico degli atleti, una caduta verticale e sonora della competitività della nostra nazionale, ormai declassata a ruolo di outsider fissa.

 

In compenso, alzi la mano chi ha visto miglioramenti della nostra immagine filtrata sui media!

 

ZERO!

 

Eravamo i cattivi uomini neri...siamo i cattivissimi uomini neri.

 

Magari lassù, qualcuno dovrebbe chiedersi se non sia il caso di recitare il mea culpa.

Se non sia il caso di fare due passi indietro anzichè sempre uno in avanti, verso il baratro.

 

Ci vorrebbe una grossa dose di umiltà e di senso di responsabilità.

 

Cose del tutto fuori da ogni logica italiana.

 

Continuare per questa strada ci porterà a deragliare definitivamente.

Vediamo quando ci si accorgerà di certi errori...

 

 

Quasi del tutto d'accordo tranne sui morti dell'apnea.....

e quelli della Pesca in Apnea cosa sono?

 

 

il problema è PROPRIO QUI:

 

[/color]-Fare a turno di colpe tra noi pescasub e noi Apneisti

 

-Non avere uno straccio di visibilità...che non fa altro che farci cascare ca..a in faccia

(DALLA NON INFORMAZIONE CORRETTA NASCE L'ERRORE E L'ESSERE MALVISTI DA CHI NON CI CONOSCE)

 

-L'avvento e la maggior visibilità per attività corollario dell'apnea

Ghiacci,scooter, coi delfini, in acqua salata.in acqua salmastra,nel porto,in corrente ecc ecc

vedi lo spazio maggiore avuto da PSEUDO CAMPIONI DI QUESTO SPORT .

 

-La mancanza di spazio nei quotidiani e riviste

 

-La mancanza di informazione fatta coi giovani scuole,circoli, ecc ecc

ultimamente una rivista ha dato spazio ad articoli su una pinna e meno

all'attività svolta in una scuola laziale... vergogna!!

 

CHI SEMINA FULMINI RACCOGLIE SAETTE NO?

 

 

PS-mi fa ridere chi vedendo i filmati di pesca(anche qui)

dice poverino ma come fai vedere quando lo spari?

Perchè nn si usa lo stesso parametro di valutazione

quando i poverini soffocano nelle reti?

 

Intanto noi fuggiamo non ci facciam vedere di nascosto e sotto sotto

ci.............

 

Sui morti della pesca in apnea mi sembra che si sia discusso tantissimo, ma credo purtroppo che le due cose siano connesse, al di là delle intenzioni di chi promuove certe didattiche specifiche.

 

Ormai si vedono decine e decine di ragazzi che frequentano corsi di apnea con lo scopo di migliorare le performance , in modo da poter pescare mediamente più fondi e con tempi di apnea maggiori.

 

Si innesca il meccanismo che la pesca è un'attività qualificante solo se la esercitiamo a certe quote.

 

L'errore di fondo è credere che un ragazzo adotti la filosofia di certe "correnti di pensiero" per fare apnea pura; non credo di andare molto lontano dalla verità se dico che il 90% dei partecipanti ad un corso di apnea sono pescatori attirati dalla possibilità di aumentare quote di esercizio e tempi di permanenza sul fondo.

 

Tutto perfettamente lecito, se solo non ci fosse il problemino che certe didattiche non considerano che un sub pescatore non ha le stesse condizioni operative di un apneista puro.

Un pesce da catturare oltre certe quote è un invito all'incidente assolutamente probabile, un pericolo che diviene esponenziale se a buttarsi in acqua sono dei ragazzi fisicamente molto prestanti ma che hanno una risibile esperienza venatoria e una superficiale conoscenza di certi pericoli che, lo dico come parere personale( e quindi senza pretendere di avere ragione), certe didattiche mi pare tendano a minimizzare.

 

In ogni caso, le morti in apnea sono diventate un fardello credo ormai insopportabile.

Non è possibile che ogni anno i morti siano in aumento esponenziale.

Evidentemente c'è qualcosa di sbagliato che va individuato ed analizzato a fondo.

 

Scusate se sono andato un pò fuori argomento...

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Buon giorno a tutti!

 

Non me ne vogliate, se dico che stiamo parlando di un problema di mancanza di visibilità della pesca in apnea e NON di un eccesso di visibilità del buon Genoni o di accuse a un atleta che aderisce ad un'altra organizzazione più o meno eticamente a posto.

 

Io ormai ho rinunciato a seguire l'apnea che, mi spiace per chi ne è appassionato, è ormai diventata un baraccone senza molto senso.

 

Parere personale, sarebbe il caso di metterci pure la sordina, a certe prestazioni mostruose, visto che più passa il tempo, più aumentano le didattiche e la ricerca a parole di una maggiore sicurezza, e più aumentano i morti in apnea in maniera esponenziale.

 

Ci sarebbe forse da rivedere qualcosa.

 

Ma è un discorso personale, che non vuole cercare consensi, anzi...infatti lo chiudo qui! ;)

 

Il vero problema , per noi pescatori, è che una buona prestazione al mondiale fatto dietro casa non abbia smosso nemmeno un cronista di terzo livello...un giornalino di provincia, almeno per dare la scarna notizia in un trafiletto miserabile.

Se non fosse stato per l'encomiabile lavoro di AM, in molti non avrebbero potuto raccogliere notizie se non dopo 3 mesi....

 

Inutile, per me, intervistare un Presidente di federazione o un responsabile del settore Pesca in apnea, che si dicono assolutamente soddisfatti dal mondiale...ma che non si sono attivati con un Ufficio Stampa per spargere almeno la voce dell'evento, non dico al TG1, ma almeno su un quotidiano sportivo nazionale!! :angry: .

 

Il solito , vecchio problema della politica del Low profile, che non ha mai portato a niente.

Mimetizzarzi, scomparire dai media è stata una precisa scelta pensata e ponderata a lungo, quasi un modo per passare inosservati, come solo i ladri fanno.

 

E che risultati ne abbiamo avuto?

 

Il NULLA ASSOLUTO.

 

Se prima eravamo malvisti , oggi lo siamo di più.

 

Se prima i media ci additavano come distruttori del mare, adesso di più.

 

Se prima ervamo accusati per le gare, adesso di più.

 

Abbiamo tolto la cernia su pressione di grandi intelligentoni che "avevano capito tutto su dove andasse a parare l'agonismo" e abbiamo visto i risultati: gare oscene giocate sul filo della salpa in peso, una mortificazione a livelli assoluti del livello tecnico degli atleti, una caduta verticale e sonora della competitività della nostra nazionale, ormai declassata a ruolo di outsider fissa.

 

In compenso, alzi la mano chi ha visto miglioramenti della nostra immagine filtrata sui media!

 

ZERO!

 

Eravamo i cattivi uomini neri...siamo i cattivissimi uomini neri.

 

Magari lassù, qualcuno dovrebbe chiedersi se non sia il caso di recitare il mea culpa.

Se non sia il caso di fare due passi indietro anzichè sempre uno in avanti, verso il baratro.

 

Ci vorrebbe una grossa dose di umiltà e di senso di responsabilità.

 

Cose del tutto fuori da ogni logica italiana.

 

Continuare per questa strada ci porterà a deragliare definitivamente.

Vediamo quando ci si accorgerà di certi errori...

 

La "malattia" a cui ti riferisci per la Pesca in Apnea è la stessa dell'Apnea o del Nuoto Pinnato ma è anche la stessa della Pesca al Colpo o del Big-Game.

Non è un problema di regole di gara o di cernia in più o meno, fosse solo questo sarebbe tutto superabile con facilità in tempi brevi.

 

Il problema posto da Maurizio Bellodi è complesso e riguarda tutti in equal misura, inclusi perfino Genoni o Mullins (che sono l'immagine riflessa del problema ma non il problema).

Quando il giornalista della Gazzetta risponde a Bellodi che "qualche Federazione è rimasta un passo indietro rispetto alla moderna informazione" pone alla Federazione un quesito molto serio, a cui la Federazione può rispondere solo con una seria riforma interna (e vale anche per Cmas, diretta espressione delle Federazioni Nazionali).

 

Il quesito è se in un contesto di informazione moderna, davvero i nostri sport sono giornalisticamente presentati al pubblico in modo adeguato.

 

La risposta della Gazzetta a Bellodi è NO, non è un NO al quesito di Bellodi ma è un NO al modo di presentarsi ai media da parte di Fipsas (e Cmas).

 

Quando caro Gianni scrivi di 3 mesi di ritardo nell'informazione sulla Pesca in Apnea se non fosse per AM (e anche altri se ci fossero veramente) hai centrato il problema informazione.

L'informazione moderna richiede prima dell'evento sportivo un forte marketing di presentazione dell'evento stesso, richiede poi informazione in tempo reale e spettacolarizzazione dell'evento sportivo.

L'interesse del pubblico viene dopo, se un evento lo proponi riscuote interesse, se non lo proponi affatto può essere il più bel evento del mondo ma non riscuoterà mai nessun successo.

Tutto qui.

 

Ma abbiamo gli strumenti per fare fare ciò?

SI!, li avremmo (in fin dei conti sono sufficenti un utlizzo oculato di poche risorse economiche ed umane).

Ma quello che ci manca è la cultura e la mentalità per gestirli.

Fipsas/Cmas e i suoi bellissimi sport sono gestiti e culturalmente legati a mentalità da sport dopolavoristico, mentre l'informazione moderna richiede mentalità impreditoriali, professionistiche.

E per mentalità imprenditoriali non mi riferisco all'imprenditoria della aziende (da cui lo sport deve restare ben separato), ma capacità di vendere lo sport come spettacolo per il pubblico.

 

Ci vuole professionalità, non volontari dopolavoristici (come me o tutti noi).

 

ASSOLUTAMENTE d'accordo con te.

 

Impossibile pensare che la federazione non abbia risorse umane ed economiche almeno per promuovere un evento come un Mondiale o un campionato assoluto.

 

Si tratta appunto di fare in modo che sui media più noti un'attività possa avere un piccolo spazio informativo, mica si pretende chissà chè.

 

Abbiamo a disposizione piattaforme satellitari, canali tematici...possibile che nemmeno lì si sia riusciti a far passare due notizie?

 

Insomma, qui si dovrebbe davvero avere il coraggio di scaricare certe zavorre in mare aperto e invertire rotta.

 

Ma sono le solite chiacchiere, lo so...poi non cambia niente, come al solito.

 

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Poi se vuoi qualche esempio più concreto... in AIDA gli atleti sono sottoposti all'RTP?

 

Cosa è l'RTP?

Se me lo spieghi mi informo.

grazie.

 

 

http://www.comitatoparalimpico.it/files/RT...e_Frequenti.pdf

 

Trovato.

Ad essere onesti non mi sembra una grande differenza, considerato il tipo di sport. Non credo che AIDA/gli atleti aida abbiano i soldi per sostenere questo tipo di spesa.

Omar Leuci ad esempio è nel RTP?

Tomasi?

 

Eccome se lo sono! Cosiccome tutti quelli che fanno parte del Club Azzurro, pure i pescatori!

http://portale.fipsas.it/LinkClick.aspx?fi...;language=it-IT

 

Sostenere la spesa? Mica sono gli atleti a pagare, è la federazione che si prende carico dei controlli. Un test delle urine costa circa 300 euro, uno incrociato non saprei dirti ma sicuramente è molto peggio. Non è una cosa da poco, ma è anche questo a determinare la serietà di un'organizzazione. Ecco di cosa parla Bellodi quando si riferisce ai controlli antidoping!!! Allora io ti chiedo, visto che sono il mal informato, quanti controlli ci sono in AIDA, chi li paga, da chi vengono eseguti, da chi vengono comminate e quali sono le sanzioni per chi viene beccato positivo?

 

Controlli pagati dagli atleti?! Mi sembra una barzelletta. Dai, ammetterai che è una contraddizione in termini!

 

 

E', sintetizzando e semplificando, il protocollo per cui gli atleti inseriti in quella lista sono tenuti a comunicare dettagliatamente ogni loro spostamento per essere sempre reperibili all'antidoping. E guarda che ti vengono a trovare sul serio. Qualche anno fa per esempio arrivarono i dottori ad un collegiale della nazionale di pinnato durante le vacanze di Natale a tre mesi dalle gare nazionali e sette da quelle internazionali!

 

Grazie, avevo trovato un po di info da solo e avevo gia risposto.

Comunque ho capito cosa intendi, nel pinnato comunque la cosa ha più senso secondo me, cosi come in altri sport "fisici, nell'apnea non credo, mia personale opinione, serva a molto.

 

Questo non so dirtelo, non sono un dottore. Però in tutti gli Sport, con la maiuscola non casuale, avviene così e ci sarà pure un motivo.

 

 

Purtroppo in AIDA le spese per i giudici vengono pagate dagli atleti stessi, questo capita perchè AIDA chiaramente non ha appoggio "federale" come CMAS. Più che una barzelletta è un compromesso per chi ha deciso di non voler partecipare a competizioni cmas. Il controllo antidoping esiste dopo la prestazione e in tutta onestà mi sembra abbastanza considerata la specialità (non è ciclismo o corsa o boxe per internderci).

Credo che esistano altre realtà oltre a CMAS e questo isa un bene, secondo me. Se non ci fosse alcun controllo antidoping darei anche ragione al ct ma ci sono eccome. Cosi per curiosità sai se omar o altri dell'apnea hanno avuto controlli a sorpresa?

 

Ciao

 

 

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Sui morti della pesca in apnea mi sembra che si sia discusso tantissimo, ma credo purtroppo che le due cose siano connesse, al di là delle intenzioni di chi promuove certe didattiche specifiche.

 

Ormai si vedono decine e decine di ragazzi che frequentano corsi di apnea con lo scopo di migliorare le performance , in modo da poter pescare mediamente più fondi e con tempi di apnea maggiori.

 

Si innesca il meccanismo che la pesca è un'attività qualificante solo se la esercitiamo a certe quote.

 

L'errore di fondo è credere che un ragazzo adotti la filosofia di certe "correnti di pensiero" per fare apnea pura; non credo di andare molto lontano dalla verità se dico che il 90% dei partecipanti ad un corso di apnea sono pescatori attirati dalla possibilità di aumentare quote di esercizio e tempi di permanenza sul fondo.

 

Questo secondo me è un mito da sfatare. Nel mio corso, ci saranno stati forse un 50% di "pescatori" e sopratutto non ho mai sentito un istruttore (e i miei di pesca ne sanno Qualcosa) dire o fomentare messaggi legati a quote e pesce, anzi...

 

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In ogni caso, le morti in apnea sono diventate un fardello credo ormai insopportabile.

Non è possibile che ogni anno i morti siano in aumento esponenziale.

Evidentemente c'è qualcosa di sbagliato che va individuato ed analizzato a fondo.

 

Scusate se sono andato un pò fuori argomento...

 

Anche questo mi lascia un po basito.

Quanti morti nelle gare di apnea? 0.

Quanti morti durante la pesca?

 

 

Forse sarebbe il caso di ragionare meglio su questi dati invece di puntare il dito a didattiche o chissa che...

 

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Non so dirti se, quando e come, apneisti della nazionale italiana abbiano subito controlli a sorpresa, ma questo è irrilevante. Rileva il fatto che potrebbero subirli, e rilevano tutte quelle miriadi di regole che devono seguire.

Che poi neppure questo è una garanzia di correttezza da parte di tutti (basti vedere esempi in altri sport) ma queste sono le regole dello sport di alto livello e non si discute.

 

E dire che AIDA non ha appoggio federale è un non senso, perchè come associazione si pone proprio in antitesi rispetto alla CMAS. Troppo facile volere i vantaggi di un riconoscimento senza prendersene pure gli svantaggi! Un controllo solo per avvalorare un record secondo me è fine a sé stesso, e quindi vale relativamente, ma se per di più legato alla possibilità economica dell'atleta e non dell'organizzazione per cui gareggia denota a mio avviso una mancanza di cultura sportiva che come già sottilineato non è affatto nel Mullins della situazione (anzi, ho grande stima per tutti quei campioni) ma proprio intrinseca nell'associazione.

 

Come hai visto, ci sono differenze sostanziali ed è quindi con una certa cognizione che anche Bellodi ha parlato.

Qui comunque si stanno seguendo due discussioni che poco hanno a che vedere l'una con l'altra, quindi io direi di chiudere il discorso su AIDA che non è quello per cui è stato aperto questo 3d e tra l'altro non saremmo neppure nella sezione adatta.

 

 

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Come hai visto, ci sono differenze sostanziali ed è quindi con una certa cognizione che anche Bellodi ha parlato.

Qui comunque si stanno seguendo due discussioni che poco hanno a che vedere l'una con l'altra, quindi io direi di chiudere il discorso su AIDA che non è quello per cui è stato aperto questo 3d e tra l'altro non saremmo neppure nella sezione adatta.

 

Certo figurati, era solo per capire di più.

Io i complimenti a Mullins li faccio lo stesso :P

 

Ciao

 

 

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Poi se vuoi qualche esempio più concreto... in AIDA gli atleti sono sottoposti all'RTP?

 

Cosa è l'RTP?

Se me lo spieghi mi informo.

grazie.

 

 

http://www.comitatoparalimpico.it/files/RT...e_Frequenti.pdf

 

Trovato.

Ad essere onesti non mi sembra una grande differenza, considerato il tipo di sport. Non credo che AIDA/gli atleti aida abbiano i soldi per sostenere questo tipo di spesa.

Omar Leuci ad esempio è nel RTP?

Tomasi?

 

Eccome se lo sono! Cosiccome tutti quelli che fanno parte del Club Azzurro, pure i pescatori!

http://portale.fipsas.it/LinkClick.aspx?fi...;language=it-IT

 

Sostenere la spesa? Mica sono gli atleti a pagare, è la federazione che si prende carico dei controlli. Un test delle urine costa circa 300 euro, uno incrociato non saprei dirti ma sicuramente è molto peggio. Non è una cosa da poco, ma è anche questo a determinare la serietà di un'organizzazione. Ecco di cosa parla Bellodi quando si riferisce ai controlli antidoping!!! Allora io ti chiedo, visto che sono il mal informato, quanti controlli ci sono in AIDA, chi li paga, da chi vengono eseguti, da chi vengono comminate e quali sono le sanzioni per chi viene beccato positivo?

 

Controlli pagati dagli atleti?! Mi sembra una barzelletta. Dai, ammetterai che è una contraddizione in termini!

 

 

E', sintetizzando e semplificando, il protocollo per cui gli atleti inseriti in quella lista sono tenuti a comunicare dettagliatamente ogni loro spostamento per essere sempre reperibili all'antidoping. E guarda che ti vengono a trovare sul serio. Qualche anno fa per esempio arrivarono i dottori ad un collegiale della nazionale di pinnato durante le vacanze di Natale a tre mesi dalle gare nazionali e sette da quelle internazionali!

 

Grazie, avevo trovato un po di info da solo e avevo gia risposto.

Comunque ho capito cosa intendi, nel pinnato comunque la cosa ha più senso secondo me, cosi come in altri sport "fisici, nell'apnea non credo, mia personale opinione, serva a molto.

 

Questo non so dirtelo, non sono un dottore. Però in tutti gli Sport, con la maiuscola non casuale, avviene così e ci sarà pure un motivo.

 

 

Purtroppo in AIDA le spese per i giudici vengono pagate dagli atleti stessi, questo capita perchè AIDA chiaramente non ha appoggio "federale" come CMAS. Più che una barzelletta è un compromesso per chi ha deciso di non voler partecipare a competizioni cmas. Il controllo antidoping esiste dopo la prestazione e in tutta onestà mi sembra abbastanza considerata la specialità (non è ciclismo o corsa o boxe per internderci).

Credo che esistano altre realtà oltre a CMAS e questo isa un bene, secondo me. Se non ci fosse alcun controllo antidoping darei anche ragione al ct ma ci sono eccome. Cosi per curiosità sai se omar o altri dell'apnea hanno avuto controlli a sorpresa?

 

Ciao

E' come se io pagassi la guardia di finanza che mi viene a fare un controllo in azienda,probabilmente un occhio lo chiude..

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Ospite patnel
Buon giorno a tutti!

 

Non me ne vogliate, se dico che stiamo parlando di un problema di mancanza di visibilità della pesca in apnea e NON di un eccesso di visibilità del buon Genoni o di accuse a un atleta che aderisce ad un'altra organizzazione più o meno eticamente a posto.

 

Io ormai ho rinunciato a seguire l'apnea che, mi spiace per chi ne è appassionato, è ormai diventata un baraccone senza molto senso.

 

Parere personale, sarebbe il caso di metterci pure la sordina, a certe prestazioni mostruose, visto che più passa il tempo, più aumentano le didattiche e la ricerca a parole di una maggiore sicurezza, e più aumentano i morti in apnea in maniera esponenziale.

 

Ci sarebbe forse da rivedere qualcosa.

 

Ma è un discorso personale, che non vuole cercare consensi, anzi...infatti lo chiudo qui! ;)

 

Il vero problema , per noi pescatori, è che una buona prestazione al mondiale fatto dietro casa non abbia smosso nemmeno un cronista di terzo livello...un giornalino di provincia, almeno per dare la scarna notizia in un trafiletto miserabile.

Se non fosse stato per l'encomiabile lavoro di AM, in molti non avrebbero potuto raccogliere notizie se non dopo 3 mesi....

 

Inutile, per me, intervistare un Presidente di federazione o un responsabile del settore Pesca in apnea, che si dicono assolutamente soddisfatti dal mondiale...ma che non si sono attivati con un Ufficio Stampa per spargere almeno la voce dell'evento, non dico al TG1, ma almeno su un quotidiano sportivo nazionale!! :angry: .

 

Il solito , vecchio problema della politica del Low profile, che non ha mai portato a niente.

Mimetizzarzi, scomparire dai media è stata una precisa scelta pensata e ponderata a lungo, quasi un modo per passare inosservati, come solo i ladri fanno.

 

E che risultati ne abbiamo avuto?

 

Il NULLA ASSOLUTO.

 

Se prima eravamo malvisti , oggi lo siamo di più.

 

Se prima i media ci additavano come distruttori del mare, adesso di più.

 

Se prima ervamo accusati per le gare, adesso di più.

 

Abbiamo tolto la cernia su pressione di grandi intelligentoni che "avevano capito tutto su dove andasse a parare l'agonismo" e abbiamo visto i risultati: gare oscene giocate sul filo della salpa in peso, una mortificazione a livelli assoluti del livello tecnico degli atleti, una caduta verticale e sonora della competitività della nostra nazionale, ormai declassata a ruolo di outsider fissa.

 

In compenso, alzi la mano chi ha visto miglioramenti della nostra immagine filtrata sui media!

 

ZERO!

 

Eravamo i cattivi uomini neri...siamo i cattivissimi uomini neri.

 

Magari lassù, qualcuno dovrebbe chiedersi se non sia il caso di recitare il mea culpa.

Se non sia il caso di fare due passi indietro anzichè sempre uno in avanti, verso il baratro.

 

Ci vorrebbe una grossa dose di umiltà e di senso di responsabilità.

 

Cose del tutto fuori da ogni logica italiana.

 

Continuare per questa strada ci porterà a deragliare definitivamente.

Vediamo quando ci si accorgerà di certi errori...

 

 

Quasi del tutto d'accordo tranne sui morti dell'apnea.....

e quelli della Pesca in Apnea cosa sono?

 

 

il problema è PROPRIO QUI:

 

[/color]-Fare a turno di colpe tra noi pescasub e noi Apneisti

 

-Non avere uno straccio di visibilità...che non fa altro che farci cascare ca..a in faccia

(DALLA NON INFORMAZIONE CORRETTA NASCE L'ERRORE E L'ESSERE MALVISTI DA CHI NON CI CONOSCE)

 

-L'avvento e la maggior visibilità per attività corollario dell'apnea

Ghiacci,scooter, coi delfini, in acqua salata.in acqua salmastra,nel porto,in corrente ecc ecc

vedi lo spazio maggiore avuto da PSEUDO CAMPIONI DI QUESTO SPORT .

 

-La mancanza di spazio nei quotidiani e riviste

 

-La mancanza di informazione fatta coi giovani scuole,circoli, ecc ecc

ultimamente una rivista ha dato spazio ad articoli su una pinna e meno

all'attività svolta in una scuola laziale... vergogna!!

 

CHI SEMINA FULMINI RACCOGLIE SAETTE NO?

 

 

PS-mi fa ridere chi vedendo i filmati di pesca(anche qui)

dice poverino ma come fai vedere quando lo spari?

Perchè nn si usa lo stesso parametro di valutazione

quando i poverini soffocano nelle reti?

 

Intanto noi fuggiamo non ci facciam vedere di nascosto e sotto sotto

ci.............

 

Sui morti della pesca in apnea mi sembra che si sia discusso tantissimo, ma credo purtroppo che le due cose siano connesse, al di là delle intenzioni di chi promuove certe didattiche specifiche.

 

Ormai si vedono decine e decine di ragazzi che frequentano corsi di apnea con lo scopo di migliorare le performance , in modo da poter pescare mediamente più fondi e con tempi di apnea maggiori.

 

Si innesca il meccanismo che la pesca è un'attività qualificante solo se la esercitiamo a certe quote.

 

L'errore di fondo è credere che un ragazzo adotti la filosofia di certe "correnti di pensiero" per fare apnea pura; non credo di andare molto lontano dalla verità se dico che il 90% dei partecipanti ad un corso di apnea sono pescatori attirati dalla possibilità di aumentare quote di esercizio e tempi di permanenza sul fondo.

 

Tutto perfettamente lecito, se solo non ci fosse il problemino che certe didattiche non considerano che un sub pescatore non ha le stesse condizioni operative di un apneista puro.

Un pesce da catturare oltre certe quote è un invito all'incidente assolutamente probabile, un pericolo che diviene esponenziale se a buttarsi in acqua sono dei ragazzi fisicamente molto prestanti ma che hanno una risibile esperienza venatoria e una superficiale conoscenza di certi pericoli che, lo dico come parere personale( e quindi senza pretendere di avere ragione), certe didattiche mi pare tendano a minimizzare.

 

In ogni caso, le morti in apnea sono diventate un fardello credo ormai insopportabile.

Non è possibile che ogni anno i morti siano in aumento esponenziale.

Evidentemente c'è qualcosa di sbagliato che va individuato ed analizzato a fondo.

 

Scusate se sono andato un pò fuori argomento...

 

 

ORA CONCORDO AL 200% con te!

 

un'ultima cosa,visto che i record AIDA hanno visibilità e notorietà assoluta

 

possibile che invece i record FEDERALI non si leggono nemmeno sul

gazzettino

della parocchia ??

 

Possibile che un'associazione riconosciuta giuridicamente legalmente

e sportivamente valga valori prossimi allo zero auanto a propaganda

e promozione sportiva?

 

OK qualcosa lo si capisce già dal giornalino che arriva ai tesserati.

 

Parchi parchi canne da pesca e MAI dico mai

un bel pesciotto fiocinato... B)

MA DE CHE STAMO A PARLA'???

Modificato da patnel
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