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Rieccomi Dopo L'elba


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Ciao a tutti

 

Rieccomi dopo una settimana all'Elba,la pesca non è andata benissimo:ho preso 4 sarghi sui 5 etti,una murena di 2kg,una seppia.Sono andato a pesca 4 giorni solo perchè dopo aver perso una cernia sui 5-6 kg,mi sono girate le .....e mi è passata la voglia.

Stavo rientrando da tre ore di pesca quando con la coda dell'occhio intravedo sul fondo(12-metri) una scodata,era una cernia,mi sporgo dal costone e vedo dove va ad intanarsi,prendo fiato e scendo,la trovo all'imboccatura della tana immobile,sparo sicuro di prenderla in testa,non so come,evita l'asta del mio alluminium 90,incredulo risalgo;la tana era molto grande,non tanto di profondità,ma di larghezza ed era costituita internamene da rocce e sassoni che la dividevano in tante cavità,nonostante questo però non presentava altri sbocchi ed il serranide poteva uscire solo dal buco dalla parte da dove era entrato cioè verso di me.

Incredulo dopo il mio errore,riprendo fiato e scendo,ma non vado di fronte la tana, preferisco andare ad affacciarmi molto lentamente dal lato sinistro col fucile gia puntato,illumino con la torcia e vedo la cernia in fondo alla tana,dal mio lato,ma messa di coda,èstata una frazione di secondo,era immobile ed ho deciso di sparare,la prendo anche se dalla coda,molto bene(capirete poi),sento subito grandi scodate,poi risalgo a prendere aria,subito dopo riscendo,provo a tirare l'asta,ma niente sembrava bloccata,ho tirato con tutta la mia forza,ma non si muoveva di un centimetro,sono stato40 minuti a forzare,ma niente ho provato ad andare a centro tana ,ma c'era ancora tutta la sabbia alzata che non mi faceva vedere bene,quindi ho deciso di tagliare la sagola del fucile e rimetterci l'asta,ritorno a riva,mi riposo,poichè sarò sceso una quindicina di volte a dodici metri in 40 min e dopo un anno di inattività non è che stessi molto in forma.

Dopo quasi due ore,rivado a controllare,(non armato poichè avevo lasciato al contrario degli altri giorni il medisten a casa)(e ti pareva),durante il tragitto per riandare verso la tana,mi passano due lecce di un paio di chili a pelo d'acqua(quando gira male gira male);arrivo sulla tana e mi affaccio nel mezzo,con grande stupore vedo il testone della cernia di fronte a me,allungo le braccia nella tana e per pochissimo non riesco a toccarla,poi mi accorgo che tra la cernia ed il resto dell'asta c'era un masso ed ancora non capisco come la cernia sia riuscita a passarci a traverso,visto che il corpo dell'asta era quasi del tutto sotto questo masso che quasi bloccava il passaggio,mentre la cernia era aldilà del masso,booooo?

Riprovo a tirare l'asta ,ma niente da fare è bloccata e la cernia è immpobile, vedo benissimo,solo il testone,mentre il resto del corpo sta bloccato verso la parete della tana;non c'è niente da fare rinuncio e vado via,verso le quattro del pomeriggio rivado a casa,piuttosto stanco e triste,perchè pensare che il cernione morirà invano mi fa in......re non poco.

Alla fine la voglia è più forte di me,prendo il medisten riprendo la macchina e mi ridirigo verso barabacca,spiaggia elbana nei pressi della quale c'era la tana,mi rifaccio il lungo sentiero e sto di nuovo in acqua,ora ho il medisten sul quale ho montato l'arpione preferendolo per l'occasione al 5 punte,faccio l'ennesimo tuffo,mi sporgo nella tana e la cernia sta come l'avevo lasciata cioe bloccata,non si era mossa di un millimetro,le sparo quasi a bruciapelo ed ovviamente la centro in testa,tra me e me penso,beh,ora dovrei avercela fatta,invece manco per niente dopo essere risalito dopo averla sparata riprendo fiato e vado a tentare di tirarla fuori,afferro l'asta con tutte e due le mani e turo,ma niente,non esce,dopo 5 tuffi tiro così forte che l'arpione del medisten esce dalla testa con un ciccio di carne della cernia che ormai è morta,a forza di tirare se non altro la cernia si è avvicinata un pò di più all'imboccatura della tana,rivado a provare a tirare l'asta dell'omer,ma niente da fare,è impossibile,risalgo in superficie mi riposo qualche minuto dopo le tante immersioni e decidi che devo riuscire ad afferrarla con le mani,è così che riscendo,allungo le braccia verso gli occhi,ci ficco le dita,ma niente,poi al tuffo successivo mi saldo con le pinne sil fondo,l'afferro per le branchie e spingo con tutta la forza le gambe a mo di salto,risultato:mi ritrovo parte della testa della cernia in mano,a quel punto è finita ed afflitto e stanco dopo 7 ore di mare,con la schiena ustionata (ero andato senza muta)e con un bel taglio sul braccio(ero urtato alla roccia mentre provavo a tirare il serranide fuori)rientro a casa.

Speriamo che tra due settimane alle eolie sarò più lucido e fortunato e non sbagliero tiri come il primo alla cernia.

 

Un caro saluto a tutti

 

Andrea Raulli

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Ciao Simo

 

Il mio errore è stato proprio quello e lo è stato 2 volte poichè sapevo bene che non bisogna colpirle mai dalla coda,solo che la vedevo immobile,la tana non mi sembrava inaccesseibile ed ho deciso di provare lo stesso,ma ahimè è andata come peggio non poteva,una cosa è sicura,non sparerò mai più di coda.Come si dice:finchè non ci si passa non lo si capisce.

 

Ciao bello

 

Andrea Raulli

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