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Ecomostro a Capo Mannu in Sardegna


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+ energia + sprechi questa è la mia equazione

Mettiamola al contrario, sprechiamo così tanto che abbiamo un disperato bisogno di energia. Non possiamo continuare a consumare 265 GWanno e pensare di convertire tutto a solare ed eolico.

 

Basta essere onesti e riconoscere che le energie rinnovabile sono importanti ma sono una goccia nel mare che per loro intrinseca natura non ci permetteranno MAI di affrancarci dal nucleare, dal carbone, dal petrolio e dal gas.

 

Se si ha a cuore l'ambiente bisogna consumare meno, ma chi è disposto ad usare solo il frigorifero rinunciando a lavastoviglie, lavatrice, microonde, forno, scaldabagno e tornare a vivere in caverna?!

 

Solare e fotovoltaico posso essere incentivate su piccola scala, se devo alimentare la pompa del pozzo un pannello lo metto volentieri; su larga scala non è lontanamente pensabile. Le grandi nazioni che oggi investono sul fotovoltaico (Cina ad esempio) non trascurano gli altri metodi produttivi e hanno immense distese desertiche da sfruttare.

 

E poi senza offesa, io non sono certo uno di quelli che spara a zero contro il turismo in Sardegna, anzi...

 

:bye:

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Ciao ragazzi!

 

Ma scherziamo sul nucleare vero?! no perchè non si può fare altro...

 

Avete idea della quantità di acqua necessaria a raffreddare una centrale nucleare?? in Francia il 22% delle acque interne viene utilizzata solo dalle centrali: di questo 22% circa il 90% viene restituita ai fiumi mooolto più calda e "solo" un po' arricchita di scorie radioattive...

Da noi utilizzerebbero l'acqua del mare...bello vero?!

E poi con le scorie che ci facciamo?? ah già! non esiste ne tecnologia ne miniera o incantesimo in grado di annullarne la pericolosità!!! E da qui una casuale incidenza di tumori nelle zone di deposito oltre che nelle vicinanze della centrale. Naturalmente senza considerare le infiltrazioni di criminalità organizzata...sai che soldi a stoccare le scorie!

 

Un'ultima considerazione (anche se ce ne sarebbero da fare!): che mi risulti l'italia non è ricca di uranio che deve essere acquistato a carissimo prezzo dall'estero...alla stregua del petrolio resteremmo schiavi di chi possiede la materia prima.

 

 

scusate l'OT!

 

di sicuro il nucleare non è pulito al 100%,ma siamo sicuri che le altre forme di energia siano migliori?

i pannelli solari di oggi tra max 5 anni saranno obsoleti,cosa ne faremo?discarica?riciclaggio con relativo consumo di energia oltre a quella necessaria per produrli?stessa cosa l'eolico,già nell'impianto oggetto della discussione si parla di pale di tecnologia strasuperata...e francamente quello prospettato è mostruoso,non come impatto visivo che può anche avere un suo fascino,ma avete ideaa delle variazioni alle correnti marine che averranno in quella zona,con la concentrazioni di basamenti a così poca distanza dalla costa?sapete cosa è l'erosione,avete idea di quante spiaggie sono letteralmente svanite nel nulla nell'arco di una stagione,a seguito della realizzazione di un semplice porticciolo di alcune centinaia di metri?

ma sopratutto continuo a ripetere una cosa:stiamo a strapparci i capelli per una centrale che garantirebbe la produzione energetica di tutta l'isola,permettendo la chiusura delle centrali a carbone e gasolio che emettono comunque dei gas di scarico tuttaltro che salubri,inquinano persino l'acqua delle falde sotterranee,che comportano l'acquisto e il trasporto dei carburanti dall'altra parte del mondo e occupanop aree ampiamente più vaste.

e le centrali francesi non mi risulta provochino più casi di tumore o mutazioni genetiche di un polo chimico o di una raffineria,anzi!

e funzionano,altro chè se funzionano,tanto che ci vendono energia!

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No, il nucleare non è solo pulito al 100%, il nucleare NON E' una forma di energia pulita!! Il nucleare genera scorie radioattive che sono letali per migliaia di anni!! NON ESISTE RIMEDIO NE TECNOLOGIA ALCUNA!!

Basta fare qualche ricerca e si scopre come in prossimità delle centrali nucleari aumenta fino al 30% l'incidenza di leucemie infantili! non solo in francia ma anche in germania e stati uniti!! Stessa cosa in prossimità dei depositi utilizzati per le scorie!! sarà una casualità??

Lo studio è stato condotto da Joseph Mangano, ricercatore del Radiation and Public Health Project di New York, e da Janette Sherman, dell’ Environmental Institute presso la Western Michigan University: i due hanno messo insieme una serie di dati, tra cui quelli dell’Istituto Nazionale sul cancro, da cui emergono incrementi della mortalità per leucemia fino al 30% tra i giovani che vivono vicino alle centrali.

O ancora Peter J. Baker, Meta-analysis of standardized incidence and mortality rates of childhood leukaemia in proximity to nuclear facilities, European Journal of Cancer Care, 2007, 16 (4), 355-363)

 

La quantità d'acqua utilizzata dalle centrali è spaventosa e viene restituita all'ambiente caldissima e con certi valori di radioattività: cosa ne sarà della costa limitrofa??

 

Quel parco eolico è un ecomostro ma il nucleare non è la soluzione!!

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No, il nucleare non è solo pulito al 100%, il nucleare NON E' una forma di energia pulita!! Il nucleare genera scorie radioattive che sono letali per migliaia di anni!! NON ESISTE RIMEDIO NE TECNOLOGIA ALCUNA!!

Basta fare qualche ricerca e si scopre come in prossimità delle centrali nucleari aumenta fino al 30% l'incidenza di leucemie infantili! non solo in francia ma anche in germania e stati uniti!! Stessa cosa in prossimità dei depositi utilizzati per le scorie!! sarà una casualità??

Lo studio è stato condotto da Joseph Mangano, ricercatore del Radiation and Public Health Project di New York, e da Janette Sherman, dell’ Environmental Institute presso la Western Michigan University: i due hanno messo insieme una serie di dati, tra cui quelli dell’Istituto Nazionale sul cancro, da cui emergono incrementi della mortalità per leucemia fino al 30% tra i giovani che vivono vicino alle centrali.

O ancora Peter J. Baker, Meta-analysis of standardized incidence and mortality rates of childhood leukaemia in proximity to nuclear facilities, European Journal of Cancer Care, 2007, 16 (4), 355-363)

 

La quantità d'acqua utilizzata dalle centrali è spaventosa e viene restituita all'ambiente caldissima e con certi valori di radioattività: cosa ne sarà della costa limitrofa??

 

Quel parco eolico è un ecomostro ma il nucleare non è la soluzione!!

e nessuno dice che lo sia,ma vorrei sapere l'incidenza di leucemia o altre malattie nei dintorni di una centrale a gasolio,a carbone,o di una raffineria.

certo,non voglio assolutamente dire che se c'è un immondezzaio tanto vale buttarci anche qualche bidone d'olio,ma non riduciamo il discorso alle opinioni personali e constatiamo i dati.

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No, il nucleare non è solo pulito al 100%, il nucleare NON E' una forma di energia pulita!! Il nucleare genera scorie radioattive che sono letali per migliaia di anni!! NON ESISTE RIMEDIO NE TECNOLOGIA ALCUNA!!

Basta fare qualche ricerca e si scopre come in prossimità delle centrali nucleari aumenta fino al 30% l'incidenza di leucemie infantili! non solo in francia ma anche in germania e stati uniti!! Stessa cosa in prossimità dei depositi utilizzati per le scorie!! sarà una casualità??

Lo studio è stato condotto da Joseph Mangano, ricercatore del Radiation and Public Health Project di New York, e da Janette Sherman, dell’ Environmental Institute presso la Western Michigan University: i due hanno messo insieme una serie di dati, tra cui quelli dell’Istituto Nazionale sul cancro, da cui emergono incrementi della mortalità per leucemia fino al 30% tra i giovani che vivono vicino alle centrali.

O ancora Peter J. Baker, Meta-analysis of standardized incidence and mortality rates of childhood leukaemia in proximity to nuclear facilities, European Journal of Cancer Care, 2007, 16 (4), 355-363)

 

La quantità d'acqua utilizzata dalle centrali è spaventosa e viene restituita all'ambiente caldissima e con certi valori di radioattività: cosa ne sarà della costa limitrofa??

 

Quel parco eolico è un ecomostro ma il nucleare non è la soluzione!!

e nessuno dice che lo sia,ma vorrei sapere l'incidenza di leucemia o altre malattie nei dintorni di una centrale a gasolio,a carbone,o di una raffineria.

certo,non voglio assolutamente dire che se c'è un immondezzaio tanto vale buttarci anche qualche bidone d'olio,ma non riduciamo il discorso alle opinioni personali e constatiamo i dati.

 

Ho citato due lavori che si possono cercare e leggere....ho citato dati mi sembra?! e poi questo è un forum, penso si possano dare opinioni personali ;)

 

Poi le centrali a vapore, quindi che bruciano i combustibili fossili in speciali caldaie per generare vapore che viene convogliato verso la turbina (tra l'altro credo che la maggiorparte, se non tutte, siano state convertite in turbogas, quindi il discorso cambia molto anche in funzione dell'acqua utilizzata per il raffreddamento) producono un impatto che, una volta dismessa la centrale, si esaurisce in breve tempo e sicuramente non presentano radioattività. Per contro le scorie radioattive prodotte dalle centrali nucleari sono letali (!!!) per tempi lunghissimi, fino al milione di anni (!!!!!!!!!) e in più non esiste modo di conservarle senza che le radiazioni contaminino l'ambiente circostante.

 

Ma poi che senso ha, in un ottica di sviluppo sostenibile, investire in una forma di energia non rinnovabile?? L'uranio ha lo stesso destino del petrolio: si esaurirà presto anche perchè non ce n'è tantissimo! E ci ritroviamo punto e a capo...anzi peggio, perchè avremmo le scorie!

 

Rinnovo le scuse per l'OT....

 

Per l'impianto di Capo Mannu dico che si deve fare tutto il possibile per impedirne la realizzazione! questi impianti prendono spunto da alcuni realizzati in Norvegia e Danimarca, ma con condizioni ambientali completamente diverse e soprattutto lontani dalla costa... Volevano fare la stessa cosa in Sicilia di fronte ad Agrigento in una secca che è un paradiso per la pesca oltre che l'unica, o quasi, area rocciosa della zona. Credo che non abbiano perso le speranze...ora però si parla anche di Gela....dove però le condizioni sono molto diverse quindi staremo a vedere!

 

Un paio di foto per renderci conto ancora meglio!

 

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Propongo ciclettes a dinamo in ogni casa!

Scusate l'ironia...

State a discutere davvero di aria fritta... vorrei sapere se chi stà discutendo ha fatto anche qualcosa x spargere la voce o ha mandato la lettera di protesta come chiedeva Shardana.

Quel punto dove vogliono mettere i pali per i generatori è una delle zone (nel mediterraneo) più martellata dal maestrale ma anche da onde piuttosto alte... Io ho seri dubbi sul fatto che il campo eolico possa "sopravvivere". Mentre non ho dubbi ne che il suo impatto sull'ecosistema sarà abbastanza alto, ne che un sacco di gente maledirà chi ne ha permesso la realizzazzione che ha deturpato il mare davanti a casa sua.

Ma, ascoltate, se nessuno si muove, e quà sembra che si stiano muovendo in tanti. Quell'opera ecomostruosa sarà realizzata.

 

Aiutateci.

Davvero, parlo a tutti, sardi e non. Chi può dia il suo contributo.

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NO AL PARCO EOLICO OFF SHORE DI IS ARENAS.

Le motivazioni.

 

Le motivazioni che portano a ritenere dannoso il parco sono molteplici in quanto contrasta:

 

 

 

con gli aspetti paesaggistici e di tutela delle acque atteso che l’intervento interferisce con gli habitat prioritari (dune di Is Arenas) individuati all’interno del S.I.C. dalla Direttiva 92/43/CE, e con aree umide(Oasi) di protezione della fauna stanziale e migratoria inserite nella convenzione di Ramsar;

Impatto sulla fauna stanziale e migratoria: – In prossimità dell’area interessata dagli interventi risultano localizzati alcuni siti di importanza comunitaria (Is Arenas) tra cui alcune zone umide (Stagno di Sal'e Porcus, Stagno di Cabras, Salina di Putzu Idu): 52.000 ettari sono la superficie degli stagni italiani protetti dalla Convenzione internazionale di Ramsar, dei 13.000 ettari individuati in Sardegna 6.000 si trovano nella provincia di Oristano. Questo dato può aiutare a capire quale importanza ricoprano gli stagni, le saline, le lagune e le paludi nel panorama ambientale provinciale.

Questo immenso complesso lagunare costituisce uno dei più diversificati ecosistemi umidi esistenti.

Perdita di habitat:

Dai dati prelevabili dal formulario standard elaborato nell’ambito della rete Natura 2000, i predetti siti sono caratterizzati dalla presenza di molteplici specie avifaunistiche migratorie tant’è che gli stessi sono riconosciuti “importanti per una numerosa ornitofauna in alcuni casi nidificante”. Ciò è dovuto, essenzialmente, alla presenza delle zone umide che permettono a molte specie avifaunistiche di utilizzare tali habitat per la sosta ed in alcuni casi per la nidificazione. Peraltro, anche da osservazioni condotte dalla Provincia di Oristano risulta che il tratto di costa prospiciente il progettato impianto è interessato da un vasto flusso migratorio che, nell’ambito della rotta italica, vede il passaggio di numerose specie quali aironi, alzavole, tordi, colombacci, fenicotteri, ecc… È indubbio, quindi, che l’eventuale cambiamento degli habitat, causato dalla presenza delle turbine e delle strutture di fondazione, disturberebbe gli areali preferiti dall’avifauna e provocherebbe collisione degli uccelli contro le pale delle turbine in movimento, atteso che le altezze di volo registrate rientrano “ampiamente” nell’area di rotazione delle pale delle turbine.

L’impatto visivo e paesaggistico: notevole se si considera: la conformazione della costa caratterizzata da un susseguirsi di formazioni collinari; l’altezza dei singoli piloni (palo + rotore); l’importanza numerica del parco eolico (80 torri); la distanza di solo 1 (uno) miglia dalla costa. Pertanto, l’impatto visivo esiste a partire sin dalla battigia e diventa sempre più imponente man mano che si sale sul prospiciente territorio collinare. Riferimento alla “Convenzione europea del Paesaggio” Firenze 20 Ottobre 2000.

Nel progetto presentato dalla Is Arenas Renowable Energies srl non vengono inoltre contemplati:

Impatto sonoro – L’impianto produce un notevole impatto sonoro sulla costa causato dalla risonanza acustica, data la densità e l’importanza dell’impianto, il cui effetto si propaga su tutta la costa interessando i nuclei urbani situati lungo la fascia costiera (Putzu Idu, Sa Rocca tunda, Torre del Pozzo, S'Archittu, Santa Caterina di Pittunuri). Dall’esame della documentazione prodotta dalla soc. Is Arenas Renowable Energies srl, manca uno studio accurato circa l’aumento dell’impatto sonoro generato dall’impianto, causato dai venti dominanti provenienti da nord/ovest. Inoltre, sarebbe necessaria, al di là della simulazione numerica, una misurazione reale dei livelli di risonanza acustica effettuata in un altro impianto avente caratteristiche simili a quelle di progetto già realizzato in altra zona del globo. Non appare attendibile l’affermazione dei progettisti in merito alla assenza di fenomeni di risonanza sonora.

Correnti marine – La documentazione è carente di uno studio approfondito che evidenzi l’interazione tra la modificazione delle correnti, prodotta dalla realizzazione di un così imponente parco eolico all’interno dell'area di mare golfo compresa tra Capo Mannu e Santa caterina di Pittinuri, ed i fenomeni di insabbiamento e di erosione che si verrebbero a produrre sulla costa che, a loro volta, potrebbero interferire con gli aspetti socio economici ed ambientali. Peraltro, verrebbe pesantemente compromessa la vita delle “Posidonia Oceanica” che come ben noto rappresenta la prima protezione al fenomeno erosivo della costa, oltre ad essere fulcro vitale dell'ecosistema marino.

Sicurezza – La documentazione è assolutamente insoddisfacente per quanto riguarda la sicurezza dell’impianto:

Effetti delle correnti sui piloni: la documentazione depositata risulta carente di uno studio approfondito da cui si evincano con chiarezza quali correnti si verrebbero a generare in profondità, a causa della interferenza della maglia dei piloni, e quali effetti si potrebbero avere sui piloni stessi. L’allineamento di tanti aerogeneratori, posti a breve distanza tra di loro, potrebbe generare interferenze reciproche circa le correnti marine, creando movimenti vorticosi tali da scalzare le fondazioni delle torri. Studi eseguiti dal CNR hanno evidenziato proprio nel tratto ad ovest delle coste oristanesi le maggiori altezze di onde registrate in tutto il Mediterraneo e l'istituto per lo studio della dinamica delle grandi masse ha evidenziato sulla nostra costa in un anno solare di 365 giorni, almeno 120 giorni di moto ondoso con altezze superiori al metro e mezzo.

Carenza documentale – Dall’esame della documentazione, originaria integrativa e di variante, depositata dalla società Is Arenas Renowable Energies Srl si riscontra un’assoluta carenza di dati dimensionali chiari ed espliciti (totale assenza di un qualsivoglia progetto architettonico di livello esecutivo) relativi alla cabina di elevazione di potenza da ubicare in territorio del Comune Narbolia e/o limitrofi. Peraltro, nulla si evince in merito al preciso tracciato che dovrebbero seguire le condotte da interrare sino alla centrale di innesto con la rete nazionale in maniera tale da poter valutare eventuali interferenze con altre reti già presenti sul territorio o per valutare la necessità di procedere all’esproprio di eventuali aree di proprietà di privati o di altre pubbliche amministrazioni. Nonostante, nella documentazione di variante, sia chiara la superficie demaniale richiesta a terra per la realizzazione della “cabina di elevazione di potenza”, sono totalmente assenti elaborati grafico–descrittivi, corredati dalla obbligatoria “VERIFICA DI AMMISSIBILITA’ per gli usi previsti e consentiti” prevista dal PTPAAVV n.1 relativi alla struttura da realizzare a terra (altezza, larghezza, profondità, modalità costruttive, materiali di finitura, tipologia di fondazioni, ecc…). La Verifica di Ammissibilità, ai sensi dell’art.32, comma 4 delle Norme Tecniche del PTPAAVV, prevede la seguente documentazione:

Descrizione dello stato iniziale del sito per il quale è proposta la trasformazione dei luoghi circostanti, con particolare riferimento ai valori tematici per i quali è richiesta la verifica di ammissibilità;

Illustrazione dei contenuti tecnici del progetto e delle modalità della sua realizzazione, in rapporto all’incidenza sui caratteri costitutivi degli elementi e sui valori tematici ad essi attribuiti dai Piani territoriali Paesistico – ambientali (Sic) di area vasta;

Alternative di localizzazione;

Misure proposte per l’eliminazione, l’attenuazione e/o la compensazione degli effetti ineliminabili, tramite modalità progettuali, esecutive e di gestione.

Impatto socio–economico – Per tutte le forme di impatto precedentemente trattate, si avrebbero gravissime ripercussioni di natura socio–economica soprattutto sotto il profilo occupazionale. Volendo segnalare solo gli effetti negativi macroscopici, senza essere esaustivi di tutti gli effetti negativi sulla qualità della vita si segnalano:

Pesca: esistono operatori del settore della pesca che sono in possesso di licenza di esercizio entro le 3 (tre) miglia dalla costa che evidentemente, una volta realizzato l’impianto, non avrebbero più di che vivere vedendosi interdire proprio l’area in cui esercitano la loro attività; verrebbe, inoltre, ridotta notevolmente la superficie utilizzabile per l’allevamento di specie ittiche e molluschi in mare.

Turismo: ci sarebbe una drastica riduzione dei flussi turistici con danni incalcolabili alle centinaia di operatori del settore.

Commercio: forte riduzione del volume d’affari delle imprese commerciali.

 

Dottore Ingegnere Ambientale Alberto Costa.

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Pincapo tu hai ragionissima e difatti mi scuso in anticipo con te e con tutti gli altri se questo mio intervento sarà decisamente off-topic.

Scusa Davide, ma non ti seguo in questo discorso.

Guarda che basta andare a vedere i dati e si scoprirebbero delle cose assai interessanti.

Faccio un esempio.

La Francia adotta una politica energetica assai varia e sofisticata e utilizza da sempre il nucleare( ma è una potenza atomica militare e quindi non paragonabile all'Italia), producendo energia che viene venduta all'estero a prezzi estremamente competitivi per smaltire la produzione 24H/24 delle centrali.

Il paradosso è che l'Italia acquista dalla Francia energia elettrica di provenienza nucleare a bassi costi perchè la Francia ha un apparato sviluppato da 40 anni ed efficiente al massimo.

Sono io che non ti seguo...

 

Tanto per cominciare, visto che è credenza diffusa e falsa, lo sviluppo militare e quindi l'essere o meno una potenza atomica, NON c'entra minimamente con la possibilità di avere o sviluppare una solida produzione energetica basata sul nucleare. Tanto più che nessuna nazione mondiale ricava energia in maggioranza da questo, coprono soltanto i carichi base.

 

In secondo luogo la nostra disastrosa situazione eergetica ci porta già ad essere dipendenti dalle importazioni per l'80%, nessunaa nazione coscienziosa accetterebbe mai una condizione simile e nessuno anzi si crogiolerebbe sul fatto che tanto la possiamo acquistare comodamente da terzi.

 

Quando poi, per i più svariati motivi, quell'energia viene meno anche solo in minima parte si verificano i black out che abbiamo già provato sulla nostra pelle, ergo meglio fare molta attenzione.

Se noi ci "inventassimo" centrali nucleari da 20 miliardi di € di investimento iniziale cadauna,( da ammortizzzare negli anni con l'evidente aumento del costo del singolo KWH rispetto allo stesso KWH acquistato dai cugini) andremmo in perdita secca rispetto a ciò che si fa adesso.

Questa è fantaeconomia!

 

Un impianto nucleare costa (con tanto di smantellamento e trattamento/smaltimento scorie) 2,5 Mld di euro per GW installato a cui vanno aggiunti 3.2 Mld di euro di combustibile (uranio) per 20 anni, l'eolico costa 1 Mln di euro a MW installato.

 

Facendo due conti, se volessimo coprire con l'eolico appena un 10% del nostro fabbisogno energetico ci vorrebbe un investimento di "appena" 24 Mld di euro, e senza dimenticare che quella sarebbe solo la potenza installata, quella realmente erogata è (statisticamente rilevata dalle esperienze dei parchi eolici già esistenti) di appena 1/6.

 

La perdita secca l'avremmo sperperando con i campi eolici, esattamente come stà facendo la Germania che è sempre indicata come modello ma che in realtà è solo palese dimostrazione di un colossale fallimento.

 

Una piccola cosa che stranamente si omette sempre, nessuno dice MAI che il 90% della potenza eolica installata, proprio in vistù dell'instabilità di produzione, DEVE essere mantenuto come produzione tradizionale, nucleare o fossile che sia. E attenzione, questo non lo dico io e non lo dice nemmeno chi ha interesse a spingere il nucleare, lo dice la E-ON tedesca, principale installatrice di turbine eoliche, qualcuno che con il vento ci guadagna una montagna di soldi!

 

Nel wind report 2005 si legge:

 

"La potenza eolica può sostituire solo molto parzialmente la potenza convenzioale. Tipicamente il 90% della potenza eolica installata deve essere mantenuto come potenza tradizionale se si vuole garantire la costante fornitura energetica. Nel 2020, con una prevista potenza eolica installata di 48 GW, si sarà in grado di sostituire 2 GW di impianti tradizionali."

 

Tradotto in soldoni la Germania stà spendendo 48 Mld di euro per risparmiarne appena 8; 40 Mld di euro di perdita secca in 20 anni...è questo l'esempio da seguire?

 

Eolico e fotoltaico esistono solo perchè esistono le sovvenzioni pubbliche, uno scempio che paga la collettività senza avere nulla in cambio.

Ti ricordo che POI, una volta che il KWH "nucleare francese" arriva in Italia a costi irrisori l'Enel lo trasforma in KWH prodotto in altri modi, diciamo così italiani e lo rivaluta automaticamente.

Un pò quello che fanno i grossisti di frutta e verdura che acquistano le pere sul campo a 5 centesimi il Kg e poi le rivendono al consumatore a 3€.

L'energia a bassissimo costo, ripeto, la vedi tu e non si capisce bene dove. La nostra bolletta elettrica è il 60% più alta della media europea. Con la stessa quantità di denaro noi compriamo 500 kwh mentre un francese ne compra 1000. E il giochetto di rivalutare il kwh importato, altra leggenda, sinceramente non regge.

Dal punto di vista energetico il nucleare è il passato e già oggi ci sono serissimi studiosi che profetizzano una corsa agli scarsissimi giacimenti naturali per accaparrarsi la produzione residua( cioè quella a costi accettabili di estrazione) che durerà forse una 50ina di anni.

Fermo restando che i tempi di realizzazione "seri" di una centrale, e non le cazzate sparate da 4 policanti interessati , è di circa 15 anni, basta poco per fare i conti.

Non voglio nemmeno citare gli interessantissimi lavori di molti esperti che già ora fanno le dovute precisazioni sulla realizzazione di centrali italiane, aggiungendo sempre una decina di miliardi di investimenti in più per ogni singola centrale e che spostano l'ottenimento del primo KWH nucleare italiano, sempre che le centrali vengano iniziate DOMANI MATTINA, a circa 20 anni.

L'energia solare (tra cui anche il vento) è il passato, è stata più che sufficiente fino a quando sulla terra si era mezzo milardo di abitanti, adesso siamo decisamente troppi e non credo che nessuno siarisoluto a morire pur di campare di illusioni.

 

Il petrolio è 30 anni che è finito, eppure come vanno le cose adesso lo vediamo bene.

 

Dal punto di vista energetico e, soprattutto dell'emissione di CO2, il nucleare è il futuro ed è l'unica strada percorribile. E ancora una volta cito qualcuno che tutto può essere ma non certo di parte: lo scenziato britannico e fondatore del movimento ecologista James Lovelock, Patrick Moore fondatore di Greenpeace, Steward Brand fondatore del Whole Earth Catalogue, Fred Krupp, Jonathan Lash, Gustav Speed e tanti altri; tutta gente che non ha certo a cuore lo sviluppo a tutti i costi e il dio denaro. Ho citato scenziati, non certo un cialtrone politico fallito e riciclato come Al Gore che si pone a capo della congrega degli pseudo ecologisti mondiali.

 

I tempi di realizzazione non sono affatto 15 anni e per motivi molto semplici. Nonostante il disastroso referendum antinucleare abbianmo continuato a costruire il nostro know how

formando ingegneri nucleari di valore mondiale, entrando nella costruzione e gestione di reattori all'estero per conto terzi, le nostre società hanno investito nel nucleare francese, slovacco, rumeno. I nostri tecnici lavorano per la sicurezza delle centrali dell'est europa e per lo smantellamento dell'arsenale nucleare dell'ex URSS.

 

In poche parole abbiamo le strutture (Garigliano,Latina,Trino Vercellese e Caorso), abbiamo il personale, sappiamo come trattare le scorie ricordando che una centrale produce 3 mc/anno di scorie già vetrificate e cementate. Possiamo fare tutto e già lo facciamo per altri all'estero.

 

E questa è la realtà dei fatti, nè le cazzate sparate da 4 politicanti interessati, nè tantomeno le idiozie di altrettanti politicanti interessati a qualcos'altro.

Stiamo parlando di aria fritta.

L'aria fritta sono le continue idiozie che continuano a propinare alla gente persone che non avrebbero alcun titolo per parlare. Se in Italia si considera come esperto di clima e gli si permette di scrivere editoriali a tema, il politologo Sartori, direi che non c'è da meravigliarsi di tanta smaccata e diffusa ignoranza.

 

Chiedo scusa per aver annoiato tutti prometto di smetterla. :P

 

:bye:

continua invece, sei sulla strada giusta.

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continua invece, sei sulla strada giusta.

Ma la strada giusta di che?!

 

Dopo aver scoperto che l'acqua di raffreddamento delle centrali nucleari sarebbe addirittura radioattiva bisogna aggiungre altro?! Sarebbe fatica sprecata...

 

Il vero problema è che fino a quando si schiaccia l'interruttore e si ha tutta l'energia che si vuole non c'è nessun motivo anche solo per porsi il problema. E' sempre la stessa storia, si vuole produrre tutta la spazzatura che ci pare ma nessuno vuole i termovalorizzatori, si vuole il riscaldamento a manetta d'inverno ma non i rigassificatori, si vuole la botte piena e a moglie ubriaca come al solito.

 

Nessun problema, abbiamo sempre fatto così e così continueremo con buona pace di chi ancora continua a riempirsi la bocca di "sviluppo sostenibile" senza accorgersi dell'immensa contraddizione e assurdità che questo termine racchiude. Pazienza...

 

Io la domanda l'ho fatta girare perchè sono contrario a quel prco eolico, ma NON perchè sia uno scempio, ma perchè è uno scempio INUTILE ai fini energetici e uno sperpero che paga tutta la comunità perchè siano solo le aziende concessionarie a ricavarci dei profitti.

 

:bye:

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sulla strada giusta nel senso che sei l'unico a rivelare qualcosa d'interessante, ad uso ed ammaestramento dell'utenza ignorante sul forum, e soprattutto molto più convincente. Utenza ignorante tra cui mi ci metto pure io; diversa da quella ideologizzata a prescindere che si riconosce per non controbattere mai sul fatto che le fonti alternative non rendano un ciufolo, ma solo per calcare sul terrore che il termine nucleare implica.

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vedi,siamo sempre lì:un personaggio,noto solo per essere a capo di un associazione contro questo o contro quello,viene intervistato e si mette a dire i nostri studi hanno trovato questo,i nostri risultati dimostrano quest'altro...mai uno che tiri fuori i dati,la spiegazione di come vengono presi,con quali mezzi,porti numeri insomma...poi ovviamente viene preso tutto per una barzelletta.

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Guarda Riccà, sul nucleare hanno investito tantissimo molte nazioni soprattutto europee, Svezia e Germania hanno dichiarato di voler abbandonare il nucleare ma non lo hanno fatto nè lo faranno.

 

Una cosa è certa, è meglio fare attenzione a mantenere questa lotta al nucleare entro i confini nazionali, si perchè se chi ci vende l'energia nucleare smette di produrla noi siamo con il sederino per terra...occhio a non scherzarci troppo.

 

Basta chiedersi, ma se il solare è così redditizio, perchè ci vogliono le sovvenzioni per promuoverlo? Se il nucleare è così devastante perchè tante nazioni continuano ad usarlo con profitto e soddisfazione?!

 

Un esempio di falsità, si presenta una discarica di scorie nucleari come un fosso a cielo aperto come quelle napoletane. Nulla di più falso, sono poli tecnologici sofisticatissimi, in Italia ne esiste già uno che tratta perfino gli arsenali nucleari dismessi, ma meglio non sapere.

 

Sai come finirà?! Che del nucleare non potremmo fare a meno, ma saremo costretti a impiantare le nostre centrali in Albania o chissà dove, fino a quando non ce le esproprieranno e se le terranno per i loro fabbisogni energetici.

 

E' stato detto che se non si incentivano le fonti rinnovabili non si arriverà mai a farle rendere meglio...si potrebbe obiettare che sviluppado il nucleare si potrebbe arrivare ai reattori a fusione che produrrebbero solo Elio come prodotto di scarto, ma è tabù e poco ci si può fare.

 

Meglio tornare tutti nella grotta con le fiaccole e a mangiare carne cruda...

 

:bye:

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sulla strada giusta nel senso che sei l'unico a rivelare qualcosa d'interessante, ad uso ed ammaestramento dell'utenza ignorante sul forum, e soprattutto molto più convincente. Utenza ignorante tra cui mi ci metto pure io; diversa da quella ideologizzata a prescindere che si riconosce per non controbattere mai sul fatto che le fonti alternative non rendano un ciufolo, ma solo per calcare sul terrore che il termine nucleare implica.

Guarda Riccà, sul nucleare hanno investito tantissimo molte nazioni soprattutto europee, Svezia e Germania hanno dichiarato di voler abbandonare il nucleare ma non lo hanno fatto nè lo faranno.

 

Una cosa è certa, è meglio fare attenzione a mantenere questa lotta al nucleare entro i confini nazionali, si perchè se chi ci vende l'energia nucleare smette di produrla noi siamo con il sederino per terra...occhio a non scherzarci troppo.

 

Basta chiedersi, ma se il solare è così redditizio, perchè ci vogliono le sovvenzioni per promuoverlo? Se il nucleare è così devastante perchè tante nazioni continuano ad usarlo con profitto e soddisfazione?!

 

Un esempio di falsità, si presenta una discarica di scorie nucleari come un fosso a cielo aperto come quelle napoletane. Nulla di più falso, sono poli tecnologici sofisticatissimi, in Italia ne esiste già uno che tratta perfino gli arsenali nucleari dismessi, ma meglio non sapere.

 

Sai come finirà?! Che del nucleare non potremmo fare a meno, ma saremo costretti a impiantare le nostre centrali in Albania o chissà dove, fino a quando non ce le esproprieranno e se le terranno per i loro fabbisogni energetici.

 

E' stato detto che se non si incentivano le fonti rinnovabili non si arriverà mai a farle rendere meglio...si potrebbe obiettare che sviluppado il nucleare si potrebbe arrivare ai reattori a fusione che produrrebbero solo Elio come prodotto di scarto, ma è tabù e poco ci si può fare.

 

Meglio tornare tutti nella grotta con le fiaccole e a mangiare carne cruda...

 

:bye:

è tutto ineccepibile. Così come il glissare certe domande automaticamente ovvie come, per dirne una ormai storica, quella per cui, dichiarando off limits il nucleare dal proprio territorio, noi dovremo starne automaticamente al sicuro...

Ma se la Francia, così come ogni altro paese, le centrali le erige presso i propri confini (cosa giustificabilissima in modo disarmante), proprio perchè così dimezza i rischi di un'eventuale contaminazione, perchè dovremo sentirci garantiti da una scelta del genere, che può solo che essere idiota, a questo punto, tantopiù che noi si compra la stessa energia prodotta a un passo dalle Alpi, cui non si sopperirà nemmeno tappezzando le coste di campi eolici, a caro prezzo e senza neanche la certezza della durabilità. In pratica, per averne fatto una questione di principio, sono 21 anni che ci sobbarchiamo la stessa quota di rischi, più i costi moltiplicati per non so quanto. Fare il procio col culo degli altri è un motto che a questo punto riguarda non solo la sinistra di casa nostra, ma anche la Francia: e Pantalone paga 2 volte, una adesso e un'altra quando finanzia ste c@**o di ricerche sulle fonti rinnovabili.

Modificato da Ricky
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Viviamo in un paese dove se solo nomini Cernobyl la gente pensa che quello sia l'inevitabile destino del nucleare; pensano che, pensano che abbia causato centinaia di migliaia di morti e leggende simili.

 

Viviamo in un paese in cui tutti credono che la tragedia del Vajont sia stata causata dal cedimento strutturale di una diga!

 

Viviamo in un paese dove le falsità assurgono al rango di verità assoluta, un paese in cui i politologi sono esperti di clima e gli scenziati vengono ascoltati solo quando dicono qualcosa di politicamente bello e sfruttabile, all'opinione pubblica va bene così.

 

Resta il fatto che in tutto il mondo il rinnovabile AFFIANCA le tradizionali fonti di energia, l'Italia è l'unico paese in cui esistono dei mentecatti che si illudono di poterle INTERAMENTE SOSTITUIRE...

 

E vabbè...

 

 

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